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Vecchio 19 febbraio 11, 13:09   #1 (permalink)  Top
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Help Optimist Graupner

Avrei un problemino da sottoporvi; sono aeromodellista da tantissimi anni e solo da poco mi dedico alle barche a vela. Mi piacciono molto i modelli vintage e mi sono procurato su ebay in Germania un Optimist della Graupner, anni '70. Purtroppo malgrado l'imballaggio la barca è arrivata danneggiata perchè il bulbo ha spaccato lo scafo ( in ABS ). Vorrei suggerimenti per la riparazione; pensavo di fasciare lo scafo interno/esterno con fibra, lasciando la deriva corta originale. Naturalmente mi interessa principalmente l'estetica, ma vorrei pure una barca che andasse dignitosamente.
In questo link :
Model Ship World :: View topic - TINA - Restoration of an Graupner's Optimist
trovate una barca simile e una magnifica cronaca di restauro.
Pasquale
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Vecchio 19 febbraio 11, 15:59   #2 (permalink)  Top
manuelmodelli
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Avrei un problemino da sottoporvi; sono aeromodellista da tantissimi anni e solo da poco mi dedico alle barche a vela. Mi piacciono molto i modelli vintage e mi sono procurato su ebay in Germania un Optimist della Graupner, anni '70. Purtroppo malgrado l'imballaggio la barca è arrivata danneggiata perchè il bulbo ha spaccato lo scafo ( in ABS ). Vorrei suggerimenti per la riparazione; pensavo di fasciare lo scafo interno/esterno con fibra, lasciando la deriva corta originale. Naturalmente mi interessa principalmente l'estetica, ma vorrei pure una barca che andasse dignitosamente.
In questo link :
Model Ship World :: View topic - TINA - Restoration of an Graupner's Optimist
trovate una barca simile e una magnifica cronaca di restauro.
Pasquale
Ti sconsiglio di ricoprire tutta la barca in fibra interno ed esterno, il peso aumenterebbe più del doppio di quello attuale.

su abs le resine tengono poco, ma, se i danni non sono gravissimi, puoi fare la riparazione con epossidica, metti una foto delle parti danneggiate per vedere cosa si può fare, poi ti posso dare dei consigli su come procedere.
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Vecchio 20 febbraio 11, 12:05   #3 (permalink)  Top
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No , i danni mi sembrano abbastanza seri; per di più la deriva/bulbo molto pesante, era parte dello scafo e piena di piombo senza adeguati rinforzi interni, per cui era prevedibile una linea di frattura come si è poi verificata; penso che sia una carenza del progetto originale di tanti anni fa. In ogni caso penso sia necessario rinforzare un pò tutto il fondo, come hanno fatto nel restauro che ho linkato.

lo scafo e i danni










Pasquale
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Vecchio 20 febbraio 11, 12:30   #4 (permalink)  Top
wrighi
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la vedo dura.. io probabilmente mi arrenderei devolvendo il tutto al cassonetto..
alternativa forse potrebbe essere quella di laminare dentro e fuori ma come ti hanno detto il peso raddoppierebbe e temo che sarebbe solo un restauro destinato a rendere il modello statico.
anche perchè non si parla di una laminazione di alcuni buchi ma di fasciare tutto lo scafo.
incollerei tutti i pezzi nelle loro sedi.. riportando le forme al meglio possibile poi applicherei dentro il vetro con l'epossidica.. ma anche qui andrebbe scartata e resa aggrappante..
una volta laminata dentro (operazione già difficile senza poterla aprire completamente) passerei a scartare l'esterno e applicherei un altro vetro..
il totale sono nella migliore delle ipotesi 2-3 etti di roba..
considerando anche i costi e il dubbio risultato temo che non ne valga la pena..
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Vecchio 20 febbraio 11, 13:43   #5 (permalink)  Top
manuelmodelli
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Originalmente inviato da wrighi Visualizza messaggio
la vedo dura.. io probabilmente mi arrenderei devolvendo il tutto al cassonetto..
alternativa forse potrebbe essere quella di laminare dentro e fuori ma come ti hanno detto il peso raddoppierebbe e temo che sarebbe solo un restauro destinato a rendere il modello statico.
anche perchè non si parla di una laminazione di alcuni buchi ma di fasciare tutto lo scafo.
incollerei tutti i pezzi nelle loro sedi.. riportando le forme al meglio possibile poi applicherei dentro il vetro con l'epossidica.. ma anche qui andrebbe scartata e resa aggrappante..
una volta laminata dentro (operazione già difficile senza poterla aprire completamente) passerei a scartare l'esterno e applicherei un altro vetro..
il totale sono nella migliore delle ipotesi 2-3 etti di roba..
considerando anche i costi e il dubbio risultato temo che non ne valga la pena..
wrighi ha pienamente ragione quando dice che diventerebbe uno statico con la ricopertura dentro e fuori, però se usi qualche trucchetto, anche se i danni sono evidentemente molto gravi, potresti riuscire a limitare il peso della riparazione che secondo me si può fare intervenendo con metodo solo intorno alle linee di frattura, in questo modo il peso totale aggiunto non sarà superiore ai 100 grammi.

Se hai la pazienza di leggere fino in fondo, ti consiglio di procedere in questo modo:

pulisci dalla vernice la parte esterna dello scafo, lo puoi fare carteggiando con abrasiva 220, alla fine elimina per bene tutta la polvere

i pezzi vanno messi al loro posto con la massima precisione, tienili in posizione con del nastro da pacchi

con un trapanino fai dei fori da 2 mm lungo i contorni delle fratture, distanziali di circa 5 mm uno dall'altro e 5 mm dalla linea di frattura, ora fai un'altra fila di buchi spostati a fianco dei primi e distanti circa 1 cm., alla fine avrai i contorni delle parti da riparare che rassomigliano a un colabrodo con i forellini tutti intorno alla linea delle fratture, lo scopo di questi fori è che quando metterai la resina passerà attraverso creando dei ribattini che aumenteranno di molto la resistenza della riparazione.

con una carta vetrata n. 40 carteggia e rendi ruvidi i contorni delle fratture per circa 25-30 mm..

avrai bisogno di 10 metri di fettuccia larga 3 cm in tessuto di vetro con grammatura 150 grammi/metro, acquista una buona resina epossidica, va bene il tipo 721 con catalizzatore S, trovi questi materiali da Schaller compositi Firenze, le proporzioni, nella misura di 1:25 tra resina e catalizzatore, vanno fatte con una bilancina e molta precisione, mescolare bene, lavorare con temperature non inferiori ai 20 gradi.

sulla parte esterna dello scafo chiudi bene tutti i fori fatti in precedenza in modo che la resina, passando attraverso i buchi, non vada a sporcare tutto, bagna all'interno dello scafo i contorni delle fratture con la resina , taglia con le forbici la fettuccia anche a piccoli pezzi, appoggiala e tienila a cavallo della linea di frattura,
col pennello a colpetti bagna con la resina efai aderire bene, fai altri due strati sopra il primo, la fibra bagnaya bene diventa trasparente, evitare di farla colare perchè è tutto peso in più, fai catalizzare bene.

togli il nastro di protezione dalla parte esterna dello scafo, carteggia anche qui con carta grana 40 i contorni delle fratture per circa 25-30 mm, ripeti le operazioni descritte in precedenza, però metti solo due strati di tessuto di vetro, attendi che sia ben catalizzata.

a questo punto la riparazione ò terminata, per la rifinitura possiamo parlarne in seguito.
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Vecchio 20 febbraio 11, 14:06   #6 (permalink)  Top
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Grazie, l'idea di gettare tutto mi è venuta ma solo per 5 minuti; ci sono alcuni oggetti che hanno un valore che non è possibile spiegare. Ricordo con grande nostalgia i cataloghi Graupner di quegli anni con questi modelli e averne trovato uno non mi sembrava vero....
Vedremo; vi terrò informati anche se i miei tempi saranno lunghetti.
P.
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Vecchio 20 febbraio 11, 14:28   #7 (permalink)  Top
manuelmodelli
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Grazie, l'idea di gettare tutto mi è venuta ma solo per 5 minuti; ci sono alcuni oggetti che hanno un valore che non è possibile spiegare. Ricordo con grande nostalgia i cataloghi Graupner di quegli anni con questi modelli e averne trovato uno non mi sembrava vero....
Vedremo; vi terrò informati anche se i miei tempi saranno lunghetti.
P.
ti capisco perfettamente, questi sono valori importanti per chi sa apprezzare certi modelli, sono pezzi talmente rari che vale senz'altro riportarli allo stato originale, mi sono imbarcato anche io nel restauro di un motoscafo anni 50-60, vedi: motoscafo anni 60 da rimettere a nuovo.
Ricordo i cataloghi Graupner, quando erano ancora in bianco e nero, le figure erano per la maggior parte dei disegni, poche foto, erano i tempi delle radio e servi bellamatick.
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Vecchio 20 febbraio 11, 14:38   #8 (permalink)  Top
wrighi
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il problema è la deriva quando la barca verrà usata.. fin tanto che sta su una mensola si risolve benissimo..
ma dubito che farebbe 10 virate senza creparsi nuovamente perchè l'abs s'incolla pure male con l'epoxy e con qualsiasi altra colla..
s'incolla ma per farla stare ferma su un mobile..
la differenza di elasticità tra epoxy e abs temo che la farebbe riaprire, tanto più senza nessuna fibra di collegamento.
potresti però metterlo assieme in modo che riassuma la forma originale, stuccarla e riportarla con lesterno perfett e usarla per fare un calco in gesso dove rifare uno scafo in fibra...
magari lo scafo in abs poi si potrebbe tagliare nei pressi della coperta e rincollarlo dentro lo scafo in fibra..
in ogni caso un lavorone..
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Vecchio 20 febbraio 11, 15:52   #9 (permalink)  Top
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ummmm idea

visto che lo scafo è in abs e come si sa, li sopra l'epossidica incolla poco, intanto cambieri colla ed andrei con bicomponente acrilico, peccato che tiri però in pochi minuti, altrimenti andrei di tangit e pezzetti/striscette di abs-pvc prelevato da tubi o grondaie tagliato ad hoc, visto che i materiali sono simili col tangit si fonderebbero e dovrebbero avere una certa robustezza, poi magari per impermeabilizzare per bene, fibretta di vetro dentro e fuori.

ciauzzzz
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Vecchio 20 febbraio 11, 22:36   #10 (permalink)  Top
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L'ABS è una 'plastica' che fonde a una temperatura relativamente bassa,una volta posizionati i pezzi,dall'interno con la punta del saldatore a stagno puoi fare sciogliere dei punti sulla linea di rottura a pochi millimetri uno dall'altro fino ad ottenere il fissaggio definitivo,con una buona manualità riesci a non uscire all'esterno e per rifinire usando la parte laterale del saldatore sciogli e spalmi il materiale pastoso a chiudere le fessure,all'esterno sarà comunque necessaria una finitura adeeguata.
Per stabilizzare il tutto,colla dedicata e pezze dello stesso materiale,in idraulica si usano delle colle specifiche per sigillare i tubi di questo materiale.
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