Ciao. Scusa il ritardo ma sono stato fuori.
Non saprei se un'anima a sezione non circolare (messo che non sia un'impresa realizzarla) possa uscire dopo la catalizzazione.
Intanto penso che debba essere conica, ovvero la sezione si deve restringere progressivamente in modo costante, altrimenti la carta da forno non si avvolge bene. Il nastro da cassette sull'anima l'ho provato ma non ho avuto buoni risultati, aderisce troppo. Sopra invece, al posto del termorestringente si può usare anche se è più difficoltoso ed il risultato è meno brillante.
Per facilitare l'estrazione, oltre ad incerare bene sotto e sopra la carta, prima che catalizzi sfilo l'anima di qualche centimetro e poi la rimetto al suo posto senza forzare in modo che a catalizzazione avvenuta la sfilo con molta facilità senza la necessità di torcerla, forse così si potrebbe provere con una sezione ovoidale.
La torsione in un albero da vela è molto modesta rispetto alla flessione, per cui dovendo usare un doppio strato con l'unidirezionale, lo metterei dritto sotto e metterei la calza sopra che comunque è necessaria per evitare che l'albero si apra longitudinalmente.
Penserei comunque ad uno stampo oppure ad un'anima a perdere come fa GMO con la quale puoi anche realizzare la canaletta per infilare la ralinga lasciando durante la catalizzazione un filo di nylon tra la calza e l'UD che poi si sfila facilmente tirando.
Forse si potrebbe fare un mix delle varie tecniche, anima in polistirene poi con il nastro monodirezionale fare un primo strato girando intorno all'albero con un angolo di 45° fare un secondo giro incrociando le fibre e alla fine procedere con il termorestringente...più ci penso e più mi piace :)
Ha detto grakula;1347201
Per quanto riguarda peso e robustezza, considera che di solito si usano i tubi di carbonio elicoidali da aquiloni infilati uno nell'altro per un 5 cm circa, per la classe M che ha l'albero di circa 220 cm io parto con il 14 mm poi il 12 mm e alla fine il 10 mm.
Purtroppo i carichi sono notevoli, decisamente bisognerebbe usare più di uno strato di carbonio, di questo sono quasi certo
Quindi da questo ho conferma che il peso non è requisito essenziale e già con alberi conici è abbastanza elevato.
Per raggiungere la stessa robustezza con la tecnica del profilato di polistirene a goccia bisogna sicuramente, a questo punto, rivestire con diverse calze di carbonio sovrapposte (o anche con UD o tessuto sovrapposto più volte) magari interponendo anche qualche roving di carbonio nei punti maggiormente sollecitati.
Bisogna andare avanti per tentativi, ma con alberi da 220 cm la spesa in materiali è tutt'altro che esigua. Ma, a dire il vero anche 3 tubi conici da Alivola non sono a costo zero...
Ha detto abe77;1347142
La realizzazione degli alberi per navimodellismo la vado abbastanza fattibile, magari modificando leggermente la tecnica esposta in questo thread.
In aeromodellismo (ed in particolare nella categoria f3k) avere dei tubi di coda quanto più leggeri possibile è requisito essenziale. 2-3 grammi in eccesso sulla coda di un DLG sono un enormità.
Negli alberi di modelli "marini" il requisito della leggerezza credo non sia indispensabile. A questo proposito si potrebbe pensare di realizzare un profilato in polistirene con sezione a goccia, rastremato ed usarlo a mò del master conico a sezione cilindrica che invece si usa per i tubi di coda dei modelli volanti.
Ugualmente si rivertirebbe con calza di carbonio stirata+resina (senza carta da forno come distaccante) + un adeguato rivestimento esterno per dare una finitura liscia se necessario. Si lascierebbe catalizzare tra un profilato metallico ad L (per tenerlo dritto) e poi, a catalizzazione avvenuta, si discioglie il polistirene usato come anima con qualche goccia di acetone.
Al limite, se non è assolutamente necessario avere il profilato con l'interno vuoto, si può anche lasciare l'anima di polisitrene interna, che a prezzo di pochi grammi in più, concorre alla robustezza complessiva.
Per quanto riguarda peso e robustezza, considera che di solito si usano i tubi di carbonio elicoidali da aquiloni infilati uno nell'altro per un 5 cm circa, per la classe M che ha l'albero di circa 220 cm io parto con il 14 mm poi il 12 mm e alla fine il 10 mm.
Purtroppo i carichi sono notevoli, decisamente bisognerebbe usare più di uno strato di carbonio, di questo sono quasi certo
in questa tabella c'è anche il peso al metro lineare
Cod. Diam x Lunghezza Peso euro
ST5B 5mm x 100cm 15gr/ml 6,50
ST5D 5mm x 150cm 15gr/ml 10,00
ST5F 5mm x 300cm 15gr/ml 19,00
ST6B 6mm x 100cm 19,3gr/ml 7,50
ST6D 6mm x 150cm 19,3gr/ml 11,50
ST6F 6mm x 300cm 19,3gr/ml 22,50
ST8B 8mm x 100cm 30,5gr/ml 10,50
ST8D 8mm x 150cm 30,5gr/ml 15,50
ST8F 8mm x 300cm 30,5gr/ml 31,00
ST10B 10mm x 100cm 40,6gr/ml 16,00
ST10D 10mm x 150cm 40,6gr/ml 23,50
ST10F 10mm x 300cm 40,6gr/ml 47,50
ST12B 12mm x 100cm 47,3gr/ml 21,00
ST12D 12mm x 150cm 47,3gr/ml 31,00
ST12F 12mm x 300cm 47,3gr/ml 60,50
ST14B 14mm x 100cm 58,5gr/ml 23,00
ST14D 14mm x 150cm 58,5gr/ml 34,50
ST14F 14mm x 300cm 58,5gr/ml 69,50
ST16B 16mm x 100cm 65gr/ml 29,50
ST16D 16mm x 150cm 65gr/ml 44,50
ST16F 16mm x 300cm 65gr/ml 88,00
La realizzazione degli alberi per navimodellismo la vado abbastanza fattibile, magari modificando leggermente la tecnica esposta in questo thread.
In aeromodellismo (ed in particolare nella categoria f3k) avere dei tubi di coda quanto più leggeri possibile è requisito essenziale. 2-3 grammi in eccesso sulla coda di un DLG sono un enormità.
Negli alberi di modelli "marini" il requisito della leggerezza credo non sia indispensabile. A questo proposito si potrebbe pensare di realizzare un profilato in polistirene con sezione a goccia, rastremato ed usarlo a mò del master conico a sezione cilindrica che invece si usa per i tubi di coda dei modelli volanti.
Ugualmente si rivertirebbe con calza di carbonio stirata+resina (senza carta da forno come distaccante) + un adeguato rivestimento esterno per dare una finitura liscia se necessario. Si lascierebbe catalizzare tra un profilato metallico ad L (per tenerlo dritto) e poi, a catalizzazione avvenuta, si discioglie il polistirene usato come anima con qualche goccia di acetone.
Al limite, se non è assolutamente necessario avere il profilato con l'interno vuoto, si può anche lasciare l'anima di polisitrene interna, che a prezzo di pochi grammi in più, concorre alla robustezza complessiva.