22 dicembre 10, 20:21 | #11 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-07-2004 Residenza: Roma
Messaggi: 331
| Può variare... Citazione:
Fermo restando che tutta la barca non deve pesare meno di 860 grammi. Se non sbaglio. Alex
__________________ Se esistono le parole per dirlo, è possibile... | |
23 dicembre 10, 12:18 | #12 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
A occhio stimerei poco meno di 20 cm, quindi con un albero in tubino di carbone da 5, le sartie possono anche essere inutili perche` il momento raddrizzante e` molto ridotto Per analogia, la mia Urca 55 ha sempre navigato con 500 grammi di piombo sotto, 22 cm di pescaggio e 18dm2 di vele con circa 800 grammi di peso e non ne aveva bisogno. Naturalmente nel fare la randa con relativo "giro", bisogna tenere conto della leggera deformata che prende l'albero e che e` molto diversa da quella che avrebbe con le sartie. Per farsi un'idea di come cambiano le flessioni su un albero sartiato e incastrato si puo` leggere questo http://www.nonsolovele.com/DATECNICH...20crocette.PDF o anche qui sul sito di lester gilbert Short spreaders La deformata che prende un albero senza sartie e crocette e` molto simile a quella che si ottiene con crocette corte, cioe` una parabola dove la punta dell'albero va sottovento e la max curvatura e` nel terzo in basso. Quindi il giro d'albero della vela dovra` tenerne conto. Dato che il giro d'albero deve sposare la vela con la deformata dell'albero stesso, facendo un presetting quando si rifila la randa lato inferitura con l'albero un po' piu` preflesso (tirando un po' piu` del dovuto il paterazzo) e adattandogli la randa, automaticamente all'aumentare del vento bastera` rilasciare un pochino piu` di paterazzo per compensare la flessione laterale Pero` all'aumantare del vento dover rilasciare troppo il paterazzo non sarebbe una buona cosa perche` si perderebbe tensione sullo strallo. Allora come fare a salvare capra e cavoli: semplice, si lascia un po' di "lasco" in piu` agli anellini di scottina che tengono la vela all'albero e giocando sulla tensione del paterazzo e su quella che si da` alla vela lato inferitura (drizza o cunningham) si adatta la forma della vela alle deformate dell'albero senza troppi problemi e " a occhio" sul campo. Le rande non inferite ma tenute con semplici anellini di scottina su un albero tondo hanno il grosso vantaggio di essere piu` facili da regolare e piu` tolleranti agli errori di forma dell'inferitura... quindi sulla MM le sartie non sono poi molto indispensabili se si usa un albero in tubino di carbonio almeno da 5 mm, specie se si fa una vela a ferzi un po' grassa. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
23 dicembre 10, 13:55 | #13 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
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praticamente però se inizio a togliere le sartie diventa più complicato trovare una regolazione giusta dell'albero, contando che poi le sartie sono anche giustamente arretrate rispetto all'albero, lo tengono fermo molto meglio anche di traverso, un cambiamento continuo del'abero non mi sembra una grande mandracata, anche perche questo cambiamento non è che lo posso deciere molto a priori, boh... a me sembra una conplicazione initule e le probabili migliorie non le vedo. Teamo conto anche che l'albero originale è veramente fino e delicatino, se inizio a mettere un tubetto da 5mm molto più spesso internamente il peso aumenta e quindi ciaoooo... barca che sbanda di più e quindi meno spinta sulle vele -----> meno velocità. A me pare una cosa altemente illogica, se piazzo l'abero come dico io: con sartie, strallo e paterazzo, la vela la regolo ad OK e penso che sia una soluzione migliore che di un albero " flottante" cha va di qua e di la un po' a cavolo. Ok il discorso dell'infioriura della randa sull'albero che posso regolare con cunningham, ma se ben messi gli anellini, la randa si adatta benissimo all'abero mantenendo la sua bella curvatura... quando trovo un mast rake giusto è più facile mantenerlo e settare le vele di conseguenza.. Che ve devo di ? Inizio a pensare che togliere le sartie me pare 'na strunzata... Discoro comunqune puramente da pippone mentale , ma interesante per capire un po' meglio se tante volte le cose si fanno con un senso reale/pratico o perchè fa fico; purtroppo nel modellismo tantissime volte le cose vengone fatte sembre per la seconda ipotesi, che per reale bisogno Ciauzzz |
23 dicembre 10, 15:55 | #15 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Questa di cui parlavo sopra Non le ha mai avute e non ne ha nemmeno mai sentito il bisogno perche` la randa non aveva problemi di forma legati alla flessione "ridicola" dell'albero da 5 mm incastrato fisso nella sua scassa. La mia footy ha 300 grammi di piombo e 25 cm di pescaggio e, idem, zero sartie con il tubino di carbonio piu` leggero che sono riuscito a trovare: certo, e` anche conico (6,5-3 mm), ma pesa ben 7 grammi per 75 cm di lunghezza: anche a barca coricata la flessione non disturba la forma delle vele, anzi, aiuta leggermente Poi ogni cosa ha i suoi pro e contro e quindi se togliere delle sartie che gia` ci sono genera piu` complicazioni che vantaggi... perche` farlo Ciao
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