La parte più difficile (e, con certi metodi, complicata e costosa) nel realizzare un c.s. è quella di trasferire il circuito sulla lastra di rame, con sostanze che non vengano corrose dall'acido. Vediamo come questa operazione può essere resa veloce e facile (e a costo zero !). Diamo per scontato che si disponga del disegno del circuito stampato: riviste e siti di elettronica normalmente allegano il disegno del c.s. all'articolo che descrive il dispositivo. Se non c'é, lo si può disegnare su un foglio bianco con una matita nera con punta un po' grossa e morbida, o con un pennarello nero sempre con una punta non troppo fine. Si può (e lo consiglio) realizzarlo usando il PC (Paint Microsoft va bene), in questo caso è anche molto facile effettuare eventuali modifiche o correzioni. ATTENZIONE: con questo metodo di realizzazione il circuito deve essere disegnato come se lo si vedesse dal lato componenti attraverso la lastra o, che è lo stesso, i componenti devono poter essere appoggiati sul disegno ed avere i collegamenti corretti. Infatti molti componenti non sono simmetrici visti da sopra e da sotto (il piedino 1 di un integrato è a sinistra visto da sopra e a destra visto da sotto). Eventuali lettere o numeri che si volessero poi leggere in fase di saldatura sul lato rame vanno invece scritti a rovescio, cioè da destra a sinistra (l'esempio di disegno qui sotto è un file realizzato con Paint, ingrandito 1,5 volte rispetto al reale). Verificate sempre che i disegni delle riviste o dei siti siano così e non come se fossero disegnati sul rame. In questo caso vanno ribaltati, come se visti in controluce. |
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Sia che si disponga del disegno su carta sia che lo si abbia come file sul PC si passa a fare una stampa (o una fotocopia) in scala 1:1 tramite una stampante (o una fotocopiatrice) laser, quelle che normalmente si usano negli uffici o nelle copisterie e che usano il toner in polvere (non le cartucce di inchiostro liquido), di copie o stampe è bene farne 3 o 4. |
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Si ritaglia il disegno del c.s. lasciando qualche centimetro di margine su almeno un lato, si pulisce -è essenziale- la lastra di rame con carta abrasiva fine e/o con alcool, si posiziona la copia a faccia in giù sul rame. Può essere utile bloccare la lastra con una goccia di cianocrilato. |
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Poi con un ferro da stiro (senza vapore!) portato alla massima temperatura si preme sulla copia, prima leggermente (e si verificherà che la carta aderisce alla lastra) poi premendo con forza e in modo uniforme fino a che la carta comincia a cambiare di colore (si bruciacchia!) e si riesce ad intravedere il disegno del circuito. Il margine lasciato serve appunto per poter tenere ben ferma la carta. A questo punto si solleva la carta e comparirà il circuito disegnato sul rame. |
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E' possibile che la prima volta il circuito non sia perfetto, in qualche punto potrebbe essere sbiadito o mancante; se la carta o la lastra si sono leggermente mosse sarà poco definito; la carta potrebbe essersi incollata permanentemente al rame in alcuni punti. E' normale, dato che il processo è empirico e va fatta un po' di pratica. In questi casi si cancella la lastra con un solvente e si riprova con un'altra copia insistendo di più con temperatura e pressione se il disegno è sbiadito, di meno se tende ad incollarsi permanentemente, tenendo ben ferme carta e lastra se risulta mosso. |
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Dopo due o tre prove (ecco perchè 3 o 4 copie!) e le dita ragionevolmente cotte, normalmente si ottiene un ottimo risultato e si è imparato il metodo. E' anche possibile, con un normalissimo pennarello indelebile a punta fine (quelli che si usano per scrivere sui lucidi delle slides) eventualmente ritoccare piste o rosette che non siano perfettamente definite o aggiungere qualche collegamento "dimenticato" disegnando il circuito. Il c.s. è pronto per l'incisione, infatti il disegno così ottenuto non viene aggredito dall'acido. Una volta inciso e ben lavato, prima di cancellare l'inchiostro è meglio eseguire i fori che essendo chiari su nero sono ben visibili. Poi si cancella l'inchiostro col solito solvente et voilà... il circuito è fatto. |
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Per i meno esperti qualche informazione sull’uso dell’acido (cloruro ferrico). L’acido, che non è un acido ma un sale di ferro e cloro in soluzione acquosa, venduto a circa 5 euro al litro dai negozi di componentistica elettronica, è corrosivo e velenoso. Va trattato con le dovute precauzioni e soprattutto evitato il contatto con occhi e mucose, non va assolutamente ingerito e per questo conservato ed utilizzato fuori della portata di bambini, animali o persone sprovvedute. Nel caso di contatto risciacquare abbondantemente ed a lungo con acqua corrente. Possibilmente usate guanti di vinile, camicia e jeans vecchi e giornali sul tavolo, c'è infatti il "rischio moglie" (o mamma), macchia in modo indelebile vestiti e mobili!!! Per l'incisione si versa l'acido in un recipiente non metallico (può andar bene un piatto di plastica, attenzione che il gatto di casa non lo prenda per la pappa), 1/3 di litro è sufficiente per un circuito di 10cm quadrati, e la lastra va lasciata galleggiare a rame in giù sull’acido. La durata dell'incisione dipende dalla temperatura, dal grado di esaurimento dell'acido, dal tipo di circuito ecc: in linea di massima è attorno ai 10-20 minuti. Per questo bisogna periodicamente controllare la lastra sollevandola con un paio di pinzette e continuare il processo fino a che tutto il rame non coperto dal disegno è scomparso. Non lasciate ulteriormente in incisione perchè a quel punto continueranno a corrodersi i bordi delle piste riducendo la qualità del risultato. Si sciacqua bene con acqua la lastra (e le pinzette!) e si riversa con cura l'acido nel suo contenitore. Se si è usato un piatto, oltre ad un imbutone -si può fare un cono usa e getta con giornali e nastro adesivo- è bene disporre di altre 2 mani! (vd. rischio moglie: una volta mi si è rovesciata la bottiglia...) Se non si incide in quantità industriali, 1 litro può durare molti anni prima di esaurirsi. |