Il Blizzard ed il relativo kit di motorizzazione oggetto del test di questo articolo sono stati gentilmente forniti direttamente dalla ditta Multiplex. | ||||||||||||||||||||||||
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Il Blizzard della Multiplex è un simpatico Hotliner da quasi 1400mm di apertura alare, gli hotliner sono alianti ad alte prestazioni acrobatiche dotati di solito di un motore elettrico capace di garantire risalite in quota quasi verticali, si tratta quindi di modelli rivolti ad un pubblico modellista già esperto. Il modello della Multiplex è realizzato come molti altri modelli della ditta tedesca sempre in Elapor, la cosa potrà sembrare strana ma rispetto ai loro soliti modelli questa volta l'elapor è stato stampato con una densità decisamente superiore offrendo quindi un materiale dalle doti di resistenza al tatto molto maggiori, di contro si è avuto un leggero aumento di peso e si è persa la caratteristica gommosità. Ovviamente vista la velocità raggiunte il solo elapor più denso non sarebbe bastato, quindi il progettista ha previsto numerosi rinforzi in fibra di vetro e carbonio sia sulla fusoliera che sull'ala, che permettono quindi al modello di ottenere la necessaria rigidità strutturale. |
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Aperta la scatola di montaggio troviamo la fusoliera, le 2 semiali, un rotolo di fibra di vetro, le minuterie, un foglio di decals ed il solito ottimo manuale in varie lingue tra cui l'italiano. Il montaggio richiede come sempre pochi attrezzi, pinze, giraviti, frenafiletti, un taglierino ben affilato e del cianoacrilato a presa lenta (cianoacrilato classico, NON quello da polistirolo), ma a differenza dal solito questa volta il tempo di montaggio non sarà proprio breve, infatti i numerosi rinforzi sulla fusoliera e sull'ala comportano un discreto numero di ore di lavoro. Un consiglio, visto il largo uso di cianoacrilato è bene procedere con l'incollaggio in un luogo aperto in modo da non intossicarsi con i vapori. |
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Per prima cosa iniziate a ritagliare i pezzi dal lungo rotolo in fibra di vetro, per farlo è consigliabile utilizzare un trapano tipo dremel con disco da taglio in questo modo la fibra non si rovina e non si sfilaccia. Prendiamo le 2 parti della fusoliera ed iniziamo ad incollare i rinforzi in fibra, dopo di che occorre preparate il supporto di fissaggio tra fusoliera ed ala, infatti oltre a servire come ancoraggio sarà utilizzato anche come connessione rapida per i servocomandi delle ali e bene quindi non fare troppo corti i cavi di collegamento visto che la ricevente a lavoro finito andrà in fondo alla fusoliera. |
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Ora prima di chiudere i gusci dobbiamo scegliere se utilizzare i piani di coda a V solo come elevatore oppure come direzionale/elevatore, in quest'ultimo caso sarà necessario aprire l'apposito vano già predisposto per il secondo servocomando. Controllate con molta attenzione che il servocomando funzioni perfettamente perchè una volta chiuso la rimozione dello stesso sarebbe alquanto problematica. Incollati anche i piani posteriori con i relativi rinforzi, possiamo considerare completata la fusoliera. |
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Una volta chiusi i 2 gusci passiamo ad incollare il blocco parafiamma anteriore ed il supporto per la coda a V, qui possiamo notare il piccolo vano posteriore utilizzato per inserire peso e bilanciare il Blizzard. Incollati anche i piani posteriori con i relativi rinforzi, possiamo considerare completata la fusoliera. |
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L'ala del Blizzard ha un profilo decisamente sottile, ora vista la natura prettamente velocistica del modello, il progettista ha previsto il montaggio di numerosi rinforzo sia orizzontali che obliqui, il montaggio inizia con l'incollaggio delle 2 semiali e poi i 2 lunghi longheroni in carbonio, una volta asciutta la colla si passa ai ben 26 rinforzi in fibra di vetro lungo il dorso ed il ventre dell'ala. |
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Durante l'incollaggio dei rinforzi aiutatevi con un eventuale acceleratore facendo attenzione ad inserire per bene la fibra nelle scanalature in modo da non sporcare il profilo. |
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Il montaggio dei servocomandi alari richiede un po' di tempo per fare un lavoro pulito, nel mio caso essendo i cavi troppo corti e non volendo adoperare delle prolunghe ho preferito sostiuuire direttamente tutto il cavo. Le sedi dei servocomandi sono già pronte basta solo fare un po' pressione per inserirli, Multiplex prevede il bloccaggio del servocomando con del nastro adesivo, ma dopo qualche volo ho notato che avevano preso un po' di gioco nella sede, quindi alla fine ho risolto utilizzando un po' di colla a caldo. |
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Il Blizzard può essere usato sia come veleggiatore puro che motorizzato brushless, per la motorizzazione Multiplex ha previsto 2 tipologie una tranquilla ed una più spinta denominata Blizzard Tuning, nel nostro caso abbiamo optato proprio per quest'ultima che risulta composta dal motore Himax 3516-1350, regolatore BL-54, mozzo, ogiva ed elica 9x6 ripiegabile. Durante i test di volo la motorizzazione si è dimostrata decisamente potente tanto da far salire il nostro Blizzard con angolazioni impressionanti, basta solo vedere nel video come sparisce al momento del lancio!!! Tutta questa potenza richiede ovviamente un discreto assorbimento, qui sotto potete vedere il grafico realizzato con il DPR-100. |
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Dall'immagine si può notare come l'assorbimento durante il funzionamento del motore sia intorno ai 32 ampere continui con picchi di 38, in 10 minuti di volo abbiamo consumato circa 1400mA dalla batteria. |
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Visto il grosso assorbimento di corrente Multiplex ha previsto un efficace sistema di raffreddamento, in particolare ha utilizzato una particolare ogiva forata che permette di ottenere un raffreddamento forzato, il sistema è risultato particolarmente funzionale visto che a fine volo le batterie erano tiepide. Un consiglio quando montate il motore fissate i cavi di collegamento con un po' di colla a caldo, in questo modo eviterete che possano strusciare sul corpo del motore in rotazione. |
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La prova Dopo aver regolato con attenzione le corse dei servocomandi siamo pronti al lancio del nostro Blizzard, dato gas il nostro modello parte decisamente a razzo con una velocità tale da fare quota in pochi secondi, tolto motore iniziamo a provare qualche figura, loop e tonneau si eseguono in tempi brevissimi, la reattività del modello è decisamente elevata. La motorizzazione Tuning montata è particolarmente potente e permette al modello velocità elevate, fate quindi particolare attenzione nelle picchiate a non esagerare, ricordatevi che pur essendo previsti numerosi rinforzi in fibra si tratta sempre di un modello in EPP con le relative limitazioni. |
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I settaggi di base riportati sul manuale di istruzioni si sono dimostrati più che adatti per un primo approccio, di seguito con i voli abbiamo preferito aumentare leggermente le corse sia degli alettoni che del profondità. Consigliate senza dubbio le miscelazioni motore/profondità ed in particolare quella degli aerofreni per l'atterraggio, infatti il Blizzard è uno di quei modelli che sono fatti per correre e quindi anche l'atterraggio non avviene di certo a velocità di un buon trainer e gli aerofreni si rivelano decisamente utili. |
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Conclusioni Il Blizzard della Multiplex si comporta più o meno come un vero Hotliner, il modello è veloce ed estremamente reattivo, capace di acrobazie pulite e stabili, manca forse della rigidità tipica di un modello in costruzione in fibra e carbonio, ma non si può negare che si tratta comunque di un ottimo progetto. Consigliamo senza dubbio il Blizzard della Multiplex al modellista che cerca un modello dalle buone caratteristiche acrobatiche ma non estreme, ricordiamo infatti che non si tratta di un modello per principianti ma rivolto ad un modellista già esperto. Concludiamo con un video che raccoglie alcuni spezzoni di volo che dimostrano le capacità di volo del Blizzard. |
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