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Vecchio 27 ottobre 10, 20:26   #61 (permalink)  Top
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Se poffà...

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quasi quasi... potrei usarli al posto delle corde per stendere i panni... se non fosse così sottile!!!
Guarda che ce n'è di tutte le misure! Avoja a stenne panni!!!
Alex
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Se esistono le parole per dirlo, è possibile...
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Vecchio 28 ottobre 10, 08:59   #62 (permalink)  Top
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Piccolo passo avanti.

Pozzetto e... niente più.
Alex
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Brando, il Catboat Footy.-dscn0092.jpg   Brando, il Catboat Footy.-dscn0093.jpg   Brando, il Catboat Footy.-dscn0094.jpg   Brando, il Catboat Footy.-dscn0095.jpg  
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Vecchio 28 ottobre 10, 09:09   #63 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Alex59 Visualizza messaggio
Eccoti un piccolo ma significativo esempio ma tu poi mi aiuti a capire meglio la differenza tra il tuo schema con il mio che poi è copiato dal progetto di Flavio?
Il peso che ho sollevato è di 1,5 kg ma può essere molto di più. Ma per muovere il timone basta e avanza e comunque il servo non tirerebbe certo di più; e poi c'è sempre l'eventualità del tubicino fornito. Lo spacciatore di articoli da pesca mi ha detto che ci si pescano pesci da 5 kg che, poracci, tutto fanno che agevolare l'uscita dall'acqua...
E così abbiamo anche svelato il futuro bulbo in piombo per la deriva che, anchesso, è stato prelevato da un reparto di caccia e pesca dal Decathlon...
Alex
Grazie molte, esempio ottimo e interessante. I cavetti li ho sempre impiombati e incollati, ma in effetti se regge cosi` bene il sistema e` ottimo e le prox volte che capita lo usero`.

Per il discorso dei servi a braccio che molte volte riservano spiacevoli sorprese, nottetempo, per spiegare la stessa cosa a un "giovane" modellista che ogni tanto mi viene a trovare, ho fatto un paio di schemi con la sequenza per calcolare gli sforzi, le corse etc.

Chiunque puo` utilizzarlo, basta un righello, un compasso e un goniometro.
Vi allego le foto dello schema 1 del Brando originale e quello di una servo a braccio semplice (schema 2) con evidenziate le differenze.
Spero di aver simulato in maniera abbastanza giusta le quote del disegno originale (che non ho), in ogni caso le differenze sono le medesime scalate.

Servo con braccio di 80 mm e corsa del servo circa 80 gradi.
Corsa del boma prevista circa 90 gradi

Con lo schema "originale" la corsa della scotta dovrebbe essere circa 125 mm che permetterebbero di mettere il punto di scotta a circa 88 mm dal punto di rotazione del boma: questa distanza si calcola semplicemente tramite calcolo trigonometrico dividendo la corsa utile della scotta per 1,42 (per 90 gradi di movimento boma).

In questo caso, con un servo da 4 Kg circa (il 225 e` ottimo, sicuramente un buon acquisto) la trazione disponibile a vele cazzate dovrebbe essere 660 grammi e la coppia che tiene il boma 5,8 Kg*cm (tiro scotta per distanza tra fulcro boma e punto scotta).
Il calcolo e` fatto utilizzando il braccio calcolato sulla bisettrice e corretto per avere la somma vettoriale del tiro sulle scottine che ci passano (vedi schema 1 in cui spero di non aver scritto asinate perche` era tarda ora).

Sicuramente sufficiente per la Footy, quindi va benissimo perche` la trazione sulla scotta e` superiore al peso della barca. In ogni caso, se usata spesso con vento forte, il servo tendera` a sforzare un po' di bolina perche` vedra` un tiro di almeno il 20-30% della sua coppia di arresto (150-200 grammi su 660 di tiro con 4kg*cm di coppia).

Usando un semplice braccio come nello schema 2 con gli angoli ottimizzati e il punto di "uscita della scotta” arretrato un po’ (circa 10 cm dietro all’asse del servo) si vede che gli angoli favorevoli permettono un tiro molto maggiore con un po’ meno corsa di scotta.
Con lo schema "modificato" la corsa della scotta dovrebbe essere circa 80 mm che permetterebbero di mettere il punto di scotta a circa 56 mm dal punto di rotazione del boma: questa distanza si calcola come sopra: 80 / 1,42 per 90 gradi di movimento boma.

Con un servo da 4 Kg si dovrebbero avere 2Kg di tiro disponibile la coppia che tiene il boma 11,2 Kg*cm (tiro scotta per distanza tra fulcro boma e punto scotta).
Si vede che a parita` di servo e di corsa del boma la coppia disponibile e` quasi doppia e quindi, in un impiego gravoso con vento forte, probabilmente il servo non scaldera` neppure avendo un carico che arriva a circa il 10-15% della sua coppia di arresto a vele cazzate di bolina. (200-300 grammi su 2 kg di trazione con 4kg*cm di coppia).
In questo caso ho maggiorato il tiro perche la distanza tra fulcro boma e punto di scotta e` minore (56 mm contro 88)

Questo dovrebbe mostrare come cambiando piccoli dettagli la potenza “resa” dal servo possa raddoppiare o dimezzarsi o anche “decimarsi” e spiega anche come mai molti cuociano i servi a braccio usati per le vele.
In rete ho visto schemi completamente sballati che talvolta poi vengono corretti, quindi bisogna fare sempre attenzione a cosa si copia.

Alla fine non c’e` poi bisogno di fare conti e il trucchetto e` molto semplice: la scottina in tiro deve passare a meno di 2 cm dal fulcro del servo a vele tutte cazzate...
Se si usano rinvii e pulegge sul braccio si deve tenere conto di dove, passa rispetto all’asse di rotazione del servo, la bisettrice dell’angolo tra la scotta che entra nella puleggia sul braccio e quella che esce.
Il resto e` relativo.
Quindi, occhio ai bracci se non volete che il servo vi faccia “braccino”.
Saluti
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Brando, il Catboat Footy.-sevo-braccio-schema-1-originale.jpg   Brando, il Catboat Footy.-servo-braccio-schema-2-.jpg  
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 10, 11:26   #64 (permalink)  Top
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L'avatar di Alex59
 
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Mi inchino... sei un grande!

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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
...basta un righello, un compasso e un goniometro...
e chi non ha in casa goniometri, teodoliti, tacheometri, giroscopi, eco-scandagli!!!

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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Vi allego le foto dello schema 1 del Brando originale e quello di una servo a braccio semplice (schema 2) con evidenziate le differenze.
Spero di aver simulato in maniera abbastanza giusta le quote del disegno originale (che non ho), in ogni caso le differenze sono le medesime scalate. Servo con braccio di 80 mm e corsa del servo circa 80 gradi.
Corsa del boma prevista circa 90 gradi
e fin qui è tutto perfetto...
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
...questa distanza si calcola semplicemente tramite calcolo trigonometrico dividendo la corsa utile della scotta per 1,42 (per 90 gradi di movimento boma)
Io avrei usato i cinque postulati della geometria Euclidea ma tu hai "semplicemente" usato la trigonometria... furbone!!!
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Il calcolo e` fatto utilizzando il braccio calcolato sulla bisettrice e corretto per avere la somma vettoriale del tiro sulle scottine che ci passano (vedi schema 1 in cui spero di non aver scritto asinate perche` era tarda ora)
Sei lucido anche a tarda ora, anche se a Roma sulla nostra "bisettrice" ci battono i viados...[/quote]
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Sicuramente sufficiente per la Footy, quindi va benissimo perche` la trazione sulla scotta e` superiore al peso della barca.
Giuro che qui ho tirato un sospiro di sollievo...
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Usando un semplice braccio come nello schema 2 con gli angoli ottimizzati e il punto di "uscita della scotta” arretrato un po’ (circa 10 cm dietro all’asse del servo) si vede che gli angoli favorevoli permettono un tiro molto maggiore con un po’ meno corsa di scotta.
E qui casca l'asino. Secondo te, che ormai la footina in costruzione l'hai vista, come potrei modificare l'uscita (prevista sul tetto della tuga, centralmente alla stessa area quadrata che hai disegnato)ed ottenere il vantaggio del tuo schema tenuto conto che il boma va ad infulcrarsi sull'albero praticamente in prua?
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Questo dovrebbe mostrare come cambiando piccoli dettagli la potenza “resa” dal servo possa raddoppiare o dimezzarsi o anche “decimarsi” e spiega anche come mai molti cuociano i servi a braccio usati per le vele.
In rete ho visto schemi completamente sballati che talvolta poi vengono corretti, quindi bisogna fare sempre attenzione a cosa si copia.
Lapalissiano...
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Alla fine non c’e` poi bisogno di fare conti e il trucchetto e` molto semplice: la scottina in tiro deve passare a meno di 2 cm dal fulcro del servo a vele tutte cazzate... omissis... Il resto e` relativo.
Però, se questa è una buona regola, così come è adesso il mio schema mi ci trovo... o no? Ho il sospetto che non c'ho capito niente!!!
Claudio, c'ho voluto scherzare e sicuramente sei un tipo di spirito ma è troppo piacevole vedere che dietro le tue affermazioni (che troppi liquidano con un "fatte servì" che io ce capisco!) c'è una competenza tecnica sicuramente fuori dal comune. Il forum non può che apprezzare e farne tesoro. Grazie
Alex
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Alex59 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 10, 12:29   #65 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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Originalmente inviato da Alex59 Visualizza messaggio
e chi non ha in casa goniometri, teodoliti, tacheometri, giroscopi, eco-scandagli!!!
......

E qui casca l'asino. Secondo te, che ormai la footina in costruzione l'hai vista, come potrei modificare l'uscita (prevista sul tetto della tuga, centralmente alla stessa area quadrata che hai disegnato)ed ottenere il vantaggio del tuo schema tenuto conto che il boma va ad infulcrarsi sull'albero praticamente in prua?

Lapalissiano...

....
Claudio, c'ho voluto scherzare e sicuramente sei un tipo di spirito ma è troppo piacevole vedere che dietro le tue affermazioni (che troppi liquidano con un "fatte servì" che io ce capisco!) c'è una competenza tecnica sicuramente fuori dal comune. Il forum non può che apprezzare e farne tesoro. Grazie
Alex
Sono di spirito di sicuro, c'e` gia` un po' troppa gente che si agita per nulla, figurati se ci si deve inc... per 4 barchette e 2 post in rete
Inca***arsi ed agitarsi troppo per queste cose spesso significa non aver molto altro di piu` importante di cui preoccuparsi, alias lo stereotipo del modellista sf***.
Molto meglio prenderla sempre con un minimo di ironia e autoironia
Credo che debba sempre rimanere un gioco e basta... soprattutto in rete.
Convincere, non convincere, vincere, perdere... qui non si vince e non si perde e che io ti convinca o no o viceversa la vita poi non cambia una virgola

Comunque i conti che ho fatto sono da prima o seconda superiore... li ho ripassati qualche anno fa con il figlio di mia moglie e talvolta li uso per lavoro, solo che per molti che fanno i modelli sono passati anni dalla fine della scuola e forse non se ne ricordano piu`.... non sono certo cose da scienziati.

Quello del calcolo del punto di scotta sul boma e` la semplice applicazione delle regole di bisezione che a scuola mi sono costate diverse "mazzete"... non mi entravano mai in testa e sballavo sempre... che asino!!!

Penso che valga la pena di rimarcarlo perche `molti hanno dubbi a riguardo

******************************
Nota la corsa della scotta (che e` facile da verificare sia se si ha un verricello sia un servo a braccio), basta annotarsela e dividere il numerino per 1,4. Cosi` si sa la distanza tra l'albero e il trasto randa e quindi anche dell'attacco sul boma di qualunque barca a vela.
Se poi si vuole far fare al boma un angolo diverso, ad esempio 80 gradi basta dividere per : 2 x sin (80/2) cioe` 2 x sin 40 = 1,3
********************************

Ho letto piu` volte in giro discussioni in cui si parlava male dei servi a braccio, cosi` ho approfittato di questa topic, della tua barchetta e del fatto che dovevo gia` fare quei conti per altro, per provare a mostrare come con un righello, una squadretta e 2 conticini si puo` esaminare uno schema di scottine e che soluzioni apparentemente simili possono dare grosse differenze.

Sulle barche piccole ho sempre e solo usato servi a braccio senza alcun problema e li ritengo insostituibili per quell'uso.
Se ben utilizzati, i nuovi digitali a braccio, possono tranquillamente sostituire in meglio qualunque verricello (anche non economico) su barche piu` grandi, basta usarli con lo schema di scotte corretto.
Come dicevo, bisogna fare attenzione a quel che si copia in rete, perche` ci sono veramente molti schemi che possono portare all'arrostimento dei servi e di conseguenza tanti che copiandoli parlano male di questa soluzione che invece puo` funzionare benissimo.

Per tornare in topic e alla tua barchina, fatte le verifiche del caso e visti i dislocamenti e il tipo di utilizzo, il tuo schema e` OK con in servo che hai messo e quindi vai sereno senza farti tanti problemi e falla come ti dice il disegno.
Se vuoi fare qualcosa di un po' piu` grosso o ottimizzare la meccanica l'altro schema offre dei vantaggi.
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 10, 13:17   #66 (permalink)  Top
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Bel thread; pochi ma buoni!

Un uomo che sa ma rimane modesto e lo condivide è senz'altro un uomo migliore...
Grazie Claudio.
Alex
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Alex59 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 10, 13:59   #67 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Alex59 Visualizza messaggio
Un uomo che sa ma rimane modesto e lo condivide è senz'altro un uomo migliore...
Grazie Claudio.
Alex
Quoto e mi affianco per i ringraziamenti e i complimenti a Claudio per i numerosi contributi sul forum.

Io sto facendo la sua mitica Easysail che per motivi di trasloco ho dovuto sospendere, appena ritrovo tutto (avevo messo pure il bimbo in qualche scatolone, l'ho ritrovato giusto ieri.... ) mi rimetto sotto.

CIAO
__________________
Tarot 500 alias Trex 500 foto | Tarot 450 alias Trex 450SeV2 | MD500Hughes Tarot450SeV2 *Hitec Optic6 + Corona 2.4* + EasyStar II
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Vecchio 28 ottobre 10, 14:59   #68 (permalink)  Top
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servo scotta brando

premesso che i miei barchini sono progettati come "semiscala", cioè cercando di cercare un compromesso decente tra prestazioni ed estetica, per la geometria del braccetto del servo randa, all'epoca, mi sono fatto i miei bravi ragionamenti.

Il problema era far entrare tutto l'affare dentro la "stiva" centrale, consentendo di sfilare la tavoletta dell'elettronica dal tetto della tuga, e cercando anche di non far incasinare il circuito della randa con quello del timone.

Inoltre ho fatto in modo di avere la parte fissa della scotta ( il dormiente ) regolabile per settare l'angolo del boma con lo scafo con una uscita in coperta ( a poppa della tuga sul lato sinistro del pozzetto ).

Essendo anche un'autorità in materia di servi spanati o bruciati, avendone distrutti già tre , sono anche stato attento a cercare di calibrare il tutto per avere un tiro sulla scotta " ragionevole "

Per dare due numeri :

la randa è poco più di 8 dm2
il servo è ( se non ricordo male ) da 4.5 kg cm

Per non impazzire troppo con compassi matite goniometri e calcolatrice, mi sono fatto un bel foglio excel apposta con anche output grafico abbastanza comprensibile.

Cioè inserendo i vari dati e l'angolo di rotazione del servo si vede che giro fanno le scotte e di quanto si è spostato il boma.

In allegato ci sono un pò di esempi .

f.

Ultima modifica di flavioyacht : 17 maggio 11 alle ore 14:54
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Vecchio 28 ottobre 10, 15:13   #69 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da flavioyacht Visualizza messaggio
premesso che i miei barchini sono progettati come "semiscala", cioè cercando di cercare un compromesso decente tra prestazioni ed estetica, per la geometria del braccetto del servo randa, all'epoca, mi sono fatto i miei bravi ragionamenti.

Il problema era far entrare tutto l'affare dentro la "stiva" centrale, consentendo di sfilare la tavoletta dell'elettronica dal tetto della tuga, e cercando anche di non far incasinare il circuito della randa con quello del timone.

Inoltre ho fatto in modo di avere la parte fissa della scotta ( il dormiente ) regolabile per settare l'angolo del boma con lo scafo con una uscita in coperta ( a poppa della tuga sul lato sinistro del pozzetto ).

Essendo anche un'autorità in materia di servi spanati o bruciati, avendone distrutti già tre , sono anche stato attento a cercare di calibrare il tutto per avere un tiro sulla scotta " ragionevole "

Per dare due numeri :

la randa è poco più di 8 dm2
il servo è ( se non ricordo male ) da 4.5 kg cm

Per non impazzire troppo con compassi matite goniometri e calcolatrice, mi sono fatto un bel foglio excel apposta con anche output grafico abbastanza comprensibile.

Cioè inserendo i vari dati e l'angolo di rotazione del servo si vede che giro fanno le scotte e di quanto si è spostato il boma.

In allegato ci sono un pò di esempi .

f.
Capisco che ormai il tutto è strutturato per il servo a braccio.
Ma quanto pesa il servo che hai usato?
Non ti avrebbe complicato meno la vita una cosa come questa?
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Più che altro mi interessava per un eventuale footy che volessi fare in futuro, per vedere se ne valeva la pena, e poi perchè fare delle ipotesi e dei confronti credo sia sempre salutare.
grakula non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 28 ottobre 10, 15:38   #70 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da flavioyacht Visualizza messaggio
......

Il problema era far entrare tutto l'affare dentro la "stiva" centrale, consentendo di sfilare la tavoletta dell'elettronica dal tetto della tuga, e cercando anche di non far incasinare il circuito della randa con quello del timone.
..........
Inoltre ho fatto in modo di avere la parte fissa della scotta ( il dormiente ) regolabile per settare l'angolo del boma con lo scafo con una uscita in coperta ( a poppa della tuga sul lato sinistro del pozzetto ).

per non impazzire troppo con compassi matite goniometri e calcolatrice, mi sono fatto un bel foglio excel apposta con anche output grafico abbastanza comprensibile.

Cioè inserendo i vari dati e l'angolo di rotazione del servo si vede che giro fanno le scotte e di quanto si è spostato il boma.

In allegato ci sono un pò di esempi .

f.
Azz, fantastico il foglio di calcolo: come funziona?
Gli imponi lunghezza braccio e angoli e ti fa anche il disegnino oltre ai calcoli?



Vedo che non sono l'unico a passare le nottate con excel: una volta che ci si trova facciamo un sit-in al pc e combiniamo qualche bello scambio culturale excelliano.
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
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