07 settembre 09, 18:38 | #51 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Questo è uno dei punti chiave a cui poi arriveremo: propenderei a fare assolutamente un armo convenzionale non solo per motivi riproduzionistici ma anche funzionali. Ho visto moltissimi cat con il balestrone, ma una delle caretteristiche tipiche del balestrone è quella di rendere la barca meno controllabile con il vento forte specie alle andature portanti e, inoltre, facilita l'ingavonamento. Per spiegare la cosa guardiamo le catteristiche del balestrone: perchè il balestrone funzioni il centro di spinta delle vele deve trovarsi ben dietro l'albero che è il fulcro di rotazione, quindi il fiocco deve essere piccolo altrimenti all'aumentare del vento lascando al scotta il balestrone non si lasca. Di conseguenza il fiocco avrà una superficie max di circa il 20-25% del totale. Lascando le vele la superficie di randa e fiocco sarà circa complanare all'albero e quindi al spinta delle vele sarà ortogonale all'albero e, se la barca non tende troppo ad appruarsi sarà circa parallela all'acqua. Come la barca si apprua la spinta sarà un po' verso il basso e complicherà il problema. Invece un il fiocco di un armo convenzionale attaccato allo strallo di prua sviluppa sempre una componente di trazione con asse verticale per via dell'inclinazione dello strallo: in parole semplici una parte della sua trazione contribuisce a sollevare la prua (stessa funzione che svolgono ancora più marcatamente il gennaker e lo spinnaker). Quindi su una barca con tendenze ad ingavonare conviene sempre avere un fiocco normale attaccato a prua e, dato che un cat ingavona molto facilmente ed è molto critico alle andature portanti, il fiocco convenzionale può essere un grosso aiuto per mantenerne il controllo Di conseguenza usare un balestrone su un cat non mi sembra consigliabile. Tra le altre cose, guardando le foto che ho trovato, non sono riuscito a capire con certezza se il grande albero di Alinghi ruota seguendo al randa oppure no: qualcuno ha visto qualche foto chiarificatrice??
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07 settembre 09, 23:11 | #54 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-07-2009 Residenza: pesaro
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| rev. 2
Con mia somma contentezza, dopo aver salvato le viste 2d e i dati idrostatici ho chiuso Delftship senza salvare il progetto... mi e' toccato rifarlo da capo, sta volta soffermandomi maggiormente sui consigli datimi gentilmente da ClaudioV e dando un occhio ai suoi piani e alla foto postata in seguito da Andini. La nuova versione fatta con un occhio + attento a concentrare i volumi a poppa, rispecchia in linea di massima la vista laterale dei piani di Claudio, pero' non mi convince... non mi sembra proprio la stessa linea che si deduce dalla foto, e' molto + concentrata verso poppa sui tuoi piani, certo il centro di carena e' arretrato a circa 33,5 cm ma il baglio massimo mi rimane circa al 70% della LWL... non so se e' un pregio e difetto, non ho alcuna nozione di idrodinamica, come ho gia' detto, mi affido all'"occhiometro"... e' stato l'unico modo che ho trovato per superare i 420 g di dislocamento (il pescaggio e' salito a 148 mm e la larghezza e' rimasta ai vecchi 7 cm). Stavolta pero' ho salvato... Una volta che ho il vostro benestare creare gli sviluppi in 2d e le ordinate richiedera' un'oretta di allegro lavoro e saro' lieto di condividerli con voi. Condivido con Claudio l'idea di realizzarlo "bello", sono anche io d'accordo nel farlo abbastanza fedele all'originale: voi avete qualche idea su come realizzarli? Sono digiuno oltre che di progettazione anche di costruzione, la prima cosa che mi e' venuta in mente (molto rustica ma con qualche accorgimento anche smontabile) era di creare un sandwich di polistrene (per poterlo sagomare piu' semplicemente) su un anima di compensato (5mm di spessore sono abbastanza?) che verra poi fissato all''interno sul fondo e dello scafo e le paratie adiacenti con una traversina in comensato o balsa (di spessore minore) e polistrene a riempire. Ma quelle derive a uncino nn fanno impazzire anche voi? Cercare qualche sistema x farle mobili e' azzardato x un modello in depron? Ho ancora un mese per regolarmi su come realizzare tutto (causa forza maggiore )... poi finalmente mi potro' dare alla costruzione! E' prematuro iniziare a pensare al piano velico? Vi allego i risultati (presumo molto approssimativi) del mio ca... eeehmmm lavoro. Un saluto a tutti a presto Alex! p.s.: ClaudioV ebbene si con delftship lavoro in metri, il primo progettino ke buttai giu' era di un footy ma la misura era talmente piccola che il prg mi dava le superfici approssimate per difetto tutte a zero! p.p.s.: per Andini ottimo lavoro per le decals!!! |
08 settembre 09, 19:19 | #55 (permalink) Top | |||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Ti faccio un riepilogo: la linea di galleggiamento del mio disegno è lunga 67 cm e inizia a 14 cm dalla prua e finisce a circa 2 dalla poppa (circa 83 cm lft perchè di più non stava nei 2 fogli A3... tutto pensato per stampare in A4o A3 e riprodurre con semplice fotocopiatrice). Il centro di carena si trova a circa 51 cm da prua e 37 cm dall'inizio del galleggiamento e serve che stia così indietro per ritardare il più possibile l'ingavonamento e nel contempo non avere un assetto che sembri troppo appoppato in statica. Si può anche fare diverso ma personalmente non mi discosterei troppo. questa forma è leggermente diversa dal vero Alinghi che ha una geometria similare ma meno marcata (ma lui è fatto per funzionare lungo 30 metri, non 80 cm) La posizione del baglio massimo, vista la tipologia di scafo credo sia abbastanza ininfluente, quindi non me ne preoccuperei: nel mio disegno è circa sul cc, ma appena avanti o indietro credo cambi nulla... l'acqua non se ne accorge Citazione:
pezzi principali, ovvero fianchi, fondo e coperta in depron (da 3 o meglio da 6 mm) 2 ordinate di depron a prua della traversa principale (sulla sezione 2 e 3) e un paio a poppa (sez 6 e 7) che poi verranno integrate e scaricate nel suppoto servo timone Un'ordinata composita in posizione 4 e 8 per le traverse il cui principio costruttivo potrebbe essere similare a quel che descrivi... solo un po' più leggero. per farla pensavo di usare in sequenza:
La prox settimana che avrò più tempo posterò dei disegni di dettaglio dei vari particolari... ci vorrà più a disegnarli che a farli Le derive a uncino potrebbero essere un lamierino di alluminio da 1 mm che si può piegare a piacimento e poi si attacca provvisoriamente al fianco dello scafo con del nastro adesivo finchè non si è trovata la posizione giusta... poi, una volta risolto il problema della posizione delle derive, ci sarà tempo per le evoluzioni tecnologiche Citazione:
Così monto delle vele che ho già pronte e faccio prima le prove per vedere se funziona... che non sono poi tanto sicuro
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10 settembre 09, 10:23 | #57 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
la lunghezza 0,8 metri va bene, ma mi pare che 0,071 kg cioe` 71 grammi di dislocamento non siano 450 g e siano pochini Il galleggiamento e` 57 cm e non 67; larghezza al galleggiamneto 0,043 m cioe` 4,3 cm e` un po' poca. Fairline draft, suppongo sia l'immersione, e` 0,006 metri , cioe` 0,6 cm... poco... Direi che i dati combinna o tra loro e il dislocamento e` ragionevole per 57 cm di lunghezza al galleggiamento e 6 mm di immersione max, ma non e` quello che si volva fare. Potrei suggerire di provare a copiare in toto il disegno che ho postato senza inventare forme strane e poi al limite ritoccare qualcosa dopo aver ottenuto i dati di partenza di lwl e dislocamento voluti. In questo modo vi potete accorgere subito se c'e` qualcosa che non combina... Altrimenti, nessuno obbliga ad usare il cad Gli Egizi hanno fatto le piramidi con dei papiri, un pennino e della corda... con carta, matita, righello e calcolatrice un barchino di 80 cm si fa benissimo Data la tipologia di forma, tra la vista laterale e in pianta e lo sviluppo delle parti c'e` pochissima differenza e quindi per costruirlo.... basta usare il disegno che ho gia` postato. Salvo inconvenienti la prox settimana mettero` assieme uno scafo con qualche foto delle sequenze e aggiungero` qualche dettaglio costruttivo al disegno lavorando in parallelo con la costruzione. Piu` o meno come per la Easysail, cosi` chi vuole iniziare e ha dei dubbi vedendo le immagini scoprira` che e` tutto molto piu` facile di quel che sembra. Saluti
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10 settembre 09, 18:36 | #59 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-02-2009
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|
Mi sono accorto che ho invertito qualche dato nel txt ... scusate la mia ignoranza Dislocamento di volume = 484006 Centro di carena = -1.37642e-09, 367.345, -9.44932 Area della superficie immersa = 49962.7 Lunghezza della linea di galleggiamento = 675.003 Massima larghezza sulla linea di galleggiamento = 52.0059 Area del piano di galleggiamento = 29162.7 Centro della figura di galleggiamento = -1.14945e-11, 357.349,0 ma avevate capite lo stesso vero ? Ciao Andrea |
10 settembre 09, 20:00 | #60 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Direi che va bene e nella sostanza ci siamo: ci sono pochi grammi di dislocamento di differeza tra il mio conto fatto con poche sezioni e il programma di calcolo e il conto preciso del cad. C'è qualcosa che cambia e il cc viene 1 cm circa più avanti, ma non mi pare un grosso problema, evidentemente l'interpolazione curva del cad deve aver mosso qualcosa. Infatti ha perso il fondo piatto tra le ordinate centrali che era molto comodo per la costruzione, ma la differenza è pochissima. Direi di procedere e se possibile mettere sugli sviluppi anche una quota con la lunghezza fuori tutto per attaccare meglio tra loro i fogli A4 dopo la stampa. penso convenga sviluppare per un depron da 6 mm con fondo e coperta che si incastra dentro al fianco (quindi fondo e coperta minorati di 6 mm per parte della fiancata) e le ordinate interne di conseguenza. saluti e scappooooooooooooooooo
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