14 luglio 10, 11:46 | #51 (permalink) Top | |
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la costruisce a casa mia ma apparte alcune cose inziali che ho fatto io (per tempi tecnici d'incolaggio) per il resto la costruisce tutta lui, io non ci metto mano .. ci vorrà ancora qualche giorno.. inizio a riassumere alcune cose che ho imparato da errori commessi, magari a qualcuno fa piacere leggere quelle che sono state le mie esperienze di costruzione, se volete aggiungere critiche e consigli, ben venga.. basta non finire a parlare di iacc e trimarani.. i listelli che andranno interni allo scafo a delimitare il bordo con la coperta è bene sceglierli accuratamente.. va benissimo l'abete stile brico ma bisogna stare attenti che non ci sia nemmeno un nodo sennò lo scafo cambia curvatura.. i listelli meglio metterli qualcosina fuori dallo scafo piutosto che immersi all'interno..(si parla di frazioni di millimetro eh.. ) quello che eccede si scarta.. quello che manca.. manca. io per metterli ho usato 50 mollette per i panni. le ordinate vanno posizionate per allargare lo scafo su suggerimento della coperta.. è bene controllare come torna lo scafo con la coperta appoggiata prima di incollarle e farle scorrere fino al punto giusto e segnarlo. anche qui meglio qualcosina in più che in meno.. con la colla construct poliuretanica mi sono trovato benissimo.. sostanzialmente è schiuma espansa anche se più compatta e fa da riempitivo scartabile, molto tenace. il legno centrale alle ordinate deve arrivare fino a coprire la deriva, lo potete usare come tappo superiore della scassa in cui fare il buco per la barra filettata di ancoraggio e su questo legno costruire il resto della scassa, quindi nel fare il legno principale interno allo scafo merita arrivare oltre la deriva in caso la facciate di legno, a tagliare siete sempre in tempo.. magari per fare una scassa diversa dalla mia andrà tagliato a filo di questa e incollato perpendicolare.. prima di fissare la coperta ho dato una scartata al bordo dello scafo mettendo una striscia di carta a vetro di 60 col biadesivo fissata su un banco dritto e ho scarato la barca facendola scorrere sopra, in questo modo siete sicuri che si pareggi tutto in modo omogeneo.. le ordinate vanno aperte.. non come ho fatto io che le ho lasciate chiuse complicandomi la vita.. preventivate i rinforzi in abete che andranno sotto le varie staffe di alluminio.. io ho messo anche un bordo in balsa sotto la coperta a determinare il perimetro dei pozzetti, da tanta più consistenza alla coperta.. i fori dei pozzetti fateli quando avete idea di come è disposta l'elettronica e che riuscirete poi a metterla dentro.. quindi è bene che le viti dei servi non siano coperte altrimenti toccherà riallargare, impazzire.. per la deriva o pala da elicottero etc.. fate una formina di carta da posizionare sotto prendendo il centro con un filo prua poppa.. tagliate il buco e poi mettete in bolla lo scafo con la deriva perpendicolare. intorno a questa potete costruire la scassa come più vi piace.. prima di chiuderla verniciate l'interno e il legno posto sotto della coperta.. lasciando giusto i bordi d'incollaggio senza vernice.. altra cosa.. prima di chiudere pensate a come devono passare le scotte.. se servono rinforzi per anelli o carrucole oppure percorsi per i bowden.. io li ho fatti tutti dopo ma si faceva tanto prima a pensarci subito.. ricordatevi tagliare lo spessore dello specchio di poppa dai listelli supporto coperta.. in modo da mettere l'ordinata di chiusura a battere.. farlo dopo è terribile.. inoltre sempre a poppa ricordatevi un blocchetto per il paterazzo (o lo specchio stesso ma di un certo spessore.. ). la coperta l'ho fissata col nastro da carrozziere e la construct poli.. il timone va allineato bene alla deriva..e anche di lato in modo che non sbatta nello scafo quando gira, io mi sono aiutato col nastro da carrozziere per fermarlo in centro, ricordatevi di controllare l'altezza del blocchetto lasciando lo spazio per la squadretta. al blocchetto di legno del timone mettete un rinforzo creando un ordinata fissata ai lati dello scafo.. io il timone l'ho messo dopo aver fissato la coperta ma il blocchetto era troppo alto e mi è toccato fare un lavorino di fino col dischetto del dremel attraverso il minuscolo pozzetto.. nonostante questo penso che sia meglio metterlo dopo perchè incollando la coperta potrebbe adattarsi lo scafo in modo diverso e cambiare leggermente inclinazione, la deriva non ha questo problema essendo al centro e consolidata con lo spuntone di prua. | |
15 luglio 10, 00:42 | #56 (permalink) Top | |
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| nn so se ti puo Citazione:
da chi o comprato la iom chiude i pozzetti con una pellicola trasparente ed e quella che usano i fioristi o meglio quelli che hanno le serre esempio quando una serra si strappa loro ci mettono sta pellicola e incolla di brutto x levare quella che era stata messa sul pozzeto timone a tirarla via ma fatto sudare e nn porta via la vernice unico dilemma che qua torino nn la trovo e sopratutto nn so come si chiama ciao corsaro ps se lo scoprite fatemelo sapere | |
15 luglio 10, 09:50 | #57 (permalink) Top |
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quello che ho usato io si chiama macrolon.. ha qualsiasi spessore anche pochi decimi.. quello che ho messo sulla barca mi pare sia 0.4mm credo sia policarbonato, è piuttosto elastico se paragonato al plexiglass. sicuramente vanno bene anche retini e lucidi da cartoleria tecnica.. altra scazza sulla mia barca è la posizione o quantomeno il verso o tipo di interruttore che ho usato.. ho tagliato qualche millimetro della levetta perchè c'era un margine di rischio che la scotta mi potesse spengere la radio.. un interruttore diverso sicuramente sarebbe stato meglio.. o quantomeno orientato per la lunghezza della barca in modo che la scotta se impigliata non possa che scivolare via senza rischiare che spenga la barca. quasi quasi lo cambio ugualmente anche se adesso è impossibile che si possa spengere.. alla barca di tiziano si dovrebbe fare le cose in modo tanto più semplice.. pensavamo di portare fuori 3 fili e collegarli a una spinetta o un deans che funzioni da ricarica e con un ponticello rimandare il positivo nella barca.. in pratica attacchi la spina e accendi la barca.. voi come le accendete e ricaricate le vostre barche quando hanno pozzetti chiusi con la pellicola? li riaprite tutte le volte?? Ultima modifica di wrighi : 15 luglio 10 alle ore 09:59 |
15 luglio 10, 12:38 | #58 (permalink) Top |
User |
Per rispondere alla tua domanda sugli interruttore alla jif-65 che ho fatto questo inverno ho messo un normalissimo interruttore (quello che si usa anche in automodellismo) e tramite una asticella che scorre in un bowden lo comando da poppa senza aprire il portello.Ecco le foto ImageShack Album - 2 images se posso dire la mia sui pozzetti sigillati con la pellicola, sono molto comodi a patto che dopo aver navigato si lasci la barca aperta in modo tale che anche se si è formata della condensa all'interno dello scafo questa possa asciugare e non far rigonfiare lo steso. *bastano anche gli acidi delle batterie che anche se non rigonfiano lo scafo corrodono tutta l'elettronica, te ne accorgi dalle spinette batteria e servi. Detto questo concludo dicendo che quanto scritto sulla tua Alinghi e luna Rossa non è affatto un lavoro inutile anche perché così aiuti tutti gli utenti che hanno comprato e compiranno una franzmodelli ... continua così ciao
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