03 novembre 10, 17:30 | #2 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-07-2009 Residenza: pesaro
Messaggi: 415
| Citazione:
Non so se il valore sia meglio o peggio, il range dovrebbe essere molto prossimo a questi valori, poi comunque una regolazione per renderla piu' o meno orziera l'hai prevista! Dalla mia inesperienza dovrebbe essere corretto. Quando la postai nel mio thread nessuno obbietto', per tacito assenso l'ho presa per buona. Saluti Alex | |
03 novembre 10, 18:19 | #3 (permalink) Top |
User |
Secondo i miei calcoli con la deriva in quella posizione dovresti arretrare l'albero di 15mm abbondanti Cosa farei io : avanzerei la deriva di 7mm e arretrerei l'abero di 1cm Ma alla fine non mi assumo nessuna responsabilità ... non vorrei mai che mi linciassi ... ciao
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03 novembre 10, 19:21 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-02-2009
Messaggi: 106
|
Grazie a tutti per la consueta gentilezza ... Ho riletto tanti post, qui, dai tedeschi, argentini,etc .. ma con l'avanzo di questi rg65 mi sembra ci sia una grande differenza di interpretazioni c'è chi parla di 7-8% e fino al 12-14% ........... sarei curioso di sapere mr.Bantock nel suo Rogue cosa ha usato ... Cercherò di prevedere delle regolazioni molto "abbondanti" Ciao Andrea |
10 novembre 10, 02:18 | #5 (permalink) Top |
User |
Ciao Andrea riprendiamo un discorso interrottosi 2 anni fà. Bisogna però ricordare che " l'avanzo " è solo uno dei parametri che determinano il centraggio di una barca e che anche tra i progettisti professioneli ( stando a ciò che si legge ) non mi sembra ci sia uniformità di opinioni, e che tra i vari tipi di barche i valori adottati variano anche di molto perche sono evidentemente diversi , tra una barca e l'altra, gli altri parametri. Il " metodo parametrico ", sempre sostenuto da Claudio V, è sicuramente il più attendibile, preciso e fornisce risultati migliori a patto però di aver costruito negl'anni una banca dati quanto più vasta e intelligente possibile come solo un modellista marziano ( da intendere come un complimento ) come lui è in grado di fare evidentemente, viste le performace delle sue barche. Ai modellisti terrestri come me , te e forse qualche altro lettore del Forum non resta che il " metodo dei baricentri " per, fissato l'avanzo, determinare le altre posizioni chiave, senza scordarsi chi ci si è arrivati con l'uso di grossolane semplificazioni ( posizione del CV del CAD ecc ) e che perciò dovremo avere in fase di messa a punto in acqua altre possibilità di regolazione. Per molti anni ho fatto solo delle M, e partivo da un avanzo sulla carta del 7% per poi a fine messa a punto in acqua trovare che l'avanzo giusto oscillava tra il 6 e il 9 % a seconda della barca il che su una M significa spostamenti di cm. Finita l'era delle M , mi sono accorto che le barche più piccole sono in genere molto più " nervose " cosa che nella mia piccola esperienza attribuisco ad una maggior criticità del centraggio; cmq per le RG65 il valore di partenza che adotto è il 12,5 % e ho visto che in acqua e abbastanza giusto e questo con carene non a spigolo. |
10 novembre 10, 16:21 | #6 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
avevo promesso a me stesso di non tornare mai piu` sull'argomento in un forum, ma visto come poni il problema penso che sia utile darti una risposta facendo il riassunto di varie puntate precedenti anche perche` stavoi scrivendo un meno da cui posso prendere parte del testo. A parte il sistema marziano della mia banca dati statistici, che mi permette semplicemente di sbagliare poco e azzeccare una centratura ragionevole quasi sempre al primo colpo anche su barche completamente diverse (dalla 2m alla Footy), ce` un sistema semplificato come ho piu` volte scritto. Tale sistema, per certe tipologie di scafo, e` molto piu` attendibile di quello del CAD che, per i dislocamenti e le forme dei modelli, e` un minestrone di dati utili, inutili e dannosi che portano piu` elementi di disturbo che altro (come svariate volte scritto): insomma, a mio parere se con un modello ci si azzecca con il cad e` solo per sbaglio o usando una % di avanzo simile su modelli molto simili per appendici immerse, lunghezze etc. Ad esempio: la variazione di dimensione del timone muove tantissimo il CAD e, su un modello dove il timone deve avere sempre un carico minimo per garantire il controllo in un ampio range di vento, non e` pensabile di caricarlo mai molto. In pratica il timone deve stare li` a fare da stabilizzatore, ma lavorando sempre con incidenze e portanze ridotte. Da questo se ne deduce che il timone non influira`, se non minimamente, sulla superficie antideriva. Discorso similare si puo` fare per lo scafo che reagisce in statica principalmente sul centro del volume (che non corrisponde quasi mai con il centro della sua superficie laterale usato per il cad) e in dinamica influenza la resistenza in acqua variando anche la sua impronta/dislocamento. Li` il discorso si complica parecchio pero` si possono fare 2 assunzioni di massima: Uno scafo piu` largo avra` una impronta piu asimmetrica a barca sbadata e probabilmente la rendera` un po piu` orziera. Oltretutto uno scafo piu` largo tendera` a beccheggiare appruandosi e potrebbe dare un risultate calettamento orziero al timone oltre ad avanzare il centro di spinta laterale dello scafo (che genera anchesso tendenza orziera). Uno scafo stretto a sezioni tonde e con un comportamento equilibrato sul beccheggio influira` molto poco sulle tendenze orza / poggia della barca Fatto questo preambolo e venendo al dunque che se ne ricava? Che su uno scafo abbastanza stretto a sezioni tonde la forma in acqua variera` poco con lo sbandamento. Che la sua forma e il dislocamento ridotto (tipico di tute le barche modello) lo rendera` molto poco efficace come superficie antiscarroccio ... quindi possiamo quasi trascuralo Che il timone dovra` lavorare poco o niente, quindi possiamo trascuralo per il calcolo della superficie antiscarroccio Che lunica cosa veramente significativa come superficie antiscarroccio e` la deriva e che il suo centro di portanza si trovera` in un punto che varia dal 30 al 50% della sua corda media aerodinamica. Quindi, se in prima approssimazione decidiamo di considerala per la posizione del suo baricentro non facciamo grossi errori. Ragionamento analogo viene fuori per la superficie velica, quindi considereremo il suo baricentro come punto di riferimento. Ora, fatte queste semplificazioni, se diamo un leggero avanzo al centro velico rispetto al centro di deriva (della sola deriva) perlomeno prenderemo in considerazione parametri sempre coerenti (perche` si avanza il centro velico rispetto al centro antideriva richiederebbe spiegazione a parte, ma mi sembra che sia chiaro e non divagherei ulteriormente). Quanto sara`, in linea di massima questo avanzo? In base a una banca dati coerenti che mi sono costruito si puo` dire che va dal 3 al 6%, quindi mettendo il 4,5 % ci si sbaglia di poco con un piano velico dove il fiocco e` circa il 50% della randa. Di solito, piu` la barca e` invelata (rapporto vele zavorra) e piu` conviene avanzare perche` navighera` sempre abbastanza sbandata. Sempre di solito, maggiore e` la superficie del fiocco rispetto alla randa e minore dovra` essere lavanzo perche` il centro di spinta del profilo risultate delle vele tendera` ad avanzare. Piu` la deriva e` piccola (a parita` di vele e momento raddrizzante) e minore sara` lavanzo da dare, viceversa il contrario Piu` grande sara` il timone e maggiore sara` la tolleranza sulla posizione del centraggio. Bisogna tenere presente che la sola regolazione delle vele puo influire con un + o 1-1,5% di spostamento: maggiore sara` la superficie della randa rispetto al fiocco e maggiore potra` essere questa escursione perche` bastera` depotenziare la randa e/o svergolarla per portare molto avanti il centro di portanza delle vele. Questi ragionamenti sono applicabili a una barca con delle vele di forma corretta e ben regolate, perche` se avessimo un fiocco a posto e una randa piatta e sformata come uno straccio, chiaramente cambierebbe tutto, idem con una buona randa e un fiocco piatto/sformato. Chi ha dati precisi di sue barche ben equilibrate puo` provare a ricalcolare il tutto rispetto al centro della sola deriva e probabilmente scoprira` che la deviazione std delle % degli avanzi tra CD e CV sara` minore di quella calcolata sul CAD-CV. Per la mia banca dati statistici lho fatto anni fa e i risultati erano abbastanza coerenti e chiari per barche simili e armi simili... dove non lo erano subentravano effetti legati a fattori di forma e rapporti di superfici tra deriva e timone etc. Per questo motivo ho scelto di usare il solo CD e parametrare tutto rispetto a quello. Poi ognuno faccia come gli piace di piu`, sono solo barchini Ciao
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11 novembre 10, 20:47 | #7 (permalink) Top |
User |
ClaudioV è ora che la aggiorni quella banca dati con qualche barchetta nuova che ne so dico io ... non so se lo sai ma ad esempio il mio Boxer campione italiano classe IOM ... no ? Bè probabilmente ti manderebbe in tilt il tuo archivio ciao bello .. era meglio stare zitti ma come si fa
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12 novembre 10, 12:28 | #8 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Ebbbravo, dammi i dati cosi` la aggiorno: mi basta la vista laterale e le ordinate dello scafo Tanto tutti gli altri dati sono fissi essendo una IOM Se poi hai usato quelle vele un po' particolari con la randa a profilo svergolato di cui parlavi tempo fa bisogna applicare una correzione alla posizione del centro di spinta aerodinamico del piano velico che probabilmente ti portara` ad arretrare l'albero rispetto alla media... o no Ciao
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12 novembre 10, 13:07 | #9 (permalink) Top |
User |
Azzz sei un bel tipo ..... ti avevo detto che doveva rimanere un segreto il discorso vele ora mi tocca farti causa per qualche milione di
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12 novembre 10, 17:47 | #10 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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E non ti dico dove (manco io me ne ricordo) cosi` se vuoi fartelo cancellare prima impazzisci a trovarlo Ciao
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