25 agosto 12, 14:43 | #91 (permalink) Top |
User Data registr.: 08-11-2010 Residenza: PESCARA
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dato che siamo di timonerie vi allego foto della mia pala in balsa 3mm sagomato e spennellato epoxy da laminiazione asse in tondino carbonio 2mm in genere faccio il foro nella balsa a mano usando una punta da trapano che faccio girare fra la dita cosi non faccio casino e controllo la precisione dell'allineamento. tondino incollato con epoxy la scassa asse timone è un tubino di plastica tipo guaine per comandi alari che incollo alla barca. sull'asse c'è una squadretta sempre derivazione avio bloccata con brugolina + fermo per l'astina che trasmette il movimento l'asta di trasmissione è un filo inox da 1mm che si trova in genere nei market del bricolage e che serve per un altra marea di cavolate gancetti fermi ecc. il tutto pesa pala compresa e servo escluso 7g ed è una variante possibile agli ottimi sistemi già illustrati da Claudio unico vantaggio è che si smonta tutto senza rompere niente. mi interessa sapere quanto pesa lo stesso timone fatto nella versione ferro da calza depron e termoretraibile. cià |
25 agosto 12, 16:48 | #92 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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La soluzione così è molto carina... ma da maneggiare con cautela. La mia con filo di acciaio inox da 1,5 completa di pala in roacell + carbonio pesa 6 grammi in cui è inclusa anche la scassa fatta nel tuo stesso modo, la cerniera-collegamento in termorestringente e l'astina di comando del servo; in depron non lo so quanto pesi perchè non l'ho ancora fatto così piccola (le foto sono della Easysail che era più grande), suppongo qualcosina in meno La differenza è minima ma non c'è il lavoretto della squadretta smontabile e ha meno giochi perchè la cerniera con l'astina di comando in termoretraibile ha gioco zero. I vantaggi sono, che se si usa la pala in carbonio, se prende un colpo piega appena l'asse e continua a funzionare e che con un po' di gentilezza si raddrizza e torna come prima. In quella in depron + filo d'acciaio o alluminio di solito in caso di urto la pala flette elasticamente senza soffrire e poi tutto torna come prima. Il vantaggio delle pale non in legno è che non patiscono l'acqua e quindi anche se maltrattare, se si crepano/fessurano non capita nulla: una pala in balsa con una screpolatura superficiale fa in breve una brutta fine. Come si vede le differenze sono minime e/o legate alla durata o alla cautela nell'uso per evitare di trovarsi una barca senza timone. Direi che a questo punto per il timone... ce n'è per tutti i gusti Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 25 agosto 12 alle ore 17:10 | |
25 agosto 12, 17:31 | #93 (permalink) Top |
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chiusa la parente timone passo al rig ci sono varie strade premesso che la mia riserva carbonifera è notevole ho tubini in carbonio da 3-4-5-6mm con spessore 0,5mm leggerissimi presi da jhonathan e i soliti cimini di canne da pesca rastremati in varie misure piu tondini pieni in carbo da 1 da 2 e varie misure sottilissimi buoni per le stecche. non so se partire con un una rig tipo quello montato sul mio razor al sestriere che è semplicissimo raggio di bicicletta + cimino/tubetto carbon + pellicola trasparente da fioraio chiusa con biadesivo o partire con un rig alla Stollery randa e fiocco su balestrone vedi progetto AWK o fare il rig come quello di Phil Tyler vedi foto all'inizio ossia unarig più rigido tutto carbonio con paterazzo per gestire la flessione dell'albero però con questo si deve fare un taglio vele decente. ditemi voi cosa vogliamo provare per primo??? |
26 agosto 12, 01:49 | #94 (permalink) Top | |
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E' più complicato e in caso di sbagli non li puoi correggere se non rifacendo la vela Se, invece, montato il rig, prefletti un po' l'albero con il paterazzo e gli appoggi sopra la pezza di materiale per fare la vela a quel punto puoi tracciare il lato inferituira e tagliarlo preciso. Poi ti attacchi sull'albero per punti con striscioline di ripstop adesivo che tengono dei tubini infilati sull'albero e liberi di scorrere. In questo modo potrai regolare quantità e posizione del grasso della vela gestendo la preflessione dell'albero e la base della vela e aggiustare eventuali problemi ritoccando la distanza dalla vela tall'albero tramite il fissaggio dei tubetti.
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27 agosto 12, 13:59 | #95 (permalink) Top | |
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DRAWING Footy UNARIG « ALPyachts® me lo scarico per 4 e vi dico se ne vale la pena cià | |
27 agosto 12, 15:17 | #96 (permalink) Top | |
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Se ti guardi le foto della barca di Phill allegate ai primi post vedrai che la vela e` solo "legata" all'albero e non ha nessuna tasca per infilarglielo. Il sistema di legature o/e tubini tenuti con ripstop permette di aggiustare la forma molto facilmente e senza avere tutti i problemi della tasca chiusa. In piu` l'armo "grande" ha 3 ferzi per dargli una forma "vera".
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 27 agosto 12 alle ore 15:26 | |
27 agosto 12, 15:24 | #97 (permalink) Top | |
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27 agosto 12, 22:55 | #98 (permalink) Top |
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Ok diciamo che in linea di massima si può adottare l'una rig alpyacht e correttamente data l'esiguita' della cifra Direi che ognuno si compra i suoi piani. Da verificare la posizione mastra albero con quei rig. Che inserirò nella prossima revisione dei piani. Non so se e il caso di inserire nel progetto un rig semplificato facile per tutti anche ispirato a quello ma non uguale. Domani intanto mi scarico i disegni. |
28 agosto 12, 01:18 | #99 (permalink) Top |
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oggi ho cominciato la barchetta: ritagliate le dime, riportate sul depron, tagliate le varie sagome, incollati i rinforzi sulle fiancate. alla prima prova di assemblaggio non capisco come incastrare lo scafo tra le fiancate, con quella prua quadra. penso che il tratteggio si riferisca ad una doppia opzione: scafo incastrato o appoggiato alle fiancate. ritaglio tre mm per parte e adesso si incastra anche con la paratia, dopo aver modificato gli incastri. la paratia sborda dai rinforzi delle fiancate in direzione coperta ma facilmente si può rifilare. quello che sarà più complicato è modificare la coperta che è anch'essa troppo abbondante. quasi quasi sostituisco la paratia, allargandola nella sua parte superiore (coperta) per permettere l'inserimento della coperta da disegno (da modificare comunque), più larga, così da avere delle fiancate più svasate che mi sembrano più estetiche più o meno lo stesso mi era successo quando avevo cominciato il Razor in compensato 6/10, mai più finito così non è tanto easy giorgio |
28 agosto 12, 01:25 | #100 (permalink) Top |
User Data registr.: 13-11-2010 Residenza: milano
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modificata in diretta la coperta sulla paratia già incollata l'estetica dello scafo non mi fa impazzire ma il gioco della semplicità si. quindi procedo intanto ho varato l'altro scafo: il regolatore di tensione con la lipo da 500ma funziona questa volta (grazie del consiglio) c'è un pò di confusione all'interno dello scafo, troppi fili che non ho voluto tagliare. il piano velico di mia invenzione sembra non essere troppo sbagliato devo solo trovare un sistema migliore x sigillare il pozzetto, ptima di ripetere l'esperienza del "Footanic" e poi provare la barchetta con qualcun'altro giorgio |
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