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L'utilizzo di piccoli lampeggiatori su modelli, che dal punto di vista spettacolare è notevole, è poco diffuso anche perchè in commercio sono ben poche le soluzioni disponibili. Dovendo passare all'autocostruzione, il modellista che per definizione non è anche un "elettronicaro", può avere dubbi su cosa realizzare e può essere deluso dal risultato. Con questo articolo vorrei fare una panoramica completa su tutte le soluzioni per installare luci lampeggianti su modelli (aerei, heli, auto, navi, razzi, treni). Quanto descritto è stato in buona parte realizzato e provato e quindi il giudizio, anche se personale, è basato su prove effettive. I dispositivi lampeggianti che si possono realizzare a bassa tensione e con dimensioni e peso contenuti sono solo di tre tipi:
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Dispositivi a LED
Vantaggi: i dispositivi sono semplici, molto piccoli e leggerissimi. Così pure i led.
Svantaggi: anche usando led superluminosi (8000 mcd ed oltre) sono visibili con la luce solare ad un massimo di 10-15 metri con l'aggravante che il fascio di luce è molto stretto (20 gradi) e quindi fuori dall'asse del led la visibilità è molto ridotta (per non dire nulla).
Tipo di circuito e schemi: il circuito da preferire è un circuito base dell'elettronica, il multivibratore astabile a componenti discreti (2 transistor,2 condensatori,4 resistenze), di assoluta semplicità. Possono essere utilizzati anche circuiti con integrati come il NE 555 o il CD4093, più facilmente regolabili, ma a mio parere le maggiori complicazioni di montaggio non valgono la candela. Difficolta' di costruzione: sono alla portata di chiunque abbia cablato un circuito. Volendo miniaturizzare al massimo (si può arrivare con resistenze da 1/8 di Watt a un circuito stampato di 1x1cm e anche meno! ) occorre una certa abilità sia a disegnare e realizzare lo stampato sia a montare il circuito. Rischi: nessuno per quanto riguarda la sicurezza. E' facile bruciare il led o il transistor smanettando sulle resistenze per trovare le frequenze di lampeggio e la massima luminosità del led. Alimentazione: vedi a fine articolo. Disturbi radio: non ne ho verificati. Applicazioni: per la scarsa visibilità poco adatti ai modelli volanti. Forse ok per gli heli. Perfetti per navi, auto ecc. ed anche per applicazioni non modellistiche dove può essere utile un lampeggiatore che, con una piletta alcalina, funzioni ininterrottamente per qualche mese. |
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Dispositivi con LAMPADINE AD INCANDESCENZA
Vantaggi: hanno una visibilità nettamente superiore ai dispositivi a led (col sole sono visibili a 40-50 metri) e soprattutto non monodirezionale, la regolazione dei tempi di lampeggio è precisa e semplice e richiedono una sola fonte di alimentazione.
Svantaggi: le dimensioni del circuito non sono ridottissime ed il peso è 3 o 4 volte quello dei dispositivi a led (comunque sull'ordine dei 10-15 grammi).
Tipo di circuito e schemi: consiste in un generatore di impulsi ad integrato che pilota un interruttore elettronico o un relè. Difficoltà di costruzione: e' bene saper realizzare uno stampato ed, essendo il circuito un pò più complesso di quello a led, occorre saper risolvere qualche errore di montaggio o di collegamento. Per le lampadine, che devono essere sostituibili, se sono ad innesto per torce bisogna ingegnarsi non essendoci un portalampada adatto (o almeno io non l'ho trovato). Rischi: nessuno per quanto riguarda la sicurezza. E' facilissimo bruciare le lampadine operando sulla tensione di alimentazione (o sulla durata dell'impulso di accensione) per ottenere la massima luminosità. Alimentazione: vedi fine articolo. Disturbi radio: non rilevati.
Applicazioni: possono essere utilizzate anche su aerei se non si pretende troppo in termini di distanza di visibilità. Per gli altri tipi di modelli dove le distanze sono limitate, preferirei i led se il lampo non deve essere particolarmente luminoso. |
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Dispositivi con LAMPADINE ALLO XENON (flash) Vantaggi: lampeggio molto potente. Realismo. La visibilità è la massima ottenibile dai dispositivi lampeggianti (col sole 150-200 metri). Basso costo. Possibilita' di alimentazione unica.
Svantaggi: pericolosi!!! (vedi rischi). Difficoltà di realizzazione. Colore solo bianco. Altri colori solo con schermo trasparente colorato (lampadine non verniciabili!). Criticità nel determinare la frequenza di lampeggio.
Tipo di circuito e schemi: consiste nel circuito per lampade stroboscopiche, adattato a bassa tensione di alimentazione e con frequenza attorno ad 1 Herz (un lampeggio al secondo). |
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I siti che consiglio di visitare (che coprono tutte le possibili soluzioni e partono tutti da un flash usa e getta) sono:
Lo schema di una Kodak è visibile al sito repairfaq.ece.drexel.edu/sam/kflashm.gif e quello di una Fuji al sito repairfaq.ece.drexel.edu/sam/fflash1.gif e sono di base molto simili, ma non uguali, a quelli di altre marche. Quello che consiglio è di analizzare le 4 soluzioni e gli schemi del flash per poi decidere cosa fare (è bene capire tecnicamente le differenze prima di realizzare questo dispositivo che è piuttosto subdolo). Personalmente preferisco la soluzione del sito A perchè la più semplice, perchè la frequenza del lampeggio è facile da modificare nell'ambito dello 0.5-1.5 Hz che poi è quello che serve, perchè usa una sola alimentazione e perchè dissaldando e rifacendo il circuito (ammesso di riuscire) non si guadagna un granchè come spazio.
Difficoltà di realizzazione: si tratta di smanettare (poco per la soluzione del sito B) su circuiti già esistenti (e di vari tipi diversi) e bisogna sapere dove mettere le mani (sia fisicamente sia tecnicamente). Si tratta di modificare dei montaggi, di creare collegamenti e di tener presente problemi di isolamento e sicurezza. Da SCONSIGLIARE ai non esperti: pensate di realizzarlo se dopo aver letto i 4 articoli siete in grado di capire cosa fa ciascun componente del circuito e riuscite a riconoscere il circuito elettrico guardando lo stampato. |
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Rischi: nel circuito sono presenti tensioni di 350 Volt cc e di 1500-2000 Volt impulsivi. (anche se è alimentato a solo 1,5 Volt: ci risiamo con la necessità di capire come funziona). Disturbi radio: non rilevati, ma dato il tipo di circuito, da verificare caso per caso a terra. Applicazioni: direi esclusivamente per aerei, in quanto per gli altri modelli vanno benissimo gli altri dispositivi, più semplici, più piccoli e più sicuri.
Nota sulle alimentazioni: spesso è possibile alimentare i circuiti lampeggianti con la batteria della ricevente, possibile nel senso che la tensione della batteria è la stessa o superiore a quella del dispositivo. Lo sconsiglio in ogni caso (specialmente su un aereo/heli) in quanto non solo potrebbero entrare disturbi, non solo si riduce di tanto o di poco la capacità (carica) della batteria, ma è sempre possibile un corto circuito nel dispositivo, che provocherebbe la perdita del modello. |
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Nota sull'accensione dei dispositivi: può essere utilizzato un apposito interruttore da operare a terra. Volendo accendere/spegnere in azione, consiglio caldamente lo "Interruttore elettronico" nella sezione "Schemi elettrici" (link: Interruttore Elettronico) che funziona splendidamente (e per il quale consiglio la soluzione a relè per avere un totale disaccoppiamento elettrico tra la ricevente ed il dispositivo lampeggiatore). |