18 marzo 20, 16:00 | #71 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Giusto per intenderci, per l'albero considererei utile aggiugere una sartia bassa tipo questa della mia AC120 che aveva l'albero abbastanza light e sartiato a dovere. Per le sartie ti consiglierei cavo monifilare in acciaio da 0.6 minimo, in modo che sia rigido anche con poco precarico. Hai lo scafo stretto, la deriva lunga e l'albero alto, e questo comporta una bella trazione sulle sartie: a carico massimo rischi di avere circa: 4Kg (bulbo) x 700 (pescaggio)/ larghezza attacco sartie che stimo circa 90 mm max==> 4x700/90= cioè circa 30 Kg a barca coricata in statica, quindi in dinamica ce ne potrebbe essere qualcosa di più per lo schema di base potresti guardare questa e fare simile, ma con una crocetta sola messa circa a 3/5 della lunghezza tra l'attacco del fiocco e la coperta e con il punto di attacco in coperta appena dietro all'albero, circa 15-25 mm, a stima occhiometrica In questo modo la tensione delle sartie alte terrà un po' di carico dello strallo e la sartia bassa dovrebbe impedire che la spinta della randa contrastata dallo strallo di poppa ti mandi in avanti l'albero nella parte centrale lontana dallo spingialbero con evidenti effetti collaterali sulla forma della vela. Sul mio sito, altre immagini: URCA - Barca a vela RC da Record Se ti servissero altri dettagli, scrivimi. Ciao
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18 marzo 20, 20:31 | #72 (permalink) Top |
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Bravo, grazie; evidentemente sai che un'immagine vale più di cento parole e così sei sicuro che io capisca bene...... Ora mi studio il tutto, poi preparati perchè mi serviranno di sicuro altri dettagli.... Nel frattempo prendo volentieri il consiglio (al quale sinceramente non avevo pensato) di carteggiare prima di togliere il polistirene, in modo che contrasti la spinta del tampone con la carta a vetro. Non mi ero dilungato con il discorso forno, ma ho avuto un problema tecnico: il programma era di lasciarla a polimerizzare 24 ore a 25 gradi e poi cuocerla per 10 ore a 60 gradi come dice il produttore della resina (R&g) ma mi si è guastato il termostato ed ho dovuto collegare la scaldiglia diretta ..... Nonostante ciò, non ho avuto importanti problemi di gocciolatura della resina probabilmente perché ho cominciato a resinare alle 10 e salvo il pranzo, ho finito alle 17, quando gli strati precedenti appiccicavano a malapena. Nel progetto l'attacco per le sartie è a 1 cm dietro l'albero, intanto lo porto a 2..... Nei punti di attacco timone, paterazzo, pivot del fiocco, deriva pensavo di rinforzare internamente con 5 o 6 strisce di carbonio da 100 gr, ti chiederò invece consulto per la triangolazione piede albero, attacchi stralli e deriva.....grazie ancora.
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19 marzo 20, 03:13 | #73 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Ok per le sartie appena più arretrate, non usando un super albero dovrebbero aiutarti un po' a tenerlo fermo. Per le uscite di timone e deriva mi sembra giusto mettere 2 o 3 di strati di carbonio in più all'interno, non serve esagerare, l'importante è che non sia troppo "elatico" vicino a un punto rigido come l'uscita della scassa di deriva o dove hai sforzi a taglio sostenuti. Per gli attacchi strutturali, ti sconsiglierei invece di inspessire con la fibra: rischi di mettere solo peso e non avere un attacco rigido. Di solito la soluzione strutturale migliore è diversa: il pivot del fiocco è meglio che sotto abbia una specie di ordinata che collega la coperta con il fondo e i fianchi, idem per il paterazzo. L'attacco sarà collegato direttamente a quella ordinata (basta una U in filo di acciaio da 1 mm con le estremità a uncino o qualcosa del genere): in questo modo l'intero scafo si comporterà come uno spesso e rigido pannello sandwich e non sarà la sua parete (che per quanto spessa resta sempre elastica) a dover tenere la trazione. Per le triangolazioni interne, meglio che mi spieghi che cosa prevede il progetto originale e poi vediamo: ho guardato in rete ma non ho trovato molto. Ciao
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20 marzo 20, 12:56 | #74 (permalink) Top |
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Ciao, sul progetto, essendo libero, non c'è nulla di particolari costruttivi..... Per i punti di attacco di paterazzo e fiocco, intendi un'ordinata alleggerita del genere per distribuire il carico su tutta la sezione dello scafo?
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20 marzo 20, 15:32 | #75 (permalink) Top |
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Quindi anche per la deriva, siccome la tasca è incastrata nell'opportuno taglio che andrò a fare nella chiglia e fissata sulla coperta in modo rigido, bastano due o tre strati di carbonio per rinforzare l'area, mentre per il piede dell'albero, vincolo gli attacchi delle sartie al piede, come nel disegno allegato che ho aggiornata in scala? (prima non lo era....)
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20 marzo 20, 15:54 | #76 (permalink) Top |
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Qui invece la vista laterale della sezione centrale con deriva e piede d'albero......
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21 marzo 20, 01:13 | #77 (permalink) Top |
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Ciao Giancarlo, le ordinate sotto l'attacco del boma fiocco e del paterazzo le farei anche un po' più larghe sotto la coperta e in compensato da 3 o 4 ma solo per la parte evidenziata, il resto dell'ordinata, che quindi sarebbe "quasi piena", potrebbe essere anche in depron da 6 / 10 incollata con la PU. Se le fai "integrali" in espanso con parti di compensato attaccate sopra, ti consiglio comunque di lasciargli un foro al centro per permettere ad eventuale acqua/umidità, di uscire per i controventi ci siamo già spiegati direttamente, qui ti metto qualche immagine del picanto di Bantock che rende l'idea di quel che dovrai fare le immagini sono tratte dal sito di Graham a questo link https://www.sailsetc.com/boatpics/iom.htm
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30 marzo 20, 14:44 | #78 (permalink) Top |
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Ciao, ho proceduto a realizzare, come da suggerimento, una ordinata in compensato avio da 2 mm rivestito, incollata con UHU plus endfest per l'attacco paterazzo e rinforzare con due strisce di carbonio unidirezionale da 100 la staffa superiore di fissaggio dell'astuccio del timone stessa cosa per l'attacco del pivot del fiocco non mi resta che concentrarmi sulla parte centrale di albero e deriva.......
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30 marzo 20, 21:02 | #79 (permalink) Top |
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Molto ben curatissimo Che dire, la prossima volta che devo a fare un lavoro del genere ti chiamo ad aiutarmi... anzi, te lo subappalto Al massimo posso suggerirti uan alternativa alla UHU plus. Per le ordinate, se vuoi lavorare di meno, cioè non farle straprecise come mi pare tu abbia fatto, le potresti anche incollare con la PU che, foamizzando, riempie eventuali imprecisioni a zero aumento di peso o quasi. Il vantaggio però è che, in caso di scafo a pelle sottile, rimanendo leggermente elastica, non tende quasi mai a segnare con il passare del tempo. Buona prosecuzione di lavori, non vedo l'ora di vederla galleggiare
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09 aprile 20, 18:30 | #80 (permalink) Top |
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Certo che usare le "nuove" tecnologie rende il lavoro di allineamento un gioco da ragazzi.....
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