06 settembre 16, 12:31 | #11 (permalink) Top |
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Per chi non e' pratico del posto il ritrovo e la partenza della regata sara' qui: https://www.google.it/maps/@45.61074...2!8i6656?hl=it |
06 settembre 16, 12:37 | #12 (permalink) Top |
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La partenza sara' come consuetudine per le 10.30 . anche in assenza di vento . Non si aspettera' nessuno. In caso di vento scarso sono programmate delle riduzioni di percorso che avranno possibilimente come arrivo la boa di torri del benaco utilizzata per la partenza . |
06 settembre 16, 20:32 | #13 (permalink) Top |
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Qualche giorno fa navigavo con un classe M con un vento di una dozzina di nodi. Al gran lasco, rotta che per caso era parallela alla battigia, dovevo mettermi a correre per seguire la barca, che spesso mi lasciava ben indietro. Poiché mi si dice che venti del genere siano sul Garda possibili, e data la mia scarsa dimestichezza con il Corpo fondato da Alessandro Ferrero della Marmora (Torino, 27 marzo 1799 Kodykoj, 7 giugno 1855), mi sa che dovrò considerare con molta più prudenza un metaprogetto di partecipazione per l'anno prossimo.... |
06 settembre 16, 23:12 | #15 (permalink) Top |
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Alla 10 miglia il lasco non esiste perche' il vento viene sempre parallelo alla costa . Poi la zona del garda dove viene fatta la regata e' abbastanza clemente . difficilmente si va sopra gli 8 nodi . per cui una camminata allegra e' piu' che sufficente per seguire la barca .
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07 settembre 16, 14:39 | #16 (permalink) Top |
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8 nodi sono 4 m/s circa, che non è proprio pochissimo
e se il vento è parallelo alla costa e con direzione costante, allandata cè una bolina e al ritorno una poppa
o viceversa. Mahh vedremo bisognerà allenarsi . |
12 settembre 16, 12:56 | #17 (permalink) Top |
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Venti impavidi timonieri si sono presentati nella piazzetta di torri per tentare l'impresa della regata piu pazza del mondo. Una full immersion nel Garda dove solo il dio eolo comanda e muove il gioco. La partenza come al solito alle 10.30 precisa . Vento da nord sui 7-8 nodi max . Quindi partenza di bolina. Avvio regolare dove Apostoli col suo IOM topiko parte subito in testa insieme a Zuanazzi col Waliky classe m . Vigada col 2 metri del Garda, il famoso Urca for record detentore del record di traversata e delle ultime due edizioni della 10 miglia, parte bene senza rischi . Urca , all'arrivo in prossimita' della baia stanca ,e' gia con leggero vantaggio in testa su Zuanazzi e Apostoli. Qui nella baia ecco la prima scelta tattica introdotta quest'anno : la boa stanca . Vigada commette un'errore e sbaglia boa , gira un'altra boa ed e' costretto a ritornare indietro. Apostoli nella baia viene superato da Lucchetti che sceglie di stare piu' fuori nel vento piu' forte. Superata la baia vediamo in testa Zuanazzi, seguito da Lucchetti poi Apostoli , Checcherini con lo stealth iom e via tutti gli altri. Zuanazzi prende un bel vantaggio e si fa un'acceso duello di virate tra lucchetti , apostoli e checcherini. Dalle retrovie spunta sartori con il marblehead margo che ,partito in ritardo per un problema all'albero , sta risalendo in maniera imperiosa. A breve superera' tutto il gruppo e si trovera' ben presto in testa anche a causa di zuanazzi che inizia ad avere i primi problemi al suo waliky. Passa nemmeno un kilometro dalla partenza e vigada riprende ,dopo l'errore alla boa, la testa della regata e allunga inesorabilmente. Il vento cala di un nodo ma e' sempre bello. Duello tra apostoli e lucchetti . Lucchetti in controllo e apostoli che cerca il modo di guadagnare ad ogni virata ma lo stealth e' una gran barca e non molla . Solo a 1 km da Pai un bordeggio azzeccato e un calo di vento danno una gran chance a apostoli che ne approfitta e lo supera prendendo anche discreto vantaggio. Situazione alla boa di Pai. Vigada ,Ssartori a 15 minuti, apostoli a 20 minuti , lucchetti a 23 minuti, . Il Peler tiene e un ritorno di poppa ti da una grossa mano . Sartori, Apostoli e Lucchetti sono arrivati di poppa fino al cancello di meta' percorso , non sappiamo Vigada quanto abbia guadagnato ancora ma probabilmente molto. Al cancello di meta' il distacco dagli inseguitori e' Sartori a 33 minuti, Apostoli a 41 minuti , Lucchetti a 49 min.. Poi il cambio di vento da nord a sud che ha cambiato tutto, da fresco a caldo bestiale senza vento. La corrente per fortuna era poca ma il vento scarso e purtroppo anche le numerose alghe hanno fatto penare gli skipper. Praticamente fermi o quasi per piu' di un'ora cercando di fare qualche metro che gia' era un'impresa. Pareva quasi che l'arrivo a torri fosse cosa impossibile per molti. Molti skipper si sono arresi anche per il caldo . Gli impavidi hanno resistito . Vigada non sappiamo ma probabilmente ha sfruttato il vento da nord per una lunga impoppata e il suo grosso scafo ha risentito meno di corrente e alghe che sicuramente anche lui avra' preso. Infatti tagliera' il traguardo in sole 3 ore e 47 minuti dalla partenza. Nelle retrovie intanto Apostoli allunga metro a metro nella bonaccia e passa Sartori dovutosi fermare per gravi problemi al verricello perdendo almeno due posizioni. Intanto verso nord sta arrivanto un temporale minaccioso , apostoli si trova in una bolla dove il vento non sa decidersi . In coda vengono beneficiati da questo temporale e recuperano grandemente grazie a questo bel vento da nord. Si arrivera' cosi fino al traguardo graziati dal provvidente eolo . Apostoli impiegando 6 ore e 12 minuti, Zampicinini in 6 ore e 24 , sartori in 6 ore e 26 minuti. Quindi complimenti a Vigada che vince sia il premio "line of onour" sia quelllo in tempo rettificato. Apostoli secondo e zampicinini terzo sia in assoluto che rettificato. Apostoli primo nella classe iom. Poi tutti al club per il rinfresco come sempre per parlare delle proprie avventure/disavventure capitate. Da sottolineare che al rinfresco Vigada si e' presentato bello rilassato ed era riuscito addirittura ad andare in albergo a farsi una doccia in tutta tranquillita'...non dico altro. Lo YC Verona ringrazia tutti i partecipanti all'impresa della 10 miglia e vi aspetta numerosi alla prossima edizione. |
12 settembre 16, 21:48 | #18 (permalink) Top |
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Ciao a Tutti, domani scrivo 2 righe sulla giornata e recupero le altre foto, per ora qualche immagine tanto per cominciare. I concorrenti alla premiazione in navigazione nella brezza leggerissima (quando c'era) degli ultimi km le 2M in piazza a Torri prima del via Urca for Record il sabato sera con le nuove vele preparate appositamente per le condizioni variabili da 15 a 0 nodi di vento tipiche della 10 Miglia del Garda e finite "sul posto" Un grande ringraziamento a Gigi Audizio per il cuben fiber con cui è realizzata la randa e a Giuseppe Donelli che le ha concepite e realizzate con me giovedì della scorsa settimana. Giuseppe aveva già realizzato le vele del 2008 della mia AC 10 per il match vittorioso di Ravenna del 2008 e il set da vento leggero di Magic Urca AC 120. Domani altre foto. Ciaoooo
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 13 settembre 16 alle ore 09:06 |
13 settembre 16, 15:19 | #19 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Come promesso, ho scritto una mia breve cronaca La mia 10 Miglia del Garda e` iniziata a meta` settimana con la preparazione allultimo minuto del nuovo gioco di vele. Grazie al materiale di Gigi e al preziosissimo aiuto di Giuseppe abbiamo confezionato un nuovo set di vele concepite espressamente per questa regata. In base alle precedenti esperienze, ho deciso che serviva usare un materiale piu` morbido, che prendesse forma anche in un alito di vento ma rigido allo stesso tempo per il Peler sostenuto della partenza. In pratica serve avere un range utile da 15 nodi a quasi vento nullo. Infatti sul cambio tra Peler da Nord e Ora da sud ce` sempre una bella pausa con calma piatta e piccoli refoli con londa che disturba. Le vele le ho finite di montare allultimo minuto, il sabato pomeriggio a Torri facendo gli ultimi ritocchi e aggiustaggi delle stecche, ma, causa la calma totale di vento, non hanno visto lacqua fino a domenica mattina. La regolazione e` stata fatta andando dalla Yacht Club alla linea di partenza in piazza a Torri. Nel dubbio ho scelto un settaggio un po conservativo lasciando un po di twist in piu` a randa e fiocco: col senno di poi le avrei regolate con meno twist, ma le condizioni di onda del lago al mattino e il pescaggio di quasi un metro della barca sconsigliavano soste intermedie lungo la riva per aggiustaggi di vario tipo. Per il prossimo anno, visto che per vincere anche in compensato e con le nuove barche che probabilmente arriveranno servira` correre al meglio, magari mettero` un paio di regolazioni via radio per ottimizzare la regolazione. Questanno il lago era un po piu` alto dello scorso anno e sono riuscito a rimetterla in acqua prima della partenza con meno problemi, cosi` sono andato al via un po conservativo ma sullo start: con il Peler e 20 barche in acqua di tante dimensioni diverse era meglio evitare rischi. Alluscita da Torri ero gia` staccato, ma infilandomi di corsa nella baia al lasco (con quellaria fa circa 6 nodi e correre e pilotare non e` il massimo a quella velocita`) non ho visto la boa vera che era un po in mezzo alle barche ormeggiate e sono andato a girarne unaltra, piu` vicino a riva (proprio quella della foto postata qui sul forum) facendo pure piu strada ma sbagliata: mi sono accorto dellerrore solo vedendo gli inseguitori che ne giravano unaltra e chiedendo direttamente a chi arrivava mentre gia` facevo dietrofront per tornare sui miei passi. Cosi` ho perso circa 5-10 minuti che ho dovuto recuperare, ma il Peler sostenuto mi permetteva di tenere un passo veramente buono nonostante londa contraria e in poco tempo ho ripreso la testa della gara. Qui in bolina la barca viaggiava al meglio passando bene sullonda di potenza. ogni tanto vedevo che rallentava e faceva meno angolo peggiorando anche laccelerazione, segno che avevo qualche alga di troppo agganciata: data la difficolta` a prendere terra, mettevo prua al vento, facevo qualche metro di retromarcia e ripulivo la carena: subito dopo ripartiva bene, segno che loperazione leva-alga aveva funzionato. Occorreva tenere il ritmo serrato perche` era palese che il Peler stava calando, quindi volevo arrivare a Pai e poi fare piu` strada possibile in poppa prima del giro di vento che stava per avvenire. Infatti allinizio spingeva ancora forte e dovevo fare dei bei pezzi correndo per star dietro alla barca che credo viaggiasse a piu` di 5 nodi in questa parte non ci sono foto. Quando incominciavo ad essere un po stanco sono arrivato al cancello dei 2/3 di percorso, ma il vento ormai era calato vistosamente. poco dopo incominciava di nuovo a manovrare male, il vento era debolissimo, il lago quasi piatto e una retromarcia di pulizia poco fattibile, cosi` ho fatto sosta tecnica con quasi bagnetto per pulire la carena. Con la temperatura che cera il quasi bagnetto non dispiaceva anche perche` poco dopo finivo nella buca daria quando iniziavo la penultima baia prima di entrare a Torri: mancavano pochi km, ma senza vento sono stai lunghissimi e, in certi momenti, esasperanti. Non invidio chi e` stato a galleggiare per ore in quella condizione. Verso le 13:45 arriva un refolo daria da sud ovest, non e` certo lOra del Garda sara` poco piu` di un nodo, ma ci si accontenta le nuove vele fanno bene il loro lavoro e senza che la barca neppure si sbandi, avanza lentamente verso il traguardo perfettamente equilibrata con le stesse regolazioni che avevo per salire a Pai. Tengo una traiettoria a meta` della baia passando di nuovo, anche se non e` richiesto, la boa del mattino perche` temo che a stare piu` esterno la barca sia troppo lontana per essere pilotata efficacemente con cosi` poco vento. Inoltre suppongo di riuscire a restare piu riparato dalla corrente da Sud. Probabilmente e` una buona scelta, infatti quando arrivo sul Lungolago di torri trovo grandi macchie di alge alla deriva scarrocciate verso nord e la barca avanza a fatica: facendo un bordo fuori mi accorgo dallo scarroccio che la corrente e` consistente, ma mancano poche centinaia di metri e, a fatica, arrivo in fondo in quasi bonaccia. Sono le 14:17, 3 ore e 47 minuti dal via Se il Peler avesse tenuto unaltra mezzora forse avrei chiuso in quasi ¾ dora in meno. Allarrivo i km a piedi, gli scatti di corsa per inseguire Urca for Record e il gran caldo si fanno sentire e resto spiaggiato in gelateria quasi unora per riprendermi, poi, dato che il vento non arriva ancora, mi carico i quasi 16 kg di barchino a spalle e vado a disarmare allo Yacht Club. Dopo unora di lavoro, mentre cadono le prime gocce del temporale, la barca e` in macchina e faccio a tempo a fare una doccia prima di tornare per la premiazione. Riguardando la classifica ho fatto un po fatica a capire le varie posizioni perche` non sono in ordine di arrivo/tempo. Forse per fare qualche riflessione anche a favore dei futuri partecipanti sarebbe bello estrapolare dallexcel le posizioni in tempi assoluti e compensati. Da una stima preliminare mi sembra che il nostro amico Wolfgang con il DF95 non abbia affatto sfigurato tra le IOM. Unaltra cosa che mi viene in mente e` che una AC100 potrebbe forse andare come le IOM e poi batterle in compensato, cosi` come una AC120 sarebbe equiparata alle IOM ma e` sicuramente piu` veloce. Considerando anche quanto ho perso in compensato, credo che in condizioni normali di vento costante sia molto difficile che una barca come la mia possa anche vincere in compensato: probabilmente, se si punta a quello, un ten rater potrebbe essere il mezzo migliore. A parte queste cose tecniche, penso di poter confermare che, come negli anni passati, e` stata una bella avventura e una magnifica giornata sul lago: un grande ringraziamento a tutti quelli che hanno creato questa bellissima iniziativa e che tanto hanno lavorato per organizzarla e agli sponsor che hanno contribuito al monte premi. Complimenti ancora per lorganizzazione e arrivederci di sicuro al prossimo anno.
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13 settembre 16, 22:21 | #20 (permalink) Top |
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Ma montare una vela che ti fa andare piu' piano ? no e' .....! Bella quella randa , e' in cuben fiber , bel materiale . lo conosco molto bene . Tra l'altro vedo che la costruzione e' impeccabile e da come sono montati i vari pannelli si capisce che il velaio sa il suo mestiere . |
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