Il Cularis ed il relativo kit di motorizzazione oggetto del test di questo articolo sono stati gentilmente forniti direttamente dalla ditta Multiplex. | ||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
Il Cularis della Multiplex, nome curioso che deriva da lenti-cularis un particolare tipo di nuvole amate dai piloti di aliante, appartiene alla serie di modelli prodotti in elapor (l'EPP della Multiplex) che tanto hanno avuto successo nel mondo, in particolare il Cularis sembra essere la naturale evoluzione del noto EasyGlider, da cui deriva ed in buona parte migliora le soluzioni progettuali. Il modello ha dimensioni decisamente fuori dall'ordinario per un modello elapor, l'apertura alare è di 2610mm e la lunghezza 1260mm, ora visto che l'elapor è un materiale dalle caratteristiche decisamente elastiche, la casa tedesca ha previsto un buon impiego di materiali compositi per irrobustire il tutto, infatti all'interno delle 2 semiali troviamo 2 lunghi longheroni in carbonio mentre lungo la fusoliera ed i timoni di coda sono presenti delle bacchette in fibra di vetro. |
Aprendo la scatola ci troviamo davanti tutta una serie di parti in elapor già pronte per l'assemblaggio (la prefabbricazione del prodotto è molto elevata), tutte le parti sono disposte ordinatamente all'interno di una struttura di polistirolo antiurto che serve sia per evitare danneggiamenti nel trasporto sia, come vedremo come supporto per il montaggio della ali. La scatola permette 2 possibili allestimenti di volo, volo a vela o motorizzazione elettrica, nel nostro caso abbiamo realizzato la seconda soluzione utilizzando la motorizzazione consigliata dalla Multiplex. |
|
Grazie all'elevato grado di prefabbricazione, per il montaggio del modello sono necessari solo alcuni attrezzi che si trovano in tutti i laboratori modellistici, giraviti, pinzette e tagliabalsa, mentre per gli incollaggi servono circa 60gr di cianoacrilato di tipo lento o normale (cianoacrilato classico non quello da polistirolo!!!), ed un po' di colla a caldo, non è strettamente necessario l'acceleratore per ciano, io pur avendolo a disposizione non ho avuto necessità di utilizzarlo, è bastato solo attendere qualche minuto in più. Dato il largo impiego di cianoacrilato consiglio di lavorare in un ambiente ben areato, personalmente viste le buone temperature autunnali mi sono messo a lavorare direttamente all'aperto sul terrazzo di casa. Sul montaggio non mi dilungherò in spiegazioni dettagliate, l'ottimo manuale illustrato multilingue, italiano compreso, è fatto molto bene ed è sufficientemente chiaro, mi soffermerò quindi solo su alcuni punti. Ali L'ala è forse la struttura più complicata da assemblare a causa del sistema di aggancio rapido che va montato con estrema attenzione, per facilitare l'assemblaggio dell'ala, Multiplex ha previsto un apposito alloggiamento sul fondo della scatola di polistirolo che vi permette di tenere l'ala perfettamente dritta durante il montaggio, fate solo attenzione che c'è una sede per l'ala destra ed una sinistra!!! |
|
Una volta posiziona l'ala per prima cosa inserite i 2 longheroni corti in carbonio in quelli lunghi ed incollateli sull'ala, durante l'incollaggio tenete l'ala dritta con dei piccoli pesi, ricordandovi che per il ciano lento ci vogliono un paio di minuti prima che faccia presa completamente (io ho aspettato una decina di minuti prima di tornarci a lavorare). |
Ora dobbiamo piazzare i 2 servocomandi per semiala, considerate che i servocomandi sono incollati nell'ala e che quindi ogni operazione di regolazione della squadretta potrebbe risultere decisamente complessa da fare una volta installati, quindi vi consiglio vivamente un minimo di preregolazione delle squadrette prima del fissaggio. |
|
Qui ho fatto una piccola variazione sul montaggio, a differenza di quanto scritto sul manuale ho preferito bloccare i servocomandi direttamente sull'ala con un pezzo di biadesivo e poi chiudere il tutto. Prima di incollare la parte inferiore dell'ala vi consiglio di rimuovere il piccolo bordino residuo della lavorazione di stampaggio con un po' di carta abrasiva a grana fine. |
|
Iniziate a stendere il cianoacrilato lungo tutta l'ala, evitando però la zona del supporto plastico centrale, una volta che la colla ha tirato passiamo alla parte più laboriosa del montaggio, ovvero il sistema di aggancio dell'ala, qui consiglio di procedere con molta attenzione, provando più volte il tutto prima di procedere con l'incollaggio in quanto un possibile errore sarebbe difficilmente recuperabile vista la velocità del ciano. |
Iniziate con incollare le spinette sul supporto dell'ala, quindi infilate il supporto centrale ed incollate le altre 2 spinette, ora testate il collegamento con il vostro radiocomando e controllate che si riesca a montare e sfilare i due supporti senza troppi problemi, se il tutto funziona possiamo finalmente incollare il supporto all'ala. |
|
|
Completata la seconda semiala siamo pronti a passare alla fusoliera, l'assemblaggio dei due semigusci è abbastanza rapido e chiaramente illustrato nel manuale, se usate come il sottoscritto la motorizzazione originale, ricordatevi di inserire entrambe le sfere in coda, invece nel caso vogliate optare per una differente soluzione considerate che il motore originale pesa 162gr quindi fatevi i vostri conti per la piombatura di coda. Prima di chiudere controllate che il supporto posteriore del timone di profondità sia libero di muoversi liberamente, il mio strusciava leggermente, ma è bastata un po' di carta abrasiva per risolvere. |
|
Il supporto centrale per le ali deve essere incollato con un po' attenzione facendo in modo che aderisca perfettamente, nella foto si vedono anche le prolunghe delle spinette dei servocomandi della ali che preferito far scorrere fuori dalle sedi previste dalla Multiplex. |
Il timone di profondità, prevede anche lui l'inserimento di un paio di stecche di fibra di vetro, inoltre per facilitare la trasportabilità del modello è stato previsto un sistema di sgancio che permette di smontare le superfici di comando del timone. |
|
|
A fine lavori la fusoliera si è dimostrata decisamente robusta, per garantire una minore flessibilità della struttura Multiplex ha previsto l'inserimento di alcune stecche di fibra di vetro, che vanno incollate con abbondante ciano. A completo del kit troviamo anche un bel foglio di decal da applicare su tutto il modello. |
|
|
Apparato Radio Oltre ai 6 servocomandi, 4 micro sulle ali e 2 mini per timone, per completare il modello ho utilizzato un ricevitore a doppia conversione ad 8 canali e la mia fida Futaba FC28, infatti vista la complessità della gestione del profilo variabile, per volare con il Cularis è richiesto un apparato radio che permetta la gestione ottimale dei 4 servi posizionati sulle ali, ed avere a disposizione le fasi di volo ed il butterfly è sicuramente un vantaggio non indifferente. |
|
Motorizzazione Il Cularis è stato motorizzato tramite l'apposito kit fornito dalla Multiplex proprio per questo modello (codice #332633), il kit consiste in un motore brushless a cassa rotante C 3522-0700, un regolatore per brushless da 37ampere MULTIcon BL-37, ed un'elica con giva misura 12x6, al tutto occorre aggiungere il pacco batterie di alimentazione del motore, nel mio caso ho utilizzato un pacco lipo 3S1P da 2100mAh ed un pacco batterie per alimentare servocomandi e ricevente in quanto il bec del regolatore supporta al massimo 4 servocomandi e non è quindi possibile usarlo con i 6 montati sul Cularis. |
|
Trattandosi di un motore a cassa rotante è indispensabile tenere i fili più lontano possibile dal motore, ho quindi usato un po' di colla a caldo per tenerli bloccati silla parete della fusoliera. |
|
Il test in volo con il DPR100 ha mostrato un ottimo comportamento del gruppo motore, l'assorbimento medio durante volo è assestato intorno ai 18-20ampere, con la batteria utilizzata, un pacco 3S1P da 2100mAh, è stato possibile fare una media di circa 8-10 risalite complessive, cosa che garantisce un ottimo tempo di volo. |
|
Prova in volo Abbiamo provato il Cularis per un paio di mesi prima di redigere questo articolo ed il motivo è semplice i modelli a profilo variabile richiedono una discreta messa a punto dell'accoppiata radiocomando/modello/pilota prima di poterne apprezzare a pieno le caratteristiche di volo. Dopo aver controllato la bilanciatura del modello, che si è rilevata perfetta in quanto non è stato necessario aggiungere un grammo di piombo, si è proseguito con la regolazione di base dei comandi come consigliato dal manuale, nel corso dei vari voli sono state apportate piccole regolazioni e variazioni per adattare il modello ai miei gusti personali. Già al decollo mi sono accorto che grazie all'esuberante motorizzazione il modello non richiede grandi sforzi nel lancio di decollo, infatti pur pesando 1,6kg basta lanciarlo con il motore a metà potenza per ritrovarsi in volo senza troppi sforzi, se poi utilizzate le eventuali funzioni del radiocomando per programmare le fasi di volo il decollo diventa veramente una passeggiata anche se siete da soli. |
|
In volo il Cularis non si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da un modello di questo tipo, infatti pur essendo realizzato con materiale elastico, la buona progettazione complessiva lo rendono più simile ad un modello di tipo classico che ad un modello in Elapor, le 2 semiali sono decisamente rigide ed anche in brusche affondate non si flettono minimamente, al contrario abbiamo trovato un po' troppo elastico il blocco di aggancio centrale dell'ala, anche se durante i numerosi voli non c'è stato ovviamente nessun cedimento. Il momento dell'atterraggio è una passeggiata, il modello plana con un'ottima efficienza quindi per un atterraggio corto è indispensabile usare la funzione Butterfly, con la quale è possibile far cadere il Cularis direttamente sui propri piedi, consiglio comunque di installare sotto alla fusoliera una bella strisica adesiva per evitare che si danneggi troppo durante gli atterraggi. |
Conclusioni Nel complesso il Cularis della Multiplex si è dimostrato decisamente un modello interessante, la motorizzazione fornita è risultata perfettamente calibrata per questo modello (anche fin troppo potente) e la prova in volo ha confermato le sue qualità sopra la media della tipologia di modelli in Elapor/EPP, faccio comunque notare che il Cularis non è di certo un modello rivolto ai principianti, per i quali Multiplex propone altre soluzioni di modelli, ma prevalentemente dedicato ad un'utenza più esperta che può apprezzare ed usare a pieno le sue carattteristiche di volo. Concludiamo con un video che raccoglie alcuni spezzoni di volo che dimostrano le capacità di volo del Cularis. |
||||
|
||||
|