VASCA NAVALE "fai da te", forse

[staudacher300]

Cortesemente smettiamo di stuzzicare, é pur sempre sempre possibile usare il tasto "ignora" volendo.
Grazie.

[luca71-5]

Non riesco a trovarlo il tasto ingnora . Dove si trova ?? Vorrei evitare la visualizzazione sul mio monitor di interventi sgradevoli ma non riesco a farlo prima di averli letti .
Se fosse possibile inserire un filtro anti rompicoglioni sarei disposto anche a pagare !

grazie

[claudio v]

Originalmente inviato da luca71-5

Non riesco a trovarlo il tasto ingnora . Dove si trova ?? Vorrei evitare la visualizzazione sul mio monitor di interventi sgradevoli ma non riesco a farlo prima di averli letti .
Se fosse possibile inserire un filtro anti rompicoglioni sarei disposto anche a pagare !

grazie

Booono, statte bono.

Pensa al bel casino della vasca per le prove. E' tutto il giorno che cerco 5 minuti per scrivere e non li trovo.

Il problema è molto complesso e articolato. Non me ne vogliano gli appassionati che si divertiranno a farsi una piscinetta motorizzata per fare prove, ma credo che sia veramete difficile tiraci fuori qualche informazione utile.
Premetto che non ho mai fatto prove in vasca, ma ho cercato di leggere tutto quello che ho trovato a riguardo. In compenso ho partecipato come osservatore (molto) interessato ad alcuni test in galleria del vento e soprattutto alla fase di allestimento. Diciamo che avevo un'amico che ci lavorava e una volta, tanti anni fa, per delle prove di Calibrazione ci abbiamo infilato dentro un aliante modello di 3 metri circa.

Pur con una galleria super e gli strumenti adatti, i risultati sono stati... sconcertanti: rendimenti e efficienze talmente fuori da quel che potevamo misurare "dal vivo" da capire al volo che qualcosa non tornava.
La causa più probabile era la microturbolenza del flusso che complice le basse velocità e le dimensioni ridotte "perturbava" un po' i risultati.

Ora qui abbiamo dei grossi problemi sia di turbolenza del flusso (che può incidere sul risulto finale anche in maniera disomogenea) e poi di settaggio di prova, sia per qaunto riguarda il "condotto" sia per "vincolo" dello scafo.

Ora devo scappare: il seguito domani sorry

ciao ciao

[rivetto]

Originalmente inviato da luca71-5

Non riesco a trovarlo il tasto ingnora . Dove si trova ?? Vorrei evitare la visualizzazione sul mio monitor di interventi sgradevoli ma non riesco a farlo prima di averli letti .
Se fosse possibile inserire un filtro anti rompicoglioni sarei disposto anche a pagare !

grazie

Sottoscrivo in pieno e chiedo al moderatore di dirci dove di strova questo pulsante, in modo da evitare la comparsa di messaggi come quello citato.
Non sarebbe anche il caso di richiamare al rispetto delle regole del forum? Mi pare che la provocazione, le minacce ed il turpiloquio siano vietate.

[giorgio7]

Il messaggio che segue queste poche righe l'avevo scritto stamani presto quando eravamo fermi a 5 post tutti di Francescob e ClaudioD ai messaggi seguenti risponderò non appena possibile.Grazie comunque a ClaudioV eLuca71-5. Ecco il messaggio :

Confrontarsi con altri è utilissimo e ringrazio ancora per darmene la
possibilità , rispondo a entrambi. Questa vasca nasce con un peccato originale
dovuto alla preoccupazione di dover muovere grosse Q d’acqua da cui sezioni
contenute al massimo.
1-) Risolto il problema dei volumi con l’idea del fuoribordo sono rimaste le sezioni troppo
contenute,in particolare nel canale di prova; provvederò seguendo le indicazioni


2 - ) Architettura generale della vasca : pur capendo l’idea di suddividere la potenza su più eliche ( che non ho) credo che un unico canale sia più facilmente gestibile, se ci aggiungete un po’ di pigrizia l’ idea di buttare all’aria tutto e ricominciare da capo non mi fa felice. Claudio ,2 anni fa ho
provato la vasca circolare sfrattando i bimbi dalla loro piscina ( 4,5 m di diametro ) facendo al centro un’isola in blocchi di cemento si cui alloggiava un motore a 24 volts che muoveva un braccio contrappesato l’ estremità del quale ( 2 mt di raggio ) trainava il modello . Far girare una roba così anche a solo 1 m/sec dava non pochi problemi pensa all’inerzia di un M in assetto con i suoi 4500 gr. , con la forza centrifuga che lo mette di traverso rispetto all’acqua . Dopo 15 g ho restituito il tutto, con grandi applausi, agli unici aventi, per età, il diritto di giocarci . FINE
3 - ) Deflettori del flusso ,avete senz’altro ragione guardate il disegno finale in cui raccolgo
tutte le modifiche al momento decise; come materiale avrei in mente quelle lastre in policarbonato
con dentro lana di vetro che hanno i ferramenta : sono flessibili con sp di 0,4-0,5 mm.
4 - ) Ammortizzatori della turbolenza , stamani non resistendo ho rubato il setaccio più grosso che ho trovato in cucina e l’ho provato ,effetto notevole senza neanche troppa resistenza ed era un setaccio a maglia molto sottile. Bravo Francesco. Si tratta di decidere le dimensioni della maglia
e dove metterli lo stesso vale per i diaframmi in alveolare , non difficili da realizzare sempre in policarbonato . Nel disegno prime ipotesi.
5 - ) Misura della resistenza . Premesso che si tratta di forze modeste, ma in un ampio range, da qualche gr ad alcune centinaia alle alte velocità, anche io ero partito dall’impiego di una molla,
proprio come da disegno, che ho poi abbandonato per la difficoltà di trovare un’unica molla che rimanendo in campo elastico ( linearità nella proporzione tra forza e deformazione ) coprisse tutto il range.Senza andare su bilance dinamometriche costose, col sistema fotografato si apprezzano anche 0,25gr fin eccessivo. Ricordiamo cmq che carene, molto diverse ad occhio e come prestazioni, se confrontate misurando hanno differenze numericamente piccole della resistenza. Se non si arriva a fare misure valide cade tutto il discorso
.
6 - ) Misura della velocità : dopo aver provato con gli strumenti della barca e dell’eco troppo
poco sensibili oggi cronometro ma è una gran rottura. Suggerimenti ? Un anemometro ?
Concludo : prove da fare tante ,confronti , barche in assetto e sbandate a vari angoli, incidenza
del dislocamento, finitura superficiale cioè rugosità – argomento che appassiona Claudio a proposito BRAVO tu mi capisci no? – ecc..
Ciao a presto. Giorgio

[claudioD]

Giorgio,
bel lavoro !
Aspettero' dei riscontri fatti con dei modelli.
Avevo comperato anni fa un Speedwatch per il Dragone fatto dalla JDC :
Our products
Simili instrumenti sono usati dai surfers, prova a vedere con Ciccio59.
Ciao
ClaudioD

[staudacher300]

Dunque, per ignorare del tutto un utente ed i suoi messaggi basta clickare sul suo avatar e quindi su "aggiungi xxxxxxx alla tua lista ignorati".
Per ciò che riguarda turpiloquio ed affini segnalando col tasto triangolo e non in mp il post incriminato, la cosa verrà vagliata dall'intero staff.

[francescob]

Ciao Giorgio,
Allora...anche la bilancia dinamometrica da risultati in digitale e alla terza cifra decimale.

Per la velocità....gli anemometri "ruspanti" sono poco precisi....ti prendi due riferimenti e cronometri un pezzetto di legno che si muove sull'acqua....dividi lo spazio per il tempo e sei ok..se la tua piscina è lunga 3 m e cronometri 2 secondi, fai 3/2 ed hai già la v....è di sicuro piu' preciso dell'anemometro perchè questi sotto i 3/4 m/s non danno risposte corrette.
Essendo le velocità basse, lo spazio elevato e il tempo abbastanza preciso, gli errori tendono ad essere annullati.

Le reti antiturbolenza bastano quelle 3 a monte del modello....a maglie sottili solamente.
A valle del motore bastano invece solo le paratie verticali...senza reti e altro...gli alveolari prima e dopo la "curva" non servono....

In pratica:
-paratie verticali a valle del motore
-A valle della curva che immette nel canale del modello ci metti in sequenza: rete sottile-alveolare (da 2 cm massimo) - altre 2 reti in cascata...la distanza tra i pezzi deve essere tra 5 e 10 cm...oggi ti vedo se trovo le misure esatte.

Lo srumento di claudio si chiama in gergo tecnico "dinamometro"

Per Claudio V...la galleria che ho usato io è piccola e non certo quella del CIRA...con tutto cio' il livello di turbolenza del flusso era dell'ordine del 1%...un filo di lana immesso in galleria sembrava quasi sospeso.,...senza vibrare....il problema di ricavare misure su corpi che viaggiano a basse velocità in aria e con dimensioni limitate è nel valore del numero di Re...

Poi per tutti gli altri: MA LA VOLETE FAR FINITA DI PIZZICARVI ???? E' UNA COSA PENOSA.....INCONTRATEVI E FATE UNA BELLA RISSA....

Ciao
Francesco

[gattodistrada]

dico la mia.. sperando di poter essere utile in un campo a me sconosciuto..
noto che il grosso problema e' la scarsa facilità nella lettura sulla bilancia elettronica.. perche troppo fluttante.. ho notato che hai messo una leva con un rapporto di 3-4 a 1.. perche invece non fai un rapporto di 1 a 4.. nel senso che ora se dai 1kg di spinta ne leggi 4.. giusto?... io suggerisco di fare il contrario.. cosi spero che le fluttazioni possano essere ridimensionate pur non compromettendo la lettura..

[claudioD]

Infatti é quello che volevo dire a proposito di bilancia dynamometrica digitale.
Credo, ma non ne sono certo, che il segnale inviato é molto variabile in ampiezza e frequenza, per cui sarebbe difficile fare una lettura se il segnale stesso non é filtrato.
L'indicazione digitale della bilancia con ll'uso delle leva, come dice gattodistrada, é erratica e difficile da memorizzzare visualmente, mentre , amio avviso, l'uso di un ago di bilancia ritenuto da una molla, pur muovendosi rapidamente , salvo isteresi, permetterebbe di notare il "range" sulla scala analogica.
Ho fatto una prova con la bilancia di cucina ed é difficile memorizzare le variazioni .
Salve
ClaudioD