12 dicembre 18, 01:53 | #51 (permalink) Top |
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Ottimo, buon impacchettamento, allora
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15 dicembre 18, 22:22 | #52 (permalink) Top |
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In attesa di impacchettare il master ho fresato i semibulbi in piombo per l'inserimento della deriva, fatto il foro per il fissaggio e resinato; domani vedo se si è incollato tutto o meno........l'idea è che il piombo rimanga sfilabile.......
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16 dicembre 18, 02:25 | #53 (permalink) Top | |
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Bel lavoro come sempre, però ho un dubbio. Sul disegno è segnato dove piazzare il baricentro del bulbo? E poi... sei poi sicuro di mettere esattamente la parte estrema della deriva nella posizione a disegno? Il problema potrebbe essere, data la cortezza della scassa e la lunghezza della deriva che, per un minimo errore di allineamento, il bulbo cada più avanti o più indietro della posizione voluta facendo galleggiare la barca fuori assetto. Di solito, la soluzione più sicura è fissare la deriva allo scafo e, a barca finita, posizionarla sul cavalletto sopra un tavolo con la linea di galleggiamento statico "in bolla", poi, partendo dal centro di carena segnato, far scendere un filo a piombo che lo riporti sul fondo della deriva. In questo modo, con il CC segnato sulla deriva e la posizione a disegno prevista in avanzamento/arretramento rispetto al CC del bulbo, lo potrai fissare sicuramente nella posione corretta con il minimo errore e con un calettamente di un paio di gradi "a salire" rispetto al galleggiamento statico. Se invece lo fissi prima alla deriva, tutte queste attenzioni le dovrai avere nell'attaccare la scassa della deriva allo scafo e sarà un po' più complicato. Nulla vieta di spostarlo in un secondo tempo, qualora fosse necessario, dato che, come giustamente hai fatto, lo hai reso smontabile, però... in ogni caso, massima attenzione al fissaggio scassa deriva e allinementi vari, specie su una barca così... sono basilari ciao
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17 dicembre 18, 17:25 | #54 (permalink) Top |
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Hai ragione, errori di gioventù; ma il disegno indica perfettamente la posizione di bulbo e suo CG, deriva, ecc. ed io sto seguendo al meglio tali indicazioni. Il progetto prevede il bordo di entrata inclinato con la parte verso il bulbo arretrata di 1° rispetto alla verticale ed il bulbo risulta impennato con prua verso l'alto di un altro grado, sempre con lo scafo con la linea di galleggiamento in bolla. Ripongo tutta la mia fiducia nel disegno di FR. Mi spieghi solo, per piacere, il discorso del calettamento che non ho capito? grazie come sempre......
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19 dicembre 18, 00:59 | #55 (permalink) Top | ||||
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Di solito evitare la somma di tolleranze nel'assemblare i vari pezzi su posizionamneti importanti permette di lavorare con più tranquillità e di ammortizzare più facilmente piccole imprecisioni. Citazione:
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18 luglio 19, 18:46 | #56 (permalink) Top |
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Ciao, mi sono fatto distrarre da altri impegni, una macchina e un aereo e non ho progredito sul progetto, ma ora è tempo di riprendere e tornare a rompervi le scatole..... Per il verricello ho letto che qualcuno usa l'Hitec HS785 con i suoi 11KG ma ho letto anche che il più indicato sarebbe un RMG285ES1 da 17 KG o la versione da 22 Kg (che costano un patrimonio). Qualcuno che vende gli RMG in italia ha dei verricelli di prezzo intermedio tipo il BRC802 dato per più di 15Kg anche in kit ad un centinaio di euro: cosa mi consigliate?
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19 luglio 19, 18:09 | #57 (permalink) Top |
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Ciao Gianky, non conosco i verricelli che citi (tipo il BRC802), ma gli RMG li uso da moltissimo e sono un ottimo prodotto. I prezzi sono in AUD, quindi 271 AUD fanno circa 170 euro: a mio parere li valgono tutti. Su un ten rater penso vada bene il tipo che citi, cioè il 285ES1, però, se pensi a un uso prolungato, a consumi bassi e un eventuale utilizzo anche in condizione di vento forte e/o una barca più grande, sceglierei il 285EL1 che è più ridotto, fa più giri e ha uan coppia maggiore... a discapito di uan velocità di avvolgimento un po' più bassa. Alla velocità bassa, però, potrai sempre posrre rimedio mettendo un tamburo più grande (che ti farebbe perdere un po' di coppia) e ti riporterebbe a velocità di avvolgimento simili alla versione ES ma con una corsa possibile maggiore. I vari tamburi sono qui: https://www.rmgsailwinch.com.au/rmg/categories/Drums/ Il tipo EL monta un 26, ma ci sono anche il 32 e il 42 mm. Sulla tua barca, a mio parere, sarebbe utile avere un verricello per il fiocco e uno per la randa in modo da regolare il canale randa-fiocco in navigazione; però, per il fiocco, potrai tranquillamente usare un meno pregiato Hitec HS785 senza grossi problemi di potenza. Pensi di finirla in tempo e venire a settembre sul Garda?
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19 luglio 19, 19:49 | #58 (permalink) Top |
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Ciao, per quest'anno non penso proprio di riuscire a finirla, ma cercherò di venire a carpire qualche info in presa diretta...... Il verricello separato per il fiocco lo posso prevedere, ed ho visto che il prezzo dell RMG non cambia, quindi effettivamente conviene quello da 24 kg....... Grazie come sempre.....
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19 luglio 19, 22:37 | #59 (permalink) Top |
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Una curiosità: di solito si montano due verricelli separati, con due circuiti distinti oppure si può montare un servo a braccio che cambia il rapporto di apertura tra randa e fiocco.......non so se mi sono spiegato bene.......
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20 luglio 19, 11:48 | #60 (permalink) Top |
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Ti sei spiegato più che bene. Su barche grosse ho sempre preferito i 2 verricelli separati in modo da poter avere più potenza disponibile per la randa, una maggior sicurezza in caso di problemi e soprattutto per poter manovrare meglio con le vele. Potendo "lascare" la randa per poggiare più rapidamente o controllare meglio una straorza sotto raffica. Per farlo miscelo elettronicamente i 2 verricelli che vengono comandati in sincrono per il controllo normale e su un canale a parte(uso la leva del cabra picchia) posso lascare la randa e basta. Lasciando la leva tutto torna alla impostazione di base e con il trim faccio le regolazioni fini. Se poi hai bisogno di consulenza per la programmazione... Fatti sentire Un sistema tipo trimmer con servo a braccio che lavora sul fiocco permette di regolare il canale ma non offre queste prerogative. Su una barca piccola può andare meglio soprattutto per il risparmio di peso.
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