Per poter provare il nostro modello in tutta sicurezza, è assolutamente necessario effettuare una precisa messa a punto a tavolino del nostro impianto di radiocomando, che permetta di ottenere determinate variazioni dei passi e del comando dell'acceleratore in funzione dello spostamento degli stick della trasmittente. Come già detto, si può affrontare il discorso elicotteristico utilizzando radio computerizzate o no; differenti saranno nei due casi i metodi per ottenere risultati necessariamente molto simili per quanto riguarda le funzioni fondamentali, ma chiaramente diversi per tutte quelle opzioni di contorno che rendono i moderni complessi di radiocomando a microprocessore di enorme comodità e duttilità. Vediamo ora in modo generale come si può procedere per effettuare una iniziale messa a punto del modello che permetta di cominciare i primi esperimenti di volo stazionario. Prima di tutto occorre sapere che la resistenza che l'aria oppone alla rotazione del rotore non varia in funzione diretta dell'angolo di incidenza delle pale, ma in modo approssimativamente esponenziale. In poche parole, se per far ruotare il rotore con sei gradi di passo occorre tenere il motore a metà gas, per ottenere i medesimi giri con otto o nove gradi sarà necessario avere la massima potenza disponibile dal propulsore; in caso di linearità, invece, il motore a piena potenza tirerebbe il rotore con 12 gradi di passo. Questa mancanza di linearità di risposta del comando del passo, impone, per ottenere un regime di rotazione pressoché costante, di effettuare particolari adattamenti all'andamento dei comandi passo collettivo e gas che, come noto sono controllati dallo stesso stick ma non dallo stesso canale, essendo opportunamente miscelati dalla radio per mezzo di due funzioni particolari, la curva del passo (pitch) e del motore (trottle).
In pratica, le due funzioni in questione permettono di spezzare in tre o più punti (nove per la FC 28 della Futaba), la risposta inizialmente lineare dei due comandi, fino ad ottenere un andamento che, una volta rappresentato mediante un grafico, risulta formato da segmenti approssimanti con sufficiente precisione la curva che meglio si adatta alle caratteristiche del modello.
Detto in questi termini sembrerebbe un'operazione assai complessa. In realtà richiede solo un po' di pratica e di orecchio al rumore del motore. |
Articoli collegati:
L'Elicottero R.C.
- Scelta del primo elicottero R.C.
- Il radiocomando
- Il montaggio della meccanica
- Installazione dell'apparato radio
- Il giroscopio
 >>> Le prime regolazioni: la teoria
- Le prime regolazioni: la pratica
- In campo per la prima volta: il volo stazionario
- In campo per la prima volta: il volo traslato