15 luglio 12, 03:16 | #111 (permalink) Top |
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Sono leggermente cotto, oggi a pezzetti mordi e fuggi, per evitare di stare male a causa del caldo, sono andato avanti col catamarano rg65. Appena adesso ho terminato di resinare il terzo strato di tessuto, ho iniziato questa mattina e per prima cosa ho preparato e incollato sulla mezzeria del master lo schermo per dividere in due lo stampo, come materiale ho utilizzato mdf che si presta ottimamente. Questa operazione è abbastanza delicata in quanto si deve ottenere una perfetta aderenza tra il master e lo schermo senza che restino dei vuoti anche minimi, le fessure vanno tutte chiuse con la plastilina aiutandosi con una spatola, quando si è soddisfatti del lavoro si può passare alla ceratura, io metto almeno tre mani di cera che lucido tra una mano e l'altra, come ultima mano utilizzo alcool polivinilico che applico con un pezzetto di gommapiuma, dopo un ora si può dare il gel coat, e a questo punto sono arrivato a fine mattina. In pomeriggio ho dato una mano di gelcoat arancione a pennello per stampi, nell'attesa che catalizzasse ho tagliato il tessuto di vetro da applicare a strati per raggiungere almeno 5 mm di spessore. Dopo circa 30 minuti il gel coat era pronto per accettare la resina con i vari strati di tessuto, dal momento che ho utilizzato resina poliestere sono andato cauto e ho sempre atteso che pochi strati per volta catalizzassero prima di continuare. In pomeriggio ho fatto delle foto, le altre le faccio domani. |
15 luglio 12, 18:20 | #112 (permalink) Top |
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Si procede, sulla prima parte dello stampo è andato tutto bene, sul master ora ci sono 20 strati di tessuto e resina, sono circa 5 mm di spessore sufficienti per ottenere una buona rigidità e indeformabilità dello stampo. Per permettere alla resina di polemizzare completamente adesso mi fermo per 48 ore, normalmente occorre un periodo di 72 ore, ma con queste temperature va bene così. La prossima operazione da fare è molto delicata e si deve prestare la massima attenzione e delicatezza, bisogna staccare dal semi stampo lo schermo senza far muovere il master dall'interno, in caso di fallimento si butta via tutto e si recupera solo il master, poi si ricomincia mettendo un nuovo schermo e ripetendo tutto il procedimento. Ecco due foto: |
15 luglio 12, 23:18 | #113 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Avrei 2 domande. La prima riguarda gli scassi dove dovrebbero alloggiare le traverse: immagino tu abbia messo un riempitivo perchè far girare del tessuto lì dentro non mi pare semplice senza rischio di lasciare bolle d'aria all'interno: che riempitivo hai usato? La seconda è che non ho capito la storia dello staccare lo schermo senza muovere il master dallo stampo altrimenti si deve ricominciare. Io non ho sempre fatto stampi in resina epoxi e ho sempre tolto sia lo schermo sia il master dal primo semistampo prima di procedere a laminare la seconda metà dello stampo e non ho mai avuto problemi nè di accoppiamenti nè di precisione. La tua cautela è legata all'uso della poliestere per fare lo stampo? Non riesco a capire qual'è il problema reale. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
16 luglio 12, 02:03 | #114 (permalink) Top | |
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la sede delle traverse è stata riempita e livellata utilizzando resina addensata con microballons misti a fibre di vetro spezzettate. La rimozione degli schermi senza muovere il master dalla sede del primo semistampo mi serve perchè devo fare l'altra meta dello stampo direttamente sopra il master che è ancora al suo posto senza che si sia mosso. Se il master si stacca dallo stampo quando passo il gel coat a pennello potrebbe infiltrarsi e restare attaccato all'interno, poi rimuoverlo sarebbe abbastanza difficoltoso e resterebbero sicuramente dei segni. Mentre col master ancora ben saldo all'interno dello stampo il gel coat non può penetrare perchè tutto il contorno è ancora sigillato dall'alcol polivinilico che sta tra il master e lo stampo. Anche quando realizzo qualche stampo con la resina epossidica il metodo è lo stesso. Questo sistema l'avevo appreso molti anni fa direttamente da Schaller quando ancora ero agli inizi riguardo le lavorazioni con materiali compositi. | |
17 luglio 12, 19:31 | #115 (permalink) Top |
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Ho rimosso lo schermo come da programma e ripulito per bene il master sull'altro lato. Come prima operazione ho provveduto a fare delle cieche con una punta da 7 mm di diametro profonde 4 mm, queste diverranno i punti fissi di riferimento per l'esatto accoppiamento dei semi gusci dello stampo. Dopo le solite mani di cera e una di alcool polivinilico ho dato la mano di gelcoat arancio. Ora attendo circa 6o minuti prima di iniziare a resinare i primi strati di tessuto. Foto: |
18 luglio 12, 14:30 | #116 (permalink) Top |
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Ieri sera ho continuato, tutti i 20 strati di tessuto sono stati resinati per fare la seconda metà dello stampo, ho impiegato circa 4 ore, ogni 4 strati ho fatto una pausa di circa 40 minuti per non aumentare lo spessore troppo in fretta, cosa che avrebbe provocato un aumento di calore pericoloso. Adesso c'è da attendere sempre le 72 ore per far polimerizzare completamente la resina. Non ho fatto le foto, ma tanto sarebbero uguali a quelle già messe che fanno vedere le prima parte dello stampo. Questa mattina ho iniziato a sagomare a profilo le derive e i timoni in balsa, in seguito andranno ricoperti in tessuto vetro da 80 grammi, per le derive aggiungo unidirezionale in carbonio da 50 grammi. |
20 luglio 12, 19:20 | #117 (permalink) Top |
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Oggi pomeriggio grandi lavori sullo stampo, quando si arriva a questo punto è difficile resistere a lungo perchè arriva la scimmia della fretta e vuoi vedere cosa è successo dentro, infatti stavo per aprirlo già ieri sera, ma ho fatto un sacrificio e ho resistito. Allora, oggi ho ripulito i contorni, fatto i fori per la chiusura e poi ho sformato lo stampo, è venuto come da preventivo, non posso lamentarmi, anche il master è venuto fuori integro e pulito. La forma della parte posteriore mi ha fatto soffrire un poco in quanto ho dovuto lavorare con dremel e tamponi per consumare l'eccesso e arrivare alla giusta sagoma rimasta impressa all'interno, questo particolare è importante in quanto mi serve come dima per tagliare il tessuto della stampata al momento giusto di catalizzazione. Foto: Ho rimesso il master di nuovo dentro lo schermo, magari se mi viene voglia faccio un'altro stampo perchè two is better than one ... |
21 luglio 12, 16:55 | #118 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-06-2008 Residenza: Torino
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wow complimenti!! ho letto tutto con molto interesse! sono appassionata di multiscafi da un bel po'. Ne feci un paio molti anni fa testati al laghetto a Torino. Ora, vedendo le regate di coppa america, torna la voglia di farne uno! Ditemi sono state difinite delle specifiche? larghezza x lunghezza x altezza max? peso? 65 cm mi sembra una buon compromesso, mi sembra che i miei erano sui 70 cm. alla fine mi ero orientato sui trimarani, meno eleganti ma più pratici per contenere radio e prestazioni (il mio trimarano era planante e correva come un motoscafo ma pessimo sotto i 3 nodi) |
22 luglio 12, 13:53 | #119 (permalink) Top | |
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Ciao, grazie per i complimenti, si, i multi scafi sono appassionanti anche con le difficoltà che si portano dietro, non sono barche facili a me ne sto accorgendo dal vivo, ma ripagano con la velocità che riescono a esprimere. Per quanto riguarda le specifiche nel progetto del tornado da un metro ho disegnato di sana pianta gli scafi, per le varie posizioni di albero e deriva non ho fatto altro che applicare i dati che che ho trovato in rete sui multi scafi rc con qualche piccola modifica. Per la classe 65 cm invece esiste un regolamento abbastanza libero, basta stare entro i 65 cm di lunghezza scafo, penso che per il piano velico sia da applicare quello della classe rg 65, ma non sono sicuro, anzi pregherei gli esperti a dare qualche suggerimento, il resto dovrebbe essere libero. Come riferimento ho solo questo link: RCSails - 65M Class Multihulls | |
23 luglio 12, 12:48 | #120 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-06-2008 Residenza: Torino
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ho letto, mi sembra di aver capito che l'unico linite è la lunghezza di 65 cm.. larghezza e dimensione vele libere. Come vanno le prove del piccolo? I miei scuffiavano sempre solo in avanti/diagonale come il tuo nel filmato. Stò riprendendo in mano il progetto trimarano planante ad ala rigida, vedremo che ne salterà fuori, sicuramente una cosa molto poco tradizionale. In coppa america stanno studiando idrofoil per evitare l'ingavonamento |
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