Costruire ed imparare a pilotare un elicottero radiocomandato rappresenta senza dubbio una delle sfide meno facili da affrontare in campo modellistico. Tuttavia il progresso ha reso questa disciplina meno elitaria di quanto non lo fosse in passato, permettendo lo sviluppo di macchine, motori e impianti di controllo veramente affidabili e più semplici da utilizzare. Portafoglio permettendo, anche se i costi dell'hobby sono drasticamente diminuiti rispetto alcuni anni fa, mi sento di dire che chiunque dotato di un minimo di manualità , di spirito di osservazione e di ingegno può, meglio se guidato da un esperto, affrontare il discorso elicotteristico. Il primo dubbio che salta in mente all'inesperto potenziale acquirente di un eli riguarda proprio la prima spesa, tema base di questa chiacchierata. Consiglio innanzitutto di frequentare per qualche tempo come spettatore curioso un campo di volo che ospiti qualche elicotterista già avviato; nell'ipotesi di incontrare persone disponibili (la maggior parte dei modellisti veri parla volentieri della propria passione) non mancherà l'opportunità di farsi un'idea di cosa si deve affrontare e se realmente questa disciplina interessa. Di solito è piacevole poter essere di aiuto ad un neofita, quindi cercate di spremere il più possibile chi vola gia da un po'.
Altro punto di riferimento importante e rappresentato dal rivenditore esperto, che vi consiglierà a dovere. Diffidate però da coloro che tentano di rifilarvi a tutti i costi la merce che hanno in casa; probabilmente restereste delusi ed il commerciante perderebbe un futuro cliente. Il mercato dell'usato presenta alcune buone occasioni ma anche parecchi bidoni, perciò lo consiglierei solo a persone guidate da un consigliere di provata fiducia. Per quanto riguarda i prodotti nuovi abbiamo oggi a disposizione parecchi modelli validi ed adatti ai principianti. Premesso che ormai tutti gli eli in commercio volano bene, consiglio di indirizzare la scelta su modelli di tipo trainer, cioè a configurazione "a manico di scopa" eventualmente completabili in seguito con fusoliere verosimili , per la maggior robustezza e facilità di manutenzione, ispezione messa a punto e riparazione; meglio optare per un modello di classe intermedia o alta ( 8,5-10 cc ) che permette un volo meno sensibile al vento, e meno nervoso rispetto a quello dei modelli più piccoli, che pure volano egregiamente, e che una volta in volo risulta più visibile. La scelta finale è ovviamente determinata in buona parte dalla disponibilità economica; bisogna però evitare quelle economie che oltre a rivelarsi ostacolanti ai fini dell'apprendimento risultano poi motivo di spesa ulteriore. Recentemente è apparso sul mercato, ad esempio la versione economica di un noto modello che ha riscosso successo per le sue doti di volo; è stato privato di autorotazione, di quasi tutti i cuscinetti, e di svariate parti metalliche sostituite da pezzi in nylon. Costa poco ma vale anche poco; in più dopo averlo migliorato con i kit di trasformazione avremo speso di più che comprarlo subito bello.
Altro discorso di fondamentale importanza è quello della disponibilità dei ricambi. E' essenziale che il venditore sia in grado di garantire con i fatti e non a parole una certa disponibilità di ricambi senza costringere il neofita a pause troppo lunghe. Mi permetto ora di analizzare alcuni prodotti offerti dal mercato che a mio personale giudizio possono risultare appetibili ad un principiante per il loro buon rapporto qualità-prezzo.
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1) Robbe-Schluter Moskito. E` presente in più versioni, da quella base a quella acrobatica, inclusa una combinazione con radio e giro Futaba e motore. Niente da dire circa la bontà della macchina. E' stabilissima grazie alla testa molto alta, permette di imparare facilmente il volo stazionario, ed è molto curata nelle parti meccaniche. La radio fornita nel pacchetto destinato ai neofiti è del tipo tradizionale, non computerizzata, ma permette di essere implementata con moduli aggiuntivi che rendono possibili le regolazioni fondamentali dell'eli. Il giroscopio è l'ottimo Futaba 154 ed il motore si presta bene all'uso in hovering ma risulta scarso per un volato sicuro. Nel complesso un eccellente avvio ad un prezzo accettabile. |
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2) Vario Sky Fox. Anche questo modello esiste in più varianti tutte caratterizzate dalla possibilità di essere trasformate via via fino ad arrivare alla vetta della meccanica Vario 60 a fusoliera portante. E' il controesempio a quanto sopra detto. Per migliorare, e qui intendo passare da un classe 53 ad un classe 60 e non da un catenaccio ad un gioiello, occorre sostituire solo pochi pezzi; si impara con un modello meno costoso ma di altissimo livello per poi approdare gradatamente senza costrizioni a una delle meccaniche al top della gamma. Per quanto riguarda la motorizzazione mi piace molto il Rossi 53, dal prezzo onesto e dalla potenza esuberante. L'accoppiata è senza dubbio vincente soprattutto per chi pensa già ad un futuro da esperto. |
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3) Morley Maverik. Il modello è ben curato e si presta ad essere usato come primo approccio. Mi e capitato di vederlo compiere, in mani esperte, ad una manifestazione ogni tipo di manovra acrobatica. Ritengo quindi che oltre ad essere un eli stabile e sicuro per il neofita sia anche valido per proseguire il cammino verso il volo acrobatico. Il prezzo è estremamente competitivo poiché venduto al pubblico direttamente dall'importatore, ma per questo stesso motivo non potrà nella maggioranza dei casi essere toccato con mano prima dell'acquisto, e il compratore non avrà a disposizione l'aiuto del negoziante per risolvere eventuali dubbi. Molto valido se si viene seguiti da vicino da un esperto. |
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Molti altri sono i mezzi adatti all'apprendimento, quasi tutti i classe 60 vanno ad esempio bene, ma pochi sono disposti ad investire considerevoli somme senza avere la certezza di proseguire la strada intrapresa. C'é anche chi, figlio non di uno ma di più papà (o uno stesso dei papà in questione) può permettersi di prendere di primo acchito un Futura o altri gioielli simili, ma questa è un'altra storia.
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