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Nel forum dedicato allo Sky Scout avevo promesso di recensire la prova in volo del modello, ma gli impegni (vedi anche gli articoli da me redatti) e la famiglia hanno fatto slittare la risposta, per riparare oltre al test di volo vi fornirò una tabella con prove al banco di alcune motorizzazioni consigliate. Il modello è stato da me acquistato per la gioia di mio figlio, anche se sinceramente è molto ben fatto non è certo il modello di punta del mio "aeroporto". Nel complesso il modello è molto carino e ben fatto, anche se non dà l'impressione, è abbastanza resistente agli urti, per la motorizzazione ovviamente avendo nei cassetti molto materiale a riguardo non l'ho certamente acquistato come da prassi di vendita da parte di DeAgostini, ed ho quindi ho optato per un supporto autocostruito. |
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Per l'esigenza di utilizzare il motore ridotto che avevo ho realizzato un piccolo supporto in compensato e balsa, ed anche se può sembrare fragile la consiglio vivamente visto che nel caso di urto accidentale cede immediatamente il listello in balsa 10x10 senza recare danni ulteriori e volendo lo stesso si può riutilizzare anche per gli economici Brushless cinese da 10-15 euro che spesso sono forniti del medesimo supporto da me utilizzato. |
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Lo Sky Scout essendo più che altro mirato a un pubblico neofita mi sono limitato per le prove alla classica motorizzazione a spazzole "consigliata", come si evince dalla tabella, l'elica nera fornita è molto efficiente con il 400 ma bisogna stare attenti agli assorbimenti, non consiglio di utilizzare la Gunther 6x3 per il fatto che non mi ha soddisfatto nelle prove al banco per questo modello. |
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Le prove effettuate al banco e in volo sono state effettuate con 7 celle SANYO KR-600AE peso 130gr. |
Piccola Modifica Ho notato che dopo un'uso intensivo del timone, essendo ricoperti i piani con materiale di rinforzo sì ottimo per la resistenza ma poco flessibile, dopo poco tempo avviene l'inevitabile separazione dei 2 pezzi, |
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il consiglio che do è di non utilizzare il solito nastro fibrato che oltre a essere antiestetico non risulta preciso per i movimenti, ma di utilizzare una cerniera in fibra da tagliare i 3 pezzi e dopo avere inciso. |
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Le parti posizionare una goccia di colla per polistirolo e unire le parti mobili risolvendo per sempre il problema. |
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Il primo decollo provato da terra l'ho fatto con 6 celle sanyo da 350ma, scelte per risparmiare peso, utilizzando una 8x3,8 APC e un ridotto EM350 4,43:1 recuperato dal kit del Formosa (che ho motorizzato Brushless), ma la cosa è stata deludente di decollo decente neanche a parlarne, quindi abbandonata l'idea delle 6 celle sono passato alle 7 celle Sanyo da 600ma con un incremento notevole di potenza decollando ora senza alcun problema. Il volo del modello è molto prevedibile ed anche se non sembra, i suoi 516 gr di peso in o.d.v., si fanno sentire rendendolo un pochino veloce in atterraggio (ovviamente parlo sempre rivolgendomi ad un pubblico con poca esperienza) questo ovviamente è dovuto al fatto che essendo un modello di dimensioni ridotte si ritrova con carico alare non propriamente basso, a titolo di confronto il mio Formosa, rivestito e verniciato, ha lo stesso peso pur avendo dimensioni quasi doppie. Se volete far scendere il carico non avete altra scelta che ricorre a 2 celle al LiPo ed un bel brushless, otterrete così 60 gr di peso in meno e ben 170 gr di tiro in più, a voi le conclusioni. Quindi il consiglio che mi sento di dare a chi è alla prima esperienza, è di farlo portare in quota da un amico più esperto e farvi passare il telecomando quando sarete in quota di sicurezza, anche perché visto in volo il modello è comunque molto carino sarebbe un peccato vederlo subito rovinato. Ecco alcune foto del modello in volo mi spiace per le foto non perfette dovute anche al mal tempo ma a conferma dell'ottima stabilità anche con vento sostenuto (mi spiace che non posso darvi il riferimento ma credetemi c'era): In un passaggio ravvicinato, |
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in decollo con vento trasversale, |
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in preparazione all'atterraggio. |
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Per qualsiasi info non esitate a contattarmi ruggiero.rosario@tiscali.it |