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18 gennaio 12, 02:26 | #261 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Magi Urca AC120 - Semiscafi stampati e separati dal master
Il tempo canonico stava per scadere, ma l'impazienza di vedere come era venuto il nuovo giocattolo era tale che le 2 settimane di stabilizzazione le ho accorciate a 10 giorni. Così ho rifinito la superficie con la prima "sgrossatura" e oggi ho staccato il primo semiscafo (il destro) dal master in estruso per vedere come andava l'operazione di separazione. in teoria doveva funzionare senza grossi problemi, ma tra la teoria ela pratica spesso c'è qualche differenza Essendo tutto integrale e completo dei recessi del pozzetto, per "sgusciarlo" ho dovuto, infatti, giocare sulla sua elasticità e sul fatto che 3/4 del master erano rivestiti di pellicola adesiva che, liberata dal nastro che la teneva, non era più in alcun modo vincolata all'espanso. Lato pozzetto ho dovuto infilare in mezzo una spatolina flessibile e facendo leva con un po' di attenzione è venuta via anche lì senza danneggiare l'espanso. Fosse stato tutto rivestito in nastro da pacchi sarebbero stati azz* amari riuscirci Il risultato finale in termini di peso è discreto e il semiscafo pesa 233. Supponendo che il simmetrico sia molto simile, posso stimare i 2 semigusci da unire meno di 470 grammi totali (scafo + coperta integrale). Per finire lo scafo occorrerà aggiungere un po' di cose e spero di chiuderlo finito con scasse, irrigidimenti interni, attacchi e quant'altro necessario rimanendo nei 650 grammi totali. Ho circa 180 grammi per fare tutto e mi auguro di avanzarne. Si poteva fare tranquillamente da 450 finito ma avrei dovuto laminarlo tutto intero su un master completo a perdere e non avrei potuto fare la seconda senza rifare tutto da zero . Però, così, essendo su 2 mezzi master separati e poi 2 mezze barche da unire tenendole pressochè in mano ho preferito dare più "consistenza" all'oggetto, tanto mettere 2 etti in più di ballast sul fondo non credo possa influire molto sul risultato finale. Ora ho rimesso lo scafo sul suo master in modo che stia tranquillo in forma ancora un po' mentre faccio il resto. Domani c'è il team footy che lavora a fare derive e timoni e non so cosa riuscirò a fare sulla 120, ma spero di procedere con le scasse al più presto perchè in effetti sto lavorando un po' poco e a rilento... praticamente un fannullone
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 18 gennaio 12 alle ore 15:19 |
18 gennaio 12, 10:53 | #262 (permalink) Top |
User |
è inutile esprimere il mio apprezzamento per un lavoro così bene seguirlo Mi rimane qualche dubbio, sulla giunzione dei due semi scafi , prima di tutto una volta chiuso come farai a mettere i fazzolettini di rinforzo a prua? Il servo per le vele da dove lo inserisci, se invece lo metti prima di chiudere lo scafo e per qualche motivo devi sostituirlo va demolita mezza barca? Probabilmente mi è sfuggito qualcosa!?!! Sono dubbi importanti e per questo egli ho voluti esprimere.
__________________ https://www.flickr.com/photos/29322916@N05/albums La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre!. (Albert Einstein) |
18 gennaio 12, 15:21 | #263 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Non capisco cosa intendi per "fazzoletti di rinforzo a prua": ci sono circa 4 mm di incastro (realizzato "di pezzo nel semiscafo sx) tra i 2 mezzi gusci che saranno la superficie di incollaggio dell'unione e dovrebbero essere piu` che sufficienti. Sara` aggiunta una telina di carbonio (50 x 50 mm) sul fondo dello scafo giusto sotto il canotto del pivot del fiocco e sotto la scassa dell'albero e della deriva ma non tanto per gli sforzi che devono subire in navigazione quanto per quelli dovuti al maneggio improprio dello scafo o a eventuali urti. Tutti i carichi di sartie, albero e deriva passano dal "ragno" in carbonio all'interno e lo scafo fa pressoche` "figura", nel senso che e` solo la carrozzeria esterna che galleggia, come anche era sulla Easysail e su tutte le barche moderne in composito (e su tutti i miei modelli). La coperta a prua avra` delle aperture chiuse con dacron (come le IOM) da cui mettere e togliere il servo vele e l'interruttore che saranno attaccati al sandwich verticale che la irrigidisce. L'unione dei 2 semiscafi avverra` sull' "incastro" gia` previsto e realizzato ma verra` fatta con tutto gia` predisposto e piazzato all'interno. In pratica l'intero montaggio avverra` a barca aperta e preassemblata solo con un po' di nastro adesivo per poi venire incollata solo alla fine. Le scasse di albero e deriva saranno probabilmente incollate su una meta` cosi` come il trasto randa e l'ordinata centrale sotto la prua. Il grosso vantaggio di avere lo scafo in 2 meta` sullasse di simmetria e` che tutti gli allineamenti delle cose da montare dentro si possono tranquillamente fare su un piano di costruzione senza problemi per trovare il centro scafo, lasse di simmetria verticale e longitudinale che sono sempre evidenti. E` un sistema che pochi nella barche usano ma che ha anche svariati vantaggi, si tratta solo di vedere le cose sotto un punto di vista diverso e diventa facile da capire. Comunque, procedendo con la costruzione, potrai vedere le immagini che saranno piu` chiare di molte pagine scritte. ciao
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20 gennaio 12, 12:37 | #264 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Evoluzioni AC100 e presentazione sul sito
Nottetempo... tra ieri e oggi, con Giovanni abbiamo verificato la fattibilita` di riparametrare lo scafo come AC100 cercando di non doverla ridisegnare tutta e la cosa e` fattibile. Purtroppo, pero`, per ottenere il medesimo dettaglio e le relative messe in tavola di tutti i pezzi non basta riparametrare il solido, ma occorre modificare manualmente alcune quote in modo che il sistema di riferimento generale non perda i legami. Le verifiche che faremo saranno solo di massima e non verra` ripetuto il cfd di sicuro demandando ai test in acqua della 120 (speriamo a fine marzo) la conferma dei dati analitici preliminari. Quindi la cosa e` fattibile senza rifare tutto, ma l'impegno necessario non e` indifferente: nei prossimi giorni Giovanni fara` qualche esperimento per vedere se si puo` fare senza consumare troppe ore macchina.... prossimamente decideremo Per il resto, data al quantita` di materiale disponibile, abbiamo impostato le pagine principali sul sito Progetto-URCA, Barche a vela R/C da record e Non solo ... e ora potete vedere le prime cose in home page con rimandi diretti alle pagine dedicate oppure al link diretto alla pagina dei progetti URCA - Barca a vela RC da Record Non tutte le pagine sono attive, comunque gia` molte immagini sono caricate. Naturalmente aggiornamenti e anticipazioni saranno qui sul forum e poi ci saranno rimandi alle zone aggiornate di volta in volta. Ciao
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20 gennaio 12, 17:28 | #266 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Carissimo.... ti consiglio di fare attenzione a quel che scrivete che poi potrei usarlo contro di voi Non si sa mai che sbavando troppo possiate scivolare sulla bava, battere la testa e cambiare idea Per quel che mi riguarda non sbavo molto perche` non ho ancora idea di cosa ne possa venire fuori ne` quanto tempo dovro` impiegare per farla "uscire". 2 sono le cose certe, che ci vorra` altro lavoro da fare in data/periodo da definirsi e che la barca dovra` per forza venire un po' meno "filante" alias + tozza per soddisfare ai requisiti di volume necessari a non fare un sottomarino o un tronco galleggiante. L'idea di massima e` comunque stare con bulbo + deriva a peso massimo (2250 grammi), quindi 110 grammi di deriva e 2140 di bulbo con un dislocamento di calcolo di 3100 che permettera` di oscillare da 3000 (750 grammi di barca per i piu` bravi a stare leggero) a 3200 (950 grammi di barca) con lunghezza al galleggiamento che potra` variare da 825 a 845 mm a seconda del peso e dell'assetto voluto. Infatti, grazie al differente angolo degli slanci, per guadagnare LWL se si sta leggeri bastera` appruare e per perderla se si sta pesanti bastera` appoppare la barca con spostamenti del bulbo nell'ordine dei +/- 3-5 mm dalla posizione di progetto. Questo in linea di massima da un primo veloce screening... se non ci siamo sbagliati troppo Ciao
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20 gennaio 12, 20:17 | #268 (permalink) Top |
User Data registr.: 04-02-2009 Residenza: Mestre
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Ciao Claudio, lavoro eccelso come sempre una curiosità sul sistema per attaccare i due semiscafi... o meglio un chiarimento... significa che nel mezzo scafo di sinistra ha fatto un gradinetto come nella figura che ti allego? |
20 gennaio 12, 20:31 | #269 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-08-2011 Residenza: Eboli
Messaggi: 137
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E' certamente una modifica molto impegnativa e lunga; penso però che dato l'interesse di tante persone ne valga la pena restiamo in attesa ! salutoni, GINOS Trofeo Punta Campanella 2012.wmv - YouTube |
21 gennaio 12, 00:33 | #270 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Sul fondo verso poppa dove ho le zone più piane ho qualche lieve ondulazione ancora da carteggiare un po' se voglio tenere il carbonio a vista su quasi tutto lo scafo Alla fine dovrebbe venire bene... ma sarà ancora "un bel grattare" perchè la foto inganna l'occhio, ma la mano passata sullo scafo non si fa tanto ingannare facilmente C'ho ancora un tot da fare
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