Kelly 70E, velocità e divertimento targato kyosho, Testi e foto di Sandro Cacciola | ||||||||||||||||||
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Un purosangue da velocità, un modello che si fa notare sia a terra che in volo. E' il Kelly 70 Kyosho, due chili e mezzo di adrenalina pura che si trasformano in un pacifico ala bassa quando è il momento di atterrare. Tutti gli appassionati di volo sanno cosa sono le leggendarie Reno Air Races in Nevada (Usa): in questo tipo di competizioni vince infatti chi, in un certo periodo di tempo, compie più giri in un percorso segnato con piloni. Ovvio che la velocità e la manovrabilità la fanno da padrone in queste gare. Il colosso giapponese Kyosho è uno di quei produttori di modelli RC da tenere sempre d'occhio in quanto negli ultimi anni ha azzeccato diversi prodotti come pochi nel mondo, sia auto che aerei... pensate al successone delle auto MINI-Z, con campionati nati in tutto il mondo e praticamente precursori del mondo MICRO in generale. E Il Kelly 70 (disponibile in due versioni, sia per motorizzazione elettrica che a scoppio) fa parte della nuova "Super Qualità Series" contraddistinta da una eccelsa fattura di materiali, finiture e dotazioni dei kit. Fa il paio con il "Kelly" altro fantastico modello, il biplano "Phantom", unico nel suo genere per design e grinta. |
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Il Modello Caratteristiche di tutto rispetto per il nostro Kelly realizzato in scala 1:8 con l'originale: apertura alare di 1400mm, lunghezza 1260mm, peso 2500g, superficie alare 33,4dm2 per un carico alare di circa 77,8/dm2, non male per il nostro purosangue. L'ala ha un profilo originale simmetrico per un comportamento neutro in ogni situazione di volo. Salta subito agli occhi il perfetto stampaggio della fusoliera in fibra, un'opera d'arte di Kyosho che comprende anche la parte fissa del timone di direzione e arriva a destinazione già colorata accuratamente con tonalità brillanti. Il peso "a vuoto" ha fatto registrare 550 grammi! Essendo il modello per motori elettrici la naca motore mon è asportabile ma ha la parafiamma in compensato in posizione ed il motore si inserisce dall'interno. Ne guadagna moltissimo la linea. Anche i copriruota sono realizzati in leggera fibra di vetro ed epoxy rendendo il modello resistente ed al tempo stesso leggero. |
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Le ali molto ben fatte e curate sono in un solo pezzo (da unire) e prevedono un servo per alettone (annegati nell'ala): sono realizzate in solida struttura centinata in balsa e ricoperta a regola d'arte in robusto termoretraibile come pure i piani di coda orizzontali. Da sottolineare nelle ali la presenza dei winglets che, come nell'aereo in scala reale, contribuiscono alla stabilità in volo e proteggono contro lo stallo in fase di atterraggio. Il peso di ogni semiala è di 250 grammi servi esclusi. Il ruotino posteriore è orientabile per una maggiore manovrabilità in volo. |
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La Motorizzazione Come detto in precedenza il Kelly 70 di Kyosho viene fornito sia per motore a scoppio che elettrico (cambia solo il castello motore). Se si opta per la prima soluzione il propulsore dovrà essere scelto tra un 2 tempi da .46-.50 o un 4 tempi da .52-.70. Per chi preferisce la motorizzazione elettrica dovrà installare un brushless intorno ai 600Kv e intorno al 900/1000watt. Indispensabili anche un pacco di batterie LiPo 5S da 4000/5000mAh ed un regolatore intorno ai 70 senza bec. Per l'alimentazione della ricevente dovrà essere installato o un pacco batterie supplementare da 4,8v oppure un dispositivo U-bec 3/5A. La nostra prova è stata effettuata con un motore brushless Dualsky EXM4260CA5 da 680Kv capace di 1100watt del peso di 283 grammi, alimentato con un pacco da 18,5v Hyperion, regolatore Pentium 60/80amp. Opto, Ubec 3/5amp, due servi Graupner DS 8077 BB digitali per timone verticale e quota, due servi Hitec 225MG per gli alettoni. Il gruppo propulsione testato a terra ha rivelato assorbimenti attorno ai 57 ampere per circa 870 watt di potenza. Calcolando un decadimento approssimativo attorno al 10% degli assorbimenti in volo si può calcolare attorno ai 45 ampere l'assorbimento medio (considerando parte di volo a manetta e parte a gas ridotto). |
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L'assemblaggio L'elevata precostruzione del modello permette di portare a termine il lavoro in due o tre serate e l'assemblaggio richiede un livello medio di conoscenze (da ricordare che il modello non è indicato ai principianti o per i novizi dell'ala bassa, bensì a chi ha già una buona esperienza di volo). Per completare il Kelly occorrono 4 servi standard veloci, due prolunghe servo da 100cm e due da 25cm., solito cianacrilato e bicomponente epoxy 5 e 30 minuti. La prima operazione da compiere è quella di installare i due servi alari che vanno in alloggiamenti "a scomparsa" nell'ala accessibili tramite uno sportellino fissato con quattro viti. Nell'effettuare questa operazione state attenti a non far perdere la curvatura allo sportellino che segue il profilo alare altrimenti (a me è capitato) vi ritroverete ad avere difficoltà a far combaciare il quadrello di legno nel suo alloggiamento. Incollati senza problemi gli alettoni tramite cerniere flessibili e ciano e passate le prolunghe si prosegue inserendo gli spinotti di centraggio in fusoliera ed incollando tramite le due baionette le due semiali. L'operazione, da effettuare con epoxy 30 minuti; l'incidenza viene data direttamente dalle baionette che una volta in posizione creano il giusto angolo. Nessun problema per l'allestimento dei carrelli alari in acciaio armonico e delle carenature che vengono fissate alle gambe con cavallotti; questa operazione, anche se rapida, lascia in vista gli antiestetici bloccaggi; forse una soluzione interna avrebbe ovviato all'inconveniente. |
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La costruzione prosegue veloce con l'allineamento dell'ala sulla fusoliera che deve essere simmetrica rispetto alla coda: una volta trovato il punto esatto si incollano i supporti in fusoliera dove andranno avvisate le due viti che tengono in sede l'ala. Si passa poi alla parte mobile del verticale ed al ruotino sterzante e al timone orizzontale: anche qui niente di nuovo rispetto a tutti i modelli Arf, basta fare attenzione agli allineamenti con l'ala. Il nostro Kelly inizia a prendere forma e ad ogni passaggio se ne apprezzano le linee e l'aggressività facendoci pregustare il momento in cui lo faremo decollare... |
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Kyosho nel suo kit ha previsto per i movimenti delle parti mobili del profondità e del direzione due servi nella parte centrale della fusoliera. Per il direzione si adotta il sistema pull-push con due cavi d'acciaio contrapposti che consentono un bilanciamento dello sforzo sul servo; per il profondità la trasmissione del moto è affidata ad una barra rigida di legno sdoppiata verso la parte mobile alle cui estremità vengono raccordati due astine di acciaio. Qualche problema l'ho riscontrato per passare le astine rigide del movimento del profondità in fusoliera: visto che prima devono essere bloccate sul listello di legno diviene necessario inserirle dall'interno verso l'esterno. Dopo vari tentativi l'obiettivo è stato raggiunto inserendo nelle astine di acciaio sdoppiate dei bodwen flessibili che una volta inseriti nei due forellini di uscita nella coda hanno fatto da guida per la forcella in acciaio. Un po' macchinoso ma funziona! Una volta completato il movimento risulta preciso e senza giochi. Poco da dire infine sull'installazione del motore elettrico e sulla dotazione di bordo che trova spazio su apposite basette in compensato. Importante, però, verificare a seconda delle batterie di alimentazione utilizzate, la corrispondenza con il baricentro come indicato nelle istruzioni. In questa operazione torna utile una basetta in legno su cui vanno fissate le batterie e che a sua volta viene avvitata su un'altra basetta all'interno della fusoliera dietro il motore in posizioni che possono variare in avanti e indietro. Completano il lavoro gli adesivi che rendono unico il nostro Kelly. Prima di far "uscire dall'hangar" il modello consiglio (come d'altra parte viene suggerito anche nelle istruzioni) di ripassare con un ferro per termoretraibile, il rivestimento che a causa dei diversi sbalzi di temperature o stoccaggio potrebbe vedere qualche grinza. Ultimo controllo di routine il baricentro e le escursioni come vengono suggerite dal costruttore con una buona dose di esponenziali e riduttori di corsa programmati sugli interruttori della radio. |
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Sul Campo Il Kelly 70 EP Kyosho è un modello che si fa notare anche a terra per le sue originali linee. Dopo un ultimo controllo dei comandi ci allineiamo sulla pista controvento e diamo motore. Il modello prende velocità e si stacca quasi subito dal suolo. Durante il rullaggio ricordo che, essendo dotato di un carrello biciclo alare, si deve compensare il movimento verso il basso del muso dando un po' di cabra senza esagerare fino a quando il modello prende velocità. Un eccessivo uso del cabra potrebbe portare a staccare il modello da terra quando ancora la velocità e ridotta e quindi a provocare uno stallo improvviso. Facciamo quota e trimmiamo il modello: due bip a sinistra e due a picchiare. Per il resto nessun problema. Prendo un po' di mano per entrare in confidenza e poi provo ad affondare con il gas. Il profilo basso e la linea filante, unite ad un motore "che tira" rende il modello veloce e divertente. L'unica cosa di cui abbiamo bisogno è aumentare l'escursione degli alettoni che, essendo abbastanza ridotti, hanno bisogno di maggiori escursioni per reazioni pronte. |
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Il Kelly si dimostra davvero bello e divertente e lo stallo avviene ad una velocità "normale" pur essendo questo un aereo da consigliare solo a chi ha già esperienza di volo. Non c'è limite alle figure acrobatiche oltre a passaggi veloci sulla pista come un "racer" deve poter fare. Dopo 6 minuti di volo a saggiare le doti in atterraggio e noto che la "belva" ha bisogno di smaltire velocità prima di toccare terra. Dunque avvicinamento largo, allineamento anticipato e giù il motore dosando il cabra quanto basta a rallentare l'aereo. Dopo alcuni approcci troppo veloci troviamo il compromesso giusto e l'atterraggio diviene di routine. Sei minuti di volo con misto tra motore al massimo e staccare e batterie che hanno ancora la metà del loro amperaggio... non male, con il Kelly così configurato si può stare in aria quasi 12 minuti!! Confermati dunque anche i dati sugli assorbimenti. Davvero un bel modello. Buona costruzione, ottimi materiali e rifiniture di prim'ordine. Con il Kelly Kyosho al campo farete la vostra bella figura! |
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