Gentilmente fornito dalla ditta Lipotech per il test, il GT 1025 è un bel brushless a cassa rotante da 1025 giri/volt. | |||||||||||||||||||||||
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La scatola è decisamente completa all'interno troviamo il motore e tutto il necessario per montare il motore sul modello in 2 configurazioni: la prima montandolo frontalmente sul parafiamma, mentre la seconda, grazie ad un sopporto ad X, permette di montarlo poggiando la parte posteriore sul parafiamma (tipico di molti shockflyer), ovviamente dopo aver fatto un piccolo buco per farci passare l'asse. Per entrambe le configurazioni sono forniti i rispettivi mozzi adattatori per montare le eliche, qui compare l'unico neo del kit, gli adattatori pur essendo ben fatti e funzionali, hanno l'albero dal diametro di 5mm, una misura intermedia tra i più comuni 4 e 6mm (per il test con eliche APC è stato necessario mettere un sottile tubetto di ottone per riuscire a centrare l'elica sull'albero). Nella foto in basso possiamo vedere il motore montato nelle 2 configurazioni. |
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Costruzione Aprire il motore è piuttosto semplice, basta rimuovere il piccolo segher frontale e quindi tirare con un po' di forza (la trazione che sentite è dovuta alla forza magnetica), fino a sfilare la cassa rotante (rotore) che contiene i magneti. La cassa è composta da 14 magneti di dimensioni 12x4x1,5 incollati sulla carcassa del motore, mentre il gruppo anteriore (statore) con gli avvolgimenti è composto da 12 avvolgimenti da 20 spire ciascuno (si tratta quindi di un motore a 4 poli). L'albero motore è da 3mm e scorre su 2 cuscinetti a sfera schermati, nel malaugurato caso si piegasse in seguito ad un'urto potete facilmente rimuoverlo allentando la piccola vite a brugola sulla carcassa posteriore. |
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Test Per il test si è voluto procedere in maniera pratica, ovvero si è puntato più ad ottenere un reale valore di utilizzo che dei puri dati teorici, per questo motivo ho preferito non usare un alimentatore da banco, che ha il vantaggio di non subire un abbassamento di tensione durante il funzionanmento, a differenza di ciò che accade normalmente con l'uso delle normali celle. I risultati sono ottenuti facendo una media di 3 test da 20 secondi ciascuno, utilizzando come strumento di rilevazione l'Ultimeter (vedi articolo Ultimeter), mentre come controllo di giri è stato usato un Phoenix 25 della Castle Creations, con anticipo e frequenza di default. Di seguito i risultati delle prove al banco:
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La prova in volo ha confermato i dati del banco, montato su uno shockflyer il motore è risultato decisamente potente, solo portandolo al limite con 3 celle ed una 11x4,7 a fine volo i magneti erano molto caldi, ma in questo caso ha perfettamente ragione a scaldare visto che si arriva a 23 ampere di assorbimento, decisamente troppi per questo motore. Personalmente se usate 3 celle vi consiglio di utilizzare al massimo la 10x4,7, che comunque garantisce una spinta di quasi 1kg (e non sono affatto pochi per uno shockflyer in depron). Conclusioni Nel complesso un'ottimo motore, il kit è uno dei più completi che trovate sul mercato ad un prezzo decisamente concorrenziale, anche per i motori cinesi, spesso venduti privi di accessori. |
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