19 luglio 05, 15:47 | #11 (permalink) Top | |
User | Citazione:
http://www.razziadacqua.altervista.org/Att...one%20crepe.htm
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20 luglio 05, 04:14 | #13 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-07-2005
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Le mie conoscenze derivano da un esame (tecnologia dei materiali e chimica applicata) che ho fatto ormai nel lontano 1999.....mi ricordo che era possibile conoscere se il polimero usato era riciclato oppure no, solo che da quanto dice razziadacqua i simboli sono invertiti........... ......Sono SICURISSIMO che il PET viene anche indicato con un triangolo formato da tre frecce che si rincorrono al cui interno è presente il numero 1, mentre ho dei seri dubbi sul fatto che il PET nuovo sia rappresentato da un cerchio e quello riciclato da un esagono...........boh, non riesco a ricordare. Nella mente mi balenano dei ricordi a riguardo del per riciclato detto RPET che viene rigenerato attraverso particolari processi e so per certo che le caratteristiche di quello riciclato sono inferiori a quelle del PET nuovo.....tanto e vero che il RPET viene usato per produrre dei filati sinteici per fare abbigliamento mi ricordo anche che il RPET viene accoppiato al PET(nuovo) per formare un materiale multistrato che può essere usato anche per le bottiglie......molto probabilmente (ma non ci metterei la mano sul fuoco) le bottiglie riciclate hanno si la dicitura PET racchiusa in un esagono o cerchio ma forse presentano anche il triangolo con le frecce che si rincorrono con all'interno un numero diverso da 1 La scarsa resistenza a pressione deriverebbe proprio dal materiale multistrato. BOH!.......se scopro qualcosa vi faccio sapere. Ciao | |
20 luglio 05, 15:56 | #14 (permalink) Top | ||||
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non mi dire così Citazione:
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<!--QuoteBegin-emme-emme@20 luglio 2005, 03:14 La scarsa resistenza a pressione deriverebbe proprio dal materiale multistrato. BOH!.......se scopro qualcosa vi faccio sapere. [/quote] buffo..perchè sè l uliveto è formata da quel tipo di plastica che dici te,a strati...regge tantissimo :/ sono arrivato a 9,5 e ancora non dice AHIA! boh. fa sapere
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21 luglio 05, 00:05 | #15 (permalink) Top | |
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Non vorrei dire una cazz...ata ma credo che questo tipo di polimero, se sottoposto a trazione riorganizzi la propria struttura interna disponendosi per formare dei piani, percui credo che sia difficile dire se i vari strati che descrivi siano risulati da forze applicate o dall'incollaggio fatto preventivamente in fase di produzione...... <!--QuoteBegin-razziadacqua@20 luglio 2005, 13:56 buffo..perchè sè l uliveto è formata da quel tipo di plastica che dici te,a strati...regge tantissimo :/ sono arrivato a 9,5 e ancora non dice AHIA! boh. fa sapere [/quote] Molto probabilmente , anzi, quasi sicuramente la resistenza meccanica di una bottiglia non è solo funzione del polimero usato......intendo dire che se le uliveto sono fatte in materiale riciclato (boh!?), ciò non implica necessariamente che debbano resistere di meno, basta aumentare lo spessore della bottiglia per avere una resistenza maggiore, ci sono diverse variabili da valutare.......... .....comunque, senza soffermarsi troppo su dettagli specifici, più la bibita è gasata è più la bottiglia deve resistere percui io escluderei le bottiglie per l'acqua naturale. Avevo accennato di usare le bottiglie della coca cola (fanta sprite ecc..) non per fare pubblicità ma perchè se confrontate tali bottiglie con qualunque altra (anche quelle delle corrispettive imitazioni tipo coca cole!)tastandole cercando di schiacciarle lateralmente (senza il contenuto) è facilmente prevedibile che siano più resistenti. Forse, come ci insegni tu sul tuo meraviglioso sito (è un complimento), sarebbe meglio testale sperimentalmente e poi trarre le conclusioni..............chi ha un compressore abbastanza potente potrebbe prendersi l'onere e l'onore di effettuare tali test con le principali bottiglie che si riescono a trovare sul territorio nazionale (poi a livello locale ognuno fa come crede), in modo tale da poter stabilire la pressione di rottura e di conseguenza una pressione di esercizio che possa essere punto di riferimento per chi si accinge a praticare questo hobby. Il test deve essere effettuato seguendo particolari procedure (in modo tale da garantire la comparabilità) che potrebbero essere le seguenti (non sono in ordine): --il test deve essere ripetibile da chiunque (attrezzatura permettendo) --devono essere effettuate diverse prove di rottura(due, tre, quattro, cinque...?) per ogni tipo di bottiglia, in modo tale da eliminare la possibilità di commetere errori accidentali. --ad ogni tipologia di bottiglia verrà assegnata la pressione di rottura minore. --SICUREZZA: il test deve essere effettuato con la bottiglia COMPLETAMENTE piena di acqua (è ammesso il 99% di acqua!!!), ad una distanza di sicurezza di almeno 10m oppure dietro un muro; occorre indossare degli occhiali protettivi oppure il casco se si effettua a distanza di 10m, cuffie o tappi per le orecchie se si effettua da dietro un muro (che deve essere alto e spesso a sufficienza da proteggere chi lo esegue + eventuali compari). Deve essere fatto in un luogo sufficientemente riparato lontano da persone, case, animali, automobili (ecc...). --la bottiglia da testare NON DEVE ASSOLUTAMENTE AVERE PARTI METALLICHE APPLICATE --le prove devono essere effettuate gonfiando in maniera continua e graduale ed anche (come insegna razziadacqua) in modo discontinuo, con una frequenza di gonfiaggio pari a 2(o 1) gonfiate al secondo, in modo da simulare l'uso della pompa a mano. --se possibile, documentare con un filmato in cui si sente la voce del "tecnico" che scandisce la pressione raggiunta di volta in volta --a test avvenuto occorre annotare su un foglio o chi per esso, la pressione raggiunta, il tipo di bottiglia , il tipo di gonfiaggio effettuato, il tipo e la posizione delle crepe/rotture ecc ed eventualmete se la bottiglia è stata per lungo tempo al sole -- aggiungete voi........... Cosi facendo si creerebbe una banca dati "nazionale" presso cui tutti possono accedere per avere dei parametri di riferimento.........ovviamente non è necessario distruggere la bottiglia, anzi sarebbe meglio stabilire un limite max di pressione (tipo 10atm) oltre il quale non ci si avventurerebbe mai, a meno di utilizzare altre soluzioni quali altri tipi di materiali, rinforzi vari, ecc. Avendo delle pressioni di rottura sarebbe poi possibile stabilire una pressione di esercizio di sicurezza oltre la quale è meglio non andare, incominciando cosi a stabilire un codice di comportamento personale e di sicurezza degno di un hobby con le palle......dato che questo tipo di hobby offre grandi possibilità di sviluppo (vedi i superheated steam rocket), questo tipo di approcio rigoroso e scientifico (a parere mio) pone le basi per qualcosa di serio e professionale che col tempo (molto) sfocerà in qualcosa di veramente grande (mi stò esaltando ).....poi ognuno fa quello che vuole Dimenticavo, occorrerebbe stabilire univocamente come realizzare l'attacco del compressore al tappo della bottiglia. Che ne pensate? Ciao | |
21 luglio 05, 20:03 | #16 (permalink) Top | ||||||
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concordo pienamente.anche perchè ultimamente non faccio altro che notare che le bottle di naturale che ci sono in giro sono di PET riciclato...cmq ciò non dice che non possano essere usate per fare le parti del razzo quali transizione e ogiva. Citazione:
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<!--QuoteBegin-emme-emme@20 luglio 2005, 23:05 --le prove devono essere effettuate gonfiando in maniera continua e graduale ed anche (come insegna razziadacqua) in modo discontinuo, con una frequenza di gonfiaggio pari a 2(o 1) gonfiate al secondo, in modo da simulare l'uso della pompa a mano. [/quote] ma soprattutto in maniera discontinua!!! Per quanto riguarda il resto ti dico.....fly down baby...fly down.... ;) Dovrei entrare nella stanza dello spirito e del tempo di Goku per ben 5giorni per fare tutta sta roba
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23 luglio 05, 04:43 | #17 (permalink) Top | |||
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...mai detto il contrario, anzi. Citazione:
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Dato che arrivare a 9 atm si fa una fatica boia, perchè non ci si pone il limite di 6atm e poi si gareggia per vedere quanto va in alto il razzo? Si potrebbe fare come fanno in inghilterra, un campionato italiano di razzi ad acqua!!!.....occorre fissare il volume massimo del serbatoio e la pressione max Ovviamente il recupero deve essere tramite paracadute, i razzi che si sflacellano al suolo sono eliminati, vince chi rimane più tempo in aria..... <!--QuoteBegin-razziadacqua@21 luglio 2005, 18:03 ma soprattutto in maniera discontinua!!! Per quanto riguarda il resto ti dico.....fly down baby...fly down.... ;) Dovrei entrare nella stanza dello spirito e del tempo di Goku per ben 5giorni per fare tutta sta roba [/quote] Per non sobbarcarti tutto tu, ci si potrebbe dividere i compiti, se qualcuno è disponibile......... .......ora come ora io i razzi ad acqua non li costruisco più con le bottiglie, uso le cover dei neon in policarbonato.....provate anche voi, si trovano dagli elettricisti. | |||
23 luglio 05, 15:25 | #18 (permalink) Top | |
User | Citazione:
allora xxx mi faccio un razzo aliante,lo faccio arrivare a 30metri e mi vola per mezzokm ho vinto? e il paracadute scusa? Si stipula l altezza con la stima trigonometrica,farlo col tempo di volo sarebbe insensato
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23 luglio 05, 16:12 | #19 (permalink) Top | |
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Non mi sono messo ad elencare tutto il regolamento del water rocker challenge..... ....ovviamente i razzi saranno suddivisi per categorie (multistadio, alianti, paracaduti, stremer, ecc) inoltre sono fissati dei limiti alla larghezza del paracadute, volumi del serbatoio ecc.......se si gareggia per il razzo che arriva più in alto, ovviamente la misura della quota deve essere fatta con la trigonometria da più postazioni, ma per non complicare troppo le cose si può valutare il tempo di volo....vince chi ci mette più tempo a scendere. Un esempio di categoria potrebbe essere: razzi con paracadute, monougello, serbatoio di 1.5litri, pressione max 6atm.....chi vince si porta a casa i razzi degli altri! Potrebbe essere una scusa per organizzare, prima o poi, un raduno di razzi ad acqua. | |
26 luglio 05, 10:32 | #20 (permalink) Top |
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SEcondo me vinece chi riesce a raggiungere l'altezza piu' alta.Perchè se si calcola il tempo di discesa con il paracadute non vale.Mettiamo che mentre il razzo sta scendendo con il paracadute aperto vengono delle correnti ascensionali fortissime e gli ha fare 1 km in volo. SALUTI XXXNT |
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