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User Data registr.: 29-06-2006
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Scusatemi se mi intrometto, vorrei esprimere un mio pensiero forse fuori dal coro a riguardo della sicurezza dei nostri modelli. Con la premessa che ben pochi di noi sono in grado di giudicare cosa stiamo comprando e che di conseguenza tutti noi ci fidiamo della pubblicità e del passa parola, e che il prezzo di per se non indice di qualità in assoluto come dimostra la trasmittente Taranis che al costo di 1/4 di altre radio fa le stesse cose senza problemi, inoltre sempre di più ci affidiamo a centraline, doppie batterie e altre soluzioni più o meno esoteriche, quasi scaramantiche nella convinzione di aumentare la sicurezza dei nostri modelli. Nella realtà non ho mai visto una batteria rompersi allimprovviso cosi come uno stabilizzatore o U-Bec che sia. Mentre ho visto crash disastrosi dovuti a tanti piccoli errori e mancati controlli. Dalle care vecchie Ni/Cd alle moderne LiPo se controllate con attenzione durante la carica ci danno la possibilità di accorgersi di anomalie come strane variazioni dei tempi di ricarica, temperature anomale connettori ossidati, elementi della batteria e non solo con ossidazioni con cavi spellacchiati, servocomandi che ronzano in modo anomalo, che non tornano a zero, consumi di batteria anomali. Però per vedere queste piccole anomalie serve occhio, lo stesso occhio e attenzione che tutti noi mettiamo durante il volo. Ma, dobbiamo ammetterlo, dopo la giornata di volo troppo frequentemente ci limitiamo ad una pulizia veloce, a volte qualche attenzione in più per il motore ma raramente facciamo altro. Limpianto elettrico di un modello non è eterno, non è immune a sollecitazioni e perciò soffre di acciacchi più o meno gravi. Ma purtroppo non si vedono, non è un motore che scarbura o perde colpi, quello è facile da vedere. Una batterie in via di esaurimento o un connettore ossidato non si fanno sentire non alzano bandiera rossa, li dobbiamo cercare e con attenzione. Sarà per il lavoro che faccio da una vita o solo per curiosità spesso eseguo prove e torture su impianti dei modelli. Ricariche e scariche stampando e confrontando i vari grafici, scrivendo sulle batterie date, capacità misurate da nuove. Fissare i cavi allinterno della fusoliera e delle ali, eliminare gli interruttori (fonte di danni a tonnellate) controlli a connettori soprattutto se si vola o si lasciano i modelli in zone umide. Ad esempio montare un semplice indicatore a led ci permette di capire facilmente se un servo assorbe troppo o se una batteria non è più in grado di erogare la corrente come al suo solito. Spesso i segnali di un malfunzionamento dellimpianto di bordo ci sono ma non siamo capaci di vederli. Si certo una centralina mi salva il modello da una batteria trascurata, ma cosa può fare per un connettore ossidato o un servo che assorbe 4 Ampere in condizione di riposo, avrei decine di esempi da descrivere di componenti difettosi che poi hanno portato al disastro, e che nessuna centralina, telemetria altre diavolerie simili mai e poi mai avrebbero evidenziato. Questa lunga divagazione spero possa servire a incuriosirvi e guardare con una diversa prospettiva i nostri impianti elettrici e magari evitare qualche guaio Il grafico che vi ho allegato è relativo alla scarica di una Ni/Cd (Sanyo 1700mA verdine)che avevo messo da parte perché inaffidabile ( tempi di caria e scarica assolutamente variabili da un test e il successivo) il cerchio rosso evidenzia un gradino molto evidente quando durante la scarica ho mosso il connettore, il solito Futaba, che smontato e sezionato ha evidenziato una ossidazione su uno dei connettori e una volta sostituito il connettore la batteria non ha più mostrato anomalie sia in carica che in scarica. La differenza di tensione tra prima e dopo è di solo 0,1 V ma lo stesso livello di tensione è stato raggiunto ben unora dopo e cosa importante la corrente di scarica era si solo 0,5Ampere, immaginate la diminuzione di tensione con una mezza dozzina di servi collegati Ciao e buoni voli Enrico |
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User Data registr.: 14-03-2005
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Enrico Sono d'accordo, l'esperienza ci ha insegnato a vedere molte cose. Dove si ha dubbi e si rischia spesso si ha per conseguenza quello che ci si aspettava tanto è ormai il feeling con certe situazioni Come dici i segnali spesso ci sono Nel dubbio rinnovare comunque è un valido metodo per prevenire. Personalmente metto le date su batterie ed rx e periodicamente due anni le batterie e tre circa le rx, quando posso le rinnovo. Mi capita sicuramente di smaltire prodotti ancora efficienti ma meglio così che il contrario.... |
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User Data registr.: 02-07-2004 Residenza: Ronchi dei Legionari (GO)
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Con le batterie lo faccio anche io. Le riceventi non hanno una data di scadenza e la loro "morte" non e' prevedibile, mi fido poco delle nuove che collaudo per una decina di voli con un gommolo.
__________________ Solo Aeromodelli - Autogiro Elicotteri Multirotori No grazie |
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User Data registr.: 14-03-2005
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Sì italo anche la roba nuova non è esente da insidie. Pure io collaudo su gommoso e piano piano salgo di importanza. Nelle foto che allego ecco i miei tre pacchi standard che uso per i vari modelli. Affiancati dai prodotti con cui vorrei sostituirli. Vanno tutti montati su modelli fatti da tempo e per questo sono compatibili per pesi e dimensioni Ultima modifica di dpl : 28 settembre 16 alle ore 23:00 |
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User Data registr.: 03-09-2006
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Riprendo questa discussione per due motivi, il primo perche' probabilmente la risposta alla mia domanda sotto e' gia' stata data in un thread the non trovo piu', e la seconda perche' ieri ho visto la soluzione "artigianale" del punto: Su un Laser 260 da 2.6m, ieri ho visto alimentare con due pacchi LiFe. Ognuno alimentava in ingresso un normale interruttore da 5A con saldate assieme due uscite: alla coppia di servi alari e alla ricevente HV. Quindi due batterie che entrano in due canali della ricevente e i 4 servi alari che prendono alimentazione direttamente dal pacco senza caricare la ricevente. Alla quale gli altri servi erano connessi in diretta. Soluzione intelligente? |
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User Data registr.: 19-01-2007 Residenza: Dintorni di mestre (DINTORNI)
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Se un servo va in corto, si spegne tutto... Se un pacco cede, prende energia da quello buono con tutte le conseguenze... Se si collega un pacco scarico e uno carico, c'è un travaso di energia non da poco (elevate correnti e non fa bene alle batterie)... È utile solo se si vuole avere avere molta capacità senza usare batterie grosse, ma comporta delle verifiche in più (pacchi in buona salute, stessa carica entrambe etc etc)... È più rischioso... |
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User Data registr.: 29-06-2006
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![]() Se va in corto un servo una croce sul modello la fai comunque... non sono assolutamente aggiornato ma non conosco nessuno che ha riportato a terra più o meno riparabile un modello con un servo in corto o bloccato.... Non diamo per scontato che si blocchi a zero ma immaginiamo un servo del cabra o di un alettone a fine corsa e poi vediamo cosa si raccoglie una volta giunto a terra..... Il resto del discorso non fa una grinza... ![]() Enrico | |
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