Cambio frequenza

Ciao a tutti
Ieri andando a leggere alcune discussioni (risalenti all'inizio anno circa) riguardanti la sostituzione dei quarzi per il cambio della frequenza e le eventuali problematiche derivanti dalla differenza della frequenza nuova a quella originale mi è venuta voglia di esporvi alcune mie esperienze a tal proposito.
Possiedo da circa il 1990 due futaba ff7, una normale e una super, entrambe in frequenza fm 41120 con relative riceventi in pcm.
Da circa 8 anni volo con la super (trasmittente)alla quale ho cambiato il quarzo in 40715 (non il modulo che resta sempre in 41) su ricevente Hitech senza aver avuto il minimo disturbo (il tutto comanda un biplano autocostruito di 205 cm a.a. del peso di 13 Kg con 8 servi a bordo e relativo ammasso di prolunghe a spasso per le ali e la fusoliera!!).
Questa mattina, decidendo definitivamente di adeguarmi alle nuove frequenze e qundi di risolvere il problema delle due riceventi in pcm in 41, decido di provare a sostituire pure li i quarzi e vedere cosa ne esce.
Mi procuro i quarzi, monto il tutto e vedo che tutto funziona con la seguente configurazione:
trasmittente Futaba ff7super fp- t7ups modulo in 41.00 e quarzo 40715
ricevente fp-r139gp con quarzo 40715
Per sicurezza effettuo la solita prova, abbasso l'antenna della trasmittente e mi allontano fino ad una distanza di circa 35 metri punto in cui i servi cominciano a fare i capricci. Temendo che la sostituzione dei quarzi così distanti dalla frequenza originale abbiano comportato una perdita di potenza in trasmissione o ricezione rimonto i qurzi originali in 41120 ed eseguo la medesima prova, da non credere, la portata era la medesima (oserei dire quasi precisa al metro).
Oggi vado a volare e stasera di ragguaglio su eventuali sviluppi.
Un'altra cosa, ho provato a sostituire il modulo della trasmittente futaba con uno di una hitech prism 7 e funziona tutto perfettamente anche se ho effettuato momentaneamente solo prove a terra e per brevi periodi di tempo riguardo l'accensione della radio (ho effettuato il tutto a mio rischio e pericolo e se qualcuno vuole provare sappia eventualmente a cosa eventualmente va incontro!!).

Ciao Andrea

Cio a tutti

La prova è andata bene, era tutto montato su un maxi da 210cm a.a. che ha provato a far salire in quota fino a quasi perderlo di vista, ho volato tutto il pomeriggio senza riscontrare nessun problema

Ciao Andrea

[fai4602]

......perplessità......assoluta !!!!!
Ciao.

[damgiu]

Non credo sia molto saggio effettuare questi esperimenti con un modello di tali dimensioni o peso. Ti sei chiesto che cosa sarebbe potuto accadere se il tutto avesse smesso di funzionare e il modello abbandonato a se stesso ?

Ciao.

[redaniel]

Possiedo da circa il 1990 due futaba ff7, una normale e una super, entrambe in frequenza fm 41120 con relative riceventi in pcm.
Da circa 8 anni volo con la super (trasmittente)alla quale ho cambiato il quarzo in 40715 (non il modulo che resta sempre in 41) su ricevente Hitech senza aver avuto il minimo disturbo .....Questa mattina, decidendo definitivamente di adeguarmi alle nuove frequenze e qundi di risolvere il problema delle due riceventi in pcm in 41, decido di provare a sostituire pure li i quarzi e vedere cosa ne esce. .......

Cioe', se ho capito bene, volavi con la 40715 su TX e 41xxx su RX ??
Uhmmmm, mi sembra al di fuori di ogni logica fisica!!

[flyer]

Ciao, da un punto di vista strettamente elettronico esiste la possibilità che la cosa funzioni, dipende da come è progettato l'oscillatore quarzato. E' chiaro però che l'esperimento da te fatto non significa che la cosa funzionerà con tutte le radio di tutte le marche, significa solo che in quel modello l'oscillatore è piuttosto tollerante.

Cerchiamo di chiarire meglio il concetto. Ogni oscillatore ha un certo range di funzionamento che dipende dalla particolare configurazione scelta (colpitts, hartley ecc.ecc) queste di solito non sono critiche per differenze di frequenza di qualche punto percentuale rispetto alla fondamentale di progetto, quindi è probabile che un oscillatore che lavora bene in 41 Mhz lavorerà anche in 40, 42, 39 Mhz.... forse anche a 35 Mhz distanti intorno al 2-10% rispetto alla fondamentale.

Se andiamo a vedere la potenza irradiata potremo però trovare qualche dBm di differenza in antenna e quindi potrebbe darsi che lavorando a frequenza diversa lo stadio di accordo finale regolato su 41 Mhz dia luogo ad un aumento del rapporto di onde stazionarie R.O.S. Questo potrebbe portare ad una portata minore e ad un surriscaldamento dello stadio finale anche se con le potenze in gioco (2-3 Watt) l'effetto è piuttosto modesto.

Il discorso cambia completamente se l'oscillatore è a PLL, in questo caso al di fuori di un range più ampio di quello previsto il PLL non aggancia la frequenza oppure l'aggancio può divientare "instabile".

Normalmente però i nostri trasmettitori hanno degli oscillatori di tipo tradizionale e quindi in estrema sintesi possono benissimo lavorare su frequenze leggermente diverse, anche se con molta probabilità occorre ritoccare qualche regolazione nei filtri in uscita per ottenere il massimo rendimento. Ovviamente la modifica deve essere fatta sapendo bene quello a cui si va incontro .... magari non con modelli da 6 Kg.

Ciao, Fabio.

Ciao a tutti

x redaniel
Io volavo con una frequenza di 40715 sia sulla trasmittente che sulla ricevente le quali originariamente sono sulla frequenza di 41120.

Per quanto rigurda il rischio corso avevo comunque settato la radio in fail-safe con il motore al minimo, a cabrare e in virata stretta. Sinceramente volevo eseguire le prove con un trainer ala alta che tengo per i collaudi delle radio in volo ma viste le prove a terra (in cui, riconfermo, la portata era precisa al metro per le due frequenze), forse un pò da irresponsabile, ho deciso di provare con il maxi.
Comunque nella giornata di sabato durante le prove parlando con i soci del mio gruppo (Gruppo Piave di Spresiano TV) sono venuto a sapere che uno di loro volava da circa cinque anni con 40785 su trasmittente e ricevente pcm originariamente in 41xxx.
Concordo con flyer che probabilmente questo può non funzionare con tutte le radio ma la mia prova è scaturita dalla necessità (o frustrazione!!)di sapere se accantonare due radio (tutt'ora valide)che all'epoca , 1990 circa, mi costarono non pochi soldi (circa 800.000 lire cadauna). Sinceramente, visti i costi dei ricambi futaba, la sostituzione del modulo e della ricevente in pcm non sarebbero stati pensabili per una radio nemmeno omologata (grazie all'importatore che dopo averne vendute una montagna non si è degnato di omologarne nessuna!!!) La prova era comunque per testare la ricevente in pcm 41xxx in quanto con la trasmittente, ripeto, erano parecchi anni che volavo con il quarzo 40715 sul modulo 41xxx e ricevente fm doppia conversione hitech senza riscontrare problemi.
@ flyer visto che sei così ferrato in materia mi spieghi come mai, almeno sul futaba, la ric. in pcm monta quarzi a singola conversione e non a doppia? grazie della risposta.

Ciao Andrea

[fai4602]

Essenzialmente perchè i quarzi in singola conversione vanno sulle Rx in singola conversione, mentre i quarzi in doppia conversione vanno sulle Rx a doppia conversione.
Il fatto che la trasmissione sia PCM non comporta assolutamente che la ricezione sia in doppia conversione.
Questa modalità viene definita dalla ricevente.
Ciao.

[flyer]

Ciao Andrea, allora diciamo che non c'è una relazione diretta tra singola e doppia conversione e l'utilizzo della modulazione PPM e PCM. Sono due concetti diversi. Vediamo di fare un po di chiarezza.

Non esistono "quarzi" a singola o doppia conversione, è l'uso che se ne fa in un circuito che conta; un quarzo infatti è solo e semplicemente un cristallo tagliato in lamine sottili che vibra ad una certa frequenza, lo puoi modellare come un circuito composto da una resistenza, un condensatore ed un induttanza messe in serie od in parallelo, come meglio credi.

Per caratterizzare la bontà di un quarzo si una un parametro chiamato "Fattore di Merito Q" ed un parametro chiamato stabilità dell'oscillazione, si misura in parti per milione. Come per le pietre preziose ci sono quarzi di prima scelta ben tagliati che hanno fattori di merito elevati (10000) e stabilità di 0.1 ppm e quarzi di minore qualità che hanno fattori di merito più bassi e stabilità pari a più parti per milione.

I quarzi servono per generare un oscillazione sinusoidale stabile e precisa. Vengono messi in un circuito oscillante che genera una certa frequenza fondamentale. A questo punto quello cha abbiamo ottenuto è semplicemente un segnale elettrico sinusoidale

Dobbiamo a questo punto chiederci come fare a trasportare un sengale utile "sopra" questo segnale sinusoidale portante. Ci sono parecchi metodi diversi tra i quali i due più famosi sono quelli in AM ed in FM. In AM variamo l'ampiezza del segnale sinusoidale generato dall'oscillatore in modo direttamente proporzionale all'andamento del segnale utile da trasmettere mentre in FM variamo la frequenza generata dall'oscillatore in modo proporzionale al segnale utile. I nostri trasmettitori generano un segnale modulato in FM ed in cui il segnale utile è una trama PPM o PCM.

Teoricamente un segnale modulato su una portante potrebbe essere estratto direttamente, però si è visto che progettando il rivelatore a frequenza fissa si ottiene un risultato migliore. Si è scelto quindi di convertire il segnale di partenza alla frequenza fissa su cui è stato progettato il rivelatore e su questa effettuare la demodulazione del segnale utile. Questo processo è detto eterodina. In generale quindi per demodulare un segnale si segue questa strada logica :

1) Si amplifica il segnale a readiofrequenza
2) Si filtra il segnale a radiofrequnza nell'intorno di una certa banda
3) Si converte il segnale a radiofrequenza su una frequenza fissa di riferimento
4) Si filtra nuovamente il segnale su questa banda con una larghezza pari solo all'inviluppo del segnale modulante.
5) Si rivela il segnale e si amplifica

Se si fanno più conversioni di frequenza si ottiene il vantaggio che ad ogni conversione è possibile ridurre il rumore e migliorare quindi il rapporto segnale/rumore.

In generale si usa come frequenza di rivelazione la 455 Khz
Se ci sono due conversioni si usa prima la 10.7 Mhz e successivamente la 455 Khz. E' chiaro quindi che il valore di oscillazione del quarzo in un ricevitore a singola conversione non sarà uguale a quello usato in un ricevitore a doppia conversione.

Ti faccio un esempio, supponi di voler rivelare il segnale su 40.675 Mhz. In un rx a singola conversione per convertire a 455 Khz l'oscillatore locale dovrà generare 40.220 Mhz
In un ricevitore a doppia conversione invece dovendo portare il segnale a 10.7 Mhz dovrà generare 29975 Mhz. All'interno del ricevitore esisterà poi un altro quarzo, stavolta fisso che lavorerà alla frequenza di 10.245 Mhz e che quindi convertirà a 455 Khz dove avverrà la rivelazione.

E' quindi possibile modulare con un segnale PPM o PCM una portante sinusoidale e rivelarla sia con una che con due conversioni.
Il metodo di modulazione usato non c'entra molto con il numero di conversioni usate. Certo è che se si vuole avere buone prestazioni è meglio usare la doppia conversione ed il segnale PCM.
C'è però anche uno svantaggio, ed è quello di avere due oscillatori a bordo del ricevitore su cui possono entrare disturbi e rumori elettrici vari quindi non è impossibile trovare ricevitori ad una sola conversioni ottimi e ricevitori a due conversioni scadenti.

Spero di essere stato chiaro, forse mi è venuto troppo lungo, comunque ho scritto di getto. Se hai domande sono qui.

:-) Fabio.

Ciao
Grazie a tutti per la risposta
No Fabio non sei stato troppo lungo nella tua risposta, Me la sono stampata per leggerla con più calma.

Ciao Andrea