|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Preliminari Bene, bando alle ciance e passiamo al dunque. Il modello l'ho preso in un negozio di modellismo a Roma di una persona che ormai posso considerare un amico (forse perché gli ho già lasciato fior di quattrini con la mia 1/10 elettrica...). La confezione comprende tutto quello che serve per completare la struttura dell'aereo. Troviamo le due semiali, la fusoliera, il piano orizzontale e quello verticale tutti già completati (o quasi) e ricoperti con film semitrasparente piuttosto leggero. Tre sacchettini di plastica contengono le parti che andranno assemblate per completare il modello insieme a quattro fogli pretagliati di compensato 3mm che rappresentano i rinforzi da incollare alla struttura. Insieme alla scatola di montaggio il mio negoziante mi ha venduto un kit contenente uno speed 400 7.2 volt, un riduttore 3:1 in plastica della MPJet, un'elica slow flyer 10x7 ed un adattatore in alluminio per il fissaggio dell'elica all'albero del riduttore. Inoltre ho preso due servi HS-81 dell'Hitec (un servo standard lo avevo già) e due confezioni di epoxy bicomponente, una da un'ora ed una da 5 minuti. Nota importante: la confezione comprende due fogli con le istruzioni, uno con disegni piuttosto chiari sul montaggio ed uno con i passi da compiere scritti in italiano. Prima di tutto è bene dare una bella letta a tutte le istruzioni e alle immagini che spiegano piuttosto dettagliatamente le procedure da seguire per l'assemblaggio del modello. Non pensiate che si possa fare tutto in quattro e quattr'otto. Per me sono state necessarie circa 15-20 ore di lavoro (sono lento, lo so...) e tanta pazienza. |
Prima di iniziare l'assemblaggio ho pesato tutte le parti per verificare il peso che avrei ottenuto. Subito mi sono accorto che una semiala era un po' più pesante dell'altra. I valori erano 92gr contro 84gr. Ho pensato che sarebbe stato un problema ma in realtà al primo volo ogni dubbio è sparito. A quanto pare il Miss è molto tollerante e non ha nemmeno bisogno di trimmaggio per bilanciare la differenza di peso. Assemblaggio Io ho seguito (quasi) scrupolosamente la sequenza delle operazioni riportate sulle istruzioni. Questo però mi ha portato ad alcuni problemi che non avrei dovuto affrontare se la sequenza fosse stata leggermente diversa. Non voglio riportare tutto il processo di costruzione, per questo vi basterà seguire le indicazioni del manuale, piuttosto preferisco mostrarvi i passi più complicati e quelli che io avrei affrontato in maniera differente. Una raccomandazione: per ritagliare le parti di compensato che vanno a rinforzare la struttura io ho usato un hobby-cutter con due tipi di lame, una a punta ed una a scalpello. Munitevi di alcune lame di ricambio perché queste perdono velocemente il filo: meglio buttarne qualcuna in più piuttosto che ritrovarsi con un taglio poco preciso o peggio rischiando di staccare parti di compensato senza riuscire a tagliarle. Tutti gli incollaggi l'ho fatti con l'epoxy 5 min. Prima di montare le semiali ed unirle leggete questo piccolo articolo. Sul mio modello non era stato completato il vano per l'alloggiamento delle astine di comando degli alettoni, ed una volta assemblate le semiali non sarebbe più stato possibile procedere con il completamento dello stesso. Questo passo non è presente nelle istruzioni. Fortunatamente me ne sono accorto prima di iniziare i lavori leggendo attentamente le istruzioni e confrontando il materiale con quello raffigurato nei disegni. Per i dettagli leggete! Nell'aprire il vano tra le due semiali dove dovrà essere incollato il supporto per il servo degli alettoni, ho notato che le due centine principali (foto 1) sono di differente spessore. Per me è stata una piccola sorpresa perché mi sarei aspettato che per economie produttive, i pezzi con cui il modello è stato costruito fossero perfettamente identici, inoltre, la semiala con la centina più spessa è quella più leggera! |
|
I longheroni che vanno incollati nell'apposito spazio tra le due semiali devono essere limati e rifiniti parecchio per farli combaciare con il loro vano. Prima di incollarli in posizione provate a vedere di quanto fuoriescono, segnate con una matita il materiale in eccesso e ritagliatelo accuratamente. Questo eviterà un antiestetico scalino e permetterà all'ala di combaciare meglio con la fusoliera. L'assemblaggio del carrello non pone particolari problemi. Fate attenzione solo a non danneggiare la fusoliera quando infilate le gambe nello spazio che avete creato. Per me è stato complicato spingerle bene in posizione perché vanno incastrate con forza. Altro appunto: non utilizzate delle pinze per mettere in posizione i fermi delle ruote: rischiate di spezzarli (come ha fatto il sottoscritto…). Munitevi di pazienza e fatelo a mano anche se vi sembrerà difficile. I rinforzi laterali della fusoliera vanno incastrati nelle sedi accanto al supporto per la cappottina. Queste sedi però non sono perfette e lasciano ai rinforzi un certo gioco. Per eliminarlo ho assottigliato un pezzettino di compensato per ogni lato e lo ho incastrato come potete vedere dalla foto 2. Così l'incollaggio è perfetto e la fusoliera risulta adeguatamente rinforzata. |
|
Il supporto dei servi così com'è risulta piuttosto pesante. Il piano di compensato di cui è fatto ha dimensioni più che abbondanti. Per rimediare, a modello ultimato ho praticato dei fori con un trapano per cercare di alleggerirlo. Nella foto 3 potete vedere il supporto originale. Ho fatto due fori dalla parte del buco del cavetto dei servi e tre fori dalla parte opposta tutti da 8mm di diametro. Se siete intenzionati a farli anche voi pensateci prima! Invece di rischiare rotture indesiderate della fusoliera, praticate i fori quando il supporto non è stato ancora incollato in posizione. |
|
Un passo che mi ha creato alcuni problemi è stato l'installazione delle astine di comando del servo del direzionale e del profondità. Secondo le istruzioni per prima cosa vanno incollati i bowden, quindi infilate le astine, controllate le lunghezze per la connessione con i servi ed infine bloccati i bowden con dei piccoli rinforzi di compensato. In questo modo però, l'istallazione di questi ultimi risulta a dir poco difficoltosa. Innanzitutto non si riesce a prendere la misura esatta del loro posizionamento. Poi l'incollaggio è decisamente complicato e costringe a tenere la mano infilata nella fusoliera (che ospiterebbe sì e no la mano di un bambino di 5 anni) per tutto il tempo di essiccamento della colla. Immaginatevi lì a combattere con un pezzettino di compensato di meno di un centimetro di lato che vuole scappare da tutte le parti perché il bowden è flessibile, immobili per (almeno) 5 minuti e con una mano infilata dentro la fusoliera. Lasciate stare! Il mio consiglio è quello di procedere innanzitutto alla misura della lunghezza e del posizionamento di astine e bowden prima dell'incollaggio, verificare la posizione corretta dei rinforzi, quindi incollare prima questi e successivamente infilarci dentro i bowden per poi proseguire con le altre operazioni. La foto 4 mostra i piccoli rinforzi. Non si vede la quantità spropositata di colla che in successive applicazioni ho dovuto usare perché ogni volta si staccavano. Evitate quindi la sequenza mostrata nelle istruzioni! |
|
Altro passo complicato (per me...) è stato quello dell'istallazione dei comandi degli alettoni. Qui le istruzioni presentano un errore, o meglio, una mancanza. Infatti, i vani presenti sul dorso delle semiali in cui devono essere inseriti i comandi che muovono gli alettoni non sono completi. Nelle istruzioni sono presenti delle immagini che raffigurano il vano esatto che però sulle semiali non c'è. È necessario quindi fare dei tagli sull'alettone per permettere all'astina di entrare ed agganciarsi ad esso. Inoltre il foro sull'interno delle semiali dalla parte inferiore non è svasato e quindi non permette alle astine di muoversi. Altro problema: gli alettoni del mio Super Miss si muovevano pochissimo. Grazie ai fondamentali consigli di Anfarol sul forum di questo sito, sono riuscito a farli funzionare. Andiamo con ordine. Problema cerniere. Verificate il movimento degli alettoni. Se è scarso e forza (l'alettone di destra nel mio caso si muoveva di meno di 5°, quello di sinistra forse di 8°...) tagliate accuratamente la cerniera fatta con nastro adesivo. Fate attenzione nel tagliarla, tenendovi dalla parte dell'alettone. Meglio rovinare leggermente l'alettone piuttosto che l'ala con il rischio di far scollare il film che la ricopre! Ancora meglio non rovinare nessuno dei due... Staccato l'alettone passate dello scotch sia sulla semiala che sull'alettone per tutta la lunghezza in modo da pareggiare eventuali sbavature. Quindi tenete l'alettone a circa un millimetro di distanza dalla semiala e bloccatelo sia sopra che sotto con due strisce di scotch abbastanza largo, anche in questo caso per tutta la lunghezza. Nella figura 5 fatta da Anfarol potete vedere quello che ho tentato di spiegare. In questo modo avete rifatto la cerniera e se vi sete tenuti abbastanza distanti dalla semiala avete una cerniera funzionante. |
|
Problema astine. Se la vostra semiala non è come quella delle istruzioni dovrete completarla. Prendete le misure dell'astina, segnatele sulla semiala e sull'alettone e incidete la balsa delicatamente. Dovrete penetrare per due o tre millimetri, non di più, come nella foto 6. Fate attenzione al foro da praticare sull'alettone per bloccare il comando. Io, non essendo stato precisissimo, ho dovuto ovviare bloccando il comando con una sottile striscia di compensato incollata sul dorso dell'alettone come si vede nella foto 7. Svasate quindi il foro sulla semiala e controllate che l'astina muova correttamente l'alettone prima di incollarla in posizione. Se sforza troppo, dovrete rifare la cerniera o ricontrollare i piccoli scassi che avete praticato. |
|
|
Risolti i problemi dovrete verificare il funzionamento degli alettoni con il servo installato. Qui, per me, il problema è stato riuscire a trovare la giusta lunghezza delle astine di comando tra servo e leveraggi avvitando o svitando i connettori. Per semplificarsi un po' la vita conviene provare le lunghezze prima di effettuare lo scasso per il servo sulle semiali e cercare di posizionarlo da subito alla distanza corretta. Anche qui la sequenza delle istruzioni non è ideale, sarebbe meglio costruire prima il supporto per il servo, fare tutte le prove e solo dopo procedere con il taglio delle semiali. Il gruppo riduttore istallato sul mio Super Miss è della MPJet e comprende anche uno speed 400 7,2v. Per posizionarlo correttamente ho dovuto lavorare parecchio la zona del supporto del carrello. Le foto 8 (prima della cura) e 9 (dopo la cura) mostrano la situazione iniziale e quella finale. Senza l'asporto di quella bella parte di compensato il riduttore più il motore non sarebbe entrato. |
|
|
Equipaggiamento L'elettronica che ho utilizzato è stata influenzata dalla voglia irrefrenabile di avere un battesimo del volo. I servi sono due HS 81 (tipo micro) e un HS300BB (tipo standard) dell'Hitech, i primi utilizzati per direzionale e profondità, il secondo per gli alettoni. Vi dico subito che l'uso di servi standard è sconsigliato! Secondo le istruzioni questo modello è predisposto all'uso di 3 servi normali... lasciate stare. Vi consiglio caldamente di utilizzare servi formato micro per evitare problemi di peso. Considerate che mentre gli HS 81 pesano (cavi compresi) 18gr, l'HS300BB ne pesa 50! Non appena potrò prenderò un altro servo micro e abbandonerò il mattone. La ricevente è una 4ch FM senza pretese (se potete prendetene una leggera) mentre il regolatore è un Sonic Tempo. Non cercatelo tra gli articoli per gli aeromodelli perché non lo troverete. È un regolatore con BEC da automodello, quindi mooolto (troooppo!) pesante, non ha una funzione di taglio dell'alimentazione del motore quando il pacco batterie scende sotto una certa soglia con il risultato che, una volta esaurito il pacco batterie, vi trovate con un aereo senza nessun controllo perché tutta l'energia residua va ad alimentare il motore lasciando ricevente e servi senza corrente. Per risolvere il problema ho utilizzato un pacco separato per l'alimentazione della ricevente con un aggravio di peso di 50gr. Seguite il consiglio di chi vi dice di prendere un buon regolatore e lasciate perdere quelli come il mio. Al più presto anche il regolatore verrà sostituito. Per le batterie ho utilizzato due pacchi, uno da 7 celle Sanyo KR600AE al NiCd, ed un altro da 8 celle KAN 1050 al NiMh. Le prime pesano meno ma con le seconde avete un quarto d'ora d'autonomia... fate voi. Il peso in ordine di volo con le 8 celle KAN è di 942gr invece dei 900gr consigliati. Usando solo micro servi, eliminando il pacco RX ed utilizzando un regolatore adatto il peso dovrebbe aggirarsi sugli 820-830gr. |
Bilanciamento Per bilanciare il modello mi sono costruito un trespolo "caratteristico" che ha sollevato l'ilarità di molti... Se vi volete divertire lo trovate nella foto 10. Risate a parte, questo attrezzo mi ha permesso di avere una verifica istantanea del bilanciamento. Vi assicuro che è comodo! Comunque, per far cadere il centro di gravità nella giusta posizione ho istallato il regolatore sotto il motore, nello stesso vano, il pacco RX sopra il motore, la ricevente sul bordo anteriore sotto l'ala. Il pacco batterie principale l'ho infilato dentro il "buco" dietro la cappottina attaccato con più pezzi di "strap". Suona strano ma funziona. Le batterie rimangono saldamente in posizione ed è rapida la sostituzione. Nella foto 11 lo vedete sospeso sul trespolo. |
|
|
|
||
Primo Volo L'irrefrenabile voglia di volare ha creato una tensione notevole. Ho avuto la fortuna di incontrare in un campo di volo del napoletano un certo Guglielmo Pepe (padre) e Giuseppe (figlio) che, a quanto si vocifera, sono due maghi dei comandi. La mia testimonianza non conta molto ma posso assicurarvi che Giuseppe (14 anni!) ai comandi di uno "U CAN DO 3D" ne ha fatte molte davanti ai miei occhi increduli. Complimenti! Altro lodevole pregio della coppia padre-figlio è stata la notevole pazienza che hanno avuto con me. Il primo volo del modello è stato fatto da Giuseppe che ha subito verificato la scarsa potenza del motore che unita al peso eccessivo rende difficile prendere quota. Nonostante questo, il Super Miss ha volato, ed anche decentemente. Nelle mie mani sono riuscito a fargli centrare l'unico albero nel giro di un chilometro con il risultato di spezzare la giunzione tra direzionale e piano orizzontale. Con qualche grammo di epoxy il Super Miss è tornato in volo nelle mie mani e sono riuscito a farlo atterrare decentemente tra lo stupore dei più. Tutto è stato ripreso dalla mia ragazza che ha documentato con un video le mie peripezie. Un ringraziamento particolare va proprio a lei che pazientemente mi ha aiutato in tutte le fasi con un grande supporto morale e pratico! Posso confermare che il volo di questo aereo è perfetto per un principiante essendo molto lento ed in grado di perdonare anche errori notevoli. Conclusioni Il Super Miss mi è sembrato un ottimo aereo per l'ingresso nel mondo dell'aeromodellismo. La costruzione relativamente semplice permette di prendere dimestichezza con la costruzione di aeromodelli e dà la possibilità al principiante di esprimere un po' di ingegno per superare i piccoli ostacoli. La presenza del comando degli alettoni permette di familiarizzare con aerei 3 assi e di fare qualche semplice evoluzione che con un 2 assi non sarebbe possibile. Il volo è facile e divertente e sono sicuro che mi garantirà una buona autonomia di divertimento. Il problema sarà solo trovare delle belle giornate di sole! Ciao a tutti, buoni voli e felici atterraggi! |
||
Lorenzo Repichini alias Hannibal hannibal80@libero.it |
||
|