28 marzo 08, 00:37 | #44 (permalink) Top |
User | Richiesta notizie
Quele e' lo stato delle modifiche? Avete qualche risultato? I miei amici sono molto interessati. Abbiamo trovato lo spazio (10 yards) e abbiamo un motore da 20 Hp - può andare bene? Meglio uno piccolo elettrico da 1 KW? Se avete le modifiche potete appuntare i disegni? Grazie! Paddy |
14 aprile 08, 03:03 | #45 (permalink) Top |
User | Modifiche Vasca
Riprendo solo oggi il discorso lasciato in sospeso perché le modifiche alla vasca mi hanno preso molto più tempo del previsto e sono state molto più sostanziose ecco il nuovo schema : in sintesi : - vasca allungata di 30 cm per allontanare il motore dalla curva e favorire lafflusso dellacqua allelica - guida flusso calcolati e sagomati per avere una distribuzione più uniforme della velocità nel senso della larghezza della sezione - 4 diaframmi antiturbolenza ( sono il risultato dinnumerevoli prove e tentativi ) il più efficace è quello in alveolare con maglia da 0,7 cm e spessore 5 cm - riduzione della profondita del canale di prova per avere una velocità acqua più bassa nella zona dei diaframmi - per la resistenza dei diaframmi tutta la zona dallelica al canale di prova va in pressione perciò ho allungato il tubo e chiuso a tenuta la curva e i diaframmi Questultimo punto costituisce il limite maggiore, al massimo posso raggiungere una velocità di 1 m/sec se si supera la vasca scoppia ( mi è successo 2 volte ) la sovrapressione è di circa 30 cm di colonna dacqua. In queste condizioni il flusso nel canale di prova è quasi perfetto a bassa velocità, la turbolenza naturalmente cresce allaumentare della velocità mantenendosi però a livelli accettabili che consentono letture della resistenza allavanzamento ripetibili e quindi valide. Tutto ciò , rigraziandoli per linteressamento, per rispondere a Paddy e a quelli che mi hanno mandato e-mail chiedendo info e disegni In questi giorni ho cominciato a fare misure su tre scafi molto diversi per vedere cosa ne viene fuori, metterò tutto in rete e se vorrete commenteremo insieme per arrivare ad una conclusione sulla validità o meno dello strumento vasca artigianale. A presto e saluti a tutti |
20 aprile 08, 03:00 | #46 (permalink) Top |
User | RISULTATI e CONCLUSIONI
Finalmente sono riuscito a fare tutte le prove e le misure necessarie per arrivare a delle conclusioni argomentate. Poiché uno dei dubbi più forti che avevo concerneva la possibilità di valutare le differenze tra gli scafi , ho preso dallo scaffale tre vecchi manichini molto diversi tra loro come linee dacqua , posizione del baglio max ecc. ma con la stessa lunghezza e dislocamento. Per favore non guardatele come barche , era roba fatta anni fa quando mi diverivo a valutare soluzioni estreme. FN e FR hanno sezioni rigorosamente semicircolari mentre MM ha una sezione ad U con fianchi quasi dritti. Solo FN è poi diventata una barca, brutta, ma che non andava neanche male. Insomma mi sono sembrate adatte allo scopo di valutare lo strumento vasca . La velocità max delle prove , come ho detto nel post precedente, è stata di 1 m/sec; ogni pallino del grafico è la media di 30 letture del valore di resistenza a quella velocità. I tre tracciati sono le curve che meglio approssimano i valori sperimentali Cosiderazioni: Al disotto di 0,50 m/sec la resistenza allavanzamento è cosi piccola ( intorno ai 10 gr ) che le differenze sono quasi inapprezzabili anche in scafi molto diversi come questi. ma in acqua si vedrebbero eccome ! A velocità superiori le differenze diventano maggiori, comè logico, e diventano apprezzabili, ma non scordiamoci che ogni valore riportato nel grafico è una media tra valori oscillanti , a bassa velocità in un intervallo di 3 gr , ad alta velocità in un intervallo di 18 gr. Se riportassi in grafico le bande di oscillazione delle letture dei tre scafi, si vedrebbe come in buona parte sarebbero sovrapposte. La causa di tutto ciò è sempre la turbolenza del flusso che nonostante tutte le modifiche e i diaframmi inseriti persiste e naturalmente peggiora allaumentare della velocità. Infine, come si vede dal grafico, non sempre ho potuto fare le misure di resistenza alla stessa velocità perché la manopola del gas di un fuoribordo non consente regolazioni fini mentre data la pendenza delle curve la costanza della velocità è indispensabile per confronti attendibili. Conclusione Non credo che uno strumento come quello che ho costruito possa risolvere i dubbi di un progettista, come speravo, quando si tratta di valutare qualche mm di differenza dimmersione max o una variazione nella dislocazione dei volumi che sposta il CC statico di qualche cm. o Anche se non quantificate le differenze tra i tre scafi provati erano già intuibili studiando i soliti parametri che si guardano disegnando una barca senza bisogno delle prove in vasca. A maggior ragione avendo sostenuto, anche con una certa passione, lesperienza che stavo facendo dovevo darvi conto dei risultati a cui sono giunto se non altro serviranno a coloro che mi hanno chiesto disegni costruttivi come Paddy e i suoi amici inglesi a cui dico : Calma e gesso ragazzi ClaudioD preparati a spiegare anche questo modo di dire e vediamo come te la cavi. ClaudioV avrei voluto parlarne a Verona se fossi riuscito a venirci , come vedi mi fermo molto prima di affrontare i sofisticati problemi di cui parlavi. . A tutti come suol dirsi Grazie dellattenzione |
20 aprile 08, 10:35 | #47 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
Messaggi: 1.410
|
Giorgio, tutto molto interessante, se si potesse avere una veduta laterale dei tuoi modelli, aiuterebbe a capire meglio. Comunque sia, per il momento e secondo me, si conferma che la forma simmetrica é quella che offre mediamente meno resistenza a varie velocità. Introduco i grafici presi da un libro e dai quali si puo' vedere che le tue prove sembrano coincidere : Per cui, combinando i vari diagrammi si potrebbe dire che uno scafo simmetrico con un coeficiente prismatico intorno a 0.60 é quello che offre meno resistenza man mano che la velocità aumenta. Dalle mie osservazioni credo di poter assumere che gli scafi usati nella AC sono di tipo "wedge e con un CP superiore a 0.55/0.56. Il "cod" é la testa di merluzzo, che offrela più bassa resistenza a bassa velocità ed assomiglia alla forma MM Non so cosa siano le tue intenzioni future, ma ti ringrazio per tutto lo sforzo fatto. In quanto alla formula "calma e gesso" gli inglesi che praticano lo snocker dovrebbero sapere cosa vuol dire. Un gran "Bravo" Ciao ClaudioD Ultima modifica di claudioD : 20 aprile 08 alle ore 10:40 |
21 aprile 08, 09:27 | #48 (permalink) Top |
User | INFO ulteriori
Ciao ClaudioD, ero sicuro che mi avresti chiesto più info sugli scafi usati; purtroppo i progetti completi sono andati distrutti nellincendio del mio computer che ha coinvolto anche buona parte dell archivio cartaceo oltre linformatico. Ho preparato questo sperando che ti sia sufficiente. Grazie per i grafici inseriti mi fa piacere che il lavoro fatto sia confermato; mi sfugge il senso fisico del parametro V / radice di L, lo conosci? Non si legge la nota al terzo che probabilmente me lo renderebbe più compresibile. Il problema più urgente per me ora e farmi una barca perché, a ottobre, ho fatto lerrore di vendere le mie due M. Sono tentato di abbandonare le M e di farmi il tuo Sui 100, intanto ho deciso di farne il manichino e , visto che la vasca cè , se trovo la voglia ( confesso che siccome speravo di più un po di frustrazione mi è rimasta addosso ) lo metto in acqua e faccio il grafico R/V. Mi ero scordato di dire che lo strumento per la velocità funziona benissimo e di ringraziare Francescob, è grazie ai suoi suggerimenti che mi sono divertito in questo periodo. Saluti |
21 aprile 08, 13:21 | #49 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
Messaggi: 1.410
|
Ciao Giorgio, in parole semplici, la V radice di L é semplicemente il grado di velocità' relativa della barca 'D' Un valore di 1 equivale alla velocità della barca quando l'onda é lunga quanto la linea di galleggiamento della stessa, mentre si usa una velocità di 1.2 per definire la velocità critica di una barca oltre la quale non potrebbe andare salvo planning. La relazione tra la lunghezza al galleggiamento e la velocità della barca é il grado di velocità D = Vb / radice LWL Supponiamo un D = 1.1 che é una bella velocità e che la LWL sia di 1.20cm avremo una velocità barca : Vb = D x radice LWL dove radice di 1.20 = 1.095 per cui Vb = 1.1 x 1.095 = 1.204 m/s oppure 4.337 km/h Vedo quindi la diversità di forme. Grazie per averle messe. Alla velocità di 1m/s hai una differenza tra due modelli sostanzialmente diversi MM et FR di circa 40 grammi di resistenza il che non é tracsurabile se si potessero vedere delle differenze inferiori come é il caso per lo scafo FN e MM di circa 10grammi alla stessa velocità Supponendo due modelli simili in forma credi che si potrà notare una differenza del valore di resistenza tale da discriminare due scafi ? a quanto stimi la tolleranza di errore relativo ? Mi fa piacere che tu sia propenso a fare un AC20, se poi il mio Alinghi ti piace, il piacere sarà doppio. Un saluto e ancora complimenti per il grosso impegno che hai messo in questo lavoro. ClaudioD Ultima modifica di claudioD : 21 aprile 08 alle ore 13:27 |
23 aprile 08, 01:47 | #50 (permalink) Top |
User |
Ciao ClaudioD , ho posto forse male io la domanda, le relazioni matematiche mi erano note io parlavo del senso fisico del parametro, ma è un discorso quasi metafisico e qui rischio di annoiare tutti , ne parleremo unaltra volta magari in privato.Per il resto ho messo in grafico le bande di dispersione dei risultati che ho mediato e vedi come si sovrappongono; è questo che mi lascia perplesso sulla possibilità di confrontare scafi simili. Allora basta con le seghe mentali farò due manichini con le sez. maestre che ho disegnato ma con tutto il resto il più possibile simile al tuo SUI 100 poi in vasca vedrò se si apprezzano differenze. Piuttosto se i valori di resistenza allavanzamento sono come quelli misurati e quindi vanno da qualche grammo a 150 200 gr alla velocità critica non è molto più importante il piano velico ? Questo dicevo nelle ultime 4 righe del post che ha aperto questa discussione : Concludo con unaffermazione : più lavoro sugli scafi e più penso che una barca competitiva lo deve molto di più alle vele che al resto, nel senso che un ottimo scafo con vele scadenti fa una barca scadente mentre uno scafo mediocre con ottime vele può dare delle soddisfazioni. Allora qual è il senso di affannarsi sulle forme, su pochi cm di superficie bagnata in più, o peggio sulla cura quasi maniacale con con cui lucidiamo uno stampo o una carena se tutto ciò può influire solo per pochi gr mentre la spinta di buone vele è molto maggiore ? Mi si dirà :Giorgio chiarisciti le idee finora hai rotto i cabasisi sugli scafi e improvvisamente te ne vieni fuori con le more di gennaio delle vele ( ClaudioD preparati cè Paddy in aguato ) . No non è così , è che finora non sapevo mettere un valore numerico dopo la R di resistenza e mi sembra che in tutta la discussione nessuno labbia fatto. Almeno una cosa forse è assodata . ciao Ultima modifica di giorgio7 : 23 aprile 08 alle ore 01:51 |
Bookmarks |
| |
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Commenti | Ultimo Commento |
Forse Off-Topic: bilancia "di precisione" | Ivanover | Aeromodellismo Progettazione e Costruzione | 10 | 14 dicembre 06 12:08 |
forse dovevo postare qui("lipetta" 5#4 dispettosa) | Fulvio76 | Batterie e Caricabatterie | 13 | 25 luglio 06 13:06 |
Aeromodellismo e "soldato Jane"- forse pettegolezz | fai4602 | Aeromodellismo | 2 | 17 settembre 04 22:00 |