Il PowerLab 8, oggetto del test di questo articolo, ci è stato gentilmente fornito dalla ditta HelyPassion di Milano.
Prodotto dall'americana FMA, la stessa azienda che produce lo stabilizzatore di volo CoPilot, il PowerLab 8 è una stazione di carica/scarica batteria di ultima generazione, capace di gestire la maggior parte delle celle attualmente in commercio con notevole precisione.
Indubbiamente il mercato offre una notevole quantità di prodotti simili, ma ci sono alcune caratteristiche del PowerLab 8 che lo rendono unico. Si potranno ad esempio scaricare/ricaricare i pacchi con correnti fino a 40A, connettere tra loro più caricabatteria in modo da aumentare ulteriormente le correnti di scarica/ricarica, collegare in parallelo più pacchi batteria e connettere la stazione al PC per poter registrare tutti i dati durante la ricarica e riconfigurare tutti i parametri di funzionamento.
All'interno della confezione troviamo: il PowerLab 8, una coppia di cavi senza connettori ed una schedina adattatore; manca totalmente qualsiasi tipo di documentazione cartacea, che possiamo però scaricare liberamente dal sito internet della FMA.
Il manuale, purtroppo esclusivamente in lingua inglese, è decisamente ben fatto e completo: formato da quasi 80 pagine, descrive chiaramente tutte le procedure di funzionamento dell'apparato con diversi esempi di collegamento e molti consigli su come procedere nell'utilizzo.
La schedina adattatore per il connettore di bilanciamento ha una duplice funzione: permette di connettere sia pacchi con differenti tipi di connettore di bilanciamento, sia una seconda scheda per lavorare contemporaneamente con diversi pacchi batterie; ovviamente i pacchi devono avere le medesime caratteristiche, altrimenti potrebbe esserci il rischio di danneggiare le celle.
Il PowerLab 8 ha un aspetto decisamente solido e massiccio, il case in materiale plastico e metallico ha dimensioni di 165x140x85mm ed un peso di 1300 gr. Sulla parte superiore troviamo l'ampio display a 2 righe retroilluminato bianco e i 4 tasti per accedere alle funzioni; sulla parte posteriore abbiamo i 2 cavi di alimentazione dotati di 2 grosse pinze per morsetti, l'uscita per il PC e le 2 ventole da 50mm di marca Sunon. Le ventole, termo-controllate dal software, sono risultate un p' rumorose durante il funzionamento, nonostante l'ottima qualità del prodotto (Sunon è un noto produttore di ventole per il mercato informatico). Sulla parte frontale, infine, si trovano i connettori del bilanciatore e quello della batteria.
Smontato il case possiamo notare un discreto ordine sullo stampato: si nota subito il grande toroide posto sull'alimentazione; sulla parte posteriore è invece presente il grosso dissipatore in allumino che serve a raffreddare ben 14 moduli di potenza tra mosfet e regolatori.
Vediamo in dettaglio le caratteristiche principali del PowerLab 8, che lo rendono diverso dai soliti caricabatterie:
Il PowerLab 8 possiede inoltre diversi sistemi di protezione e controllo contro l'inversione di polarità, sovraccarica, sottoscarica e sbilanciamento dei pacchi (situazione pericolosa per le celle con tecnologie al litio). Ad esempio, se al pacco batterie non è connesso il cavo di bilanciamento, non sarà possibile ricaricare pacchi oltre le 2 celle ed usare correnti oltre i 2A.
Molto interessante la funzione di Rigenerazione pacchi, che permette di risvegliare i pacchi addormentati: tale funzione scarica le celle con correnti fino a 40A continui per un massimo 1344Watt totali !!!
A questo punto il lettore che mastica un minimo di fisica o di elettronica avrà sicuramente qualche dubbio. Prelevare ed "eliminare" quasi 1400Watt di potenza non è proprio uno scherzo, infatti il modo più semplice sarebbe quello di dissiparli in calore ma servirebbe un dissipatore di dimensioni decisamente poco pratiche per i nostri scopi. Per ovviare il problema la FMA ha trovato una soluzione decisamente elegante, ovvero usare la corrente prelevata per ricaricare la batteria al piombo usata come fonte di alimentazione del caricabatterie.
Nel caso utilizzassimo un alimentatore 220V/12Volt il sistema limiterà la corrente di scarica a 10A per 100Watt massimi. Questa funzione potrebbe risultare utile nel malaugurato caso in cui rimanessimo a piedi al campo con la batteria scarica (il PowerLab 8 ha comunque tutta una serie di controlli quando è connesso ad una batteria per evitare il problema): infatti se abbiamo un pacco ancora carico potremmo sfruttarlo per dare un minimo di ricarica alla batteria e permetterci una messa in moto. Altra particolarità del nostro apparato è il controllo della resistenza interna di ogni singola cella.
Tale parametro è utilissimo per conoscere lo stato di salute del proprio pacco batteria, in quanto maggiore è la resistenza interna, minore sarà la corrente che la cella riuscirà ad erogare. Celle nuove ed in perfetto stato offrono una resistenza nell'ordine dei 2-6 milliohm, mentre celle vecchie e danneggiate avranno resistenze notevolmente maggiori. Faccio in ogni caso presente che la resistenza interna può variare anche in presenza di altri fattori, come la corrente di ricarica oppure la temperatura ambientale (per questo motivo in inverno le celle al Litio rendono di meno e vanno tenute al caldo prima di ogni utilizzo), quindi per avere una lettura affidabile occorre registrare il parametro sempre nelle stesse condizioni.
Il funzionamento dell'apparato è molto semplice ed immediato: abbiamo a disposizione ben 25 memorie con tutti i parametri pre impostati, come il programma per la ricarica veloce, quello per salvaguardare il pacco (ferma la carica a 4,1 volt al posto dei 4,2), quello per lo stoccaggio (ferma le celle a 3,86Volt) e via di questo passo. Ovviamente è possibile modificare i parametri delle memorie attraverso i 4 tasti collocati sull'apparato o più semplicemente via PC tramite l'interfaccia di connessione. Tenete presente che i parametri sono molteplici: tipologia di celle, soglia di intervento, corrente di ricarica e temperatura ambientale sono alcuni dei valori modificabili e tutti ovviamente influiscono sul profilo di scarica/ricarica.
La descrizione non deve comunque spaventare, i programmi di base sono perfettamente utilizzabili ed eventuali modifiche saranno utili nel caso volessimo spremere fino all'ultimo mA i nostri pacchi. Durante il funzionamento il display offre tutta una serie di schermate informative (volendo le schermate sono personalizzabili via software), come tempi, corrente di scarica/ricarica, tensione per singola cella, resistenza interna (solo in ricarica), corrente assorbita dalla fonte di alimentazione, stato di funzionamento del bilanciatore, ecc. Una piccola nota sul sistema di ricarica: oltre a permettere di impostare manualmente la corrente di ricarica, il PowerLab8 offre un'innovativa funzione di ricarica automatica per celle al litio che configura da sola la corrente di ricarica (sul display indicata con Ax.0C).
Tale sistema, simile a quello delle NiCd ed NiMh, inizia la ricarica con una corrente minima di 500mAh (modificabile) per poi aumentarla/abbassarla gradualmente nel corso del tempo, probabilmente basandosi sui dati di tensione e resistenza interna, comunque FMA dichiara che si tratta di un sistema decisamente conservativo e quindi utilizzabile in tutta sicurezza.
Grazie al software PL8v2, scaricabile gratuitamente dal sito della FMA, ed all'interfaccia usb da acquistare a parte, potrete connettere il vostro PowerLab 8 al PC e fruire di tutta una serie di funzioni che vi permetteranno di sfruttare al massimo di vostro apparato, ovvero la registrazione dei parametri del pacco connesso (utile per avere un archivio storico del vostro pacco), la modifica di tutti i parametri di funzionamento dell'apparato (allarmi, memorie, ecc) e l'aggiornamento del software interno per aggiungere nuove funzioni (ad esempio ad ottobre 2010 è stato rilasciato il firmware V2 che ha aumentato la potenza del PowerLab 8 a 1300watt, offrendo 40A di scarica e ricarica).
Dopo aver provato per oltre un mese l'apparato possiamo tranquillamente ammettere che il PowerLab 8 è sicuramente un prodotto innovativo e ricco di funzioni, in particolare se connesso al PC.
Il software decisamente completo e funzionale è risultato molto semplice da usare, la possibilità di aggiornare il software interno dovrebbe permettere al prodotto una lunga vita anche con celle di prossima generazione garantendo quindi il proprio investimento monetario. Se proprio dobbiamo trovare un difetto oltre ad una leggera rumorosità delle ventole di raffreddamento, questo è la mancanza di una memoria dove salvare i dati in modo da non essere costretti a lasciare il PC accesso tutto il tempo di funzionamento. A parte questi nei, PowerLab8 è un prodotto che consigliamo senza dubbio al modellista che cerca una stazione di ricarica ad elevata potenza.
Ringraziamo la ditta HelyPassion di Milano per averci fornito un esemplare del PowerLab 8 oggetto del test di questo articolo.