22 maggio 08, 17:48 | #11 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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mandami una mail e te lo spedisco. Ciao
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24 maggio 08, 16:26 | #12 (permalink) Top |
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grazie Claudio V email ricevute avrei sottomano i disegni di una luna rossa di 23,8metri ITA45 potrei scalare questi e modificarne i dettagli per 230cm trovando i giusti centraggi per idrodinamica AC10 ma non corrisponderebbe ai regolamenti 2002 essendo del 2001? cioè non rientrerebbe negli scafi che potrebbero regatare nelle prossime edizioni inscala ? |
24 maggio 08, 16:58 | #14 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Ma, come ho detto prima: la AC/10 e il regolamento non centra niente con le riproduzioni in scala. Non basta /serve copiare nessuna barca perchè non esistono disponibili disegni di dettaglio tali da farti costruire una barca in stazza copiando. Non ci sono limiti sulla lunghezza fuoritutto: devi farti le verifiche geometriche richieste a regolamento, poi puoi dipingerla o farla sembrare quel che ti pare, anche un classe J, se riesci a farlo entrare in stazza.
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25 maggio 08, 12:38 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 13-05-2008 Residenza: Grosseto
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Buongiorno a tutti , intanto che aspetto che tutte le rotelle del mio cervello si mettano a girare per il verso giusto ( è domenica ) vi posto alcune foto circa la realizzazione della deriva Allegato 66799 Allegato 66801 dati i carichi che deve sopportare ( bulbo da circa 18 kg. ) ho pensato di realizare una tavoletta in composito con struttura a sandwich in carbonio e schiuma ad alta densità AIREX da mm. 3 per uno spessore totale di mm. 12 . Come si nota dalle foto ho incollato le due centrali con uno strato di vetro 80 gr. e resina epoxi in quanto nell'asse di mezzeria una struttura a doppio T ( è il concetto con cui lavora un sandwich ) non ha carico ma solo un punto di transizione , mentre le due esterne sono state laminate con uno tessuto di carbonio da 200 gr. . Si vede chiaramente nella tavoletta finita la disposizione dei tessuti e la rigidezza che ha già ( barattolo di vernice da kg. 1 ) Allegato 66802 Allegato 66803 Allegato 66804 Risposta a Risingstar ; il regolamento delle AC10 non prevede che tu non possa utilizzare un modello lungo 250 cm piuttosto che 240 o 260 , che tu possa avere una superficie velica di mq. 3,00 invece che 3,50 , oppure una chiara ispirazione ad un modello tipo Azzurra . Il regolamento facendo riferimento ad una formula di rating ( L + 1,25 * radq S - 9,72 * radc DSP ) / 0,679 , che poi è la stessa delle ACC reali solo modificata nella parte del dislocamento ( 9,72 invece che 9,80 perchè tali scafi sono stazzati in acqua dolce e non in mare come i veri ) ti mette in condizioni di studiare la forma , i pesi ed i piani velici che tu preferisci , cercando di farti interpretare al meglio per le tue conoscenze il regolamento , inoltre vedrai che applicando le misure date dai vari parametri che si devono rispettare , per forza ti porta a realizzare una forma molto simile ad un ACC . Non so se tu hai veduto il progetto AC10 di ClaudioD , confronta le misure di tale scafo con quelle del mio che allego qui sotto e vedrai che molte non sono uguali , ma in fondo si arriva tutti e due molto vicini alla misura 24,000 del rating : MWL 185,6 ALM 10,0 FLM 7,5 LBG 203,1 Catena di prua 26,4 Catena di poppa 35,7 S 300 dmq DSP circa 24 kg. LFT scafo 257 cm. Adesso credo che dovrei andare a pranzo xchè il molto scrivere mi ha messo un certo appetito . A risentirci presto . Giorgio . Ultima modifica di giorgio laurenti : 05 gennaio 10 alle ore 15:50 |
26 maggio 08, 00:39 | #16 (permalink) Top |
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per lo scafo Ac10 ci vorrà un pò prima che mi metta a progettare le carene , intanto attendo l'ispirazione ... qualcosa come idee e spunti per ora si trovano , come dice un mio amico , prima di progettare lo scafo lo devi ideare e avere già in mente quel che vuoi fare ed è la teoria di sempre sono al lavoro su i classe 2m varata new zealand sto passando ad altri scafi cercando dei pescaggi diversi e diversi materiali per altre occasioni. |
29 maggio 08, 16:32 | #17 (permalink) Top |
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Tanto per andare avanti con i lavori mi sto dedicando alla laminazione dei gradini in polistirolo che ho realizzato sul master , che come vi avevo detto servono per un duplice scopo . Primo scopo : dato che il primo scafo lo intendo realizzare direttamente dallo stampo maschio , il gradino mi consente di avere del tessuto laminato verso l'esterno che , creando un risvolto ortogonale alle murate , fa si che il bordo libero conservi una rigidezza affinchè durante la realizzazione dell'appoggio della coperta siano rispettate le giuste larghezze dello scafo ( in seguito cmq posterò foto in merito ) . Secondo scopo . sperando che la barca sia abbastanza veloce , con tale gradino posso realizzare tranquillamente lo stampo femmina per fare altri scafi . Di questa parte non ho ancora foto , conto di rimediare quanto prima . Sto inoltre pensando alla realizzazione dell'albero secondo il giusto schema di ClaudioD , sono solo indeciso se farlo divisibile o in unico pezzo , considerando che tra sopra e sottocoperta è una sventola di circa 350 cm. . Al proposito cerco suggerimenti sul sistema e posizione di innesto . Adesso devo lavorare , perciò vi saluto ed a presto . Giorgio . |
31 maggio 08, 19:25 | #18 (permalink) Top |
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Rieccomi dopo un pomeriggio passato a fare qualcosa . Intanto vi posto le foto del gradino laminato sul master come già detto adesso manca la rifilatura ed uno strato di vetro 80 gr. su tutto il master e poi levigare . Vi avevo già postato le foto della tavoletta per la deriva , però non avevo ancora realizzato il sistema di fissaggio deriva-bulbo-scafo . Per tale sistema, dopo notti insonni , ho optato per il tubetto in carbonio passante diametro interno 6 mm. , nel quale troverà alloggiamento la barretta filettata M6 inox che renderà il gruppo deriva-bulbo interamente divisibile . nel proseguio documenterò anche questa fase . Intanto si vede chiaramente il canale realizzato con la fresa di larghezza 8 mm. nel quale è stato resinato il tubetto in carbonio . La prossima operazione sarà la sagomatura del profilo della deriva , il taglio a cuneo della testa ( si vede già disegnata la probabile forma ) e la realizzazione di due inserti nella zona di contatto con il bulbo in modo da creare un accoppiamento più preciso e resistente . Per oggi che è sabato mi sembra già abbastanza , vi saluto xchè ho un certo programmino per la sera ; in prima serata .... , ..... poi , , . Speriamo bene !!!!! A presto . Giorgio . |
18 ottobre 08, 17:49 | #19 (permalink) Top |
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Ciao ragazzi , dalle mie parti si dice che " chi non muore si rivede " , pertanto se sono ancora qui ...... . Spero che da questo momento possa avere un po più di tempo per la realizzazione del mio modello AC10 , infatti noto con molto dispiacere che il mio ultimom post è del 31 Maggio u.s. . Vi avevo lasciato con una domanda circa la realizzazione dell'albero , se in due od in unico pezzo . Nel frattempo mi sono risposto da solo ( della serie " fatevi una domanda e datevi una risposta " ) , optando per il pezzo unico . Grande rigidezza , miglior controllo della flessione longitudinale , di contro un maledetto casino per portarlo in giro con l'automobile ( fortuna che ho un familiare ) . Come dicevo , il pezzo unico è decisamente migliore del due pezzi per ovvi motivi , infatti non essendoci punti di giunzione la flessione sarà omogenea e non viziata dalla maggiore rigidezza data dal punto di innesto , inoltre anche la realizzazione è un poco più semplice xchè non ci sono baionette ed innesti da realizzare che , dopo tutto , sono anche un probabile punto di rottura in un'albero di tali dimensioni , a patto di realizzarle molto robuste e di conseguenza con abbondanza di peso . Praticamente si incollano due tubi di carbonio alle estremità di un'anima in schiuma poliuretanica , nel mio caso quello che si vede è da 13 mm. di diametro ed è quello anteriore , il posteriore sarà da 10 mm. , mentre l'anima è di spessore 15 mm. ( per soddisfare le quote di regolamento ) e larga 20 mm. per poter avere un albero da almeno 40 mm. di larghezza . La canalina per l'inferitura della randa sarà realizzata con un tubo in carbonio da 6 mm. a cui sarà fatto il taglio per la sede dell'inferitura . Per oggi mi sembra abbastanza , a risentirci presto . Ciao , Giorgio . |
05 dicembre 08, 18:22 | #20 (permalink) Top |
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| costruzione albero
Come volevasi dimostrare, , la prima idea normalmente viene scartata . Infatti dopo aver pesato l'anima ed accorgendomi del suo peso quasi esagerato ( ben 170 gr. ) ho ben pensato di rifarla , xchè se faccio la somma del tubo in carbonio anteriore (300 gr.) , l'anima (170 gr.) , il tubo in carbonio posteriore (100 gr.) sono già a 570 gr. , le varie stratificazioni in carbonio , la resina , le crocette ed il sartiame , il buttafuori del paterazzo , credo che arriverò a kg. 1,00 di peso che mi sembra eccessivo . Tutto questo per dire che ho pensato ad un altro sistema che consiste nel realizzare degli spessori in Termanto da 1,5 cm di spessore ( densità 80 kg/mc ) lunghi circa 10-12 cm , che sarano incollati ai tubi in carbonio , intervallati da spessori in schiuma di poliuretano di densità 25 kg/mc . Ho scelto questa soluzione xchè se avessi usato solo la schiuma da 25 kg/mc come anima tra i tubi in carbonio credo che con forti sollecitazioni si sarebbe schiacciata provocando la delaminazione dell'albero . Con i pezzi di Termanto da 80 kg/mc sicuramente non avrò problemi di schiacciamento e quindi di delaminazione . Seguono foto : Nelle successive foto si vede il tubo anteriore incollato ed i pezzi in poliuretano da 25 kg/mc . Successivamente i pezzi in poliuretano ( verdi ) saranno spianati con tampone e carta vetro al pari di quelli marroni ( sono già alla dimensione giusta ) e sarà realizzata una sella per l'appoggio e incollaggio del tubo posteriore . Ricordo che questo post non è solo per illustrare la costruzione della mia barca , ma sarei lieto se qualcuno intervenisse con consigli e discussioni sull'avanzamento dei lavori . Mi fa sempre piacere confrontarmi per cercare di fare sempre meglio . A risentirci presto . Giorgio . |
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