Lo Xeno ed il relativo kit di motorizzazione oggetto del test di questo articolo sono stati gentilmente forniti direttamente dalla ditta Multiplex. | ||||||||||||||||||||||
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Lo Xeno della Multiplex a prima vista può sembrare il classico tuttala come molti altri prodotti sul mercato, in realtà nasconde alcune caratteristiche che lo rendono unico, come ad esempio l'ala ripiegabile grazie ad una cerniera centrale ed il gruppo di motorizzazione removibile. Il modello realizzato in Elapor ha una apertura alare di 1245mm per un peso in odv che varia da 550 a 690gr, lo Xeno può essere usato sia in versione aliante puro in pendio che motorizzato brushless ed è rivolto al modellista con alle spalle già qualche ora di volo. Riguardo la motorizzazione Multiplex ha previsto 2 tipi differenti il kit base composto da un motore Himax 2212-1180, regolatore BL-20 S-BEC, elica ripiegabile 8x5, ed il kit Tuning con Motore Himax 2816-1220, regolatore BL-30 S-BEC, elica ripiegabile 9x6, batteria LiPo 3S1P da 950mAh, quest'ultimo è quello che ci ha fornito Multiplex per il test. |
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Il montaggio è decisamente di routine, come per la maggior parte dei modelli Multiplex in Elapor, utilizzando la caratteristica rapidità del cianoacrilato è possibile, nel giro di una serata di lavoro, ritrovarsi il modello pronto al volo, come sempre sono richiesti pochi attrezzi, un paio di pinze, giraviti, frenafiletti, un taglierino ben affilato e del cianoacrilato a presa lenta (cianoacrilato classico, NON quello da polistirolo), visto il largo uso di cianoacrilato ricordiamo di procedere con l'incollaggio in un luogo aperto o ventilato in modo da non intossicarsi con i vapori. All'interno della grossa scatola di montaggio troviamo ben pochi parti le 2 semiali, i 2 pezzi dello "scafo" centrale della fusoliera, i rinforzi carbonio, le minuterie, un foglio di decals ed il solito ottimo manuale in varie lingue tra cui l'italiano. Per prima cosa iniziamo ad incollare le cerniere ai 2 semigusci della fusoliera, raccomando di procedete in questa fase con molta attenzione vista la natura portante della cerniera, quindi si passa ad incollare i 2 gusci alle semiali, anche qui procedete con molta calma provando più volte che le 2 strutture si incastrino alla perfezione prima di passare all'incollaggio vero e proprio. |
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Date le dimensioni e la complessità dei pezzi ho preferito usare del cianoacrilato di tipo lento, una volta asciutto ho ripassato gli incollaggi utilizzando del ciano molto fluido, nella prima fase nel caso vi trovaste in difficoltà consiglio di usare un piccolo martello di gomma per spingere in sede i pezzi. Conclusa l'operazione incolliamo i 2 longheroni di carbonio per poi passare alle strutture per le pinne verticali. |
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A questo punto non ci rimane molto da fare, passiamo quindi ad installare servocomandi e leveraggi, vista la tipologia di modello e la buona velocità raggiunta ho preferito usare dei modelli un po' più robusti del solito, in particolare degli Hitec HS-82 con ingranaggi metallici. La posizione dei servocomandi è inspiegabilmente sul ventre dello Xeno, probabilmente il progettista ha preferito inserirli in questa posizione per motivi prettamente estetici, trovo questa scelta alquanto anomala, anche perchè la zona ventrale di un tuttala non risulta particolarmente protetta e vista anche la vocazione per il pendio dello Xeno c'é il forte rischio di danneggiarli in fase di atterraggio, in ogni caso nella confezione sono fornite delle semplici protezioni in plastica per limitare al minimo i danni. Il lavoro si completa decorando lo Xeno con i decals contenuti nella confezione ed eventualmente verniciando la capottina. |
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Motorizzazione Una particolarità dello Xeno è la conversione da aliante alla versione motorizzata tramite l'utilizzo di una pinna facilmente removibile contenuta nel kit di motorizzazione, la pinna montata in configurazione spingente è realizzata da 2 semigusci in elapor rinforzati da parafiamma in materiale plastico, per evitare problemi di bilanciamento il motore viene montato verso la parte interna dello Xeno e la forza motrice viene trasmessa grazie ad un albero in carbonio supportato da un lato dal motore e dall'altro da un robusto cuscinetto. Il grafico seguente è stato ricavato utilizzando il Recorder DPR100 |
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Dall'immagine possiamo notare come l'assorbimento del motore ha una media di circa 7 ampere ed un picco di 21 ampere, da questi dati possiamo affermare che il pacco in dotazione da 950mAh è adatto all'uso che se effettivamente vicino al limite di utilizzo di 24A dichiarati, eventualmente vista la necessità di aggiungere un po' di piombo di bilanciamento consigliamo l'acquisto di un pacco batterie di capacità leggermente maggiore che garantisce capacità di scarica migliori. |
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Nella foto qui sopra possiamo notare l'ogiva ripiegabile, in assenza di rotazione le pale vengono richiuse da un robusto oring in gomma. |
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Prova Giunti al campo il nostro Xeno si monta in pochi secondi senza dover ricorrere ad attrezzi di alcun tipo, con un semplice movimento apriamo le ali che verranno bloccate tramite uno scatto, saranno poi i ganci della capottina a bloccare definitivamente il tutto. Per facilitare il lancio, cosa di solito abbastanza scomoda nei tuttala, Multiplex ha previsto delle apposite scalanature sul ventre del modello. Le escursioni dei comandi e la bilanciatura del modello sono state fatte come indicate nel manuale, con la pinna motore montata è stato necessario aggiungere circa 25gr di peso in punta per mantenere il giusto baricentro raggiungendo un peso in ordine di volo di 760gr per la versione motorizzata |
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Lanciato il modello diamo subito motore, l'Himax 2816-1220 è decisamente potente e porta il modello in quota praticamente in verticale, una volta tolto motore l'elica si ripiega offrendo la minima resistenza. Lo Xeno inizia cosi' a fendere l'aria con una discreta velocità, i comandi sono veloci e rendono il modello particolarmente reattivo, volendo farlo correre un po' basta affondare leggermente ed il nostro Xeno raggiunge velocità di tutto rispetto. Durante il secondo volo abbiamo avuto la cattiva sorpresa del cedimento strutturale dell'albero in carbonio, l'albero non si è spezzato ma al centro dell'asse le fibre del carbonio si sono "scollate" tra loro rendendo l'albero ovviamente non più rigido, ad una prima analisi il problema potrebbe essere dovuto o ad un sottodimensionamento dell'albero, visto che è lo stesso sia per la motorizzazione normale che quella avanzata, oppure all'utilizzo di una tipologia di carbonio non adatto al lavoro di torsione. Ora vista l'impossibilità di ricorre ad un albero in metallo per via del peso, abbiamo 2 possibili soluzioni o utilizzare un albero con fibra intrecciata e non lineare come l'originale, oppure rinforzare l'albero arrotolandoci sopra del rowing di carbonio. |
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Conclusioni Lo Xeno della Multiplex è senza dubbio un interessante tuttala, la possibilità di ripiegarlo per agevolarne il trasporto offre una grande comodità (tra l'altro Multiplex ha in catalogo anche una borsa specifica), ottima anche la possibilità di passare da aliante a motorizzato in una manciata di secondi, rimaniamo solo un po' dubbiosi per il posizionamento dei servocomandi e sul cedimento dell'albero, ma per il resto rimane un ottimo prodotto. |
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