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25 luglio 11, 10:02 | #101 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
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Forse ho capito male, ma rileggendo questo post, mi sembra di aver capito che bisognerebbe trovare una decina di investitori che accettino di procurarsi un modello di cui si conosce niente, prima di dare il via al progetto. Come si fa a pensare che qualcuno sarebbe disposto a prenotarsi, magari dando un anticipo per un modello, anche se soffisticato in termini conceptuali e costruttivi, senza sapere se effettivamente questo modello risponde alle esigenze prestazionali di chi l'acquista ? Uno vorrebbe sapere se naviga bene, se puo' essere una vera barca che sale sul podio spesso o se invece é un flop totale , prima di decidere o mi sbaglio !. ClaudioD |
25 luglio 11, 18:09 | #102 (permalink) Top | |||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Anche perchè non garantisco niente a nessuno nè ho mai detto che la barca vincerà: ho spiegato che cosa ho sviluppato per fare un progetto alternativo e diverso dalla media degli altri, l'idea ha destato interesse, molti sono anche venuti a Verona in fiera per vederne le anteprime e quindi sono andato avanti. Sono abbastanza sicuro che navigherà correttamente e sarà centrata come tutte le altre con i parametri a disegno perchè le verifiche statiche e dinamiche operate sono similari; quindi non sarà un sottomarino e probabilmente starà in assetto così come esce dalla matita, come tutte le altre precedenti. Per quanto riguarda il resto, Citazione:
Citazione:
Quanto scritto sopra è capitato perchè non solo ho ricevuto richieste in numero sufficiente a invogliarmi a completare un altro progetto completo (e non i soliti 4 schizzi che mi bastano per realizzare la mia barca), ma in parallelo sono arrivate 4 o 5 richieste inerenti la possibilità di fornire un master in polistirolo presagomato. Però non è pensabile che mi metta a farla a mano per altri perchè ho già poca voglia e tempo di farne una per me, figuriamoci conto terzi.. e poi, se lo facessi, avrei anche il brutto vizio di farmi pagare per il lavoro e sarei certamente fuori mercato: quindi non mi passa nemmeno per la testa. Così, dato che non sono nè un fabbricante nè un commerciante di barche che potrebbe investirci per produrla, ho cercato una via traversa: qualcuno che potesse aiutare chi vuole farsela fornendo la forma dello scafo pronta (o quasi) per la laminazione su master a perdere con un costo paragonabile ad un master di legno grazie all'ottimizzazione del progetto, all'uso di materiali economici (estruso) e al fatto che avrei fornito gratuitamente (a persona di mia fiducia) il 3D per il Cad Cam. Quindi non cerco investitori, al limite cerco collaboratori, cioè qualcuno interessato a sviluppare una cosa particolare mettendoci un po' di impegno o lavoro o altro: si chiama team working, o cooperazione in italiano; ogni tanto riesce, è divertente e spesso ci sono vantaggi per tutti. Se poi non trovo nessuno o troverò qualcuno in più tra 1 o 2 anni non sarà un grosso problema, tanto una, la mia, mi divertirò a farla a manina e ognuno dovrà fare per se finchè la situazione non cambia. So che è una situazione terribile, ma penso che sopravvivremo comunque
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26 luglio 11, 11:54 | #103 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 18-08-2007
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Bisogna sempre credere ed aver fiducia !!! Personalmente sono un po' schettico sul futuro delle AC, specialmente in Italia. In particolare, le diatribe infinite tra ACisti, a cui molti hanno assistito, hanno finito per deludere e creare un effetto contrario che ha finito per deviare l'attenzione ad altre cose. Se si aggiunge che il "gancio" alle vere Coppa America é venuto a mancare , temo che prima o poi questi modelli, ai quali ho creduto molto anch'io, entrino nel cassetto del dimenticatoio e non si espandano oltre a quelli già fatti. Mi sembra , se ricordo bene, che molto tempo fa, tu stesso avevi detto che le "scopiazzature" delle AC non non erano tanto di tuo gusto. Si sà, le cose cambiano !! I "ganci classici" come gli RG65, gli IOM che detesto a causa del loro regolamento e gli M e più lontano i J-Class che adoro, sopportati dalle organizzazioni esistenti e spesso non dipendenti da barche vere, continuano ancora con nuovi adetti anche quelli che hanno creduto nelle copie della AC vere e questo fin quando una nuova barca, fuori dalle "copiature di barche vere esistenti" che nascono e muoiono secondo le mode del momento, farà capolino con l'approvazione delle maggioranze internazionali. Utopicamente gradirei una modifica del regolamento IOM ! Sarei comunque lieto di vedere le AC continuare, anche perché mi sono dato da fare per promuoverle anche fuori dall'Italia, ma i risultati attuali sono molto scarsi anche se le promesse iniziali facessero credere diversamente. Le AC in Francia vanno bene su un ristrettissimo nucleo di parigini, ma sono quelle che riproducono quelle vere nei loro dettagli e non si preoccupano più di tanto delle prestazioni. Menomale che c'é Navimodel che fa ancora degli sforzi, ma ...! Una Classe a cui credo molto, potrebbe essere un J-Class più piccolo di quelli attuali da 180cm, come l'Enterprise da 130cm che ho già disegnato e che qualcuno sta già costruendo. Anche in questo caso non sono le prestazioni, ma il piacere degli occhi. Gli M stanno riprendendo quota anche se le condizioni economiche sono sfavorevoli. Chi vivrà, vedrà, io continuo a giocare nel mio angolo per quel tempo che mi resta, perché dopo tutto é un gioco o mi sbaglio anche su questo.... ! Viva le AC !!! hehehe ! ClaudioD Ultima modifica di claudioD : 26 luglio 11 alle ore 11:58 | |
26 luglio 11, 15:01 | #104 (permalink) Top | |||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Diatribe? Quali diatribe? il gruppo delle AC120 è tranquillo e non litigano certo tra di loro. Se qualcuno vuole andare a regatare con loro sono sicuro che troverà un ambiente amichevole e conviviale che in molte altre classi veliche non è così diffuso. Anche chi volesse andare a regatare con le AC100 idem.. penso troverebbe un gruppo simpatico e piacevole. Sicuramente 2 gruppi di AC1xx sono più dispersivi di uno solo, ma per ora non ho visto nessuno di quelli che regatava della AC120 passare nelle 100, mentre viceversa si.... Ma non è che questo alteri gli equilibri in campo e i numeri delle barche in acqua: la realtà 120 è molto più organizzata, quella 100 sta cercando di prendere forma. Però sempre modellismo è e sempre un gioco rimane e anche molto simile. Se ci sono stati scontri sulle pagine del forum sono stati scambi di idee, talvolta un po' esagerati, ma alla fine dato che sono tutte persone di buon senso dopo qualche "testata" mi sembra che abbiano trovato i loro equilibri e nessuno si sia preso a coltellate Insomma, al di fuori di qualche diverbio in internet, la realtà delle cose è molto più tranquilla di quel che può sembrare perchè come spesso capita... tra ciò che si legge e la realtà ci sono grosse differenze e non c'è nessuna guerra, piuttosto altro.... Quindi la smetterei di parlare di diatribe, specie quando sono cose superate/superabili: non giova a nessuno. Citazione:
Però ho visto che molti si fanno contagiare dalle novità e così, anche per dare una mano a un po' di amici, ho creato la mia nuova 120 che sembra una semiriproduzione di NZL32, ma insegue forme nuove e linee d'acqua diverse dalla media. In pratica strizza l'occhio a forme antiche per ricercare un quid di prestazione in più sfruttando le "debolezze" (instabilità al beccheggio) insite in un modello a vela RC. Funzionerà? probabilmente si, ma una piccola ventata di novità l'ha portata e se anche alcuni che non avevano mai fatto barche AC120 me ne hanno chiesto il progetto un piccolo risultato è stato ottenuto: magari il prossimo anno ci saranno 1 o 2 o 3 barche in più nella flotta AC120. Visti i numeri in campo non è poi così male Citazione:
Dal punto di vista del regatante questo è perfetto, dal punto di vista del modellista lascia un po' insoddisfatti e così ci sono altre classi con cui giocare, però i numeri (partecipanti) sono piccoli così come è sempre più piccolo il numero dei "modellisti" progettisti e costruttori. Questo è il problema del nostro tempo moderno e non ci si può fare molto, se non, per chi è ancora "Modellista", continuare a creare qualcosa frutto del proprio ingegno e, soprattutto, cercare di evitare di sembrare un bambino mai cresciuto o peggio. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 29 luglio 11 alle ore 14:07 Motivo: sottolineato OT da chiudere | |||
29 luglio 11, 14:45 | #105 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Ultimi step di completamento e verifica meccaniche
Ieri notte abbiamo fatto una sessione di di lavoro prima delle vacanze e dei traslochi vari che sono in corso per completare e verificare le meccaniche dei bomi randa e fiocco. La barca è concepita per l'uso di un servo braccio, uno dei nuovissimi Hitec titan tipo l' HS7950 da 35 Kg o il (HS-7980TH) da 46 Kg che funzionano a 7,4 volt (2 lipo in diretta) e pesano circa 70-80 grammi. I servi a braccio digitali già sulle IOM stanno soppiantando i verricelli perchè permettono una precisone e velocità di movimento delle vele incomparabile, specie nella strambata in poppa quindi, la Magic Urca è concepta attorno aquesto servo. Dati gli ingombri del braccio però ogni cosa va prevista prima perchè non sarà poi modificabile a barca costruita, quindi abbiamo posto la massima attenzione alle corse in modo da non avere sorprese molto spiacevoli dopo Con un braccio da 100 mm e la puleggia di rinvio si ottengono con circa 140 gradi di corsa 300 mm abbondanti. Nella posizione peggiore della leva (massimo braccio) avremo circa 1,5kg di potenza minima disponibile con le vele regolate per il lasco largo, a vele chiuse, in bolina, avremo disponibli circa 7 kg (2 cm di braccio di leva effettivi). Dato che la barca verrebbe coricata nel'acqua con una spinta di circa 2 kg nelle vele abbiamo abbastanza margine da non far forzare il servo e garantirgli una lunga vita (con quel che costa sarà meglio). Per il servo del timone la scelta è caduta su un Hiperion sempre a 7,4 (HYPERION ATLAS DH20X-GCD ) volt che dovrebbe garantire una velocità sui 60 gradi di 0,06 secondi con circa 4 kg di coppia (e di tenuta a fermo 8-9 Kg/cm) con un peso di circa 50 grammi. La scelta è caduta su questo servo e non sull'Hitec equivalente per motivi di costo, infatti l'Hyperion costa circa 42 euro contro quasi il triplo di un Hitec similare (HS7940) per velocità che però è dotato di ingranaggi più pregiati e una coppia bestiale. Dato che sul timone serve più la velocità e la precisione dello zero anche sotto carico piuttosto che una robustezza incredibile e oltre 12 kg/cm di coppia, penso possa essere un compromesso interessante. Naturalmente appena lo provo saprò dire come va e, in ogni caso, le dimensioni sono std quindi sostiturlo in caso di problemi sarà semplice. Tutta la scelta dei servi è impostata per avere anche una ricevente che funzioni con 2 lipo, nel mio caso una spectrum con doppia antenna lunga per uscire fuori dallo scafo in carbonio (AR6255 DSM2-DSMX 6Ch ULTRALITE AIRMOD CARBON). In questo modo la barca funzionerà con 2 lipo senza nessun regolatore di tensione a tutto vantaggio della semplicità e dell'affidabilità I pesi dell'impianto radio saranno: 80 grammi circa servo vele, 55 grammi servo timone, 6 grammi ricevente 70 grammi, lipo 2S 1300mah 20 grammi interruttore e caveria varia Circa 230 grammi in totale In allegato lo schema dei bomi con le relative corse. ciao ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 29 luglio 11 alle ore 14:51 |
30 luglio 11, 00:41 | #108 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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No, non c'è piombino perchè non serve e non c'è meccanismo perchè potrebbe servire ma è una gran complicazione oltre che vietato. Potrebbe esserci un elastichino che tira davanti ma che non è affatto radiocontrollabile nè impone al boma fiocco di andare dalla parte opposta del boma randa... Semplicemente alleggerisce un po' il boma favorendone il movimento quando c'è poco vento ma nulla più e non è basilare per il funzionamento (cioè funziona bene anche senza) Ti rispondo con un quiz un po' scherzoso e simile a uno già fatto altrove perchè, se non ci si lascia accecare dalle polemiche futili oppure se avessi fatto qualche regata in più e guardato con attenzione in poppa come vanno e cosa fanno i primi avresti già la risposta in tasca. Però all'esperienza si può sopperire con la logica e, guardando le cose con interesse, le soluzioni si trovano e si apprendono più facilmente. Il primo indizio è: con un buon progetto e il radiocomando E poi dovrei fermarmi qui perchè vorrai forse che dica tutto e ti tolga il piacere di scoprirlo? No, dai, qualche altro indizio: Quando il fiocco resta dietro alla randa ha la medesima pressione sulla vela della randa? Come si comporta il flusso del vento in poppa variando l'angolo tra il fil di ruota e poco più poggiato Cambiando l'angolo dell'asse di pivot del boma, come cambia la forma del fiocco? Il boma che ruota con il pivot dietro lo strallo come influenza la forma della vela? Bhe, forse così ti ho già detto troppo... troppi indizi... poi c'è anche altro, ma magari me lo direte voi Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 30 luglio 11 alle ore 01:30 | |
02 agosto 11, 01:00 | #109 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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non avrai già gettato la spugna? Alcuni tuoi "compari" romani hanno già indovinato mesi fa, vorrai forse essere da meno? Oppure sei andato in ferie? Intanto che ci pensi ancora un po', posto uno dei primi run sul CFD di scafo e appendici dove vengono visualizzati i campi di pressione che sono abbastanza tipici, solo che Giovanni me li ha mandati per verifiche senza scrivermi che angolo ha impostato tra flusso e asse scafo, quindi fare commenti mi viene un po' difficile... vabbè, sarà per la prossima volta, appena mi passa le info complete. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
02 agosto 11, 11:17 | #110 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-02-2011
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Io aspetto delucidazioni sul tipo di attacco fiocco senza piombino ....... al momento ho forti dubbi che funzioni..... ma se chi l'ha progettato e' cosi' sicuro credo che qualche marchingegno che apra il fiocco a farfalla debba esserci ...... o no? Se va compro il brevetto .... E' stato gia' provato in acqua? |
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