15 settembre 11, 01:37 | #1 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Hi-lights AC45 da Plymouth
Ciao a tutti, In questi giorni stanno correndo le regate della AC 45 a Plymouth e su un canale Youtube dedicato si vedono in diretta e in sintesi registrata. Le trovate a questo link Il canale di AmericasCup - YouTube Sempre in rete ce` il sito ufficiale in Inglese e Italiano con interessanti articoli , news e foto America's Cup | News America's Cup | News Penso che dal punto di vista della spettacolarita` e della dinamicità, sebbene questo modo di navigare sia molto diverso dal match race classico, sia veramente spettacolare con incroci al limite ad alta velocita` e regate di flotta entusiasmanti, specie con vento forte dove non si rischia certo di addormentarsi davanti al video. Dai filmati si vede bene che questi cat ultraleggeri soffrono di instabilita` al beccheggio molto simile ai modelli e lingavonata di prue e` la situazione peggiore per capottare. Pero` si vedono alcune cose interessanti quali ad esempio che la vela alare sembra consentire un buon controllo della potenza potendone gestire non solo langolo (con al scotta) ma anche la curvatura (camber) con i comandi del flap. Il sistema che usano permette di regolare lincidenza del flap in modo dinamico tale per cui, cambiando di bordo, il flap pare invertire langolo automaticamente in virata e, forse, anche di aumentarne automaticamente langolo lascando al vela. Questo sistema sarebbe un po complesso da riprodurre su un modello, ma se ne potrebbe fare uno semplificato applicando nella vela un servo che tira con un solo braccetto 2 scottine, una per lato al flap, lasciandolo piu` o meno libero di ruotare e attaccando la scotta principale al flap stesso. In questo modo si potrebbe dare piu` o meno camber direttamente via rc e, magari, con una miscelazione elettronica gestibile con curve di risposta sulla radio tra comando delle vele e del camber fare le medesime cose del vero, ma con complessita` meccanica estremamente ridotta. Una altra soluzione sarebbe proprio di gestire il camber con un canale apposito e uno o piu` servi collegati direttamente e rigidamente e un interruttore che lo fa cambiare di lato + la miscelazione elettronica che ne permetta di variare l'angolo del flap lascando. Allestero, (Usa) qualcuno gia` naviga con un tri a vela rigida qui il post sul forum di RCsailing RCSails Triton II with Wing Qui io video sul tubo photogallery RCSails - Customer Pictures Gallery Anche da noi qualcuno sta lavorando... io sono indietro con la realizzazione della vela rigida e lultimazione del cat che e` ferma da un anno causa altre attivita` in corso, ma altri sono gia` avanti, vero?
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15 settembre 11, 17:19 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-02-2011 Residenza: roma
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Ciao a tutti, si quei video sono assolutamente uno SBALLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoo gli AC45 mi fanno impazzire e per questo motivo che un mesetto fa ci siamo messi sotto alla progettazione e realizzazione degli AC45 versione AC100 eXtreme. La vela alare è finita, non ho ancora postato le foto complete perchè ci devo finire di appiccicare sopra tutte le schifezze del caso......wuoaaaaa ma presto uploaderò tutto, compresi i disegni per realizzarle. Nel frattempo Eugenio si sta dedicando alla realizzazione degli scafi. Ma veniamo al dunque. Quale è il problema di fondo che attanaglia i modellisti di tutto il pianeta quando vogliono giocare con i CAT? non è anto la regolazione delle vele sia standard sia rigide, ma l'incapacità di controbilanciare la spinta della vela sia trasversalmente (scuffia) sia longitudinalmente (da noi si dice CHE TE LO SEI MESSO PER CAPPELLO.....hi hi) ossia evitare l'ingavonata micidiale che ti fa fare il forward loop. Tipico di ogni catamarano (quelli veri). Ora credo che scuffiare o metterselo per cappello un catamarano sia la cosa più strafantastica e divertente che ti possa accadere ma altrettanto divertente è riuscire a tutti i costi ad evitarlo, e se poi succede ciccia................. Per evitare ciò e rendere il nostro piccolo AC45 gestibile in modo simile ai veri 45 abbiamo introdotto un terso canale: il primo gestisce i timoni (facile), il secondo le vele (facile) il terzo l'equipagio (tosta) che ci permette di spostare su un angolo di 180° un contrappeso da dritta a sinistra passando per la poppa cosi da poter regolare di volta in volta la posizione dell'equipaggio e spostare il contrappeso al momento giusto e nella posizione giusta. Per ora non dico altro altrimenti rovinerei la sorpresa.....hi hi appena abbiamo finito vi sommergeremo di foto e filmati (sempre se funziona......ha ha). Per tornare alla vela la gestione dell'angolo tra vela e flap è molto semplice, quando cazzano tutte le vele il flap lo mettono sub-parallelo alla vela, e progressivamente mano a mano che lascano la vela il flap assume via via angoli progressiamente diversi e sempre maggiori, con valore massimo a 45° di apertura. La sua gestione è molto semplice, l'attacco della scotta randa va posizionata ad 1/3 anteriore del flap e il bozzello di richiamo sullo scafo deve stare molto più arretrato della balumina del flap stesso, in questo modo cazzando le vele al massimo la scotta automaticamente tende ad allineare le due vele. La resistenza poi del flap-vela viene gestita da una coppia di elastici che in base all'intensità del vento tendono ad opporsi alla spinta del vento che fa cambiare l'allineamento delle due vele. Insomma è più facile che ve lo faccio vedere che a spiegarlo. COmunque è tutta teoria bisogna aspettare che mettiamo lo scafo in acqua e vedremo se funziona oppure cola a picco.....hi hi hi
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15 settembre 11, 18:42 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-02-2011 Residenza: roma
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un piccolo assaggino su come è fatta la nostra vele rigida e di come abbiamo progettato il meccanismo di rotazione della vela intorno ad un albero fisso.
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15 settembre 11, 22:12 | #5 (permalink) Top |
User |
portare un modello di multiscafo che sia CAT o trimarano mi ha sempre affascinato e come già detto i multi rc hanno un problema di fondo cioè che non essendo dotati di equipaggio non è possibile controbilanciare il peso per riportarlo in posizione. Il discorso che stai facendo della zavorra mobile che funge da equipaggio l'ho scartato a priori poiché il bello di quel tipo di scafi è proprio quello della leggerezza aggiungere il peso anche se mobile credo che li penalizzerebbe molto specialmente per le scale così ridotte. In un primo momento avevo pensato di sfruttare il sistema di questo CAT Robbe TopCat erste Segelversuche - YouTube poi siccome una deriva serve(perché uno non può pilotare anche le derive mobili) ho pensato di sostituire il piombo con un involucro di fibra dar riempire d'acqua con una pompetta all'occorrenza. Ancora non ne ho fatto di nulla perché aspetto di cambiare casa e di avere più spazio per i miei modelli in bocca al lupo per il progetto ciao
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15 settembre 11, 22:45 | #6 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-02-2011 Residenza: roma
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Ciao Cromo e ciao tutti, non nascondo che risolvere il problema del controbilanciamento sia cosa facile, e ci abbiamo pensato un sacco, abbiamo ideato sistemi su sistemi, tutti fallimentari come la costruzione della vela rigida in schiuma espansa, 15 giorni di lavoro e soldi buttati nel gabinetto.....hi hi Montando derive affilatissime di alluminio e spessore da 1mm si ottiene un bel sistema direzionale leggerissimo, inoltre il sistema di costruzione per gli scafi che alla fine abbiamo scelto non prevede master ma il master in schiuma viene letteralmente inglobato all'interno dei diversi strati di resina. Lo scafo deve essere leggero, anzi leggerissimo altrimenti tanto vale farsi un monohull con bulbo. Quello che abbiomo pensato è un contrappeso di modeste dimensioni anche perchè se fosse troppo pesante creerebbe dei problemi al servo e sbilancerebbe troppo lo scafo. Ci aggiriamo intorno ai 150g - 200g non di più per uno scafo che complessivamente deve pesare in tutto 2.8kg. Il contappeso montato tra scafo e scafo sotto la struttura di coperta deve solamente facilitare uno stato di equilibrio momentaneo e bilanciare un po la spinta delle vele. E' un po come nei catamarani veri, ti puoi attaccare al trapezio quanto vuoi, ti puoi mettere dei giubotti appesantiti, ma se la raffica è troppo forte e non laschi le vele in tempo e non poggi al momento giusto scuffi!!!!!!!!!!!!!! che poi il bello ed il divertente è anche quello......hi hi
__________________ AC100 eXtreme President - Head of Multy Line Development Department and Planning Events. www.ac100.eu |
15 settembre 11, 23:06 | #7 (permalink) Top |
User |
Il problema del controbilanciamento... è proprio un problema con la P maiuscola quello che ho appena detto è quello che ho pensato Io, adesso sono curioso di vedere il Tuo modelo. Aspetto con ansia nuove pubblicazioni sul sito della AC100. Ciao
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16 settembre 11, 00:10 | #8 (permalink) Top |
User Data registr.: 07-04-2010 Residenza: Roma
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dunque, gli scafi che ho concertato dislocano circa 1kg l'uno, ma stiamo valutando l'ipotesi di aumentarne il volume proprio per il discorso del contrappeso mobile, vediamo...oltre ad avere come riferimento gli scafi veri e le loro misure, ho preso in considerazione i parametri che claudioV diede per il disegno di alinghi5...fossi stato capace di usare il cad, avrei preso l' 80cm che aveva fatto, lui o andini non ricordo, e lo avrei upscalato ad 1m... per ora faremo delle prove, che vi sottoporremo anche, ogni consiglio sarà preso in considerazione, ma siamo decisi a trovare una minima quadratura del cerchio...se ci riusciremo, il prossimo obbiettivo sarà mandare un razzo su giove |
16 settembre 11, 00:21 | #9 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-07-2009 Residenza: pesaro
Messaggi: 415
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Saluti Alex | |
16 settembre 11, 02:04 | #10 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-01-2005 Residenza: Milano
Messaggi: 500
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Io per il cat che stò costruendo ho provato ad utilizzare un giroscopio di un elicottero che avevo e, provandolo con un contrappeso di circa 180 gr., funziona ma mi servirebbe un servo un pò più veloce/potente ...... quando potrò comprarlo, continuerò nel test ..... Arnaldo
__________________ Pensare e il lavoro piu duro che esista, probabilmente per questo lo fanno cosi poche persone. - Henry Ford il mio sito http://arnao57.jimdo.com/ |
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