Grazie alla disponibilità di DJI abbiamo potuto toccare dal vivo il nuovo Phantom 4. Purtroppo è stato un incontro veloce e non è stato possibile provarlo in volo ma siamo in attesa, per fine mese, di un sample per la prova completa.
Con l'esperienza acquisita nelle generazioni precedenti, alla sua 4 generazione, il Phantom è quanto di meglio possa offrire il colosso cinese dei Droni per l'utente evoluto: dal punto di vista estetico l'impressione è che il Phatom4 sia più bello e più robusto e abbia in qualche modo perso il suo aspetto plasticoso (anche al tocco le plastiche sembrano decisamente migliori; non che ci fossero problemi con i vecchi modelli). I motori sono di nuova progettazione, sono più grossi e robusti, con un sistema di raffreddamento completamente rivisto. Nuovo anche il sistema di sgancio ed aggancio rapido delle eliche: con una semplice pressione e rotazione del polso risultano bloccate in posizione e si è pronti al decollo. Onestamente il meccanismo non ci è sembrato particolarmente robusto ma ci hanno assicurato che la resistenza è molto elevata.
Come già diffuso nella nostra precedente News la telecamera è stata completamente rivista con una nuova ottica eppure si nota meno il nuovo gimball ed il supporto di ancoraggio al telaio, realizzato in magnesio leggero e resistente, che offre una migliore resistenza meccanica ed una minore interferenza alle vibrazioni; anche la sua posizione è stata attentamente rivista, più centrale e meglio posizionata, permette di non far entrare le eliche nel raggio di azione della camera.
Di telecamere ne sono presenti ben 5, la principale, le 2 frontali per il sistema anticollisione e le 2 inferiori che lavorano insieme ai sensori di altezza: queste ultime permettono al Phantom di volare in ambienti chiusi o in assenza di segnale GPS senza alcun problema, permettendo al drone di volare fino a 10mt di altezza con una quota stabile e precisa.
La parte da leone la fa comunque il nuovo software con il suo Active Track, che gli permette di seguire un oggetto selezionato da noi in maniera completamente indipendente dal pilota e senza che sia presente un trasmettitore attaccato all'oggetto come fanno altri produttori di droni. Altra caratteristica dell'Active Track è di regolare automaticamente e senza scatti la velocità del nostro Phatom in base all'oggetto inseguito.
A fronte di tutti i miglioramenti DJI è riuscita a mantenere il peso invariato, i 100gr in più sulla carta sono dovuti unicamente alla nuova batteria che ha una maggiore capacità e fornisce una autonomia di volo superiore di 8 minuti.
Speriamo che questa anteprima abbia destato la vostra curiosità! Noi non vediamo l'ora di provare sul campo il nuovo Phantom 4 DJI.