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Vecchio 03 agosto 11, 21:02   #121 (permalink)  Top
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Fiocco

Può darsi che serva anche....a fargli incassare 200 euri tutte le volte che lo vende....oppure serve a gestire meglio la forma del fiocco alle varie andature, cosa che con i nostri attuali aggeggi non si può fare....una volta settato per la bolina cosi resta anche per la poppa
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Vecchio 03 agosto 11, 21:08   #122 (permalink)  Top
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Al tempo della preistoria, quando si andava di lima e martello sulle nostre M e sui 2M del Garda avevamo installato questi aggeggi che ci consentivano di ingrassare leggermente sia randa che fiocco, regolando il fulcro segnato nel cerchio rosso(...Ho rispolverato il mio vecchio boma....il fiocco invece non lo trovo più)

Ultima modifica di Renderman62 : 18 febbraio 17 alle ore 19:24
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Vecchio 03 agosto 11, 21:40   #123 (permalink)  Top
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Il decentramento dell'asse di rotazione del boma della randa insieme a wang, lo si usa ancora molto spesso su vari modelli.

Il boma radiale o simili , invece non lo usa più nessuno in competizione anche perché le forze di leva esercitate sull'asse di rotazione con tendenza ad andare verso l'alto quando il fiocco "tira al lasco o di poppa" , possono provocare una rotazione o svergolamento dello scafo tra prua e poppa.

ClaudioD
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Vecchio 04 agosto 11, 00:21   #124 (permalink)  Top
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Il sistema cosi' come' non permette di aprire regolarmente il fiocco a farfalla . A meno che tu non tenga l'albero enormemente appruato , cosa brutta anche esteticamente.
Anche il sistema waliki prevede il piombino per bilanciare un po' il peso del boma/vela . Altrimenti non funzionerebbe correttamente . Tutti i waliki hanno il piombino quando ce poco vento .
comunque claudio un piombino non sara' mica la morte
Ciao, scusa anticipatamente il giochino di parole
ti rispondo, Orcaloca!
Se non serve,
e non serve,
Orcaloca !
Non lo metto!

fine .. ora ritorno serio...
E poi, con il boma dietro allo strallo, non si metterebbe molto facilmente
Così come non serve tenere l'albero appruato.
Serve dare l'angolo giusto all'asse di rotazione del fiocco in modo che la tensione sulla sua balumina sia il motore del'apertura: i grammi sviluppati dal fiocco che si apre sono almeno un ordine di grandezza superiore al peso del piombino.
Quando c'è poca aria invece l'elastico messo nel posto giusto unito al colpetto dato con il servo vele permette di innescare l'apertura e al resto ci pensa la pressione sul fiocco.

Ultima modifica di claudio v : 04 agosto 11 alle ore 01:41
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Vecchio 04 agosto 11, 01:36   #125 (permalink)  Top
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Al tempo della preistoria, quando si andava di lima e martello sulle nostre M e sui 2M del Garda avevamo installato questi aggeggi che ci consentivano di ingrassare leggermente sia randa che fiocco, regolando il fulcro segnato nel cerchio rosso(...Ho rispolverato il mio vecchio boma....il fiocco invece non lo trovo più)
Anche il 10R di Carlo aveva soluzioni similari e ci ha vinto un sacco di regate anche a livello nazionale. Purtroppo quelle soluzioni richiedevano molto lavoro e i benefici erano non sempre così grandi da giustificarle e , quindi, molti dopo un po' hanno lasciato perdere, così come, purtroppo, con il tempo si sono estinte le 2m del garda e non solo.

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...

Il boma radiale o simili , invece non lo usa più nessuno in competizione anche perché le forze di leva esercitate sull'asse di rotazione con tendenza ad andare verso l'alto quando il fiocco "tira al lasco o di poppa" , possono provocare una rotazione o svergolamento dello scafo tra prua e poppa.

ClaudioD
Veramente quello capita quando non si è capaci a progettare e realizzare lo scafo e le meccaniche, non per colpa degli sforzi. Il limite non è mai il problema insormontabile, è solo l’incapacità di risolverlo.
Questa è più o meno una delle frasi intramontabili dei miei mitici vecchietti barchisti: Carletto e Ferruccio e che approvo in pieno

La scarsa conoscenza di alcune nozioni fondamentali sui compositi, sugli schemi di laminazione e sulle "vie" di propagazione dei carichi che permettano di ottenere certe caratteristiche di rigidezza è spesso sconosciuto a molti "barcaioli": non basta fare un bomino qualunque con un asse su cuscinetti e attaccarlo ad uno scafo qualsiasi... e poi sperare che funzioni bene: quella è utopia.

Quelli che probabilmente sanno come fare e fanno barche per venderle, dato che ci devono anche "mangiare", cercano sempre di fare quel che più conviene e, se riescono, di pilotare le mode in quella direzione... soprattutto cercano di non uscire troppo fuori budget/fuori mercato.
In ogni caso, dal boma fiocco della mia AC/10 lungo 80 cm dal punto di scotta ci si può sollevare quasi mezza barca (25 kg) con qualche mm di deformazione totale... che sono molto meno dei mm di allungamento della vela sotto il carico massimo.
Idem per Urca For record che però ha il boma lungo solo 60 cm e pesa 18 Kg.

In ogni caso, a pari carico, muovono meno di un boma fiocco normale con l'amantiglio che sotto raffica si alza sempre leggermente.
Se si vuole fare la verifica, basta regolare le tensioni di sartie/paterazzo/strallo etc della propria barca e sollevarla da poppa e dalla parte posteriore (punto di scotta) del bomino fiocco... poi si vede quel che succede.... altro che qualche mm
Magari provate a sollevare da poppa e dal punto di scotta del fiocco una IOM e poi mi dite che succede

Per fare le cose che funzionano non serve nessun supermateriale, serve solo usare il design giusto, utilizzare bene cose molto semplici e orientare le fibre possibilmente lungo li linee di carico andando a sovradimensionare dove serve e basta.

Per ritornare in tema, perchè qui si sta andando veramente un po' OT, nella mia AC120 la forma della prua, la posizione degli irrigidimenti interni e la meccanica del boma del fiocco cono concepite insieme per ottenere questo risultato.
In pratica lo scafo monoscocca funziona da cassa antitorsione ed è il canotto stesso del boma che lo irrigidisce: se si guardano bene i rendering, tutte le superfici sono un minimo raggiate per evitare qualunque faccia piana che destabilizzerebbe la rigidezza di parete e locale del laminato.
L'asse del canotto sarà un tubo di carbonio da 12 con dentro un tubolare in alluminio che servirà a tenere i carichi di taglio e di bearing e di compressione sull'asse di aggancio e sulla vite di registro micrometrico del boma.
Anche i cuscinetti a sfere in inox sono sovradimensionati: 25 mm il superiore e 15 l'inferiore. Quelle dimensioni non servono certo a tenere i carichi ridicoli sul boma, ma a garantire durata e assenza di giochi con l'asse scelto.

Poi, come dicevo all'inizio, se non ci credete, continuate a non crederci e non fatelo, mi raccomando!
La barca non andrà certo più forte grazie a quello, sarà magari solo un po' più bella da vedere: lasciate perdere, lasciatelo fare solo a me, quello e il picco
Che... A me mi piace

Ciao ciao
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Ultima modifica di claudio v : 06 agosto 11 alle ore 16:13
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Vecchio 04 agosto 11, 11:26   #126 (permalink)  Top
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Vero quello che hai scritto e non c'é dubbio che una scocca "autoportante" ,sottosposta a torsioni, si deformi meno entro certi limiti, pero' il mio coupé ha anche una barra trasversale "anti torsione" !!!.

Cio' detto, posso notare che i coppa america del 2007 avevano delle mura "piatte" da prua a poppa su almeno 3/4 della lunghezza e spesse circa 2cm di carbonio con fibbre incrociate. Certamente il carbonio unidirezionale incrociato aiuta !

E' vero anche che la messa in opera di una costruzione auto portante richieda alcuni accorgimenti particolari, specialmente se si vuore fare una serie di barche.

Questi "accorgimenti" sono degli investimenti relativamente costosi e chi paga ? Ne vale veramente la pena ? Siamo poi sicuri che queste "scocche" siano poi vincenti a parità di vele e pollici ?

ClaudioD
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Vecchio 04 agosto 11, 12:48   #127 (permalink)  Top
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Insomma questo piombino non lo vuoi proprio mettere ...
E' che qesta barca sembra molto ben progettata ma queste cose mi lasciano perplesso.
In una barca da regata tutto deve funzionare bene , non e' la prima volta nelle regate iom che uno perde una regata perche' non gli si e' aperto bene a farfalla il fiocco , succede spessissimo. Tu puoi fare lo scafo piu' prestazionale che vuoi ma certi particolari devono funzionare .... eccome se devono funzionare.
Anche i tuoi cuscinetti del canotto non e' una bella cosa che siano li in bagnomaria , ci va un po di salsedine e li dentro s'inchioda tutto ...
orcaloca non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 04 agosto 11, 22:11   #128 (permalink)  Top
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basta che li smonti e li pulisci.....forse un pò di svitol...
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Vecchio 05 agosto 11, 03:31   #129 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da orcaloca Visualizza messaggio
...Tu puoi fare lo scafo piu' prestazionale che vuoi ma certi particolari devono funzionare .... eccome se devono funzionare.
Anche i tuoi cuscinetti del canotto non e' una bella cosa che siano li in bagnomaria , ci va un po di salsedine e li dentro s'inchioda tutto ...
Ciao,
le soluzioni proposte funzionano da anni e perfettamente: non so che esperienza tu abbia con cuscinetti e meccaniche varie, ma quelle di Urca For record sono del 2004, hanno più di 7 anni, ne hanno visto di tutti i colori in mare e sono ancora lì come nuove: i cuscinetti in inox richiedono un minimo di attenzione, di essere lavati con acqua dolce dopo l'uso e di essere lubrificati ogni tanto, così come tutta la barca e le sue parti metalliche se la usa in mare.
Quelli di Carletto vanno altrettanto bene dopo circa 30 anni, anche quelle senza piombino...
Idem quelle di Walicki vanno benissimo e durano un sacco di tempo, basta non lasciarle nelle mani di qualche "criminale".

Con Urca For record, oltre alla traversata, ho partecipato all'ultimo campionato italiano disputato con le 2m del Garda con ottimi risultati nonostante che la barca non fosse concepita per navigare a 13 Kg di peso; con la AC/10 bomata ho fatto tutta la campagna challenger 2008 della Coppa: certo, non ho sempre vinto ma quando non è capitato, non era certo per colpa del boma che non era andato a farfalla.

Poi, se vogliamo farci venire mille dubbi e inventarci problemi che non esistono solo perchè qualcuno non è mai stato capace a risolverli il discorso diventa del tutto sterile.
Anche perchè la costruzione monoscocca può essere fatta in metà del tempo e con meno spesa di una "classica" con stampo, è già stata spiegata nella topic e descritta sul mio sito.
URCA - Barca a vela RC da Record
URCA - Barca a vela RC da Record

Però, se senza averla mai provata, ci si vuole ostinare a dire il contrario...
Ripeto, nessuno è obbligato a copiare, se non piace non lo si faccia: non ci perderò il sonno di sicuro

Infine, per altre affermazioni, si incomincia a cadere nel ridicolo, specie per quelle di una certa persona che ha passato negli anni scorsi il suo tempo a screditare le mie AC/10 con calunnie varie sui vari forum anche stranieri (RC sailing) dicendo che grazie proprio al mio fiocco bomato particolare contro i genoa avevo stracciato i francesi...
Stessa cosa detta/scritta ad altri utenti, che poi me l'hanno riportata, a proposito di questa soluzione che sarebbe, a suo dire, fuori dal regolamento e che mi darebbe mirabolanti vantaggi rispetto a tutte le altre AC120...

Non essendo riuscito con questi mezzucci a screditare la soluzione e questo modo alternativo di concepire certe cose per cercare qualcosa che dia piccoli "plus", adesso si sta arrampicando sui vetri per dimostrare che non funziona, che il boma flette, che la barca torce e che per farla che non torce costa un casino e tutta una serie di illazioni degne forse solo di risposte come questa...


Prima funzionava troppo e mi faceva vincere facile e adesso, invece, non funziona, costa troppo ed è inutile... però, coerente!?
Ma, allora, com'è la storia? Va troppo bene o non serve a nulla? ...

Mha, potremmo continuare perchè la cosa è divertente, ma non centrerebbe molto con la topic, quindi?
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 agosto 11, 11:14   #130 (permalink)  Top
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Scusa claudiov non pensavo proprio di alimentare delle diatribe passate tra te e credo claudiod . Spero di non aver fatto troppo danno e comunque credo che le vostre capacita' siano molte e meritevoli . Ugniuno ha il suo modo di pensare le cose e porta avanti le sue idee. E' positivo questo , c'e' un confronto . E alla fine sara' la prova in acqua che giudichera' chi ha lavorato meglio .
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