09 gennaio 20, 15:15 | #3 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-09-2004 Residenza: Torino
Messaggi: 2.985
| Citazione:
La densità dell'acqua è la stessa sia per la barca da 75kg in scala 1:1 che per quella ipotetica da 15kg in scala 1:5.
__________________ Iscritto al gruppo "Volare su Tetti" di Rivoli (TO) | |
09 gennaio 20, 15:53 | #5 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-08-2007 Residenza: Portofino - Rapallo
Messaggi: 4.489
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Se hai il disegno del modello in scala, calcola il volume della carena che è la parte immersa, conosciuta anche come "opera viva". Avrai il peso del volume del liquido spostato, la densità dell'acqua ed il principio di Archimede. Può esserti utile: https://slideplayer.it/slide/10270673/ paragrafo 16.
__________________ Never forget it. Ultima modifica di dooling : 09 gennaio 20 alle ore 16:02 Motivo: ........... |
09 gennaio 20, 18:44 | #6 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Ho fatto la verifica ricavando con il Cad la linea di galleggiamento e riducendo in scala il tutto e mi trovo circa 600 cc ovvero g. In effetti pensandoci bene bisogna dividere per 5 ma al cubo che fa proprio 125. Grazie a tutti.
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! | |
10 gennaio 20, 00:35 | #7 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
| Citazione:
Dato che il fattore di scala dei volumi é cubico, molto spesso ci si ritrova ad avere scafi che in piccolo sono carenti di volume e quindi non navigano o lo fanno molto male. Allora conviene giocare sulle forme magari aumentando la larghezza e\o l'immersione dello scafo in modo da nascondere il volume maggiorato al meglio. Un po' come quando si riproducono gli aerei e gli si aumentano le superfici dei timoni per avere un k più ragionevole. A questo link trovi una discissione a riguardo e un semple file di calcolo per aiutare a fare le simulazioni. https://www.baronerosso.it/forum/nav...ml#post3183104 Una volta scelto il. Dislocamento voluto, basterà stirare le forme delle ordinate originarir con i fattori di scala voluti e realizzare uno scafo più funzionale. Se si tratta di un modello a vela, poi occorrerà anche recuperare momento raddrizzante allungando la deriva e/i ritoccare il piano velico. Qui un'altra discussione a riguardo. https://www.baronerosso.it/forum/nav...e-star-rc.html Infatti il fattore di scala delle superfici è quadratico... Quindi un modello ridotto avrà un riduzione del dislocamento cubico e delle superfici quadratico... Risultando molto più invelato dell'originale. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 10 gennaio 20 alle ore 00:40 | |
10 gennaio 20, 12:01 | #8 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Grazie delle dritte sempre utili. In effetti si tratta di una riproduzione (semi) di un catamarano Classe A 5.49 x 2.30 x 13.94 di vela che di suo non può pesare meno di 75 kg. Che pretesa la mia! Ma deve essere solo qualcosa che si muova senza intenti competitivi. Avvicinandosi imperiosamente il momento di abbandonare l'originale (per ragioni anagrafiche e non solo) sto costruendo qualcosa di simile. (Arrivati i "quattroventi" come dicono i francesi ci si deve accontentare dei ricordi senza rimpianti) L'originale come si può capire ha un dislocamento quasi ridicolo per cui come suggerivi tu ho deciso di barare un po sul volume tanto quello non è obbligato nella stazza. Ad ogni modo a lavori più avanzati posterò qualcosa di più esplicito tanto per beccarmi qualche pernacchio. A presto.
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! | |
10 gennaio 20, 17:04 | #9 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
| Citazione:
Se si tratta ci un cat Classe A, per il dislocamento reale devi comunque aggiugere al peso del cat anche i 150-180 kg di equipaggio: quindi il dislocamento "vero" sarà circa 250 kg e non 75 kg. Poi, trattandosi di una catamarano, dato che le inerzie vanno con lo stesso rapporto dei pesi... occorre rammentare che la velocità con cui scuffierà sarà parente di... 125 volte maggiore. Questo è il problema maggiore dei multiscafi "modello". Ci sono vari esempi di cat con bulbo di zavorra per ridurre il problema, ma, visto il progresso attuale dell'elettronica, penso potrebbe essere interessante dronizzarlo e mettere un bel servo a braccio con zavorra mobile asservito a sistema giroscopico (ormai ci sono riceventi a 4 soldi don tutto integrato) per tenerlo più facilmente in assetto. Per salvarsi da una ingavonata non sarà certo risolutivo, ma da una scuffia laterale...
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
10 gennaio 20, 18:38 | #10 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! | |
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