14 novembre 10, 23:27 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-03-2009 Residenza: ROMA
Messaggi: 1.264
| ??????
Va bè che ne capisco appena un pò di più che niente, ma in spagnolo come si dice UCAS? Francamente mi sembra che abbia sparato ad un passero con un cannone....... Battute a parte, ma è così importante centrare perfettamente la zavorra per eliminare quanta più resistenza possibile? Ma questa mi pare proprio una esagerazione. Che c'è che non capisco? |
14 novembre 10, 23:47 | #3 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Ho linkato la discussione apposta per capire..
__________________ Mihi libertas necessest FAI 15559 | |
15 novembre 10, 09:32 | #4 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-07-2004 Residenza: Roma
Messaggi: 331
| Forse avete ragione voi, ma... Citazione:
E' ovvio che la sola attenzione alla perpendicolarità del bulbo sulla deriva non può far vincere o perdere una regata, ma se lavoriamo ed ottimizziamo ogni singolo particolare, anche la più insignificante minuteria, forse, ed anche qui il condizionale è d'obbligo, due barche apparentemente identiche avranno prestazioni diverse. C'è poi un altra considerazione da fare; alcuni modellisti "paranoici" (ed io mi ci metto d diritto...) fanno le cose "a regola" (per quanto ne sono capaci, s'intende!) tanto per complicarsi la vita senza troppo riflettere sul rapporto "costi/benefici" (in questo caso costi in ordine magari solo di tempo...) perchè il divertimento e la goduria comincia (ed alcune volte finisce!) dalla costruzione del modello e non quasi solo con il giocare o gareggiare o volare o come vi pare col modello finito. Insomma, sicuramente avete ragione voi; ma io quasi quasi mi faccio l'attrezzetto per allineamento deriva/bulbo.... e grazie per la dritta! Così è se vi pare! Ciao amici. Alex
__________________ Se esistono le parole per dirlo, è possibile... | |
15 novembre 10, 10:39 | #5 (permalink) Top | |
User | Citazione:
grazie di che? Gli amici servono a questo....... .... e a farsi prestare l'attrezzetto una volta fatto!! Un abbraccione forte ale p.s. il 5 s'avvicina se pure non avrai finito le tue fatti vedere lo stesso, che usi la mia.
__________________ Mihi libertas necessest FAI 15559 | |
15 novembre 10, 13:26 | #6 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
Messaggi: 19.841
|
non so voi, ma io per mettere in asse il bulbo sulla deriva mi sono rifatto alle istruzioni, credo che quelle dovrebbero essere precise e indichino il preciso posizionamento, forse mi fare di aver poi inclinato di una fesseria la parte anteriore del bulbo in su, cosi quando viaggi di solito la poppa si alza in po e il bulbo ritorna perfettamente orizzontale; ripeto il tutto è quasi infinetisimale. ciauzz |
15 novembre 10, 16:09 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-01-2004
Messaggi: 248
|
Quando, eoni ti tempo fa esisteva l'hi-fi e mi interessavano tutte le discussioni del caso, era opinione comune che un impianto non potesse suonare meglio di quanto fosse possibile all'elemento meno pregiato della catena; e mi spiego : se avevo un giradischi/testina/braccio economico a nulla sarebbero serviti ampli e casse Hi end. Nel caso specifico, dato che ora e certamente per tanto tempo l'elemento debole è ancora il "nostromo" non starei tanto a cercare il pelo nell'uovo ... P. |
15 novembre 10, 17:09 | #8 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Mi sembra una bella s**a mentale, a meno di dover montare in serie e in fretta una ventina di MM. Soprattutto questa esagerata precisione non tiene conto del gioco (deriva -scassa) e della precisone della posizione della scassa, quindi si cerca il mezzo mm sulla sola deriva e poi il tutto potrebbe essere fuori di mezzo cm rispetto allo scafo. Se si vuole fare le cose per bene e si ha un disegno 1:1 a disposizione con le quote giuste è utile prima triangolare prua-poppa la parte bassa della deriva per essere sicuri che stia dove deve incollando la scassa. Poi si traccia sul fondo dello scafo il punto dove dovrebbe cadere in CG del bulbo. Dopo di che si piazza la barca sull'invaso con il piano di galleggiamento orizzontale rispetto al piano di appoggio. Infine si piazza il bulbo riportando il suo CG dallo scafo alla punta della deriva con un filo a piombo (alias cordino con pesetto) e in questo modo si annullano tutti gli errori precedenti. Individuata la posizione prua-poppa del CG del bulbo a questo punto basta "cabrarlo" leggermente, in media un paio di mm ogni 10 cm di lunghezza, ma l'angolo ottimale dipende dalla barca e da quanto facilmente tende ad affondare di prua... comunque è un dettaglio minimo che influenza pochissimo il comportamento generale. Per fare la misura basta un righellino appoggiato sul piano su cui è appoggiato l'invaso della barca, qualche spessore sotto al bulbo e un po' di nastro adesivo. Tempo totale circa 10 minuti, attrezzatura... poco o nulla Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
16 novembre 10, 11:22 | #9 (permalink) Top |
User Data registr.: 06-04-2009 Residenza: binasco
Messaggi: 984
|
consideriamo anche un altro fattore: la chiglia della Micromagic è lunga sui 13cm, quindi le possibilità di errore sono comunque basse. Altro discorso per una barca con una chiglia lunga 30cm, lì mezzo grado di errore ti porta magari a una scentratura di mezzo centimetro o più. Inoltre per come è fatta la MM, cioè abbastanza panciuta, penso che sia anche piuttosto tollerante in fatto di regolazioni. Comunque, a conti fatti, laggeggio per tenere ferma la chiglia intanto che si incolla il bulbo mi sembra una buona idea, anche se non impazzirei a cercare il mezzo millimetro di precisione. |
22 dicembre 10, 00:18 | #10 (permalink) Top | |
User Data registr.: 07-11-2009 Residenza: Trieste
Messaggi: 75
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Attenzione al bulbo, solo due modelli rientrano nelle specifiche di stazza, il modello 2114.4 ed il 2014.4, modifiche non sono consentine, e sinceramente le vedo anche inutili. L'unica cosa che consiglierei è quella di non ricoprire il piombo con la plastica in dotazione, ed utilizzando un martello per appuntire lo stesso piombo sagomando a dovere lo scarto che c'è in punta. Citazione: | |
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