Blue Splash

[Julius_Hammurabi]

ciao a tutti,
complimenti a Grakula per il bel lavoro che stai portando avanti.

Mi permetto di darti un consiglio sulla verniciatura: nelle regate "reali" usiamo scartavetrare leggermente l'opera viva, tanto da non lasciarla lucida, ma appena satinata.
Questo permette all'acqua di non "attaccarsi" allo scafo ma di scivolare via riducendo l'attrito.

Provare per credere. Buona continuazione!

ciao

giovanni

[grakula]

Originalmente inviato da Julius_Hammurabi

ciao a tutti,
complimenti a Grakula per il bel lavoro che stai portando avanti.

Mi permetto di darti un consiglio sulla verniciatura: nelle regate "reali" usiamo scartavetrare leggermente l'opera viva, tanto da non lasciarla lucida, ma appena satinata.
Questo permette all'acqua di non "attaccarsi" allo scafo ma di scivolare via riducendo l'attrito.

Provare per credere. Buona continuazione!

ciao

giovanni

A volte lo abbiamo fatto anche noi, in particolare sui classe M.
Poi se per caso ti capita di cercare sul forum, in passato, ci sono state infinite discussioni sull'argomento.
Questa in particolare ho deciso di lucidarla perchè mi piaceva di più.

[Julius_Hammurabi]

chiedo scusa, non volevo essere ripetitivo.
In realtà la costruzione della tua barca mi incuriosisce moltissimo ed avendo visto che avevi verniciato lo scafo mi era venuta in mente quella cosa.

In ogni caso mi fa piacere che ne sia al corrente, e sono curioso di vedere come proseguirà!

buon vento

[grakula]

Originalmente inviato da Julius_Hammurabi

chiedo scusa, non volevo essere ripetitivo.
In realtà la costruzione della tua barca mi incuriosisce moltissimo ed avendo visto che avevi verniciato lo scafo mi era venuta in mente quella cosa.

In ogni caso mi fa piacere che ne sia al corrente, e sono curioso di vedere come proseguirà!

buon vento

Non ti preoccupare, l'argomento è interessante, quello che penso è che probabilmente le cose cambiano con il cambiare della scala.
Ho letto da qualche parte che esistono vernici appositamente studiate che formano delle striature microscopiche appositamente studiate per formare uno strato di molecole d'acqua che dovrebbero far migliorare notevolmente l'attrito, ma si parlava di barche 1/1.
Sicuramente ci sono delle basi scentifiche che io assolutamente non conosco.
Pensa che io per anni ho passato lo scafo della mia M con il tergicristallo liquido, quello che si da sui vetri delle auto per far scivolare via l'acqua, non so se funzionasse....ma considerato i miei clamorosi errori durante le regate l'eventuale miglioramento dello 0, sono sicuro che fosse assolutamente trascurabile

[grakula]

Ieri ho fatto lo snodo del boma e ho laminatp il timone, peccato che abbia usato del nastro di carbonio largo 5 cm, esattamente come la parte alta del timone, stamattina l'ho levato dalla pressa, come temevo nella parte più larga si vedono dei difetti nella trama del carbonio, dovrò verniciarlo.
Bisognerà che mi decida a comprare un po di tessuto, ho avuto lo stesso problema con la deriva.
Peccato, deriva e timone con il carbonio a vista mi sarebbero piaciute...lsarà per la prossima volta



Il timone è ancora da lisciare, è solo sgrossato.
Per quanto riguarda lo snodo, come potete vedere non ha il caricabasso regolabile, la regolazione la farò in fondo al boma come si usa sui balestroni.

[andini]

Originalmente inviato da grakula

la regolazione la farò in fondo al boma come si usa sui balestroni.

Mi spieghi come si fà ?

Grazie
Andrea

[grakula]

Originalmente inviato da andini

Mi spieghi come si fà ?

Grazie
Andrea

Appena posso vedo di mettere una foto, comunque si tratta di un anellino scorrevole sul boma che consente di regolare il grasso alla base della vela, dall'anello passa una scottina che si fissa alla vela, allungando e accorciando quella si regola l'apertura della balumina.
Lo so, non si capisce un tubo, mi sbrigherò con la foto

[grakula]

Questa è la foto, come si vede, l'anellino è fissato al boma con una fascetta e può scorrere avanti indietro, poi c'è il cavetto che parte da dietro arriva allanellino sale alla vela ripassa dall'anellino e prosegue fino ad arrivare alla regolazione fatta con un biscottino, questo regola l'apeertura della balumina.
C'è anche un cavetto che dalla vela arriva direttamente in fondo al boma, con un biscottino, questo serve per fare la regolazione fine del grasso alla base della randa.
Spero che così si capisca qualcosa

[Julius_Hammurabi]

è fantastico!
Ma è un sistema che ti se inventato tu o è comunemente in uso?

Mi piace il riuscire a concentrare tutta una serie di regolazioni in cosi' poco spazio.

So di andare ora leggermente off topic, ma vorrei chiederti come hai fatto a costruire lo scafo:
io da grande neofita ho visto che tu hai costruito uno scheletro, hai usato della balsa posizionata sullo stesso tramite chiodini per fare lo scafo e poi...l'hai staccato mantenendolo nella forma voluta.
La mia domanda è, come hai fatto ad incollare il fasciame facendo in modo che non si attaccasse allo scheletro? Hai usato uno strato di colla/resine/fibra di vetro/non so cos'altro mettendolo esternamente? No, grattando poi l'avresti tolto..
Ogni colla sarebbe penetrata attraverso la balsa aggrappandosi allo scheletro..

so di avere due enormi fette di prosciutto davanti agli occhi, ma non trovo soluzione alla cosa...

per favore risolvimi il mistero (mistero solo per me..)

grazie

giovanni

[grakula]

Nessun mistero, tanto per cominciare metti del nastro isolante sullo scheletro prima di cominciare a mettere le stecchine, poi fissi la prima stecca con gli spilli, la successiva la incolli alla prima cercando di evitare di mettere la colla dove si incrocia con le ordinate (ma se ti ci scappa un po' c'è il nastro isolante) io ho usato colla vinilica a 15 minuti.
Quando hai coperto tutto, togli gli spilli e lisci lo scafo (carta piuttosto grossa stando leggero per non fare le gobbette fra un ordinata e l'altra).
quando ti sembra perfetto copri il tutto con tessuto di vetro e resina , quando è catalizzato. con pazienza stacchi lo scafo dallo scheletro.
Per quanto riguarda il sistema di regolazione è di uso comune, io non ho inventato niente...o quasi