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Vecchio 04 ottobre 13, 20:55   #11 (permalink)  Top
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.. una barca a vela senza sartie mi fa molto strano...

è possibile che navighi anche senza???
..
Direi proprio di sì...




Alberto Nencioni non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 04 ottobre 13, 23:05   #12 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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intanto i lavori sulla tuga proseguono, e se riesco in serata o nei prossimi giorni metto gli avanzamenti... (preciso di nuovo che è il primo lavoro modellistico con il legno)

vi ringrazio per i dubbi che mi avete tolto...

ma ne rimane ancora uno...
le sartie con le relative crocette le devo montare o no???
non ci sono segni che indicano che prima ci fossero, però una barca a vela senza sartie mi fa molto strano...

è possibile che navighi anche senza???

vi ringrazio in anticipo.
ciaooo
Ciao,
per gli sforzi minimi che si generano su una barca come la tua, un albero incastrato nella scassa dentro lo scafo può essere sufficiente per reggere senza alcun problema.

Ad esempio tutte queste footy sono senza sartie



Alcune RG 65 (lunghe 65 cm ma molto più sollecitate e performanti della tua barca a causa delal deriva lunga con bulbo) non hanno sartie se non per rendere più rigido un albero ultralight di carbonio, ma le sartie non sono nemmeno attaccate allo scafo







quindi puoi stare tranquillamente senza.

L'unico appunto che avrei sulle tughe che hai fatto è che il vang già interferisce con quella anteriore e che facilmente la scotta della randa ci si potrà agganciare dentro e quindi potranno darti dei problemi.
Nei modelli è sempre bene evitare ogni possibile punto di aggancio delle scottine perchè... non c'è nessuno a bordo a liberarle se per caso restano agganciate.
Ti consiglio di verificare bene che la scotta montata e tutta lascata non si possa agganciare da nessuna parte quando il boma cambia di bordo, altrimenti in navigazione succederà di sicuro.
Ciao

p.s. non mi hai poi scritto se la barca è derivata da un progetto di Bonaventura o quale altra origine abbia
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Vecchio 07 ottobre 13, 14:21   #13 (permalink)  Top
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intanto grazie ragazzi delle delucidazioni sulle sartie... siete stati molto esaudienti.

per quanto riguarda la tuga ho già controllato che non si incastri da nessuna parte nessuna delle scottine, cmq nel primo test in acqua vedrò se effettivamente ho fatto bene i calcoli!
eventualmente abbasserò la tuga più vicina all'albero.

in merito a che progetto sia, non ti so dire se sia di Bonaventura o quant'altro poichè non ho nessuna informazione in merito...

ps. complimenti per le footy, mi avete fatto prendere la scimmia mannara... quel maledetto link che hai come firma...
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Vecchio 08 ottobre 13, 14:33   #14 (permalink)  Top
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L'avatar di CRONO
 
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Scusate se mi intromettono con un argomento che non ne nelle richieste dell'utente
giorni fa pasticciando con AutoCAD mi sono calcolato i cv dei due scafi, è venuta fuori una differenza di circa 1 cm che per uno scafo così piccolo mi sembra tantissimo; ora tenendo conto di approssimazioni varie e degli animi completamente diversi mi chiedevo PERCHE???????????
cioè è logico che con l'armo che monta quella di Claudio v il centro velico dell armo stesso risulti più indietro ma perché su due scafi uguali c'è così tanta differenza


PS poolrc complimenti per l'acquisto
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La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre!. (Albert Einstein)

Ultima modifica di CRONO : 08 ottobre 13 alle ore 14:41
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Vecchio 08 ottobre 13, 17:15   #15 (permalink)  Top
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ciao crono... innanzi tutto non c'è nessun problema se fai domande al di fuori della discussione, ANZI, visto che non conosco ne il modello ne le specifiche tecniche della mia barchetta, ogni domanda è ben accetta...
e magari grazie proprio alla tua domanda amplio le mie conoscenze sul modello in questione..

grazie per i complimenti.

io ti posso dire che il supporto dell'albero è fatto artigianalmente con il tappo di un pennarello, quindi potrebbe anche essere che originariamente non fosse in quella posizione. ma non sono per niente sicuro, magari ha solo rotto il vecchio supporto e lo ha sostituito a costo zero.
la mia barca, dal bonpresso a poppa misura 680mm. claudioV la tua quanto è???
ed io, come ho scritto prima con mio grande dubbio sulla funzionalità (poi sparito grazie ai vostri interventi), non ho le sartie, mentre claudioV si.

purtroppo queste sono le uniche info che ho.
se hai altre domande chiedi pure che verifico e ti dico

ciaoooo
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Vecchio 10 ottobre 13, 15:49   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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Scusate se mi intromettono con un argomento che non ne nelle richieste dell'utente
giorni fa pasticciando con AutoCAD mi sono calcolato i cv dei due scafi, è venuta fuori una differenza di circa 1 cm che per uno scafo così piccolo mi sembra tantissimo; ora tenendo conto di approssimazioni varie e degli animi completamente diversi mi chiedevo PERCHE???????????
cioè è logico che con l'armo che monta quella di Claudio v il centro velico dell armo stesso risulti più indietro ma perché su due scafi uguali c'è così tanta differenza


PS poolrc complimenti per l'acquisto
Ciao Crono,
La prima considerazione che mi viene e` legata all’interpretazione delle foto: se guardo l’immagine si vedono alcune cose evidenti




la prima e` che barca di poolrc della nella foto non ha il boma al centro, ma un po’ aperto, e questo comporta che la randa sembri piu` piccola di quel che e`.

La seconda e` che il calcolo dei baricentri mi sembra un po’ strano a meno che la rappresentazione grafica non sia solo esplicativa di un calcolo fatto in altro modo: la posizione globale del centro velico mi sembra tirata a meta` tra i baricentri di randa e fiocco… a meno che le 2 superfici non siano uguali, non cadra` mai li` , ma sempre piu` verso poppa in base al rapporto pesato delle distanze dei 2 centri.

Dal disegno che hai postato tu la differenza sembra quasi di 10 cm e non di 1 cm e mi sembra veramente eccessiva e poco credibile.


Sicuramente sulla barca di Poolrc mi pare che l’albero sia piu` a prua e il centro velico sara` un po’ piu` avanti, ma questo non significa che poi sia piu` avanti nella realta` mentre la barca naviga.
Per considerare la posizione del centro velico non basta guardare la barca in statica con la linea di galleggiamento disegnata, bisogna considerare la barca in navigazione, cioe` sulla linea di galleggiamento “dinamico” che spesso e` abbastanza diverso. La barca si apprua un po’ e di conseguenza il centro velico avanza dato che l’albero si inclina in avanti.
Bisogna di conseguenza sempre considerare la posizione che l’albero avra` mente la barca naviga per sapere dove si trova il centro velico perche` una inclinazione avanti o indietro dell’albero puo` fare anche alcuni cm di spostamento.
Della mia Endeavour , se non ricordo male, il centro velico che dovrebbe essere circa 3 o 4 cm dietro l’albero e quindi , a stima, tra 28 e 30 cm da prua (dovrei misurare la posizione dell’albero per essere sicuro).

Ai tempi l’avevo fatta a immagine e somiglianza dell’Endeavour ritoccando pero` l’assetto in acqua rispetto al disegno di Bonaventura originale che aveva un galleggiamento perlomeno “strano” dovuto al suo sistema di fare gli scafi stirando le viste laterali con programmi di fotoritocco.
Quel sistema non garantisce mai di avere percezione precisa del centro dei volumi con cui si costruisce la barca e tantomeno fornisce indicazioni per sistemare i pesi. Nelle barche di Bonaventura a chiglia lunga il piombo concentrato sul fondo della deriva va sempre molto a poppa e i galleggiamenti sono molto spesso influenzati da quello.
Quindi, a mio parere, l’Endeavour stava troppo appoppata e per le condizioni di vento minime che doveva sopportare non aveva nessun senso farla galleggiare cosi` “seduta”. Quindi, ho spostato avanti tutti i pesi all’interno, ho zavorrato un po’ la prua (50 grammi) e, rispetto alle altre similari fatte da Bonaventura, la mia galleggia con l’albero molto meno inclinato indietro.

Quindi, quando naviga, la mia barca ha il centro velico piu` avanzato delle altre “sorelline” perche` gia` in statica naviga piu` appruata.

Il comportamento e` stato subito buono con una regolazione di vele piu` o meno standard (la differente regolazione delle vele puo` creare effetti similari allo spostamento di alcuni cm dell'albero ma con variazioni al rendimento della barca rispetto all'ottimale) e l’ho usata per regatare per un anno contro barche similari di Bonaventura con ottimi risultati.

In ogni caso, per tranquillizzare Poolrc , c'e` da dire che le barche a chiglia lunga sono molto piu` tolleranti sulla posizione del centro velico con comportamenti sempre abbastanza controllabili, quindi non e` detto che la sua richieda la cura e, se non si fanno regate e non si realizzano delle vele a ferzi ben profilati, si potrebbe non percepire alcun problema tangibile di assetto/rendimento.

Quindi, buone navigate con la tua nuova barca
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 10 ottobre 13, 18:55   #17 (permalink)  Top
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Ciao Crono,
La prima considerazione che mi viene e` legata all’interpretazione delle foto: se guardo l’immagine si vedono alcune cose evidenti




la prima e` che barca di poolrc della nella foto non ha il boma al centro, ma un po’ aperto, e questo comporta che la randa sembri piu` piccola di quel che e`.

La seconda e` che il calcolo dei baricentri mi sembra un po’ strano a meno che la rappresentazione grafica non sia solo esplicativa di un calcolo fatto in altro modo: la posizione globale del centro velico mi sembra tirata a meta` tra i baricentri di randa e fiocco… a meno che le 2 superfici non siano uguali, non cadra` mai li` , ma sempre piu` verso poppa in base al rapporto pesato delle distanze dei 2 centri.

Dal disegno che hai postato tu la differenza sembra quasi di 10 cm e non di 1 cm e mi sembra veramente eccessiva e poco credibile.


Sicuramente sulla barca di Poolrc mi pare che l’albero sia piu` a prua e il centro velico sara` un po’ piu` avanti, ma questo non significa che poi sia piu` avanti nella realta` mentre la barca naviga.
Per considerare la posizione del centro velico non basta guardare la barca in statica con la linea di galleggiamento disegnata, bisogna considerare la barca in navigazione, cioe` sulla linea di galleggiamento “dinamico” che spesso e` abbastanza diverso. La barca si apprua un po’ e di conseguenza il centro velico avanza dato che l’albero si inclina in avanti.
Bisogna di conseguenza sempre considerare la posizione che l’albero avra` mente la barca naviga per sapere dove si trova il centro velico perche` una inclinazione avanti o indietro dell’albero puo` fare anche alcuni cm di spostamento.
Della mia Endeavour , se non ricordo male, il centro velico che dovrebbe essere circa 3 o 4 cm dietro l’albero e quindi , a stima, tra 28 e 30 cm da prua (dovrei misurare la posizione dell’albero per essere sicuro).

Ai tempi l’avevo fatta a immagine e somiglianza dell’Endeavour ritoccando pero` l’assetto in acqua rispetto al disegno di Bonaventura originale che aveva un galleggiamento perlomeno “strano” dovuto al suo sistema di fare gli scafi stirando le viste laterali con programmi di fotoritocco.
Quel sistema non garantisce mai di avere percezione precisa del centro dei volumi con cui si costruisce la barca e tantomeno fornisce indicazioni per sistemare i pesi. Nelle barche di Bonaventura a chiglia lunga il piombo concentrato sul fondo della deriva va sempre molto a poppa e i galleggiamenti sono molto spesso influenzati da quello.
Quindi, a mio parere, l’Endeavour stava troppo appoppata e per le condizioni di vento minime che doveva sopportare non aveva nessun senso farla galleggiare cosi` “seduta”. Quindi, ho spostato avanti tutti i pesi all’interno, ho zavorrato un po’ la prua (50 grammi) e, rispetto alle altre similari fatte da Bonaventura, la mia galleggia con l’albero molto meno inclinato indietro.

Quindi, quando naviga, la mia barca ha il centro velico piu` avanzato delle altre “sorelline” perche` gia` in statica naviga piu` appruata.

Il comportamento e` stato subito buono con una regolazione di vele piu` o meno standard (la differente regolazione delle vele puo` creare effetti similari allo spostamento di alcuni cm dell'albero ma con variazioni al rendimento della barca rispetto all'ottimale) e l’ho usata per regatare per un anno contro barche similari di Bonaventura con ottimi risultati.

In ogni caso, per tranquillizzare Poolrc , c'e` da dire che le barche a chiglia lunga sono molto piu` tolleranti sulla posizione del centro velico con comportamenti sempre abbastanza controllabili, quindi non e` detto che la sua richieda la cura e, se non si fanno regate e non si realizzano delle vele a ferzi ben profilati, si potrebbe non percepire alcun problema tangibile di assetto/rendimento.

Quindi, buone navigate con la tua nuova barca
...e per fortuna Claudio che ho detto "tenendo conto di approssimazioni varie"
guarda che quella quota che mi sono calcolato con quel metodo abbastanza spannometrico che in centimetri sono 29,7 giusto giusto quei 28 / 30 centimetri che hai detto poche righe dopo
Per essere precisi non c'è solo il boma leggermente aperto che fa sembrare la randa diversa , a partire da i due fiocco di superfici diverse le due foto sono in prospettiva invece che perfettamente laterali e persino su due prospettive diverse in più c'è anche il metodo approssimato del calcolo del cv ecc ecc ecc
però tutto questo doveva essere già in conto nelle approssimazioni.
Quello che proprio non capisco è perché due scafi uguali (parlo solo dello scafo) hanno un cv così diverso
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Vecchio 10 ottobre 13, 19:13   #18 (permalink)  Top
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...e per fortuna Claudio che ho detto "tenendo conto di approssimazioni varie"
...
Quello che proprio non capisco è perché due scafi uguali (parlo solo dello scafo) hanno un cv così diverso
Il problema, secondo me, e` che c'e` qualcosa che non va nel tuo conto... come ho scritto qua, perche` non mi torna

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La seconda e` che il calcolo dei baricentri mi sembra un po’ strano a meno che la rappresentazione grafica non sia solo esplicativa di un calcolo fatto in altro modo: la posizione globale del centro velico mi sembra tirata a meta` tra i baricentri di randa e fiocco… a meno che le 2 superfici non siano uguali, non cadra` mai li` , ma sempre piu` verso poppa in base al rapporto pesato delle distanze dei 2 centri.

Dal disegno che hai postato tu la differenza sembra quasi di 10 cm e non di 1 cm e mi sembra veramente eccessiva e poco credibile.
infatti non possono essere cosi` diversi.

Se hai voglia, mi potresti dare i dati geometrici di base randa e altezza randa e di base fiocco e altezza fiocco che hai utilizzato con il cad per fare iil tuo conto e provo a rifare il calcolo con il mio programma di calcolo centri velic, cosi`, a pari dati di partenza vediamo che cosa mi viene fuori
Ciao
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Vecchio 11 ottobre 13, 14:06   #19 (permalink)  Top
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Il problema, secondo me, e` che c'e` qualcosa che non va nel tuo conto... come ho scritto qua, perche` non mi torna



infatti non possono essere cosi` diversi.

Se hai voglia, mi potresti dare i dati geometrici di base randa e altezza randa e di base fiocco e altezza fiocco che hai utilizzato con il cad per fare iil tuo conto e provo a rifare il calcolo con il mio programma di calcolo centri velic, cosi`, a pari dati di partenza vediamo che cosa mi viene fuori
Ciao
Hai ragione c'è qualcosa che non torna... e quel qualcosa sta nelle approssimazioni che come avevo detto all'inizio e hai notato sono molte... ma che riportano ad un errore a mio parere in questo caso accettabile di 10 millimetri non 10 centimetri.
Avevo fatto questo foglio di CAD giusto per passare il tempo e non per ricavarne i dati precisi al 1 /10 di millimetro
Comunque avendo capito che i due scafi erano identici di dimensione e paragonabili a rg-65 (cosa che dopo ho scoperto che non era così) ho scalato i due scafi a 650 millimetri senza stretcciare o modificare le proporzioni dell'immagine, a quel punto i boma sono venuti di conseguenza e ipotizzato le due rande fossero un po' meno di 1 m in quanto sul mercato è più facile trovare alberi da 1 m che da 1 m e 15.
Non posso mandare il foglio poiché ora non lo trovo perché probabilmente è stato già cestinato
ciao
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