27 dicembre 11, 00:00 | #71 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-10-2008 Residenza: vigevano
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| paradosso andature
ciao a tutti e eccomi di nuovo. dopo avere provato la barca più volte mi sono accorto di una cosa, per me, paradossale o almeno, secondo la mia nulla esperienza, molto anomala: la barca va molto bene con il vento di traverso e anche di bolina stretta, nel senso che mi sembra vada veloce, ma, appunto per me paradossalmente, con il vento in poppa stenta parecchio. le vele si aprono a farfalla, sembra che tutto funzioni, ma la barca è più lenta che con le altre andature. Cosa ho sbagliato? |
27 dicembre 11, 14:08 | #72 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
La barca in poppa va più piano, specie con poco vento... assolutamente normale Il "vento" sulle vele la barca usa per muoversi, è il vento apparente: questo vento apparente è quello prodotto dal movimento della barca sommato vettorialmente a quello reale. Con il vento in poppa, dato che la somma è vettoriale, il vento generato dal movimento si sottrae a quello reale (sono contrapposti i vettori) e quindi l'energia disponibile per muovere la barca diminuisce. Con vento molto forte questo fenomeno è meno evidente perchè la barca non riuscirà a raggiungere una velocità simile a quella del vento e quindi andrà apparentemente molto forte, ma sempre meno che in andature più " strette al vento". Quindi il movimento stesso genera "energia supplementare" alla barca in tutte le andature diverse dalla poppa piena. Di solito l'andatura in cui una barca a vela può sviluppare la maggiore velocità è il lasco o angoli rispetto al vento che vanno dalla bolina larga al gran lasco a seconda del tipo di barca e dell'intensità del vento. Tutte queste cose sono abbondantemente trattate qualitativamente nei manuali di vela e approfondite in fase di messa a punto delle barche da regata per utilizzare sempre gli angoli al vento ottimali in funzione della situazione . Per qualche info puoi vedere questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Andatura_(vela) Qualche tempo fa, spulciando in rete, ho trovato alcune cose interessanti pubblicate anni fa da Renato Chiesa e il relativo articolo a questo link Lez.1.6) Il Vento Apparente (Corso di teoria della vela) « Blog della Coppa America 2007-2010: Verso l'America's Cup 2010 Forse lui saprà indicare dove e come trovare gli altri articoli della serie. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 27 dicembre 11 alle ore 14:12 | |
27 dicembre 11, 15:43 | #74 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Bene... Chi pensa di aver imparato abbastanza è già sulla via del profondo regresso Le barchette a vela a prima vista sembrano la cosa più semplice che ci sia, ma se si cerca di capire bene come funzionano non sono proprio così... L'argomento è vastissimo e le problematiche molteplici. Ci sono in rete molti manuali di vela on line si trovano vari manuali di vela Alcuni esempi Manuale di vela http://www.seawaysrl.com/ManualeVela.pdf Nautica On Line - Corso di vela http://home.teletu.it/altura601/manuale%20vela.pdf Naturalmente una formazione specifica per la vela rc che io sappia non c'è, ma le problematiche sono molto simili alla vela full scale complicate dal fatto di non essere a bordo a vedere cosa succede. La cosa migliore per migliorare è studiare la teoria e poi approfondire in acqua i principi base poco alla volta. Dopo aver imparato a tenere la barca stabile di bolina, un esercizio molto utile è imparare a fermarla; stare fermi sul posto e farla ripartire nella maniera più controllata possibile e poi imparare a cercare sempre la miglior regolazione delle vele e delle scotte in funzione del vento e della posizione non solo tenendo il bordo, ma anche manovrando: se si poggia si deve sempre lascare in contemporanea, il contrario se si orza tenendo sempre le vele al miglior calettamento. La differenza si vede bene perchè la barca in manovra accelera anzichè rallentare e "impuntarsi sul timone". Sono tutti piccoli esercizi che aiutano a non annoiarsi anche andando anche a veleggiare da soli e che portano ad affinare la conduzione. Poi, il vero riferimento utile è confrontarsi con qualcun altro e, soprattutto, come detto all'inizio, è non pensare di aver capito tutto: chi si ferma è perduto Beh, insomma sempre solo barchette sono proprio perduti perduti.. non si è
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