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Vecchio 18 luglio 13, 14:50   #1 (permalink)  Top
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Gold Cup 2013- considerazioni tecniche

Archiviata la gara, é arrivato il momento di trarre qualche considerazione.
Dove sta andando la Footy, analizzando le barche vincitrici ed i loro armi. Ai primi 4 posti 4 scafi completamente diversi fra loro, e così dicasi per gli armi.
Con cosa e come regateremo il prossimo anno?
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Ruggero - Footy ITA-61
Se ami il mare e la vela non andare mai alle Canarie in inverno con un trimarano che ha vinto la Route du Rhum (P.Pippoli)
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Vecchio 18 luglio 13, 17:03   #2 (permalink)  Top
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Archiviata la gara, é arrivato il momento di trarre qualche considerazione.
Dove sta andando la Footy, analizzando le barche vincitrici ed i loro armi. Ai primi 4 posti 4 scafi completamente diversi fra loro, e così dicasi per gli armi.
Con cosa e come regateremo il prossimo anno?
Bhè il fatto che nelle prime 4 posizioni siano arrivate barche diverse con armi diversi mi fa pensare "ma che figata!", nonostante il regolamento footy sia 'aperto' (valido tutto ciò che non è espressamente vietato) resta una classe fantastica proprio perchè lascia la possibilità di sbirzzarrirsi e non creando al contempo gap eccessivi tra una filosofia e l'altra... materiali e soluzioni si alternano ma resta un bell'equilibrio, e soprattutto non si vedono modelli identici o quasi evitando di appiattire il tutto. Quindi non solo una grossa varietà di Footy ai nastri di partenza, ma anche un'importanza maggiore lasciata alle corrette regolazioni, alle capacità del timoniere, ed anche alla 'resistenza' del saper accumulare punti importanti su 20-30 manches.
Lascio gli aspetti tecnici a chi ne capisce più di me, ma sono sicuro che qualunque variazione sarà fatta con l'idea di migliorare ancor di più una classe già molto bella ed equilibrata.
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Vecchio 21 luglio 13, 16:28   #3 (permalink)  Top
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Ciao a tutti,
dopo una pausa sabbatica di qualche giorno, torno volentieri a scrivere di Footy.
Colgo lo spunto di Ruggero per fare alcune considerazioni personale anche alla luce di quanto visto ed ottenuto alla Gold Cup di Le Havre.
Mi sono convinto che la forma dello scafo a patto che non abbia particolare sbagli progettuali, non sia determinante per le performance.
Al contrario ho sperimentato sulla mia pelle l'importanza dello spessore delle appendici. Ad una settimana da Le Havre ho provato a sostituire entrambe le appendici, realizzandone altre con uno spessore dimezzato rispetto alle precedenti. La barca è cambiata radicalmente.
Bisogna però precisare che determinate forme o dimensioni degli scafi, possono favorire o penalizzare alcune situazioni. Il mio scafo ha forme e volumi che supportano bene tanta tela, infatti sempre a Le Havre ho regatato con armi tradizionali di dimensioni generosi. Se le regate si fossero disputate con poca aria, la tanta superficie bagnata, avrebbe condizionato i risultati.
Un argomento che non ho ancora chiarito com me stesso è la scelta della tipologia degli armi. Se da una parte l'utilizzo di un tradizionalissimo randa e fiocco mi permette una buona messa a punto e conseguenti performance, un pratico unarig mi permetterebbe tempi si sostituzione in regata ancora più rapidi e realizzazione semplificata, si passa da due a una vela solo.
Una soluzione che non gradisco, se pur universalmente riconosciuta per praticità e risultati e' riservata all'armo ideato da Stollery, del quale ho compreso gli enormi vantaggi per chi lo usa con condizioni debolissime (dati dalla leggerezza del tessuto della vela e dalla scorrevolezza nella rotazione dell'armo dovuta alla totale assenza di carichi come avviene ad esempio con randa e fiocco dove lo stesso fiocco vene agganciato ad un bompresso e ghindato) ma che non mi ha convinto per tutte le altre condizioni.
Condivido integralmente la valutazione di Cristiano, sottolineando le grande intraprendenza di buona parte dei timonieri che hanno preferito utilizzare progetti personali e poco sperimentati.
Per quanto mi riguarda, pur riconoscendo un'ottima base di partenza nella mia barca, ho in mente alcune modifiche che voglio mettere in pratica nella prossima realizzazione che inizio a giorni. Speriamo di riuscire a dare la giusta forma ai miei pensieri ma soprattutto non esagerare come al solito nel peso, anche quest'ultima barca era almeno un 30/40 % più pesante delle altre, con i suoi 690 gr è andata bene che a Le Havre abbiamo avuto molto vento.
Ciao e a presto. Federico Steri.
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Vecchio 01 agosto 13, 14:59   #4 (permalink)  Top
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Footy e srvo drlla vela

Ultimamente ho assistito ad una vers e propria ecatombe di servi per la vela. Vorrei chiedere a tutti wuali modelli usano e se in parte le rotture possono essere attribuiti all'aumento della superficie velica che si è visto nella classe. A Le Havre almeno il 60% delle vele superava abbondantemente i 20 dmq. Io uso GWS220 e Hitech225MG; il primo si è sgranato mentre il secondo ha felicemente grigliato l,elettronica.
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Vecchio 01 agosto 13, 17:34   #5 (permalink)  Top
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Ultimamente ho assistito ad una vera e propria ecatombe di servi per la vela. Vorrei chiedere a tutti wuali modelli usano e se in parte le rotture possono essere attribuiti all'aumento della superficie velica che si è visto nella classe. A Le Havre almeno il 60% delle vele superava abbondantemente i 20 dmq. Io uso GWS220 e Hitech225MG; il primo si è sgranato mentre il secondo ha felicemente grigliato l,elettronica.
Credo che a Le Havre si si assistito per la prima volta, almeno per noi, a 2 giorni di vento forte e molto rafficato consecutivi con le vostre nuove barche ad alto dislocamento, deriva molto lunga e bulbi pesanti.
Il vento rafficato è estremamente deleterio perchè sottopone a sforzi gravosi e improvvisi il servo vele specie quando ci si trova con quasi 20 dm2 di vele lascate e 12-15 nodi di raffica.
Con barche meno "performanti" e pesanti, ci si sarebbe trovati nella medesima condizione con molte meno vele al vento.
Io uso da sempre l'HS225BB e quello nella mia barca è lì da quasi 3 anni senza bisogno di fargli nulla. Ho sempre molto curato il leveraggio vele in modo da avere il braccetto più corto possibile (circa 60 mm) con le escursioni al 140% e di farlo lavorare con meno di 2 cm effettivi di braccio a vele tutte cazzate. Per Le Havre ho fatto in modo che a vele tutte chiuse il braccio effettivo fosse poco più di 1 cm semplicemente regolando diversamente i fine corsa con la radio per aumentare il margine di sicurezza.

L'unico servo che ha avuto problemi è stato quello del timone, uno dei miei soliti HS 55 o similari che , estratta la barca dalla scatola in albergo il venerdì... non funzionava.
Le cause sono ad ora sconosciute perchè la mia barca è sempre asciutta dentro e 2 giorni prima di partire funzionava tutto perfettamente boh...

Anche in regata ho avuto problemi... ma non per colpa del servo... in uno dei mitici roccoli in cui sono stato coinvolto da qualche raffica bastarda in partenza o a metà corsa, qualcuno deve avermi tirato una botta al timone più forte delle altre e il servo , trascinato dal leveraggio ha spanato una delle microviti che lo tenevano in posizione e si è sfilato dalla sede... me ne sono accorto solo dopo qualche regata perchè tra vento, onda e casini vari continuavo a non capire come mai la barca non volesse saperne di andare da sola come al solito e ogni tanto partisse a caso alla poggia o all'orza e talvolta si rifiutasse di virare... ma solo a sinistra

Il "non vira, ma solo a sinistra", mi ha insospettito e, guardando dentro mi sono accorto che il servo si muoveva Così avevo quasi esaurito la dose di insulti verso me stesso per come stavo pilotando e regolando la barca e l'ho rincarata per non essermene accorto prima mai capitata una cosa del genere su entrambe le footy da me realizzate in più di 3 anni di navigate varie

Vabbè, era ma mia annata della sfiga

Tornando als ervo vele, credo che si debba pensare seriamente a curare di più i leveraggi e con i servi a braccio non fare mai i circuiti chiusi se non con elementi elastici al loro interno in modo da poter regolare gli angoli del servo vele in modo che di bolina sforzi al minimo

A parte questo, per la barca nuova, monterò l'intero equipaggiamento radio con servi HV in modo da farli funzionare in diretta con le 2 lipo.
Ora già alimento tutto con le 2 lipo ma con interposto un regolatore di tensione che pesa e costa.
Con la soluzione tutto HV andrò a spendere la folle cifra di circa 15 euro in più e quindi, visto che faccio una barca ogni 2 anni... credo che non andrò in rovina

Il servo scelto è questo FlyModelComponents :: Servocomandi :: Digitali :: Hyperion :: Serie ATLAS DH - Digitali HV - 7.4 Volt :: Servocomando HYPERION ATLAS DH13-FMB
E' un digitale economico (36 euro contro i circa 16 del HS225) e può essere programmato fino a 175 di corsa tra sua programmazione e le extra corse della radio.

Il vantaggio sta prevalentemente nella programmazione a oltre 140 gradi di corsa totale (conto i circa 90 dei servi normali) grazie alla quale sulle mie barche la leva usata sarà di circa 4 cm scarsi e il braccio a vele tutte chiuse di bolina minore di 1 cm.
il vantaggio è duplice, angoli più favorevoli a vele tutte lascate e tutte cazzate e, braccio molto corto in tutte le posizioni intermedie.

Se tutto va bene questo servo dovrebbe reggere qualunque casino senza mai arrostirsi, a patto di non annegarlo.
Se facciamo il conto di usare la barca in maniera intensiva e con condizioni forti potrebbe essere anche un investimento perchè 3 servi HS225 BB arrostiti costano già molto di più.

Ciao

p.s. questo suggerimento non è ufficiale... che ognuno si senta libero di fare come meglio crede
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 agosto 13, 21:59   #6 (permalink)  Top
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Credo che a Le Havre si si assistito per la prima volta, almeno per noi, a 2 giorni di vento forte e molto rafficato consecutivi con le vostre nuove barche ad alto dislocamento, deriva molto lunga e bulbi pesanti.
Il vento rafficato è estremamente deleterio perchè sottopone a sforzi gravosi e improvvisi il servo vele specie quando ci si trova con quasi 20 dm2 di vele lascate e 12-15 nodi di raffica.
Con barche meno "performanti" e pesanti, ci si sarebbe trovati nella medesima condizione con molte meno vele al vento.
Io uso da sempre l'HS225BB e quello nella mia barca è lì da quasi 3 anni senza bisogno di fargli nulla. Ho sempre molto curato il leveraggio vele in modo da avere il braccetto più corto possibile (circa 60 mm) con le escursioni al 140% e di farlo lavorare con meno di 2 cm effettivi di braccio a vele tutte cazzate. Per Le Havre ho fatto in modo che a vele tutte chiuse il braccio effettivo fosse poco più di 1 cm semplicemente regolando diversamente i fine corsa con la radio per aumentare il margine di sicurezza.

L'unico servo che ha avuto problemi è stato quello del timone, uno dei miei soliti HS 55 o similari che , estratta la barca dalla scatola in albergo il venerdì... non funzionava.
Le cause sono ad ora sconosciute perchè la mia barca è sempre asciutta dentro e 2 giorni prima di partire funzionava tutto perfettamente boh...

Anche in regata ho avuto problemi... ma non per colpa del servo... in uno dei mitici roccoli in cui sono stato coinvolto da qualche raffica bastarda in partenza o a metà corsa, qualcuno deve avermi tirato una botta al timone più forte delle altre e il servo , trascinato dal leveraggio ha spanato una delle microviti che lo tenevano in posizione e si è sfilato dalla sede... me ne sono accorto solo dopo qualche regata perchè tra vento, onda e casini vari continuavo a non capire come mai la barca non volesse saperne di andare da sola come al solito e ogni tanto partisse a caso alla poggia o all'orza e talvolta si rifiutasse di virare... ma solo a sinistra

Il "non vira, ma solo a sinistra", mi ha insospettito e, guardando dentro mi sono accorto che il servo si muoveva Così avevo quasi esaurito la dose di insulti verso me stesso per come stavo pilotando e regolando la barca e l'ho rincarata per non essermene accorto prima mai capitata una cosa del genere su entrambe le footy da me realizzate in più di 3 anni di navigate varie

Vabbè, era ma mia annata della sfiga

Tornando als ervo vele, credo che si debba pensare seriamente a curare di più i leveraggi e con i servi a braccio non fare mai i circuiti chiusi se non con elementi elastici al loro interno in modo da poter regolare gli angoli del servo vele in modo che di bolina sforzi al minimo

A parte questo, per la barca nuova, monterò l'intero equipaggiamento radio con servi HV in modo da farli funzionare in diretta con le 2 lipo.
Ora già alimento tutto con le 2 lipo ma con interposto un regolatore di tensione che pesa e costa.
Con la soluzione tutto HV andrò a spendere la folle cifra di circa 15 euro in più e quindi, visto che faccio una barca ogni 2 anni... credo che non andrò in rovina

Il servo scelto è questo FlyModelComponents :: Servocomandi :: Digitali :: Hyperion :: Serie ATLAS DH - Digitali HV - 7.4 Volt :: Servocomando HYPERION ATLAS DH13-FMB
E' un digitale economico (36 euro contro i circa 16 del HS225) e può essere programmato fino a 175 di corsa tra sua programmazione e le extra corse della radio.

Il vantaggio sta prevalentemente nella programmazione a oltre 140 gradi di corsa totale (conto i circa 90 dei servi normali) grazie alla quale sulle mie barche la leva usata sarà di circa 4 cm scarsi e il braccio a vele tutte chiuse di bolina minore di 1 cm.
il vantaggio è duplice, angoli più favorevoli a vele tutte lascate e tutte cazzate e, braccio molto corto in tutte le posizioni intermedie.

Se tutto va bene questo servo dovrebbe reggere qualunque casino senza mai arrostirsi, a patto di non annegarlo.
Se facciamo il conto di usare la barca in maniera intensiva e con condizioni forti potrebbe essere anche un investimento perchè 3 servi HS225 BB arrostiti costano già molto di più.

Ciao

p.s. questo suggerimento non è ufficiale... che ognuno si senta libero di fare come meglio crede
Ma ne metti due uguali? Oppure qual é un HV per il timone?
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Vecchio 01 agosto 13, 22:45   #7 (permalink)  Top
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Io uso x entrambi i servi due hitech... ora non ricordo le sigle esatte (magari poi controllo e ve li riporto) ad ogni modo x il timone carica un kiletto suppergiù mentre 3,5 kg x la vela... ho riscontrato un'anomalia (non saprei dire se e quanto ricorsiva) su quello della vela che non batteva correttamente all'interno (il servo era nuovo) ma sistemabile con poco, mentre mi si è cotto solo dopo diverso tempo e tenendo conto che il mio pollice è devastante per qualunque cosa mi si metta in mano e quel giorno c'era un discreto vento ed io non mi rassegnavo a tenere l'armo più grande. Dunque nel complesso x ora i servi hitech non si sono dimostrati tanto male.
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Vecchio 02 agosto 13, 00:49   #8 (permalink)  Top
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Ma ne metti due uguali? Oppure qual é un HV per il timone?
Per il timone metterò un Dimond D47 a 7,4 volt: lo usano sugli acrobatici indoor e i dlg (F3K) e spero che sopravviva sul timone.
E' un servo da 5 grammi e 1 kg di coppia dichiarata: avrei preferito qualcosa di più "grosso" e robusto, solo che ad ora la scelta degli HV piccoli non è così estesa e si passa dai 5 grammi al 23 circa senza tappe intermedie... almeno per quel che ho trovato finora
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Vecchio 04 agosto 13, 13:22   #9 (permalink)  Top
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Ultime notizie. Appena arrivato, appena montato. Cotto e bloccato. HS 5245MS digitale. Non c'è che dire, velocissimo anche a bloccarsi, nemmeno 10 minuti!
Si accettano suggerimenti per il prossimo!
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Vecchio 05 agosto 13, 10:27   #10 (permalink)  Top
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Ultime notizie. Appena arrivato, appena montato. Cotto e bloccato. HS 5245MS digitale. Non c'è che dire, velocissimo anche a bloccarsi, nemmeno 10 minuti!
Si accettano suggerimenti per il prossimo!
La prima cosa che ti suggerirei è di essere ben sicuro che non ci siano problemi meccanici evidenti e/o che chiudendo al vite che tiene la squadretta del braccio non la forzi sulla scatoletta del servo: a me una volta è successo e sono impazzito prima di capire perchè il servo non voleva funzionare.

Se non ci sono problemi meccanici evidenti che lo facciano forzare...
Il suggerimento successivo è una via di mezzo tra il tecnomisticismo, lo spiritico e il sacrificale...

Ti suggerirei di redimerti, chiedere perdono a D** e a tutti i suoi.
Poi domattina, prima che il gallo canti 3 volte, rinnegare il tuo operato, cospargerti il capo con le ceneri bruciate delle pagine dei miei post e andare in ginocchio fino a Lourdes passando da Nizza, frustandoti la schiena con un armo A++ footy .

Solo così il malocchio sarà scacciato

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