16 giugno 09, 21:02 | #11 (permalink) Top |
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comunque anche se fosse sei sempre a tempo però devi rifare i centraggi
__________________ https://www.flickr.com/photos/29322916@N05/albums La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre!. (Albert Einstein) |
16 giugno 09, 21:02 | #12 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Mi sono fatto convincere dall'ortodossia della laminazione bagnato su bagnato. Questa cosa mi ha permesso intanto di vedere il risultato sulla "pelle" esterna che avrebbe avuto lo scafo. Posso dirti che la superficie esterna è senza bolle e senza trama a tatto ... liscia come il culo di un neonato!!!! Forse so anche il perchè. Credo che l'artefice della cosa sia l'Acetone!! Dopo aver ben laminato, ho usato poche gocce di acetone ad imbibire il pennello e con quello ho ripassato tutte le pezze che lo hanno assorbito eppoi con il calore delle serate estive è evaporato lasciando solo la componente resinosa a fare da collante e da "pellicola". Io credo che sia questo piccolo "trucco involontario" che ha fatto si che lo strato superficiale fosse liscio. Il distacco è stato semplice grazie all'alcool polivinilico. Credo che comunque non laminerò lo specchio di poppa in quanto dopo la laminazione di 3 pezze di VTR diverrà molto rigido e farà si che le mura non si distacchino con facilità dalo stampo. Forse è una mia paura e la tua/vostra esperienza mi diranno il contrario. Il dritto di prua, tirando verso poppa tutto si è staccato con una facilità estrema, forse sempre per il fatto che la pelle non era rigida. Adesso pulisco lo stampo lo incero di nuovo e ripasso il polivinilico e domani pomeriggio rilamino tutto bagnato su bagnato.... provo a postare delle foto della pelle distaccata... una vera figata.. La userò come mantello di protezione dello scafo finito!! Ciao Giank | |
16 giugno 09, 21:37 | #13 (permalink) Top |
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La prima è la foto di dettaglio della pelle da 50gmq. c'è un piccolo buco che sembra nero nella foto al centro leggermente in basso. Come si nota la tramatura è visibile in trasparenza, grazie alla sottigliezza dello strato, ma in superficie è liscia. La seconda è una visione d'assieme, leggermente mossa ma da l'idea. La "buca" al centro è dovuta al peso del rinforzo in carena che non arrivava fino allo specchio di poppa. Nella prossima laminazione (se faccio lo specchio di poppa), il rinforzo lo mando dal dritto alla poppa. Per finire proprio il dritto di prua. Vediamo se il risultato definitivo sarà come questo della diciamo "prova".. io la mia buona volontà e l'impegno ce lo metto al medesimo modo. Domanda finale a Claudio.. a questo punto visto il risultato sulla pelle pensi ancora che sia necessario il gelcoat? Anche che lo tiro di fino (e sai bene che a pennello è complicato) il risultato non si avvicina a quello già ottenuto sulla pelle? Ciao Giank |
16 giugno 09, 21:53 | #14 (permalink) Top | |
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Oppure io ho un concetto di colino molto più colino di te!!! Eppure è 160g. Che ne pensi? Ciao | |
17 giugno 09, 09:50 | #15 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Il giochino dell'acetone è pericoloso perchè se per caso intacca il polivinilico e arriva alla cera le sgradite sorprese sono immancabili. Di solito le anchimie con resine + solventi in un laminato spesso qualche decimo dentro uno stampo facilmente danno problemi... poi magari hai scoperto un nuovo ottimo sistema... Per saperlo basta dargli il fondo e vedere che succede Ciao p.s. per il tessuto non so che dirti: tutti quelli di carbone da 160 che ho provato finora hanno manifestato quel problema, magari il tuo è diverso ma da una foto è difficile capirlo... prova
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17 giugno 09, 09:50 | #16 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-08-2008 Residenza: Firenze
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Ciao gurda che lo scafo ti è venuto liscio perche lo stampo negativo è fatto bene!!! Non credo che c'entri l'acetone se non in minimissima parte. La prossima volta che lamini, nel barattolo dove hai preparato la resina epoxy con l'induritore, metti 2/3 goccie di acetone..................ti aiutano a fluidificarla anche se sarebbe piu indicato farlo in inverno. La prossima laminazione ti verra identica alla prima, molto liscia al tatto che comunque andra carteggiata e carteggiata per poter dare il fondo. Anche il fondo cartegiato e ricartggiato per eliminare i buchini del tessuto. E' consigliabile usare vernice poliuretanica bi- componente se non vuoi fare un porcaio come è capitato a me, nel senso "lascia prdere le bombolette". Se ti interessa nella resina si puo aggiungere un colorante specifico e quindi ti elimini tutta la preparazione alla verniciatura, con buoni risultati. Il carbonio 160 secondo me, per quello che devi fare, è sprecato; al limite usalo solo per rinforzi la dove servono e che comunque puoi fare anche con il solo vetro. Buon lavoro Stefano PS le prove fatte direttamente sul manufatto sono pericolose, nel senso che potresti avere risultati non attesi. Lamina un pezzo a parte e vedi che risultati ottieni.
__________________ Pacta sunt servanda Ultima modifica di ReArtu : 17 giugno 09 alle ore 09:53 |
19 giugno 09, 23:43 | #17 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Risultanze: a) Superficie liscia come la pelle precedente. Farò la prova che dice ClaudioV con la vernice al nitro (oppure epossidica?) b) niente gelcoat, ma un velo di resina prima di stendere la pezza di VTR opportunamente imbevuta c) Ho riusato l'acetone e confermo la sua efficacia (poi se è solo il cu..lo del principiante vedremo tra tre o quattro scafi. d) Ho usato pezze con grammature crescenti: la più esterna 50gmq, la seconda 80gmq, la terza da 150gmq e) Note dolenti solo sulle pezze da 150gmq. Quelle usate erano rigidissime e sto rimpiangendo di non avere usato al suo posto due strati da 80gmq, che sarebbero risultate più adeguate per evitare le bolle. Ho faticato non so quanto e i risultati non sono dei migliori. Non siamo a livello da buttare il guscio ma in alcuni punti verso i bordi, dove si congiungerà lo scafo alla coperta risulta non coeso con gli strati più esterni. Vi chiedo quindi consigli su come procedere nei prossimi giorni per eliminare questi difetti. f) Il peso dello scafo compreso di dritto di prua ma senza specchio di poppa è di 404 grammi dovrò con certezza precedere a rinforzare la struttura con almeno due (forse tre) ordinate in carbonio per dargli la rigidità necessaria. Cosa ne dite? g) A proposito dello specchio di poppa. Quello con certezza lo debbo porre in opera su asciutto. Stessa stratificazione dello scafo o più leggero oppure più pesante? (in ogni caso userò pezze leggere in grammatura aumentando opportunamente il numero di strati eventuali. Questo mi pare tutto... se avete domande fatene.. Risposte domenica sera (domani e domenica ho regate a cesenatico con il mio J/24, speriamo che Giove pluvio e Eolo ci siano amici!!!) Ciao Giank | |
20 giugno 09, 00:07 | #18 (permalink) Top | ||||||
User | Citazione:
ma sai troppe le variabili da governare contemporaneamente per un principiante di barche in modello!! :-)) Citazione:
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Giank Citazione:
Per fortuna il danno è limitatissimo a pochi centimetri di distacco dello strato interno sull'opera morta come detto a ClaudioV Vedremo come porci rimedio. | ||||||
20 giugno 09, 10:39 | #19 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-08-2008 Residenza: Firenze
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[quote=giank1957;1608658]Grazie Artù!! ................cut.........................cut... ................. Ho un piccolo compressorino da tavolo per l'aerografo (senza serbatoio per l'aria compressa). Il problema è trovare in qualche ferramenta decente un aerografo che abbia gli ugelli adatti alla vernice da usare. quote] Ciao credo che non vada bene per gli aerografi tipo carrozziere ma solo per le aero-penne, in quanto le prime lavorano con pressione fra 2/3 bar. Puoi comunque provare.......................ma il rischio secondo me è alto!! Il compressorino non ti d la giusta spinta/pressione per la vernice. Comunque, come gia detto in altre occasioni, se proprio devi, fai delle prove a parte. Ciao Stefano
__________________ Pacta sunt servanda |
20 giugno 09, 11:37 | #20 (permalink) Top | |||||||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Al limite qualche bollettina vicino alla giunzione con la coperta la spiani con la carta vetro e metti una pezza locale di rinforzo mentre costruisci il bordino di appoggio della coperta... tanto lì qualcosa dovrai mettere Citazione:
Il peso è buono, date le dimensioni. La rigidezza di uno scafo la si vede quando è chiuso, da aperto sono sempre "molli".. se non sono molli quando sono aperti vuol dire che si è fatta una putrella e non uno scafo Se vuoi mettere delle ordinate credo che un po' di depron (polistirolo estruso) da 6 mm incollato con colla poliuretanica monocomponente (PU, WD4, etc) sia più che sufficiente, però forse sono anche inutili. Soprattutto complicano un po' la disposizione delle meccaniche interne. La mia AC/10 di 2,5 metri è laminata con 2 pelli di carbone da 200 e a parte le triangolazioni di albero deriva e i supporti delle meccaniche è perfettamente vuoto e senza alcuna ordinata... semplicemente perchè non servono potrebbe ssere che il tuo scafo largo e con superfici piatte resti un o' "molliccio". In questo caso puoi laminare la suo interno delle striscie trasversali larghe 2-3 cm... però aspettati che poi col tempo segnino la superficie esterna. il leggero ritiro dell resina fa sempre sgraditi effetti. I carichi di albero e deriva non devono passare per il guscio, ma per le triangolazioni interne con il medesimo principio spiegato qui http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1353827 Basta triangolare i carichi di deriva e albero tra di loro e lo scafo sta solo a fare da carrozzeria esterna. Qualunque altra soluzione pesa di più ed è più complessa da fare (perlomeno per gli sforzi e le caratteristiche geometriche dei nostri modelli) Citazione:
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ti invidio un po'!! Ora sarei dovuto essere in Giraglia e poi all'ultimo è andato tutto a monte per problemi burocratico-armatorali
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