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Vecchio 31 agosto 20, 02:35   #21 (permalink)  Top
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L'avatar di davinja
 
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Originalmente inviato da royalfigther69 Visualizza messaggio
Ho trovato questo link molto interessante e con comparazioni grafiche.

https://tech.alpsalpine.com/e/produc...switching.html

Grazie royalfighter69 , il link aiuta a chiarire alcune cose:

1 RDC 90 sono resistivi https://tech.alpsalpine.com/e/produc...ve_rotary.html e hanno contatto strisciante

2 Quelli del link https://tech.alpsalpine.com/e/produc...switching.html
sono magnetoresisitivi, non hanno quindi contatto strisciante, sembrerebbero offrire più vantaggi rispetto i sensori Hall, il mio allegato propone il confronto fatto dal costruttore ALPSALPINE.

Il nuovo che avanza? Sono già in uso da qualcuno dei produttori di radiocomandi?
Icone allegate
Jumper t18 hall gimball & jumper t18 pro rdc90 qual’e’ la differenza?-hall-vs-mr.jpg  
davinja non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 settembre 21, 19:13   #22 (permalink)  Top
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Data registr.: 27-09-2021
Messaggi: 3
Salve a tutti. Sono nuovo di questo forum e avendo appena acquistato una T18 PRO, vista l'interessante discussione, vi sottopongo le motivazioni per cui ho fatto questa scelta.

Prima di tutto occorre ricordare che sebbene il gimbal sia un componente importate, il sistema di controllo del nostro modello è composto da molte parti:
- il comando meccanico è rilevato dai trasduttori (resistivi o hall)
- va poi a un DAC (digital analog converter)
- va poi alla cpu della trasmittente che lo "usa" in base alle impostazioni dell'OpenTX (o analogo sw)
- viene inviato in etere via radiofrequenza
- viene ricevuto e decodificato dalla ricevente
- e infine trasformato in un'azione diretta da un servo o da un ESC

E' abbastanza intuitivo comprendere che in questa lunga catena un piccolo difetto del gimbal è probabilmente trascurabile a confronto con molti altre interferenze e approssimazioni che le varie conversioni introducono.

Ciò detto, entrando nello specifico del sensore di posizione dello stick, ci sono due parametri che vanno tenuti in considerazione per fare un confronto razionale:
- linearità della conversione, perchè una scarsa linearità comporta output diversi del trasduttore a parità di posizione dello stick
- aspettativa di vita del componente

Dai datasheet del produttore si legge che il RDC90 (RDC9010006) ha una linearità del 3%.

La linearità dei sensori Hall è tipicamente dell'1%, quindi in teoria migliore. In realtà questo dato non è sufficiente per fare un confronto.

Infatti il sensore resistivo non è influenzato da nulla oltre la posizione del suo cursore, mentre il sensore di Hall ha bisogno di un magnete che muovendosi fornisce un campo magnetico variabile che induce corrente nel sensore. Dato che è il magnete che si muove, il parametro che non sappiamo misurare è la linearità del flusso magnetico emesso verso il sensore. Sebbene magnete e sensore siano molto vicini, una semplice variazione della densità del materiale di cui è fatto il magnete porta a valori non lineari. Se poi ci sono componenti che scaldano o emissioni di altro genere, il flusso magnetico può essere influenzato.

Quindi visto che c'è una variabile in meno nel sistema, personalmente considero meno imperviable il trasduttore resistivo.

Per quanto riguarda la vita media, il RDC90 è dichiarato affidabile fino a 10 milioni di cicli, mentre un hall sensor tipico per 1.000 ore di lavoro in condizioni di stress.

Per confrontare questi due parametri moltiplico per almeno 100 le ore di vita del sensore hall che viene usato senza stressarlo.

Per confrontare questo parametro con il RDC90 possiamo ipotizzare che un pilota muova lo stick per ben 3 volte al secondo ma di solo una piccolissima porzione dell'escursione massima. Diciamo che quindi occorre almeno 1 minuto di attività per produrre lo stress di un intero ciclo.

Ne deriva che il RDC90 ha circa 166.000 ore di vita, dato paragonabile alle 100.000 valutate per il sensore di hall.

Prendendo con le dovute cautele queste valutazioni, direi quindi che le due soluzioni sono praticamente identiche.
sdellava non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 settembre 21, 07:35   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di Clabe
 
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Residenza: Perugia
Messaggi: 3.387
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Originalmente inviato da sdellava Visualizza messaggio
Salve a tutti. Sono nuovo di questo forum e avendo appena acquistato una T18 PRO, vista l'interessante discussione, vi sottopongo le motivazioni per cui ho fatto questa scelta.

Prima di tutto occorre ricordare che sebbene il gimbal sia un componente importate, il sistema di controllo del nostro modello è composto da molte parti:
- il comando meccanico è rilevato dai trasduttori (resistivi o hall)
- va poi a un DAC (digital analog converter)
- va poi alla cpu della trasmittente che lo "usa" in base alle impostazioni dell'OpenTX (o analogo sw)
- viene inviato in etere via radiofrequenza
- viene ricevuto e decodificato dalla ricevente
- e infine trasformato in un'azione diretta da un servo o da un ESC

E' abbastanza intuitivo comprendere che in questa lunga catena un piccolo difetto del gimbal è probabilmente trascurabile a confronto con molti altre interferenze e approssimazioni che le varie conversioni introducono.

Ciò detto, entrando nello specifico del sensore di posizione dello stick, ci sono due parametri che vanno tenuti in considerazione per fare un confronto razionale:
- linearità della conversione, perchè una scarsa linearità comporta output diversi del trasduttore a parità di posizione dello stick
- aspettativa di vita del componente

Dai datasheet del produttore si legge che il RDC90 (RDC9010006) ha una linearità del 3%.

La linearità dei sensori Hall è tipicamente dell'1%, quindi in teoria migliore. In realtà questo dato non è sufficiente per fare un confronto.

Infatti il sensore resistivo non è influenzato da nulla oltre la posizione del suo cursore, mentre il sensore di Hall ha bisogno di un magnete che muovendosi fornisce un campo magnetico variabile che induce corrente nel sensore. Dato che è il magnete che si muove, il parametro che non sappiamo misurare è la linearità del flusso magnetico emesso verso il sensore. Sebbene magnete e sensore siano molto vicini, una semplice variazione della densità del materiale di cui è fatto il magnete porta a valori non lineari. Se poi ci sono componenti che scaldano o emissioni di altro genere, il flusso magnetico può essere influenzato.

Quindi visto che c'è una variabile in meno nel sistema, personalmente considero meno imperviable il trasduttore resistivo.

Per quanto riguarda la vita media, il RDC90 è dichiarato affidabile fino a 10 milioni di cicli, mentre un hall sensor tipico per 1.000 ore di lavoro in condizioni di stress.

Per confrontare questi due parametri moltiplico per almeno 100 le ore di vita del sensore hall che viene usato senza stressarlo.

Per confrontare questo parametro con il RDC90 possiamo ipotizzare che un pilota muova lo stick per ben 3 volte al secondo ma di solo una piccolissima porzione dell'escursione massima. Diciamo che quindi occorre almeno 1 minuto di attività per produrre lo stress di un intero ciclo.

Ne deriva che il RDC90 ha circa 166.000 ore di vita, dato paragonabile alle 100.000 valutate per il sensore di hall.

Prendendo con le dovute cautele queste valutazioni, direi quindi che le due soluzioni sono praticamente identiche.
Grande, bella spiegazione! In effetti in 40 anni di radiocomando mi é capitato solo una volta di dover sostituire un potenziometro di una cloche perché morto dopo centinaia di ore di lavoro, ma qualche dubbio sul suo funzionamento emerse da subito, quindi palesemente difettoso. Per fortuna il difetto si manifestava sullo zero del direzionale.
Claudio
__________________
"Il tempo non conta... conta quello che fai,
se lo fai bene!"
Clabe non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 settembre 21, 09:26   #24 (permalink)  Top
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Data registr.: 27-09-2021
Messaggi: 3
Le vecchie tx a 27 MHz in AM erano tutte basate sui potenziometri ed erano quelli usati nelle radiolone per accordare direttamente il circuito della sintonia.

Erano abbastanza indistruttibili ma certamente davano agli stick una sensazione di ruvidezza che è totalmente assente con i sensori contactless.

Posso assicurare che anche questi trasduttori resistivi sono totalmente privi di resistenza macchina quindi indistinguibili dai sensori di hall.

Quello che probabilmente si potrebbe migliorare in entrambi i casi è la risposta delle molle di richiamo.

Invece di una molla sarebbe interessante se lo stick fosse motorizzato producendo un feedback proporzionale a un parametro derivato dalla telemetria o comunque tornare allo zero lentamente solo quando non è piu trattenuto e quindi essere totalmente privo di resistenza quando in uso.

Questo sarebbe molto interessante.
sdellava non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 novembre 21, 13:00   #25 (permalink)  Top
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L'avatar di micromega
 
Data registr.: 20-04-2009
Residenza: Padova
Messaggi: 875
JM T18 PRO V.2 + EdgeTX

Dopo il primo amore con OpenTx sulla Taranis X9D (primissima versione), dopo l'avventura con JM T16 PRO HALL (con un problema si flat risolto con i nuovi), dopo l'inascoltabile gracchiare dello speaker della RM TX16S (nonostante l'upgrade dell'altoparlante, lo stesso montato sulle prime due radio citate) continuo la mia esperienza con JM T18 PRO V.2 (con touch screen).
Secondo me la radio perfetta su questa fascia di prezzo (pagata 180 euro Banggood ed arrivata da magazzino CZ/Repubblica Ceca in tre giorni).
Ho tradito OpenTx ed installato il nuovo EdgeTx così da sfruttare anche il touch screen, che risulta sensibile al tocco e molto fluido.
Upgrade con altoparlante aggiuntivo (sempre quello) ed il suono è favoloso.
Sui gimbal dire meglio o peggio non mi esprimo (sarà forse la scarsa sensibilità dei miei pollici) ma si equivalgono tutti.
L'effetto della deriva termica tanto criticato nel noto forum americano io non l'ho mai rilevata né su JM T16 né su RM TX16S.
micromega non è collegato   Rispondi citando
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