11 gennaio 09, 19:51 | #21 (permalink) Top |
User Data registr.: 13-05-2008 Residenza: Grosseto
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Buonasera a tutti , come sempre , molto lentamente ma procedo . Sono passato alla sagomatura della deriva ed alla successiva laminazione in carbonio . Allo stato delle cose dovrei passare alla laminazione tra qualche giorno ( sto aspettando i tessuti e la resina ) , intanto chiedo : bastano cinque strati di carbonio da 160 gr. per lato per avere una buona rigidezza ? Considerate che intendo alternare strati 0-90 con strati 0-45 , nello specifico con questa successione : 1° strato 0-90 su ambo i lati , 2° strato in nastro unidirezionale avvolto a spirale intorno alla deriva con angolazione circa 30° , 3° strato 0-90 , 4° strato ancora unidirezionale come sopra ma incrociando il precedente , 5° strato 0-90 però sovrapposto sia sul profilo di ingresso che di uscita . Laminerò anche un ulteriore pezza di carbonio in modo che stia a cavallo dell'innesto della deriva nella scassa . Queste sono le foto della deriva Le dimensioni sono le seguenti : lama mm. 420 , spessore mm. 12 , larghezza mm. 190 . Dai calcoli dovrei utilizzare circa mq. 1,00 di tessuti quindi 160 gr. di tessuti , 160 gr. di resina , peso deriva attuale come in foto 300 gr. , peso finale , credo , 620 gr. . Sicuramente , per avere una migliore laminazione ed avere un ottimo risultato per la torsione , credo che taglierò gli ultimi 3 cm. del bordo di uscita in modo da avere una rotondità più accentuata in fase di laminazione , cosa che non realizzerei con il bordo di uscita come è ora ( amico ing. aereonautico docet ) . Infatti quando avvolgerò il nastro unidirezionale o risvolterò i tessuti , il bordo di uscita tagliente complicherà le cose per quanto riguarda l'aderenza del tessuto che poterbbe restare alzato e di conseguenza andare fuori posto al momento del sottovuoto . Successivamente incollerò con resina la parte tagliata che laminerò successivamente per creare il bordo di uscita . Si accettano cmq consigli in merito . Saluti per oggi e a risentirci presto . Giorgio . |
12 gennaio 09, 11:35 | #22 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Vedo che procedi un po a rilento: Lalbero lhai poi finito? Come e quanto pesante ti e` venuto? Per la deriva mi spiace notare che hai usato una tecnica astrusa che ti ha fatto avere problemi con al sagomatura con il balsa che si e` strappato superficialmente dove era sottile e incrociava il carbonio, che ti ha fatto lavorare almeno il doppio del necessario, che pesa di piu` e che soprattutto e` molto carente dal punto di vista strutturale. Cosa ne penso , di quella tecnica, lho gia` scritto qui in questa pagina http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1233547 in particolare cosa ne penso e` in questo post http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1233547 come andrebbe fatta e` riportato qui. http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1231663 Con il bulbo che monterai dovrai reggere un momento massimo statico di circa 10 Kg per metro che sono abbastanza (se riesci a mettere 18 kg di bulbo)... Nelle strutture a guscio con carichi elevati di flessione si usa concentrare il carico flessionale sul longherone e lasciare al guscio il compito di reggere la torsione. Soprattutto nel tuo caso sarebbe molto importante avere nel punto di massimo spessore un longherone affiorante di legno un po piu` duro del balsa (ad es. obece) con dellunidirezionale digradante laminato sopra: 3-4 nastri di Carbonio da 25 mm almeno il tutto legato con del filo di Kevlar +/-45 gradi o infilato in una calza di carbonio. Cosi` facendo avresti un collegamento sicuro tra le 2 pelli. Potrebbe anche andare bene il tuo tubo di carbonio, ma dovrebbe essere affiorante contro le pelli: invece, proprio nel punto di massimo carico a taglio tu hai del balsa con dellinutile carbonio sotto. Potrei suggerirti, se vuoi perlomeno recuperare la situazione, di grattare via tutto il balsa esterno al tubo per la larghezza degli unidirezionali di carbone (25 mm) che gli andrai a laminare a riempimento e collegamento tra longherone e pelli. Citazione:
Con le 2 controsagome tagliate a filo caldo e la relativa anima interna avresti anche potuto fare tutto senza incasinarti la vita con lanima in multistrato di balsa: ti facevi lanima, le tagliavi via la zona del longherone (che ti costruivi poi a parte e incollavi allanima appena prima di laminare le pelli esterne) e poi mettendo il monofilm sulle controsagome laminavi il tutto a dovere. Per darti indicazioni sul numero di pelli e relativi orientamenti occorre sapere se intendi far lavorare il longherone o lasciare le cose cosi... perche` cambia molto... anche del doppio come numero di pelli... Il carbone da 160 e` meglio che non lo usi perche` alla fine pesa come il 200, segna di piu` la trama e tiene meno, quindi se devi ancora comprarlo tienilo in considerazione Scusami se sono cosi` critico ma se mai faremo meeting con i francesi vorrei continuare a vedere le barche italiane funzionare alla grande e quelle francesi continuare a spaccarsi appena arriva un po daria... Un po di sporco nazionalismo ogni tanto ci vuole! Ciao
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10 dicembre 09, 13:33 | #23 (permalink) Top |
User Data registr.: 25-09-2007 Residenza: Firenze Valdarno
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Ciao Giorgio,ero curioso di sapere se avevi finito questo bel modello, magari metti qualche altra foto, e dato che sei di Grosseto potresti aggregarti a noi nelle prossime regate del campionato che organizzeremo Ci sta anche di conoscersi, dato che circa 4-5 anni fa venivo a fare le regate a grosseto nel laghetto di quel parco che non ricordo come di chiama Fammi sapere Ricca
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11 dicembre 09, 12:27 | #24 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-04-2008 Residenza: Brescia
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"Le dimensioni sono le seguenti : lama mm. 420 , spessore mm. 12 , larghezza mm. 190 . Dai calcoli dovrei utilizzare circa mq. 1,00 di tessuti quindi 160 gr. di tessuti , 160 gr. di resina , peso deriva attuale come in foto 300 gr. , peso finale , credo , 620 gr." Ciao a tutti. leggo il dimensionamento di questa pinna. non ho (ancora) esperienza sui modelli RC ma solo su barche vere (nello specifico catamarani). Se penso che una deriva da cat classe A, lunga 120 cm, corda 16 cm spessore 9-10% della corda, che va su una barca che naviga in tutte le condizioni, onda etc, etc, su un mezzo che pesa 75 kg + una persona ha un peso di 850 - 1100 gr, non è forse un po esagerato un peso di 620 gr? saluti Emanuele |
11 dicembre 09, 19:05 | #25 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Forse la deriva di un catamarano che è 16 mm di spessore ha una rigidezza solo grazie a quello più che doppia. Soprattutto deve solo reggere i carichi dovuti alla funzione antideriva ma non anche la flessione data da 20 Kg di piombo (magari senza flettere troppo). Ciao
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11 dicembre 09, 19:49 | #26 (permalink) Top |
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Pentex il paragone non mi sembra calzante la deriva di GiorgioL deve reggere un bulbo di 18 Kg e non è poco anche se su una lunghezza libera ridotta. Penso però anche io che i 650 gr dichiarati siano un pò troppi e ciò è in parte dovuto all complessità della concezione e in parte al fatto che in un progetto di quella mole non è stata avvertita la necessità di andare a guadagnare 100 grammi su questo componente . Forse migliore sarebbe stata una cosa come descritta nell'allegato, in base al principio di mettere il materiale dove lavora saluti Giorgio/ |
15 dicembre 09, 20:40 | #27 (permalink) Top |
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Buonasera a tutti , leggendo solamente oggi i vs post rispondo un poco in ritardo . Per Pinolo ; il modello non è purtroppo ancora finito causa intensi motivi di lavoro durante quest'anno , infatti il mio ultimo post è di Gennaio 09 e da allora non ci ho più potuto lavorare . Non credo che ci siamo mai incontrati , poichè a quell'epoca non avevo ancora nessun modello , cmq il posto che dici è il laghetto del Velodromo di via Giotto a Grosseto . Per le regate possiamo vedere quando ho finito il modello . Per Pentex ; ti posso dire che nel frattempo ho rivisto completamente il metodo costruttivo , adeguandolo a quello suggerito da ClaudioV nel post del 12 Gennaio , infatti ( ci sto lavorando in questi giorni e presto posterò delle foto ) ho preparato una deriva con anima in polistirolo e longherone in legno rivestito con carbonio con alle estremità le due barre filettate inox per il bulbo e coperta . Con questo sistema , a conti fatti , avrò una deriva del peso di circa 550 gr. contro i circa 750/800 della precedente . Inoltre sono giuste le osservazioni di ClaudioV e Giorgio7 riguardo alla poca differenza di peso tra la deriva di un AC10 e un cat classe A , infatti quella del cat deve solamente reggere lo scarroccio ed è in questo aiutata molto dallo scafo ( pertanto può essere anche leggera xchè ha dentro poca fibra o carbonio ), la deriva di un AC10 , lunga sotto scafo solo 41/42 cm. , deve reggere a flessione un bulbo di circa 18 kg. e quindi il peso può tendere all'abbondante . A questo riguardo , tanto per fare un paragone e validare la tesi della leggerezza che può avere una deriva di un cat , ricordo di aver riparato una volta una deriva di un Hobie Cat 18 e dentro se non ricordo male il longherone era semplicemente un pezzo di legno affogato nella schiuma di poliuretano a sua volta stampata in un guscio di fibra di vetro ed epoxi . Cmq la cosa bella in tutto questo è che comincio ad avere un poco di tempo per riprendere la costruzione del mio AC10 , spero di postare presto alcune foto dei lavori . A presto . Giorgio Laurenti . |
16 dicembre 09, 10:25 | #28 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-04-2008 Residenza: Brescia
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| robustezza deriva
ciao a tutti. sui cat, quando scuffi, per raddrizzarla ci devi salire sopra (dall'altra parte hai un albero da 9 metri con vela da tirare fuori dall'acqua). Quindi non hai solo da tenere conto dello scarroccio.quando fai un salto fuori dalle onde, altro che il carico di un bulbo da 18 kg.... Cambiando barca, su un cat Formula 20 da 170 kg, sulla deriva lunga 155 cm. (spessore 24 mm - Naca 0012) per raddrizzarla ci salivamo sulla punta in due persone....e fletteva forse 20 mm, il peso era di 2800 gr. ...... pertanto insisto sulla mia idea.....pesano troppo le vostre pinne (certo finchè cui mettere dento il polistirolo a fare da anima dovete compensare con le pelli, etc. etc.). Preciso che non voglio polemizzare ma cercare di capire....anche io mi appresto a fare lo stampo di deriva e pinna per IOM e di sicuro verranno stampate cosi: pelle in tessuto di carbonio orientato a 45 gradi - unidirezionali carbo - anima in resina epoxy auto-schiumante da 170 kg/mq che, senza andare a tribulare tanto mi riempiono il tutto e mi incollano le stratifiche. Buon lavoro! Emanuele |
16 dicembre 09, 12:22 | #29 (permalink) Top | |||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Citazione:
Citazione:
in prima approssimazione la rigidezza va con il cubo dello spessore: 10^3 = 1000 per 20 Kg di bulbo con 50 cm di braccio 16^3 = 4096 cioe` 4 volte di piu` per 70 Kg di peso raddrizzante alla scuffia per meno di 1 metro di braccio di leva 24^3 = 13824 cioe` 13 volte di piu` per 150 Kg di peso raddrizzante alla scuffia per circa 1 metro di braccio di leva La sollecitazione max a flessione il cat la prende quando raddrizzi dalla scuffia e quindi a barca pressoche` ferma: quindi e` quasi un carico statico e sarebbe dimensionabile solo per "robustezza" e non per rigidezza. I 20 Kg di bulbo della AC/10 sono un carico dinamico in navigazione e quindi e` meglio dimensionarli a rigidezza e non a robustezza, altrimenti il bulbetto lungo 60 cm potrebbe anche anche incominciare a vibrare mandano in torsione/flessione tutta la deriva che si comporterebbe come un budino molle ...e mettere un'anima dura spessa 9 mm non aiuterebbe molto in quel caso. Invece per quanto riguarda una deriva di una IOM il giochino e` molto piu` facile perche il bubo e` molto piu` leggero, comunque una sola pelle di carbonio da 200 messo con trama a 45 gradi a mio parere non e` sufficiente a meno di avere un'anima super strong: facci sapere come va a finire. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 16 dicembre 09 alle ore 12:26 | |||
16 dicembre 09, 14:29 | #30 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-04-2008 Residenza: Brescia
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| deriva
si Vi terrò informati. Mi interessa vedere cosa ne posso ricavare anche perchè la pinna del mio IOM, con la struttura interna fatta di cannucce (si quelle delle bibite) incollate non è che mi piaccia molto.... Emanuele |
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