11 gennaio 22, 09:33 | #101 (permalink) Top |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
Messaggi: 951
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Ho iniziato la costruzione del "forno". Il legno ha spessore di un centimetro ma forse sarebbe preferibile un maggior spessore per poter avvitare le viti più facilmente. Comunque un filo di vinavil e qualche vite per dare forza. Alle prossime e buona giornata a tutti. Marco Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 07:14 |
11 gennaio 22, 15:47 | #104 (permalink) Top |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
Messaggi: 951
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Vado avanti veloce. Nella prima foto la scatola finita con il lato lungo (quello a vista) rimovibile. Poi spiegherò il perchè. Nella seconda foto ho incollato i listelli sui quali appoggerà il lamierino da 0,5 i alluminio a protezione dal calore. Nella terza foto una riga di silicone ad alta temperatura. Nella quarta foto il lamierino incollato. .....continuo Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 07:14 |
12 gennaio 22, 01:49 | #105 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-03-2020 Residenza: Treviso
Messaggi: 99
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Gran Lavoro, mi sa che stai prendendo la direzione giusta. Con un forno del genere non hai più nessun problema, una volta fatto per bene rimane. Se poi ci metti anche un termostato per controllare la temperatura fai bingo. Ciao. Ultima modifica di Mak68 : 12 gennaio 22 alle ore 01:53 |
12 gennaio 22, 08:23 | #106 (permalink) Top |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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| Avevo pensato ad un termostato ma credo abbia senso in un "forno" chiuso. Non so ancora se sarà sufficiente aperto per ammorbidire il PET. In sostanza il funzionamento di un termostato sarebbe falsato. Senza considerare il poco spazio a disposizione.
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12 gennaio 22, 15:52 | #107 (permalink) Top |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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Procedo e, nella prima foto, la scatola completamente ricoperta. L'alluminio sulla base è sospeso su dei listelli da 10mm. Si può notare in una delle foto precedenti. Questo forma una camera d'aria tra alluminio e fondo che in qualche modo spero isoli, almeno un pò. il legno dal calore. Nella seconda foto la scatola con il lato aperto. Ho preferito lasciare un lato removibile per montare più facilmente le resistenze le quali, avendo dei contatti lunghi, ed essendo larghe quasi come la scatola non potrebbero muoversi agevolmente. Nella terza foto le resistenze "presentate". Vado avanti e poi aggiorno. Un saluto a tutti. Marco Ultima modifica di imbamar : 04 maggio 22 alle ore 07:14 |
13 gennaio 22, 15:20 | #108 (permalink) Top |
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Messaggi: 1.126
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Ti seguo con attenzione perchè come ho già detto voglio ingrandire la mia termoformatrice. Riguardo al termostato non saprei, forse basta comperare una simil-pistola termometro. Altro aspetto che ho notato è la difficoltà di scaldare uniformemente tutto il foglio, specie vicino alle estremità forse perchè il telaio dissipa. Sto pensando di aggiungere una ventolina di rimescolamento aria (ho giusto un asciugacapelli da buttare). Cosa ne pensate? Claudio |
13 gennaio 22, 15:38 | #109 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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| Citazione:
Credo che l'uso del termostato possa essere finalizzato ad evitare di superare la temperatura per la quale il PET cambia la sua struttura e diventa, di fatto, inservibile. Però credo che il termostato lavori bene in ambiente chiuso ma la scatola è aperta quindi il termostato dovrebbe essere messo sopra il telaio ma risentirebbe della parte aperta al di sopra del telaio. Non so, sarebbe necessario fare dei test. Ho una pistola termometro ma, per sua natura, misura dei punti limitati e precisi. Questo non consente di scaldare uniformemente la lastra se non muovendo il telaio sulle resistenze. Ho fatto qualche tentativo con il "forno" precedente ma non ha funzionato. Anche a me non risultava facile scaldare uniformemente tutta la superficie della lastra. Tanti tentativi miseramente falliti. Il "forno" che vedi nelle foto è un pò più grande del mio telaio grande quindi spero che scaldi uniformemente tutta la lastra. Anche la ventolina che è una buona idea temo che lavori bene in ambiente chiuso. La dissipazione del calore avviene nella parte opposta alla faccia a "contatto" con la resistenza che, anche se ventilata, non è soggetta al calore della resistenza. | |
13 gennaio 22, 22:13 | #110 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-04-2011 Residenza: Cerveteri
Messaggi: 1.126
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Mi sa che non ti seguo bene. Nella mia idea c'è il mettere la ventolina nel "contenitore" delle resistenze (tipo il tuo) che poi va capovolto sul telaio. In questo modo di avrà l'aria calda imprigionata e ventilata fra il coperchio e il foglio. Inoltre ho visto l'ennesimo video dove si dice proprio che la distribuzione della temperatura è fondamentale, però lì viene risolto con un cappotto termico di lana di roccia esterno al coperchio https://www.youtube.com/watch?v=U0o26zbuiqs |
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