04 aprile 09, 18:34 | #61 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
Messaggi: 1.410
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Grazie Giorgio per il chiarimento anche se parziale. Per chiarire dico quanto segue : per la storia, la stessa domanda o rimarca l'avevi già fatta col post n°67 della discussione CD65 ed io ti avevo già risposto al post 69 che quello che vedevi era uno strato di cera fresca non ancora seccata e quanto meno lucidata. Per prova puoi verificare i posts precedenti 34,37,38,39 (cera fresca) per il master e poi i posts 58,59,60 (cera fresca) e 61 con lo scafo estratto. Su tutte quelle foto, con luce radente, non c'é nessuna traccia di listelli o quant'altro sia sul master che sullo stampo o sullo scafo. Per regola non avrei mai messo una foto che presentasse dei difetti di lavorazione o altro a meno che fosse fatto apposta con le dovute spiegazioni. Le due foto, dove la superficie appare 'disturbata', sono quelle dove la cera é fresca e appena spalmata. Grazie e un saluto ClaudioD |
05 aprile 09, 14:49 | #62 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-03-2007 Residenza: San Giovanni al Natisone
Messaggi: 1.397
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Scusate se vado leggermente fuori argomento ma mi serve un chiarimento,ad un mio amico che ha realizzato una piccola fusoliera con il metodo dello stampo maschio ha avuto un problema:praticamente con la reazione dovuta all'essicamento della resina epossidica gli si è deformano lo stampo e di conseguenza la fusoliera.Secondo voli è possibile che il calire prodotto dalla reazione chimica della resina abbia provocato questi problemi? Premetto che non aveva messo il nylon estensibile sul master ma solo cera distaccante.grazie delle delucidazioni che potete darmi. Franco.
__________________ Ciao a tutti,Franco. Se su google digiti "CHUCK NORRIS" il motore di ricerca ti scrive"Forse cerchi rogne!!" |
06 aprile 09, 10:51 | #63 (permalink) Top | |
User Data registr.: 04-02-2009 Residenza: Mestre
Messaggi: 419
| Citazione:
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06 aprile 09, 11:10 | #64 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Se ha scaldato al punto di deformare il master e` successo qualcosa di imprevisto come ad esempio una eccessiva temperatura ambiente o un rapporto induritore/resina errato. Pero` la descrizione del problema sempra piu` rimandare a una resina poliestere, che invece scalda e soprattutto ritira molto di piu`. Sei sicuro fosse epossidica adatta allo stampaggio?
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
26 settembre 09, 20:02 | #65 (permalink) Top |
User Data registr.: 30-09-2008 Residenza: Pavia
Messaggi: 41
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Scusate se mi intrometto... rimandando la discussione all'inizio, giorgio nei primi commenti della discussione, aveva detto :"Se la cosa interessa nei prossimi giorni posso mettere foto di come faccio la coperta e la deriva molto leggera e rigida." Non saresti così gentile da mettere qualche foto e qualche delucidazione su come farle?? Dato che lo scafo col tuo metodo e in corso d'opera... e ora volevo vedere come andare avanti... Grazie 1000... CIAO... |
30 ottobre 09, 18:17 | #66 (permalink) Top |
User |
Risposta per Alboix 89 Uso 2 sistemi per fare le coperte, sistema rapido : lamino in piano tre strati ( 40 gr/mq, 80 gr/mq , 40 gr/mq ) che faccio polimerizzare chiudendo con morsetti molto ben serrati i seguenti strati: 1) Supporto di base ben rigido e piano 2) Gomma piuma almeno 5 cm di spessore assolutamente priva di sporcizie 3) Foglio di naylon possibilmente nuovo senza pieghe o impurità 4) Tessuti di vetro o altro impregnati 5) - 6) - 7) rispettivamente come 3) - 2 ) - ( 1 Stringo molto i morsetti anche se non a ferro, ottenendo, dopo stagionatura di almeno 3-4 g se a temp. ambiente o di qualche ora se a caldo, un foglio leggero e flessibile come lo scafo E' bene ricordare che quanto dico è riferito ad un RG65 ( peso massimo di scafo e coperta 110 g ) che voglio leggero anche se con tutta la rigidità necessaria . Nella prima delle due foto seguenti si vedono scafo e coperta leggerissimi ( 84gr totali )con cui ho fatto la barca della seconda foto a cui, a titolo dimostrativo, ho appeso il bulbo di una M , 3400 gr, mettendoci sopra una riga per apprezzare la deformazione Per ottenere la rigidità faccio uno scatolato con la coperta bombata , come ha spiegato più volte nel Forum Claudio V; più o meno io seguo il metodo illustrato nello schema che segue Naturalmente prima della chiusura finale della scatola incollo tutti i rinforzi, i supporti dei servi e del timone, la scassa ecc... Secondo metodo che adotto se devo fare molti pezzi dando alla coperta una notevole bombatura: faccio uno stampo vero e proprio, partendo da una sagoma della coperta come la precedente su cui lamino 1 o 2 strati di vetro da 40gr che dopo polimerizzazione liscio con cura e copro con tre mani di fondo poliuretanico,lisciatura accurata all'acqua, ceratura, e quindi laminazione dello stampo femmina con questi strati: vetro da 40,vetro da 80, vetro da 160 o 200, mat in ottimo stato fino ad ottenere 4 o 5 mm totali. In questo stampo dopo rifinitura e ceratura lamino la coperta vera e propria con gli strati che desidero Naturalmente altri modellisti potranno usare cicli diversi ottenendo risultati migliori ; se scrivo nel Forum vuol dire che sono aperto alle critiche purchè intelligenti e garbate, un vecchio detto recita "non è mai troppo tardi per imparare e migliorarsi " . Per deriva e timone ad altro post. Saluti a tutti Giorgio 7 |
31 ottobre 09, 13:55 | #67 (permalink) Top |
User | Dimensioni Giuste Delle Foto
Mi sono accorto che nel post precedente ho sbagliato le dimensioni delle foto per cui particolare per me importanti andavano persi ecco allora le dimensioni giuste : Prima foto Seconda Terza Quarta QUINTA SESTA SCUSATE SALUTI |
15 ottobre 10, 15:27 | #68 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-10-2010
Messaggi: 12
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Buongiorno a tutti essendo principiante in materia vorrei fare delle domande in merito al metodo qui proposto da Giorgio7. 1-Per quanto riguarda la grammatura del tessuto,quale è piu adatta per costruire uno scafo classe 65???Quanti strati si fanno? 2-Mentre per uno scafo classe IOM,quale grammatura e strati? 3-Uno scafo può essere realizzato solo con tessuto di vetro senza aggiungere tessuto di carbonio? 4-Per realizzare la coperta si usa la laminazione? Per Giorgio7 se puoi puoi postare le foto della realizzazione di deriva e timone. Grazie a tutti quelli che hanno la voglia e pazienza di aiutarmi.Ciao |
15 ottobre 10, 16:55 | #69 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
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Ciao cris e benvenuto sul forum, provo a risponderti qui di seguito Citazione:
Di solito lamino sull'espanso 3 strati di vetro da 80gr/m2 + epossidica e poi carteggio finche` non viene ben liscio: in questa operazione "consumo" lo strato esterno di vetro e ne rimangono circa 2 a fare struttura. In uno stampo femmina potrebbero bastare 2 strati da 80g/dm2 di vetro. Se si fa in 2 parti separate, cioe` scafo piu` coperta poi si deve aggiungere il peso della giunzione. Per una IOM invece metterei 4 strati da 110 o 2 da 160 e uno da 80 all'esterno. In uno stampo femmina, non dovendo carteggiare la superficie basta uno in meno, cioe` 3 da 110 o 2 da 160. Con la tecnica che spiega Giorgio, con la plastichina tesa sull'esterno, che pero` non e` applicabile su scafi "monoscocca", la superficie viene abbastanza bella e quindi si potrebbe tenere lo stesso numero di strati che si utilizzerebbero in uno stampo femmina, ma lascerei la parola a lui che ha piu` esperienza a riguardo. In ogni caso, se si tratta di una "prima realizzazione" e` meglio mettere uno strato in piu` piuttosto che uno in meno cosi` quando si carteggia la superficie non si richia di fare buchi nello scafo. La consistenza finale dello scafo poi dipende anche molto dalle forme: uno scafo con poche parti piane a parita` di tutto il resto sara` sempre piu rigido. Ciao Citazione:
Se ho capito la domanda, la risposta e` si, la coperta e` anch'essa laminata, ma si potrebbe anche fare a in legno o altro, dipende dalla forma. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | ||
29 ottobre 10, 18:45 | #70 (permalink) Top |
User |
Concordo con Claudio ( come vedi , anche se malconcio, sono tornato in acqua !!! ) nella tecnica con la pellicola gli strati da usare sono gli stessi che si userebbero in uno stampo tradizionale. Risposta per Cris 08 : purtroppo non ho foto, ancora disperse dopo un trasloco,tranne una trovata nel computer , significativa solo per il peso, di un timone di 4x22 cm completo di alberino di comando, eccola Comunque, per timoni e derive non particolarmente sollecitate, la tecnica è quella del sandwich, più volte illustrata in molte passate discussioni, secondo questo schema Volendo aumentare ancora la rigidità, con un lieve aumento di peso, al posto della balsa si può usare il ramino,legno a fibra lunga molto regolare compatto e rigido.Spero che queste note possano essere utili a qualcuno. Buon vento |
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