14 agosto 08, 19:29 | #22 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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Parliamo di profili.... E' un po' che penso che sarebbe interessante lavorare su questo genere di profilo. Naturalmente questo comporta l'integrazione dell'albero nella struttura della vela, non in tutte le classi della vela rc questo è consentito e in quei casi non c'è niente da fare, ma parlando in linea generale credo che la cosa potrebbe essere interessante. Naturalmente non sarebbe possibile realizzare esattamente il profilo jedelsky dell'esempio (dovendo cambiare bordo) ma ci si potrebbe avvicinare molto. dite che è una str...? |
14 agosto 08, 20:59 | #23 (permalink) Top |
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Qualcosa di simile lo si ottiene nei windsurf con i camber e tasche d'albero molto pronunciate che raccordano il profilo dell'albero a quello della vela con un profilo molto simile a quello da Grakula indicato .ù Se non sbaglio ClaudioD o altri veterani della M in giro per il mondo hanno già realizzato vele a con profilo similare costruendo tasche d'albero anatomiche , forse anche Martin o Peter Stollery ad un mondiale classe M le utilizzarono. Come ho detto qualche giorno fa sto provando una randa a ballumina negativa che per il momento mi sta dando ottime sensazioni ( visive e prestazionali ) l'alta pressione in questo periodo fa si che al mattino il vento sia molto poco e con il salire della temperatura la termica comincia a fare il suo dovere e lo scirocco rinforza abbondantemente dandomi la possibilita di provare la vela in tutto il suo range di vento ; la cosa sorprendente è che sia con pochissimo vento che con moltissimo resta performante , ma a mio parere è nella parte superiore del suo range che riesce a dare qualcosa in + delle altre , visivamente si nota che il twist è + accentuato nella parte alta 3° ferzo e meno nella parte centrale 2° ferzo , questo lo si nota navigando assieme ad latre 3 4 5 barche barche . Non so se esistano profili alari con questa forma , io lo sto provando perchè nel mio caro amato windsurf se ne fa largo uso di vele a ballumina negativa , è ovvio che stiamo parlando di velocità e forze completamente differenti ma la sperimentazione mia in questo caso corrisponde al 1° CD65 di ClaudioD , abbiate pazienza . ciao
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14 agosto 08, 21:19 | #24 (permalink) Top |
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[QUOTE=luca71-5;1062497]Qualcosa di simile lo si ottiene nei windsurf con i camber e tasche d'albero molto pronunciate che raccordano il profilo dell'albero a quello della vela con un profilo molto simile a quello da Grakula indicato .ù Se non sbaglio ClaudioD o altri veterani della M in giro per il mondo hanno già realizzato vele a con profilo similare costruendo tasche d'albero anatomiche , forse anche Martin o Peter Stollery ad un mondiale classe M le utilizzarono. Ti confermo che sia Stollery che Bantock hanno realizzato vele con una tasca piuttosto pronunciata il che assomiglia molto all'esempio che ho messo (non arrivava a quasi il 50% come quella del profilo jedelsky), il problema pratico che ho trovato nella realizzazione della tasca è questo. Se si ha un albero dritto il problema è relativo, ma un albero perfettamente dritto praticamente non esiste, su un albero curvo, sopratutto quello di un balestrone la tasca a mio avviso andrebbe realizzata in varie sezioni, il problema è che mediamente si usa il poliestere o qualche altro materiale piuttosto rigido e le varie sezioni non formano una linea curva ma una spezzata, il tessuto non asseconda per niente e di conseguenza si formano delle grinze. Le vele di Stollery le vidi dal vivo al campionato mondiale di Ravenna di qualche anno fa, erano in sezioni ma non sono riuscito a vedrle da vicino quando le portava fuori dal capannone e prendevano vento. naturalmente non mi sono azzardato a toccarle hehehehe Dimenticavo, con l'albero tondo naturalmente il bordo di entrata sarà tondo e credo che non sia esattamente il massimo Ultima modifica di grakula : 14 agosto 08 alle ore 21:23 |
14 agosto 08, 21:29 | #25 (permalink) Top |
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ciao grakula ti ringrazio per rimettere il discorso sui profili. Come hanno già detto Luca e Giuseppe e dopo aver letto alcune recensioni sul soggetto, i profili alari possono servire come indicazioni, ma non certo per fare delle vele. La vela ha un comportamento molto diverso da un'ala sia per gli angoli di incidenza che per la direzione del vento e poi non é solida, ma flessibile. Certamente il discorso per le vele rigide é un'altra cosa. Da quello che mi ricordo, il miglior raporto spinta/frizione per le vele lo si ottiene con una curva elittica il cui grasso sia in rapporto con la corda da 1/7.5 ovvero circa il 13.3%. Valori dal 8 al 14% di grasso sono comuni. Un albero profilato potrebbe autorizzare una profondità inferiore, o cosi mi é sembrato di capire. Sarà l'estro dei velai a decidere se mettere il punto massimo al 35%, 40%, 45%, 50% della corda e decidere sullo svergolamento e adattarsi alle condizioni di vento per cui la vela deve rendere senza dimenticare il moto ondoso, sopratutto il beccheggio, etc. Sarebbe interessante sapere come sono state fatte le vele che si usano e con quale criterio, sapendo ovviamente che gli esperti non riveleranno mai i loro segreti. Le variabili sono infinite, quindi ....in pratica, tu come hai fatto le tue vele ? ClaudioD |
14 agosto 08, 23:21 | #26 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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Ho realizzato poche vele quelle che ho fatto hanno sempre funzionato decentemente, in pratica io ho usato la macchinetta quella con la stecca flessibile (per intendersi) quindi in quel caso non c'è un gran controllo della curva. Per quanto riguarda il grasso lo posizionavo al 35% circa della corda verso il boma e lo arretravo fino al 45% mano a mano che salivo verso la penna, lo avevo trovato su un vecchio articolo. per il fiocco stessa cosa, ma verso la penna arrivavo al 50%. Come dicevo poche vele pochi parametri di confronto ma direi che non andavano malaccio. Per quanto riguarda la vela semirigida, te ne avevo già parlato, non mi ricordo se su un altro forum o in privato, non riesco a trovare il materiale adatto alla costruzione della "tasca". Dal ferramenta ho trovato della roba tipo quella trasparente che usano per le scatole delle camice ma è troppo spessa e pesante. hai qualche idea su cosa si potrebbe usare? Ultima modifica di grakula : 14 agosto 08 alle ore 23:30 |
14 agosto 08, 23:40 | #27 (permalink) Top |
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ok : se parliamo del diffusissimo gadget a stecca rigida e flessibile fissato al centro dico che per le IOM ho visto che una randa con grasso alla base al 40% e 8% di profondità e 50% e 8% di profondità in penna non è male , al ferzo centrale stessa profondità e freccia posizionata nella passante tra i 2 punti precedenti , attenzione a tenere in considerazione la curvatura d'albero , questa la mia formula per una vela olround . ciao
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14 agosto 08, 23:50 | #28 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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Te lo chiedo perchè io sul fiocco tenevo il grasso un po' più arretrato | |
15 agosto 08, 01:00 | #30 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
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grakula si mi ricordo bene della discussione, e ti ricordi che avevo fatto una randa completa con i giunti separati per lasciare della flessibilità. Ho fatto le foto che rimettero' sul forum quando il mio PC tornerà a casa. Il blocco di alimentazione a reso l'anima. Non ho dato seguito alla cosa perché tutto sommato il rendimento non sarebbe stato enorme rispetto a una bella vela ben fatta. Anzi la vela é ancora appesa sul quadro che mi serviva per fare le foto con Accu-Meausure. Vedro' domani di fare qualche cosa. Luca non ho afferrato il concetto di balumina negativa e se me lo puoi spiegare tanto per capire, ti ringrazio. Tonicle , per le traduzioni dovrai aver pazienza che la voglia mi ritorni, sono dolente. Ciao per oggi ClaudioD |
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