Scrivo queste poche semplici note per facilitare coloro che vogliono iniziare a dedicarsi alla costruzione aeromodellistica con materiali tradizionali, cioè legno di balsa, compensati e legname vario e pertanto non parlo di depron ed affini. Le note sono essenzialmente derivate dalla mia esperienza diretta con tali materiali e non escludo a priori che altri li abbiano utilizzati in maniera diversa dalla mia. Inoltre questa vuole essere una carrellata di note generiche e pertanto senza specificità di modelli. Per ogni tipologia riporto una serie di consigli costruttivi ed applicazioni che meglio si adattano al legno considerato. Balsa Il balsa è il legno "principe" nelle costruzioni aeromodellistiche, per il suo rapporto leggerezza resistenza elevato e per la sua lavorabilità, si trova in tavolette di vario spessore larghe 10 cm e lunghe un metro, listelli di varia forma e blocchi e di varia leggerezza e durezza. Purtroppo l'andazzo del precotto ha reso difficoltoso la reperibilità di balsa di ottima qualità e dobbiamo adattarci a quello che troviamo. Il balsa in tavolette viene principalmente utilizzato per la costruzione di centine, negli spessori 1,5-2mm e rivestimenti. Balsa duro o leggero? Ideale è ricercare delle tavolette leggere ma compatte, possibilmente prive assolutamente di nodi e di fibre scure che sono spesso causa di sfibramento, perché è facile al momento del taglio, se questo è fatto contrario alla vena, che la tavoletta si apra in corrispondenza della fibra. Nella preparazione delle centine è importante che la vena sia posta nel senso della lunghezza ed eventuali irrobustimenti locali possono essere fatti incollando dei rinforzi fatti con lo stesso spessore ma con la vena disposta incrociata. Nel passato per le centine usavo lo spessore da 1,5 ora però, vista la qualità della balsa e la facilità di avere delle rotture in fase di costruzione, utilizzo il 2 perché il maggior spessore mi permette una maggior tranquillità anche se a scapito di un leggero aumento di peso. Gli spessori adatti al rivestimento delle ali sono solitamente 1-1,5-2mm. Anche per questo utilizzo è importante ricercare tavolette di densità, spessore e peso omogeneo e possibilmente prive di nodi. Una tavoletta compatta è più facilmente lavorabile ed adattabile alle curve senza pericolo di rottura. Una fibra troppo marcata spesso significa la fessurazione al semplice conficcar di spillo. Per il rivestimento la tavoletta andrà applicata nel senso della lunghezza e, se il modello lo richiede, più tavolette dovranno essere unite prima di venire applicate. Come fare questa unione? Prima di tutto appoggiare e bloccare una sopra l'altra due tavolette e poi, con l'ausilio di una lunga riga metallica ed un cutter con lama nuova, pareggiare assieme i bordi da unire indi accostarli e bloccarli con nastro adesivo per tutta la lunghezza dell'unione. Successivamente togliere le tavolette dal piano, rovesciarle e piegarle a libro dalla parte del nastro. In tale modo si hanno le tavolette accoppiate ed unite per i bordi da incollare, appaiati e pronti per l'adesivo. Quello che uso normalmente per questa unione è il collante cellulosico che non asciugando immediatamente lascia il tempo di arrivare fino in fondo ed è riempitivo quel giusto. Aprire poi le tavolette accostando i lembi, appoggiarle sul piano, pulire le eccedenze di collante, ricoprire la giunzione con una lunghezza di nastro adesivo, bloccare tutto con spilli e mettere sotto peso. Quando il collante si è asciugato togliere il nastro da entrambi i lati e con un tampone di abrasiva 600 levigare il tutto. L'operazione di levigatura, o meglio di pulizia delle tavolette dai peluzzi, va fatta sempre per ottenere una superficie liscia e pulita, un miglior aggrappaggio per la colla e maggior leggerezza. Volendo invece utilizzare la ciano dopo avere unito i lembi con il nastro capovolgere le tavolette fissandole sul piano e ripassare poi l'unione con la colla. Un poco di fumo fastidioso ed il gioco e fatto. Analoga operazione va fatta dovendo unire due tavolette di testa ma attenzione, il taglio deve essere fatto inclinato, almeno a 45°. Questo permette di aumentare la lunghezza dell'unione e di distribuirla su di un maggior numero di centine ottenendo così una maggior resistenza alle sollecitazioni ed evitare il pericolo che si crei un avallamento in corrispondenza della giunzione. Per costruire il d-box, ovvero la parte anteriore dell'ala dal longherone al bordo di entrata chiusa come una scatola, a volte si può essere nel dubbio su come fare l'incollaggio del rivestimento. La flessione della tavoletta può essere problematica se la balsa è troppo rigida, le centine offrire poca tenuta agli spilli, l'adesivo troppo rapido o troppo lento. |
Ho sperimentato a lungo con successo l'utilizzo di adesivo a contatto, tipo Pattex o Uhu risolvendo così dubbi e problemi. Il metodo da seguire è semplice e veloce ed oltre all'adesivo è necessario dotarsi di un tubo in alluminio od altro materiale -io uso un tubo rettangolare di alluminio con sezione 20x15- lungo tanto quanto la semiala od un po' di più. L'importante e che il tubo o profilo che preferite sia rigido e non fletta. Sulle tavolette che devono costituire la copertura è necessario tracciare la posizione delle centine, del longherone e del bordo di entrata, cioè delle parti sulle quali le tavolette andranno adagiate. Fissare bene l'ala o la semiala sul piano inserendo un listello di opportuna altezza sotto il bordo di entrata per evitare che possa flettere e deformarsi e poi stendere l'adesivo sulle superfici di contatto. Stendere l'adesivo pure sulle tracce segnate sulla tavoletta ed attendere i minuti necessari all'evaporazione del solvente. Avvicinare la tavoletta al bordo di entrata e verificare, senza porle a contatto, che le superfici corrispondano. Se corrispondono far aderire la tavoletta al bordo di entrata premendola bene con le dita e poi con l'ausilio del tubo ed iniziando dal bordo di entrata far aderire la tavoletta sulle centine premendo il tubo e facendolo scorrere fino al longherone. L'azione del tubo, agendo contemporaneamente su tutta la lunghezza, evita il crearsi di tensioni sul rivestimento. Ripetere il tutto sulla superficie opposta ed il dbox è fatto, in modo rapido e senza l'ausilio di spilli, artifici vari ed imprecazioni. Spessori superiori di balsa 3-4 mm, possono essere utili per le centine centrali che sono sottoposte a sollecitazioni più elevate e spesso supportano carrelli e baionette, e per le centine di estremità che a volte, causa il rivestimento termoretraibile, come nel caso di strutture aperte, possono deformarsi. Inoltre il 3mm è adatto per le ordinate posteriori della fusoliera partendo dal bordo di uscita dell'ala. Questi spessori possono essere usati anche per fare dei semplici piani orizzontali e verticali sia per veleggiatori che modelli a motore. Per questi ultimi la cilindrata massima che l'esperienza mi insegna può essere con sicurezza utilizzata non và oltre i 6 cc. e solo se preventivamente rivestititi con modelspan o termoretraibile. Per rivestire parti con curvatura accentuata, come potrebbe essere una fusoliera, la balsa può essere messa a bagno in acqua con un poco di ammoniaca che ha la proprietà di ammorbidire le fibre e rendere possibile la curvatura senza sfibramenti o rotture. Volendo può essere utilizzato pure il vapore e in tal caso attendete che sul fornello ci sia la pentola a pressione. E' necessario procurarsi un tubo di adeguato diametro sul quale avvolgere poi la tavoletta bagnata, umida ma non gocciolante, perciò e bene asciugarla prima con lo scottex, bloccarla con dei giri di fettuccia o nastro di cotone o quello che volete, ed attendere che si asciughi. Evitate lo spago ed i comuni elastici perché a causa della loro sottigliezza segnano la balsa , però può essere utilizzato l'elastico che viene venduto nelle mercerie, quello largo usato per i boxer. Una volta asciutta la tavoletta verrà tagliata ed adattata alla struttura. E possibile, sempre ché la struttura lo permetta, adagiare direttamente la tavoletta bagnata sulla struttura e bloccarla in opera. Una volta asciutta si procede come prima detto. Con i blocchi di balsa, o con strati di tavolette incollate assieme fino al raggiungimento dello spessore desiderato, si possono costruire carenature, capottine, raccordi, estremità delle ali. Il listelli di balsa possono essere utilizzati come longheroni e bordi di entrata e di uscita. Come bordo d'entrata possono essere utilizzati sia quadrati, inseriti di spigolo sul naso delle centine o incollati di testa su queste, oppure rettangolari od anche triangolari come la metà di uno quadrato. Si trovano pure listelli già profilati arrotondati, di vari spessori, che avranno solo la necessità di qualche adattamento al profilo. Per bordo di uscita si possono utilizzare sia listelli triangolari a forma di triangolo rettangolo o rettangolari posti nella più conveniente giacitura oppure, se la struttura prevede il parziale rivestimento della parte finale delle centine, far combaciare ed incollare a V la parte finale del rivestimento dopo opportuno adattamento. Quale che sia la durezza dei listelli, meglio comunque la media per quelli solitamente da lavorare come bordo di entrata e di uscita e dura per i longheroni, l'essenziale è che siano compatti e con le fibre rettilinee. Da scartare assolutamente quelli con presenza di nodi e con fibre inclinate. Altra cosa assai importante è che siano il più possibile dritti per evitare al massimo la possibilità di svergolature. |
Compensati Altro legname per noi molto interessante è il compensato. Questo può essere di betulla, detto comunemente "avio" o multistrato, di pioppo o più raramente di altre "essenze". Compensato di betulla Il compensato di betulla è il più pregiato, sia come costo che come qualità, e gli spessori comunemente usati spaziano dallo 0,4 a 5 mm. Sua caratteristica è di essere costituito da numerosi strati sovrapposti incrociati e questo lo rende particolarmente robusto e nel contempo per gli spessori più sottili particolarmente flessibile. Gli spessori più sottili come lo 0,6 e lo 0,8 possono essere utilizzati anche per rivestimenti alari e di fusoliere di particolari modelli, ma solitamente, per la loro flessibilità, sono usati per costruire raccordi alari e capottature. Abituale il loro utilizzo come rinforzi localizzati di particolari in balsa soggetti a sforzi e di punti di unione di strutture a traliccio. Gli spessori da 1 a 5mm vengono usati per costruire baionette alari e la scelta dello spessore viene fatta in base alla tipologia e dimensioni del modello. Le baionette possono essere a tutta altezza del profilo oppure interessare solo l'altezza dei longheroni, sempre a seconda della tipologia del modello e dei carichi che questo dovrebbe poter sopportare. Comunque sia la baionetta deve essere posta a contatto dei longheroni ed a questi ben incollata con collante epossidico. Potrà essere anche doppia, ossia posta a contatto di entrambi i lati dei longheroni, ottenendo così nel punto maggiormente sollecitato dell'ala un cassoncino. In questo caso sarà opportuno ridurre lo spessore del compensato per evitare inutile aggravio di peso, cioè impiegarne due da 2mm. invece di una da 5mm. La lunghezza della baionetta è meglio non sia limitata alla distanza compresa fra le prime due centine ma deve essere lunga almeno quanto la distanza compresa come minimo fra quattro centine. In molti casi per baionette alquanto lunghe può essere opportuno praticare dei fori di alleggerimento che non devono comunque interessare la parte compresa fra le prime due centine, ossia la zona di unione delle semiali. |
Se l'ala porta il carrello può essere conveniente fare la baionetta lunga abbastanza da interessare la zona di fissaggio di questo e far si che gli elementi di sostegno siano incollati aderenti alla baionetta in modo tale che le sollecitazioni in fase di atterraggio siano assorbite e distribuite.
Nell'unione di semiali in polistirolo espanso la baionetta, se prevista, dovrà essere affogata nel polistirolo e dovrà giungere a contatto di entrambi i rivestimenti inferiormente e superiormente e dovrà essere incollata con resina epossidica. Con gli spessori compresi fra 2 e 3mm si possono fare le centine di attacco supportanti le baionette per semiali separabili e le centine soggette a sforzi particolari come quelle supportanti carrelli, magari opportunamente alleggerite. Sempre nel caso di semiali in espanso separabili non limitarsi a supportare la baionetta solamente mediante la centina di attacco ma inserire una semicentina in battuta sul listello del bordo d'entrata ed affogata nell'espanso sempre con l'ausilio di resina epossidica. Nel creare alleggerimenti consiglio di evitare angoli e spigoli che possono diventare punti di innesco di rotture e di raccordare sempre con linee curve. La robustezza e compattezza del compensato avio lo rendono ideale per realizzare le ordinate parafiamma di supporto motore, negli spessori da 3 mm per le piccole cilindrate e 5 mm per le cilindrate da 6 cc. in poi. Sempre nello spessore da 3mm possono essere pure realizzate le ordinate della fusoliera fino all'altezza del bordo di uscita dell'ala in quanto l'ordinata corrispondente spesso ne supporta il sistema di fissaggio. Avremo così una fusoliera rigida e robusta per supportare il motore, il serbatoio e l'attacco dell'ala. Sempre a seconda della tipologia del modello queste ordinate possono venire più o meno alleggerite. Compensato di pioppo Il compensato di pioppo, compensato "povero" in confronto all'avio e che solitamente ha solo tre strati sovrapposti, ha il pregio di essere più leggero e pertanto il suo uso può essere esteso ad una maggior tipologia di componenti. Per uno degli ultimi modelli che ho costruito, un ala alta "simil Piper" con una a.a. di 1700mm e motorizzato con un 600 ridotto, ho fatto tutte le ordinate di forza con compensato di pioppo da 3mm recuperato da una cassetta per strenna natalizia ed opportunamente alleggerite. Lo spessore da 3 mm può essere usato per le fiancate della fusoliera, sia alleggerendo oppure no, ma deve essere posta attenzione che la vena del primo e terzo strato sia disposta nel senso della lunghezza per presentare una maggior resistenza alle sollecitazioni sovente indotte dagli atterraggi. Questa disposizione del senso delle fibre deve comunque essere presa in seria considerazione ogni qualvolta lo si utilizzi. Nella costruzione di ordinate le fibre dovranno essere disposte trasversalmente all'asse della fusoliera per offrire maggior resistenza alla flessione ed impedire la deformazione della fusoliera specialmente nella parte posteriore dove le fiancate vengono costrette a flettersi per essere unite all'estremità. In alcuni casi potrà essere opportuno fare dei piccoli raddoppi ed in questo caso sarà opportuno incrociare sempre le fibre. |
Altri compensati Per impieghi particolari, ad es. maxi modelli, può essere utilizzato il compensato di faggio evaporato, riconoscibile per il colore rosso del legno (ma da non confondere con il multistrato comunemente denominato "marino") molto pesante e robusto ma di non facile lavorabilità a causa della sua durezza con gli utensili "poveri" di comune utilizzo. E' possibile pure utilizzare compensato di obece ma la sua reperibilità è limitata a spessori discretamente elevati. Altre essenze Altri legni di comune reperibilità ed utilizzo sono l'obece, il ramino, il tiglio ed il pino. Questi si trovano in forma di listelli di varia sagoma e dimensioni. Comunemente nei negozi di modellismo si trovano lunghi un metro mentre nei bricocenters si trovano anche da tre metri. Solitamente sono impiegati come longheroni ma anche come bordi di entrata. L'obece ed il ramino sono i più adatti per questo scopo in quanto sono i più facilmente carteggiabili. Il tiglio è più pesante ma ha fibre molto compatte, presenta una buona flessibilità ma pure una discreta facilità a deformarsi. Un ottimo compromesso è costituito dal pino, che io preferisco in assoluto, pesa meno del tiglio e presenta delle fibre lunghe e dritte con una miglior resistenza alla flessione. A volte può essere necessario unire due listelli per aumentarne la lunghezza. Evitate assolutamente l'unione di testa ma fatela inclinata il più possibile in maniera tale da aumentare al massimo la superficie di unione. Potete operare come per le tavolette, sovrapponendo i listelli ed eseguendo un unico taglio inclinato cercando che esso sia il più possibile perpendicolare al piano. Se ciò non fosse correggete con limetta e/o carta vetrata. Utilizzando poi una stecca come guida appoggiate su di essa i listelli e verificate che effettivamente i piani inclinati combacino perfettamente. L'incollaggio è preferibile affidarlo agli adesivi più adatti al materiale ed al tipo di modello, quindi alifatica, collante o ciano per la balsa, epossidico per legni duri. In fase costruttiva ponete attenzione che la mezzeria della giunzione cada in corrispondenza di una centina. Se il listello costituisce il longherone fate in modo che la giunzione sia verticale rispetto al piano alare per far si che gli sforzi di flessione non tendano a separare i listelli. In tale modo la tenuta dell'incastro della centina avverrà lateralmente su entrambi i listelli offrendo una maggior resistenza. Con il faggio evaporato possono essere realizzate longherine portamotore invece di usare gli ormai classici supporti in nylon caricato o metallo. Può essere reperito in forma di listelli negli spessori 8-10-12 mm sia quadri che rettangolari. Benché alla lunga soggetto all'azione della miscela anche se opportunamente trattato, questo tipo di fissaggio permette una migliore distribuzione degli sforzi ed un miglior assorbimento delle vibrazioni da parte della fusoliera. L'importante e che il loro dimensionamento sia tale da permettere di essere incollate lateralmente a contatto delle pareti della fusoliera e che la loro lunghezza arrivi almeno sino alla ordinata successiva alla parafiamma, solitamente quella di battuta dell'ala. Il loro incollaggio alle ordinate ed alle pareti della fusoliera deve essere fatto con epossidica. Sempre con faggio evaporato possono essere fatti i punti di fissaggio dei carrelli e dell'ala. Per finire, qualunque sia il materiale che utilizzate, per ottenere un buon risultato curate sempre gli incastri, le unioni e gli incollaggi. Utilizzate un buon piano di montaggio curando la perpendicolarità, verticalità ed assialità degli elementi che unite. Usate gli adesivi appropriati alle sollecitazioni che gli elementi dovranno sopportare. Ricordate infine che se volete costruire riducendo od aumentando le dimensioni di un progetto dovrete assolutamente rivedere dimensioni e spessori per adeguarli al modello. Buon divertimento. Fai4602 |