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Vecchio 09 dicembre 21, 13:43   #11 (permalink)  Top
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L'avatar di imbamar
 
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Originalmente inviato da fabiovitti Visualizza messaggio
Cmq io termoformavo piscine idromassaggio a 160 gradi ed era una lastra da 4mm di metacrilato di dimensioni 2x2 metri.
Non credo che il problema sia la temperatura di 140 gradi che raggiungi, tantomeno il voler scaldare lo stampo.
Se riesci a fare un video delle mosse che fai per termoformare potrebbe essere utile per ulteriori consigli.
Non mi è facile fare un filmato comunque ho continuato a fare prove tra le quali una scaldando il master in gesso nel forno di casa fino a 120 gradi che poi però si è spaccato.
Probabilmente le dilatazioni interne lo hanno fatto cedere. Comunque un paio di cappottine accettabili sono venute e mi sono convinto che devo rivedere il sistema di riscaldamento della lastra costruendo un nuovo forno e non la stufetta con il cartone intorno che va bene per la forma più piccola ma non scalda uniformemente la lastra più grossa.
imbamar non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 dicembre 21, 14:37   #12 (permalink)  Top
Gran Decapo
 
L'avatar di Ehstìkatzi
 
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Originalmente inviato da imbamar Visualizza messaggio
Non mi è facile fare un filmato comunque ho continuato a fare prove tra le quali una scaldando il master in gesso nel forno di casa fino a 120 gradi che poi però si è spaccato.
Probabilmente le dilatazioni interne lo hanno fatto cedere. Comunque un paio di cappottine accettabili sono venute e mi sono convinto che devo rivedere il sistema di riscaldamento della lastra costruendo un nuovo forno e non la stufetta con il cartone intorno che va bene per la forma più piccola ma non scalda uniformemente la lastra più grossa.

Ehstìkatzi non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 dicembre 21, 16:39   #13 (permalink)  Top
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L'avatar di imbamar
 
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Originalmente inviato da Ehstìkatzi Visualizza messaggio
Ti ringrazio molto infatti era proprio quello che avevo in mente. Una serie di resistenze che, affiancate, coprono esattamente la lunghezza del telaio che contiene il PETG.
L'inserimento di un termostato dovrebbe essere di aiuto a non superare la temperatura critica, molto critica, oltre la quale il PET diventa bianco. Insomma c'è da lavorare ancora
Grazie ancora.
Marco
imbamar non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 dicembre 21, 19:56   #14 (permalink)  Top
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Non fidarti del termostato, che tra l'altro dovresti poggiare ogni volta sul pet e ha generalmente una tolleranza che si aggira intorno ai +-5 gradi (quelli economici)
Meglio una pistola termometro ad infrarossi che ti permette di misurare e monitorare in pochi secondi tutti i punti del foglio.
Io valuterei anche le classiche resistenze da forno che con la loro serpentina già coprono uniformemente una buona superfice.
Dal rottama ferro io ne presi un bel pacchetto a 1 o 2 euro l'una
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Vecchio 09 dicembre 21, 22:34   #15 (permalink)  Top
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L'avatar di canelupo
 
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Giusto settimana scorsa ho fatto le prime esperienze di termoformatura con il PET da 0.7 mm.

Io ho una macchina con resistenza da forno ma, come dite, se si scalda oltre 140 gradi diventa bianco.
Per evitare questa conseguenza io accendo la resistenza e appoggio il telaio con la lastra di PET. Lo tocco con le mani fino a quando non diventa troppo caldo, a quel punto spengo le resistenze e scaldo la lastra da sopra con la pistola termica facendola ammorbidire ancora un pochino, senza esagerare.
A questo punto accendo l'aspirapolvere e posiziono la lastra sul master facendo aderire i bordi ad una guarnizione per non disperdere il vuoto.
La lastra prende la forma del master e si raffredda, purtroppo senza aderire a tutti i punti.
Le prime due volte mi sono arrabbiato poi ho provato una strada alternativa.
Senza spegnere l'aspirapolvere si deve scaldare con la pistola termica la zona che non ha aderito. quando il PET si ammorbidisce, per effetto del vuoto, tenderà ad aderire al master.
se ripete per tutte le zone che si vuol fare aderire al master fino ad ottenere la forma voluta.

il risultato direi che è più che buono
__________________
volo e navigo solo con modelli autocostruiti

FLY BRIANZA http://www.youtube.com/watch?v=1BT9OLdXy58
canelupo non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 10 dicembre 21, 08:26   #16 (permalink)  Top
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La tendenza di molti quando si tira il vuoto è quella di stare a guardare che faccia tutto lui, bisognerebbe, appena tirato il vuoto, spatolare lungo tutto il perimetro della cappottina con una spatola spessa almeno 5 o 6 mm e con i bordi arrotondati per far aderire subito il pet a tutto il perimetro della forma
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Vecchio 10 dicembre 21, 08:31   #17 (permalink)  Top
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L'avatar di imbamar
 
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Originalmente inviato da canelupo Visualizza messaggio
Giusto settimana scorsa ho fatto le prime esperienze di termoformatura con il PET da 0.7 mm.

Io ho una macchina con resistenza da forno ma, come dite, se si scalda oltre 140 gradi diventa bianco.
Per evitare questa conseguenza io accendo la resistenza e appoggio il telaio con la lastra di PET. Lo tocco con le mani fino a quando non diventa troppo caldo, a quel punto spengo le resistenze e scaldo la lastra da sopra con la pistola termica facendola ammorbidire ancora un pochino, senza esagerare.
A questo punto accendo l'aspirapolvere e posiziono la lastra sul master facendo aderire i bordi ad una guarnizione per non disperdere il vuoto.
La lastra prende la forma del master e si raffredda, purtroppo senza aderire a tutti i punti.
Le prime due volte mi sono arrabbiato poi ho provato una strada alternativa.
Senza spegnere l'aspirapolvere si deve scaldare con la pistola termica la zona che non ha aderito. quando il PET si ammorbidisce, per effetto del vuoto, tenderà ad aderire al master.
se ripete per tutte le zone che si vuol fare aderire al master fino ad ottenere la forma voluta.

il risultato direi che è più che buono
Si ho fatto anche questo tentativo che, nel mio caso, ha funzionato solo parzialmente. Il master sul quale sto lavorando riproduce una cappottina di un aliante scala 1/4 ne consegue che, dal piano di aspirazione quello con il millefori, il master è alto circa 12 cm. Che non sono pochi. Ne consegue che nel momento di spingere il telaio verso la guarnizione spesso non riesco a farlo aderire alla guarnizione stessa. A quel punto il flusso di aria aspirata contribuisce a freddare il PET che prende solo la forma di metà cappottina. Le poche volte che sono riuscito a unire telaio e guarnizione, come nel tuo caso, gli angoli non risultano aderenti. Ho provato anche io a scaldare il tutto con la pistola termica ma qualche volta Il PET si è bucato annullando il vuoto. Forse devo farlo più lentamente. In ogni caso permane la caratteristica del PET che è molto trasparente difficilmente modellabile e con un range di temperatura estremamente limitato. A 110 gradi non cede sulla forma a 140 gradi diventa bianco. Inoltre, nel mio caso la lavorazione avviene in un ambiente la cui temperatura è intorno ai 20 gradi. Quindi nel trasferimento dal "forno" alla scatola di aspirazione il raffreddamento del PET è quasi immediato . Oggi farò un altro tentativo finchè non esaurisco il PET che ho comprato in quantità. Mi sembra di ritornare al tempo in cui ho costruito una macchina CNC per il taglio delle ali in polistirolo periodo nel quale la messa a punto e la necessaria comprensione del funzionamento ha comportato l'acquisto di qualche TIR di polistirolo.
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Vecchio 10 dicembre 21, 08:33   #18 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da fabiovitti Visualizza messaggio
La tendenza di molti quando si tira il vuoto è quella di stare a guardare che faccia tutto lui, bisognerebbe, appena tirato il vuoto, spatolare lungo tutto il perimetro della cappottina con una spatola spessa almeno 5 o 6 mm e con i bordi arrotondati per far aderire subito il pet a tutto il perimetro della forma
Questo è sacrosanto, ma il problema è che il PET non mantiene una temperatura sufficiente ad essere modellato e, nel contempo, è troppo lontano dagli angoli per essere modellato con la spatola.
imbamar non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 10 dicembre 21, 08:52   #19 (permalink)  Top
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Leggendo la tua risposta precedente direi che è fondamentale che tu risolva il problema di aderenza senza perdite tra i due telai.
Su questa cosa non devono esserci indecisioni o approssimazioni.
Solitamente è meglio fare i telai in metallo ed incollare su uno di essi una guarnizione di tubo di silicone che trovi nei negozi che vendono articoli per pneumatica
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Vecchio 10 dicembre 21, 09:00   #20 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da fabiovitti Visualizza messaggio
Leggendo la tua risposta precedente direi che è fondamentale che tu risolva il problema di aderenza senza perdite tra i due telai.
Su questa cosa non devono esserci indecisioni o approssimazioni.
Solitamente è meglio fare i telai in metallo ed incollare su uno di essi una guarnizione di tubo di silicone che trovi nei negozi che vendono articoli per pneumatica
Si si Fabio. Ho fatto esattamente come hai detto, un telaio di metallo che aderisce ad una guarnizione sul piano di aspirazione. Il problema è che dopo aver scaldato PET e, ovviamente, telaio non riesco a farlo aderire al piano perchè il PET scaldato non cede quanto è necessario e il telaio, anche se pressato, non tocca il piano di riscontro per essere sottoposto a vuoto.
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