Il RealFlight G4 oggetto del test di questo articolo è stato gentilmente fornito dall'importatore italiano della GreatPlanes, la ditta Safalero di Bologna. |
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Giunto alla 4 versione, il RealFlight G4 è l'ultima evoluzione del noto simulatore di aerei ed elicotteri radiocomandati della Great Planes e distribuito in Italia da Safalero. Aprendo la scatola troviamo al suo interno la custodia con i 4 cdrom per l'installazione del software, il finto radiocomando con collegamento USB, il cavo per collagare il proprio radiocomando a quello finto ed un piccolo manuale introduttivo in inglese (il manuale completo di ben 332 pagine, sempre in inglese, è disponibile in formato PDF una volta installato il simulatore sul proprio PC). |
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Il "finto" radiocomando, prodotto appositamente dalla ditta Futaba per la GreatPlanes, ha le dimensioni ed ergonomia classica dei radiocomandi a stick, le funzioni disponibili sono i 2 stick di controllo (ai cui lati troviamo i trimmer digitali), un interruttore a 3 posizioni con funzione di idleup, due a 2 posizioni con funzione di DualRate ed Hold/smoke o retrattili, ed infine in alto a destra un potenziometro per il controllo dei flap. Le funzioni sono comunque rimpostabili a piacere attraverso il software senza particolari problemi. |
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In basso, dove di solito troviamo il dispaly, sono presenti i pulsanti per la gestione remota delle funzioni del software tramite i quali possiamo cambiare modello, pista o altro senza dover obbligatoriamente aver accesso alla tastiera del PC. |
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In commercio RFG4 lo trovate in 2 confezioni diverse, una con il radiocomando in mode 1 (gas a destra) ed una mode 2 (gas a sinistra), dalle impostazioni del software è comunque possibile impostare il mode preferito in pochi click del mouse (oltre alla completa rimappatura di tutte le sue funzioni e comandi), mentre per il cambio del freno della leva del gas occorre aprire il radiocomando, ma non preoccupatevi la procedura è molto semplice e richiede solo pochi minuti. |
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Una volta tolte le 4 viti posteriori con una piccola pinza occorre sganciare la molla di ritegno, si prosegue sfilando il supporto di aggancio (è semplicemente appoggiato) e togliendo del tutto la molla, ora rimuovete la vite sullo stick del gas che tiene ferma la lamella di metallo del freno e montate il meccanismo a molla procedento all'inverso. Una volta montato il freno sull'altro stick possiamo richiudere il tutto ed impostare il sofware per il nuovo mode. |
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Svitando o avvitando gli stick possiamo regolarne l'altezza da 35 a 40mm in modo da adattarli ai nostri gusti, personalmente volando a pulpito li ho regolati alla massima estensione ma li ho comunque trovati un po' troppo corti, nel caso nei negozi di modellismo potete comprare un paio di stick da avvitare ancora più lunghi. |
Se invece preferite utilizzare il vostro vero radiocomando dietro a quello "finto" troviamo il connettore che ci permette di effettuare il collegamento tramite presa allievo/maestro, il connettore posteriore è di tipo standard degli ultimi radiocomandi Futaba ed all'interno della confezione trovate un paio di cavi adattatore, uno che dal connettore quadrato vi permette di ottenere un comodo jack da 3,5 mm ed uno che dalla femmina da 3,5mm vi fornisce il vecchio attacco Futaba (quello tondo per intenderci). Sfruttando il connettore jack è possibile comprare o costruirsi un adattatore per tutti gli altri radiocomandi, trovate indicazioni sul sito TX2TX. |
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Una particolarità dell'utilizzo del proprio radiocomando è che è possibile disattivare tutte le miscelazioni preprogrammate da RFG4, in pratica i modelli diventano assolutamente neutri e tutte le regolazioni devono essere programmate sul proprio radiocomando, questo se da una parte permette di volare con le proprie impostazioni personali, dall'altro vi obbliga ad occupare una o più memorie della vostra radio. |
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L'installazione del RFG4 è molto semplice e veloce, non dovete far altro che inserire il primo disco e seguire le indicazioni il programma farà tutto in maniera automatica, l'unica cosa da fare è cambiare disco quando vi viene richiesto, controllate evetnualmente di avere abbastanza spazio disponibile sul disco, considerate che per l'installazione di RFG4 sono necessari circa 2 GB di spazio. Una volta completata l'installazione collegate il radiocomando alle USB del PC, che nel giro di qualche secondo sarà riconosciuto da Windows, e lanciate il programma dall'incona sul desktop, la prima volta vi sarà richiesto di inserire il seriale presente dietro la scatola dei CD e quello dietro al radiocomando, fatto cio' consiglio di effettuare la registrazione per poter scaricare gli eventuali aggiornamenti (compreso quello per la lingua italiana). |
Lanciato il programma nel giro di qualche secondo ci ritroviamo sulla pista di volo con il modello pronto al decollo ed il motore in moto, non occorre fare altro che dare gas ed iniziare a volare. |
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Vediamo di esplorare la molteplici opportunità offerte dal programma. Modelli disponibili RFG4 mette a dispozione una nutrita scelta di modelli, molti dei quali realmente in vendita nel catalogo GretPlanes, sono presenti 45 aeromodelli e 20 elicotteri, la scelta di base è piuttosto ampia con varie tipologie di prodotti si va dai classici modelli scuola tipo Cessna al maxi Yak54, dalle riproduzioni tipo AT-6 Texan allo Slinger (lo schiumino della GretPlanes), dall'elicottero Jet Ranger all'Impala in configurazione Training, inoltre per alcuni modelli sono proposte motorizzazioni, colorazioni o configurazioni di volo diverse |
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Se la scelta non vi basta potete scaricare gratuitamente da internet i 4 Add-on ufficiali (attenzione funzionano solo con il RFG4 versione 4.00.051 o superiore), li trovate all'indirizzo www.realflight.com/free-g4-add-ons.html oppure potete aggiungere nuovi modelli messi a disposizione dagli utenti (molti li trovate anche sul sito ufficiale di RFG4), infine potete modificare un modello già presente oppure assemblare il vostro modello preferito utilizzando l'ottimo editor inserito nel programma. |
Campi di volo La scelta di dove volare è piuttosto buona, abbiamo a disposizione varie tipologie di piste di volo tra cui alcune dedicate espressamente al volo anfibio ed al volo in pedio, tutti i campi sono ben dettagliati e definiti con diversi oggetti presenti (alberi, case, auto ecc.), la dimensione è praticamente infinita visto che si puo' veramente arrivare al limite della visibilità del modello, per alcuni campi c'è la possbilità di volare anche di notte con i modelli illuminati, l'effetto visivo è veramente notevole. |
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Anche i pendii risultano particolarmente scenografici, utilizzando il comodo variometro con funzione visiva e sonora, possiamo provare l'ebrezza del volo in pendio compreso il dynamic soaring. |
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Se poi questi campi non vi bastano potete crearne di nuovi con il potente editor a corredo. |
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Editor modelli e terreni L'editor di RFG4 è particolarmente avanzato permette di modificare molteplici parametri di funzionamento sia dei modelli che dei campi di volo, in pratica possiamo ricreare modelli e luoghi che più preferiamo. Le opzioni disponibili sono molte, si va dalla semplice variazione di colorazione alla modifica dei profili di fusoliera, ali e piani, stessa cosa per i campi di volo che possiamo ricreare in base alle nostre esigenze. All'interno del manuale troviamo numerose pagine che si occupano dell'editor, proprio per questo ne parleremo più diffusamente in un prossimo articolo. |
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Il test Il software aggiornato all'ultima versione disponibile al momento della stesura di questo articolo (vers. 4.00.054) è stato testato su un paio di computer abbastanza differenti tra loro, il primo è un pc fisso di recente generazone cosi' configurato, CPU Intel 6550 Core 2 Duo, 2 GB Ram DDR2, scheda grafica GeoForce 7900Gt 512MB, Monitor da 20", il tutto impostato ad una risoluzione di 1680x1050. Il secodo pc è un portatile HP, CPU Intel Centrino 1700, 2 GB Ram, scheda grafica Ati X700 256MB e monitor da 15,4", il impostato ad una risoluzione di 1024x900, in entrambi i casi con le impostazioni di default del programma, non ci sono stati rallentamenti di sorta. |
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Una volta lanciato il programma ci ritroviamo direttamente sul campo di volo con il modello in moto, quindi basta solo dare gas per ritrovarci in volo. La simulazione è decisamente buona, il modello simulato risponde esattamente come ci si aspetterrebbe da un modelo vero, se proprio dobbiamo trovare un neo è sulle collisioni a terra, onestamente le ho trovate un po' ottimistiche, ovvero alcune "toccate" con il suolo si risolvono un po' troppo positivamente per il modello che a volte sembra essere indistruttibile, inoltre le toccate sembrano influenzare poco la dinamica del volo. Nel pannello di controlo possiamo modificare vari parametri della simulazione, ad esempio possiamo cambiare le condizioni climatiche aumentando la forza del vento e variare la sua direzione, oppure cambiare posizione ed intensità della luce solare, inoltre possiamo intervenire anche sul punto di vista del pilota e del modello, modificando l'angolo e la posizione visualizzate sul nostro monitor. Altra opzione molto interessante sono i possibili "guasti in volo", ovvero è possibile abilitare i classici inconvenienti che possono a volte capitare durante i nostri voli con frequenza più o meno elevata partiamo dalle più comuni interferenze (o eventuale blocco nel caso di PCM) e spenta del motore, alle più complicate come il bloccaggio o l'inversione dei servocomandi. Tra le altre possibilità messe a disposizione da RFG4 segnaliamo gli ottimi tutorial virtuali, si tratta in pratica di replicare passo passo quello che vi dice e vi mostra il vostro istruttore virtuale, il tutto suddiviso in varie lezioni adatte sia ai principianti che agli utenti un po' più avanzati. La qualità di queste lezioni è veramente buona e sono ben realizzate, peccato solo che siano disponibili esclusivamente in lingua inglese, inoltre il piccolo radiocomando che mostra la posizione degli stick è visualizzato solo in Mode 2, cosa che rende estremanete complicato capire l'azione del movimento se volate con mode diversi. |
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Nel menù "Eventi" potete trovare 5 differenti prove di abilità, la classica gara di Limbo e quella di Pylon Race, l'atterraggio di precisione e l'autorotazione, ed infine la gara di freestyle, | ||||
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e se tutto cio' non vi basta ancora potete sfruttare la funzione multiplayer del simulatore che vi permette di volare insieme ad altri modellisti via Internet. |
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Conclusioni Concludendo non possiamo che dare un voto positivo a RFG4, il prodotto è maturo e ben concepito, e se ad una prima impressione puo' sembrare un po' troppo semplice le numerose opzioni disponibili vi permetteranno di personalizzarlo come più vi aggrata. Veramente ottimo l'editor di modelli e terreni, anche se ad un primo impatto l'uso puo' risultare non proprio semplice consiglio di insisterci un po' per riuscire a comprendere le molteplici possibilità di personalizzazione che offre. Non possiamo che consigliare il prodotto ai principianti che vogliono avvicinarsi al mondo del modellismo radiocomandato. in ogni caso facciamo presente che il solo simulatore non è comunque sufficiente per imparare a volare e non elimina la necessità di un istruttore in carne ed ossa, come succede per i piloti veri tra simulazione e realtà c'è sempre una certa differenza, ma senz'altro il simulatore aiuta non poco ad acquisire i necessari automatismi che aiutano nell'apprendimento e permettono al principiante di riuscire a raggiungere prima l'autonomia nel volo. Ovviamente anche i più esperti apprezzeranno il simulatore per provare eventuali manovre acrobatiche senza dover rischiare il proprio modello. |
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